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  • Catania infallibile in casa, Parma ko 2-0

    Catania infallibile in casa, Parma ko 2-0

    I ragazzi di Maran confermano che al Massimino non c’è vita facile per nessuno e, dopo la brutta sconfitta rimediata a Bologna, si riprendono subito mettendo ko la squadra di Roberto Donadoni: Catania-Parma finisce infatti con un 2-0 che la dice lunga sul match disputato da entrambe le parti e dove a farla da padrona sono stati sicuramente i locali. Nemmeno il tempo di far sentire il fischio iniziale ai tifosi e il Catania mette a segno la prima rete facendo ben capire chi comanda: Barrientos per Gomez ed il gioco è fatto neanche dopo 2′ dall’inizio. Il tridente argentino funziona alla grande e il Parma, subito dopo aver subito la rete, si dimostra impaurito anche se nel pre partita Donadoni ha chiesto tutt’altro ai propri ragazzi.

    La reazione però non si fa attendere: i gialloblù cercano di rialzare la testa ma si trovano di fronte ad una buona difesa e ad un ottimo Andujar. Il match continua su questi binari con il Parma che cerca il pareggio e il Catania che sfiora più volte il raddoppio fino al fischio di fine primo tempo.

    Catania-Parma 2-0 © Maurizio Lagana/Getty Images

    Nella ripresa nessun cambio: Maran e Donadoni caricano i propri ragazzi per poter ingranare la marcia ma a quanto pare gli ospiti non riescono a trovare la via della rete. Le cose poi si complicano al 69′ quando Benalouane colpisce con una manata la faccia di Gomez e, causa il cartellino giallo preso neanche 7′ prima, si guadagna l’espulsione e lascia i compagni in inferiorità numerica. La strada si rivela essere tutta in discesa ora per i siciliani che dopo poco trovano il raddoppio: un’ottima azione porta infatti il Massimino ad esplodere per la seconda volta con Lodi-Izco-Bergessio che si rendono protagonisti di una bella giocata conclusa a rete da quest’ultimo. Così facendo il Catania si porta al quinto posto, posizionandosi dove nessuno pensava in questo avvio del campionato mentre il Parma si ritrova a dover fare i conti con gli ultimi posti della classifica che cominciano a preoccupare sempre più.

    TABELLINO E PAGELLE:

    Catania-Parma 2-0
    Catania (4-3-3): Andujar 6, Alvarez 6.5, Legrottaglie 6, Bellusci 6, Marchese 6, Izco 6.5, Lodi 5.5, Almiron 7 (44′ st Ricchiuti sv), Barrientos 6.5 (28′ st Biagianti sv), Bergessio 6.5, Gomez 6.5 (43′ st Castro sv). (1 Frison, 34 Messina, 5 Rolin, 30 Salifu, 15 Morimoto, 35 Doukara). All. Maran 6
    Parma (3-5-2): Mirante 6, Benalouane 4.5, Paletta 6, Lucarelli 6, Biabiany 5.5, Parolo 5.5 (32′ st Zaccardo sv), Valdes 6, Galloppa 5.5, Gobbi 5.5, Belfodil 5 (18′ st Pabon 5), Amauri 5. (1 Pavarini, 91 Bjaza, 39 Fideleff, 20 Acquah, 19 Musacci, 4 Morrone, 77 Ninis, 87 Rosi, 32 Marchionni, 21 Sansone). All. Donadoni 5
    Arbitro: Calvarese di Teramo

    Marcatori: 2′ pt Gomez, 35′ st Bergessio.
    Ammoniti: Biagianti, Lucarelli, Biabiany, Parolo, Galloppa, Benalouane, Mirante.
    Espulsi: Benaluoane

    CATANIA-PARMA 2-0

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  • Catania in dieci, il Napoli perde l’occasione

    Catania in dieci, il Napoli perde l’occasione

    Catania-Napoli si disputa all’insegna del grande caldo allo stadio Massimino – anche se l’autunno astronomico sia iniziato proprio oggi – ma nonostante la temperatura quasi estiva le due squadre iniziano con grande intensità, con la prima azione di rilievo che giunge già al primo minuto di gioco, con rinvio veloce del portiere partenopeo De Sanctis  che innesca lo scatto di Edinson Cavani ed il successivo fallo di Alvarez sull’uruguaiano, che lo ostacola su una chiara occasione da gol da ultimo uomo, con il direttore di gara Bergonzi che lo espelle senza alcuna esitazione: Catania in dieci uomini dal primo minuto di gara.

    L’episodio innesca un clima nervoso in campo, con il Catania che prova con grinta a reggere la forza d’urto del Napoli: gli ospiti, però, nonostante la superiorità numerica nella prima frazione di gioco non costruiscono grandi pericoli, pur stanziando nella metà campo rossoazzurra, dominando il possesso palla ma con poche accelerazioni. Una situazione quasi paradossale, considerando che la superiorità numerica sembra aver affievolito l’intensità di gioco e la cattiveria agonistica del Napoli, esaltando – di contro – la grinta degli etnei, che si rendono pericolosi con Bergessio al 39′, saltando due avversari e avvicinandosi pericolosamente alla porta di De Sanctis. Un minuto dopo, al 40′, altra palla-gol pericolosa costruita con perfetto cross di Lodi su cui Spolli non riesce a coordinarsi girando verso il secondo palo, con Bergessio che, da due passi, manca la deviazione decisiva verso la porta del Napoli. Al 43′ si rende pericoloso il Napoli su gran tiro da fuori di destro di Edinson Cavani, con il portiere Andujar attento a deviare in angolo un colpo molto insidioso. Il primo tempo termina, così, senza ulteriori emozioni, sul punteggio di 0-0.

    Catania-Napoli finisce con un pari a reti inviolate | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Nel secondo tempo il Napoli prova a scuotersi, anche con l’ingresso in campo di Insigne, ed al 4′ Cavani subisce fallo sa Spolli al limite dell’area, con conseguente punizione calciata da Pandev che assume una traiettoria insidiosa, ma finisce fuori dalla porta etnea. Il Napoli continua a spingere ma in maniera sterile e poco produttiva per tutto il secondo tempo ed il “tema” della gara si svolge nella medesima modalità della prima frazione di gioco, con il Catania che si difende ordinatamente e non disdegna di affacciarsi in avanti, su azione di contropiede: al 41′ grande occasione per Gomez che s’invola verso la porta e trova la risposta di De Sanctis molto reattivo. Un minuto dopo, al 43′ della ripresa altra clamorosa occasione per il Catania con Gomez che dall’interno dell’area di rigore calcia sul secondo palo ma colpisce il palo esterno, nella circostanza che avrebbe potuto portare i padroni di casa al vantaggio, dopo una gara condotta in maniera stoica in difesa.

    La gara finisce, così, con il pareggio di 0-0, un risultato che assume significati completamente diversi per le due formazioni in campo: di una vittoria per il Catania che, in inferiorità numerica per 91 minuti, ha resistito con orgoglio agli attacchi azzurri, rendendosi anche pericoloso in alcune circostanze; di una sconfitta per il Napoli, che vede sfumare l’occasione di tenere il passo con la Juventus che si allontana, così, di due punti, in attesa dell’impegno di questa sera della Lazio.

    Le pagelle di Catania-Napoli:

    Legrottaglie 7.5 Come tutto il reparto difensivo catanese conduce una gara perfetta, di grinta ed attenzione, neutralizzando ogni possibile velleità offensiva del Napoli. Il migliore in campo

    Gomez 6.5 Pericoloso e guizzante, non realizza l’uno a zero soltanto per l’intervento di De Sanctis e perchè è il palo a fermarlo, ma l’avrebbe meritato

    Insigne 6 Il suo ingresso in campo nella ripresa ravviva il Napoli, ma non è sufficiente nella giornata “storta” del Napoli

    Cavani 5.5 Prova a rendersi pericoloso fin da subito, “procurandosi” l’espulsione di Alvarez che avrebbe potuto mettere il match in discesa, ma anche per lui il muro catanese è invalicabile e non celebra con gol le sue cento presenze con la maglia del Napoli

    Tabellino Catania-Napoli:

    Catania (4-3-3): Andujar 6.5, Alvarez (espulso al 2′) sv, Legrottaglie 7.5, Spolli 6.5, Marchese 6, Biagianti 6 (1′ st Izco), Lodi 6.5, Almiron 6 (29′ st Castro), Gomez 6.5, Bergessio 6, Barrientos 6 (22′ pt Bellusci). Allenatore: Rolando Maran

    Napoli (3-5-1-1): De Sanctis 6.5, Campagnaro 6, Cannavaro 6, Aronica 5.5 (20′ st Vargas), Maggio 5.5 (38′ st Dossena), Dzemaili 5, Inler 5.5 (1′ st Insigne 6), Hamsik 6, Zuniga 6, Pandev 5.5, Cavani 5.5. Allenatore: Walter Mazzarri.

    Video Catania-Napoli:

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  • Roma-Catania 2-2, Nico Lopez salva la “prima” di Zeman

    Roma-Catania 2-2, Nico Lopez salva la “prima” di Zeman

    Nella conferenza stampa pre gara di Roma-Catania Zeman aveva dichiarato di volere una partita piena di opportunità e di emozioni da donare ai tifosi e, nella serata di ieri, i brividi non sono di certo mancati. Peccato però che per ben due volte i brividi siano stati di gelo, in quanto la partita è finita con un 2-2 che ha dato un punto a testa alle due squadre in campo: sicuramente un gran traguardo per i siciliani mentre dall’altra parte il boemo dovrà rivedere quello che non è andato. Pecca grande dei giallorossi è stata la difesa, spesso scoperta sulle fasce: è proprio su calcio di punizione che i ragazzi di Maran si portano in vantaggio al 31′ di gioco grazie alla rete di Marchese che raccoglie un rimbalzo fortunato e fora la rete della Roma.

    La risposta dei romani non tarda ad arrivare anzi, si rivelano continuamente pericolosi ma spesso non riescono a mettere dentro il pallone nei momenti più opportuni: dopo varie occasioni al 59′ ci pensa Osvaldo a pareggiare i conti e, con una grande rovesciata, riesce a superare le mani di Andujar, facendo letteralmente scoppiare il tifo dei 51 mila spettatori presenti.

    Nico Lopez © Paolo Bruno/Getty Images

    Tutto il lavoro fatto da Osvaldo sembra però svanire quando al 69′ Gomez  prende in contropiede tutti i giallorossi e insacca la rete mettendo a segno il goal del temporaneo vantaggio siciliano. Dal cappello magico infatti Zeman pesca il giovane diciottenne Nico Lopez che a pochi minuti dal termine entra a sostituire un non in piena forma Totti: è proprio il piccolo di casa che, al suo esordio con la Roma, si inventa una giocata da esperto e, al 91′ salva in extremis i giallorossi, regalando un pareggio che pesa sicuramente meno di una sconfitta, sfiorata nei secondi finale con una traversa del Catania.

    ROMA-CATANIA 2-2 (p.t. 0-1)
    Marcatori: 31′ Marchese (C), 14′ st Osvaldo (R), 24′ st Gomez (C), 48′ st Lopez (R)

    ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti; Bradley, De Rossi, Pjanic (28′ Florenzi); Lamela (28′ st Marquinho), Osvaldo, Totti (41′ st Lopez). A disp.: Lobont, Taddei, Romagnoli, Marquinhos, Tachtsidis, Bojan. All.: Zeman
    CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Bellusci, Legrottaglie, Marchese; Biagianti (40′ st Sciacca), Lodi, Almiron; Barrientos (21′ st Castro), Bergessio (31′ st Antenucci), Gomez. A disp.: Frison, Terracciano, Capuano, Spolli, Salifu, Llama, Ricchiuti, Doukara, Morimoto. All.: Maran

    Ammoniti: Bradley, Burdisso, Marquinho (R), Alvarez, Marchese (C)

    LE PAGELLE:

    Balzaretti 6.5: uno dei pochi che si fa sempre trovare pronto in difesa nonostante compia molti metri, proponendosi più volte anche in fase offensiva.
    Osvaldo 7: inventa, produce, colpisce un palo e alla fine insacca con grande classe la rete avversaria
    Lopez 7: Entra negli ultimi 5 minuti di gara e all’età di 18 anni regala il pareggio alla Roma con una giocata da vero campione

    Andujar 6.5: Nel complesso buona prova per l’estremo difensore del Catania che si arrende solo davanti ai due gioielli giallorossi
    Barrientos 5.5: Non raggiunge la sufficienza in quanto sorprende in negativo la sua prestazione, forse per le troppe attese
    Gomez 7: Nella serata di ieri ha dimostrato di essere un gran giocatore riuscendo anche ad andare a segno, facendo mangiare le mani a tutte le varie società che lo volevano

    IL VIDEO DEGLI HIGHLIGHTS

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  • Roma, con Montella anche Gomez o Barrientos?

    Roma, con Montella anche Gomez o Barrientos?

    Sarà una settimana decisiva a Trigoria. La Roma ha deciso da tempo di richiamare Vincenzo Montella che fu scaricato dalla nuova società 12 mesi orsono per far spazio al progetto Luis Enrique. Il tecnico asturiano ha fallito e la Roma ripartirà dall’attuale allenatore del Catania, che conosce benissimo l’ambiente giallorosso visto che ci ha giocato parecchi anni. Il club giallorosso non demorde e nei prossimi giorni intende strappare al Catania Montella e non solo.

    Il mercato inizia ad entrare nel vivo e nell’ambito dell’operazione che porterà l’aeroplanino sulla panchina della Roma potrebbero essere inseriti due pupilli del tecnico campano. Stiamo parlando di Alejandro Gomez e Pablo Barrientos, tutti e due reduci da una stagione più che soddisfacente con la maglia catanese. Infatti potrebbe essere proprio un giocatore a sbloccare questa estenuante trattativa tra Roma e Catania; Sabatini non ha intenzione di dare Crescenzi e Florenzi al club di Antonino Pulvirenti e quindi a fare le valigie dovrebbe essere un giocatore del club siciliano. In pole position ci sono proprio Papu Gomez e Barrientos che il presidente catanese cederebbe volentieri se arrivasse un’offerta adeguata. In seconda linea ci sono altri due calciatori del Catania molto stimati dall’ex giocatore della Roma ovvero Nicolas Spolli e Francesco Lodi.

    Vincenzo Montella © Maurizio Lagana/Getty Images

    Intanto a Roma farà presto ritorno David Pizarro dopo l’esperienza in prestito al Manchester City. Ecco le dichiarazioni del calciatore cileno: “Torno per restare. Non volevo muovermi per quest’anno, ma il rapporto con Luis Enrique non era buono ed ho deciso di accettare la chiamata di Mancini. Il mio desiderio è quello di concludere la mia carriera in Europa alla Roma e, per il momento, ho ancora un anno di contratto che affronterò con la massima motivazione”. Con Montella in panchina cambierà la musica?

    A Roma potrebbe ritornare nei prossimi anni il baby Gianluca Caprari, fresco di promozione in A con il Pescara. L’attaccante classe 1993 da Gennaio è in prestito al Pescara dove ha realizzato 3 goal in 12 presenze e fece il suo esordio con la maglia della Roma in serie A e in Champions League proprio quando sulla panchina giallorossa sedeva Vincenzo Montella. Il Pescara ha intenzione di riscattare la metà del cartellino dalla Roma per 1,2 milioni e il giocatore potrebbe maturare completamente nel prossimo anno. Un altro giocatore che ha esordito in Serie A grazie a Montella è Alessandro Florenzi, centrocampista classe 1991 in prestito quest’anno al Crotone dove ha totalizzato 34 presenze e 11 marcature. Per adesso il giovane Florenzi pensa a chiudere al meglio il campionato di serie B con il Crotone culminato con la salvezza raggiunta ma l’anno prossimo potrebbe far ritorno alla base e riabbracciare l’allenatore che l’ha lanciato nel calcio che conta. Ecco le sue parole: “Stimo Montella, con lui ho fatto il mio esordio in Serie A. Il mio futuro alla Roma? Penso a chiudere la stagione alla grande con i miei compagni con il Crotone”

    Intanto Walter Sabatini nel suo viaggio a Oporto ha strappato il sì di Jorge Rolando, 26enne difensore centrale del Porto, ma la richiesta del club lusitano è di 15 milioni di euro, cifra che la Roma punta ad abbassare nelle prossime settimane. Rolando è l’obiettivo numero uno per la difesa giallorossa, in seconda battuta c’è Matias Silvestre, difensore argentino del Palermo, ambito anche da Inter, Milan e Tottenham.

  • Catania – Milan 1-1, le pagelle. Carrizo invalicabile. Ibra non basta

    Catania – Milan 1-1, le pagelle. Carrizo invalicabile. Ibra non basta

    Tra Catania Milan spicca la prova del portiere argentino Carrizo, man of the match dell’anticipo pomeridiano della 30^ giornata di Serie A. Agli ospiti non basta un buon Ibrahimovic per conquistare i tre punti contro la squadra di Montella, che conferma di attraversare un grande periodo di forma. Maxi Lopez, entrato negli ultimi 10 minuti dell’incontro, non riesce ad incidere sull’esito finale. Da registrare l’ennesima prestazione positiva di Bonera. In vista della sfida di martedì contro il Barcellona, Allegri può essere felice per aver recuperato il terzino Abate, apparso durante tutti i 90′ minuti in ottima condizione. Nelle fila rossonere non brilla l’ex giallorosso Aquilani. Per Boateng un’ultima mezzora di gioco opaca.

    Catania Milan 1-1, pagelle.

    CATANIA
    Carrizo 7,5: il portiere argentino è autore di una prova strepitosa. Nel primo tempo nega il gol prima ad Emanuelson e poi ad Ibrahimovic. Nella ripresa compie altri tre interventi importanti che salvano il risultato. Spettacolare la presa in tuffo sul colpo di testa di Mexes, parata che a molti ha ricordato quella di Zoff ai Mondiali ’82 sul difensore centrale del Brasile Oscar. Imbattibile
    Spolli 6,5: grazie alla sua rete il Catania trova il meritato pareggio. L’argentino firma il secondo gol consecutivo nel giro di una settimana. Al San Paolo aveva dato il là alla rimonta sul Napoli, ieri un suo guizzo sugli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Lodi ha fermato la corsa della capolista. Sentenza
    Lodi 7: è uno dei segreti di questa squadra. Dai suoi piedi passano tutte le azioni dei siciliani, alimenta il tridente d’attacco con verticalizzazioni degne del Pirlo di qualche anno fa. Non sarebbe una follia se Prandelli decidesse di portarlo agli Europei in programma fra due mesi. Genio
    Gomez 6,5: dalla sua fascia nascono i pericoli maggiori per la retroguardia rossonera. Sfortuna vuole che debba confrontarsi con il terzino migliore in Serie A. Esce sfinito nel corso della ripresa. Argento vivo
    Bergessio 5,5: meno lucido rispetto ad altre volte, va vicino al gol nel primo tempo con un colpo di testa che si spegne di poco alto sulla traversa. Contro Bonera e Mexes non riesce a trovare lo spunto vincente. Inspiegabile quando nella seconda frazione di gioco ruba una punizione da posizione ottima allo specialista Lodi, con risultati tutt’altro che invidiabili. Bischero

    zlatan ibrahimovic | © Marcello Paternostro/AFP/Getty Images

    MILAN
    Abbiati 5,5: oltre al gol fantasma di Robinho, il portiere rossonero è l’altro giallo del Massimino. Esco, non esco? Alla fine decide di restare in campo, ma in occasione del gol di Spolli dimostra di non essere al 100%. Martedì al Nou Camp i tifosi del Milan si augurano che l’enigma sia risolto. Mistero
    Bonera 7: ultime partite da incorniciare per l’ex difensore del Parma. Al Cibali conferma l’ottimo periodo di forma che l’ha visto protagonista sia contro la Roma sabato scorso che nella sfida di Champions contro i blaugrana. Si candida seriamente per una maglia da titolare in terra catalana. Peter Pan
    Aquilani 5: rientrato due settimane fa da un lungo stop, il centrocampista rossonero non riesce ancora ad ingranare. Allegri gli concede 80′ minuti, nei quali l’ex giallorosso non combina nulla. Difficile rivederlo fra due giorni. Casper
    Ibrahimovic 7: non trova il gol, anche complice la prestazione monster di Carrizo, però l’assist che manda in porta Robinho vale da solo il prezzo del biglietto. Con un Ibra così il Milan può dormire sogni tranquilli. One man show
    Robinho 6,5: segna il momentaneo 1-0 per i rossoneri, dopo una pregevole finta che inganna il portiere avversario. Va a folate, non è ancora il giocatore dei primi mesi del 2012. Inoltre le notizie che giungono dagli Usa non sembrano portare liete novelle al brasiliano. Che sia giunta l’ora della panchina? Mister x

    Catania Milan 1-1, tabellino
    Catania (4-3-3): Carrizo 7,5, Motta 6,5, Legrottaglie 6, Spolli 6,5, Marchese 6, Lodi 7, Almiron 7 (92′ Seymour s.v.), Izco 6,5, Gomez 6,5 (85′ Lanzafame s.v.), Barrientos 5,5 (71′ Llama 6,5), Bergessio 5,5.
    Panchina: Kosicky, Bellusci, Ricchiuti, Catellani. Allenatore: Montella
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 5,5, Abate 7, Bonera 7, Mexes 6,5, Antonini 7, Ambrosini 6, Nocerino 5,5, Aquilani 5 (84′ Maxi Lopez s.v.), Emanuelson 5,5 (53′ Boateng 5,5), Ibrahimovic 7, Robinho 6,5, (73′ El Shaarawy 5,5). –
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Yepes, Gattuso.

    CATANIA MILAN 1-1, HIGHLIGHTS
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  • Catania – Milan 1-1, Montella blocca la capolista

    Catania – Milan 1-1, Montella blocca la capolista

    Al Massimino il primo anticipo della 30^ fra Catania Milan termina con il punteggio di 1-1. Pareggio meritato per gli uomini di Montella, che rimediano al gol iniziale di Robinho (38′) con il gol del difensore Spolli ad inizio ripresa sugli sviluppi di un corner. I rossoneri sprecano così un match ball importante in chiave scudetto, dando la possibilità alla Juventus di avvicinarsi a meno due, con i bianconeri impegnati domani nel big match contro il Napoli. Gli etnei continuano a sognare, raggiungendo quota 43 punti in classifica, ad un solo punto dalla Roma di Luis Enrique che occupa l’ultima posizione utile per un posto in Europa League.

    PRIMO TEMPO – A sorpresa Allegri decide di schierare Robinho al fianco di Ibrahimovic, lasciando El Shaarawy in panchina. Per il resto confermate le formazioni della vigilia. Partono forte i padroni di casa ma è il Milan ad avere l’occasione da gol più importante con Emanuelson, che si fa ipnotizzare da Carrizo da posizione favorevolissima. Quando gli etnei ripartono creano più di un pericolo alla retroguardia rossonera, grazie alla velocità del trio d’attacco tutto argentino. E’ ancora il Diavolo però ad andare vicino al vantaggio con Zlatan Ibrahimovic al 16′, Carrizo dice no per la seconda volta nello spazio di dieci minuti. Sul capovolgimento di fronte Gomez da sinistra pesca la testa di Bergessio che non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Bella partita al Massimino.

    Al terzo tiro in porta il Milan passa. L’1-0 è firmato proprio dal brasiliano Robinho, ma il merito è tutto di Ibrahimovic che realizza un assist incredibile a favore del compagno di squadra. Minuto 34′, i rossoneri sono a +7 dalla Juventus. Il Catania però reagisce alla grande e due minuti più tardi gli etnei colpiscono la traversa con un tiro da fuori area di Gomez. Nei minuti finali del primo tempo i ritmi si abbassano e la difesa degli ospiti non deve affrontare alcuna minaccia. Da segnalare l’ottima prestazione di Abate nei primi 45′. Il recupero del terzino destro non può che rendere felice Allegri in vista del match di martedì contro il Barcellona.

    nicolas spolli | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Giallo nelle battute iniziali del secondo tempo, con l’arbitro Bergonzi che annulla il gol di Gomez su segnalazione dell’assistente di linea, per un fuorigioco di rientro di Bergessio. Decisione difficilissima, un’autentica perla della terna arbitrale. Il Catania continua a spingere e dopo una mischia furibonda nell’area rossonera conquista un calcio di punizione da ottima posizione. Quando tutti si aspettano la sentenza di Lodi, arriva Bergessio. L’argentino dimostra di avere un piede leggermente diverso rispetto allo specialista etneo. Gli sforzi della squadra di Montella vengono premiati al 57′ grazie alla rete di Spolli, che trova la deviazione vincente sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Risultato in parità, tutto da rifare per il Milan.

    Nel giro di 60 secondi i rossoneri vengono fermati per due volte consecutive dal guardalinee Ghiandai, che cancella due ghiotte occasioni da rete per gli ospiti. Il Milan recrimina anche per un gol fantasma, stavolta di Robinho. La moviola non chiarisce se il pallone sia entrato del tutto o meno. Nonostante lo squillo del brasiliano gli uomini di Allegri appaiono in difficoltà, con i padroni di casa cresciuti in maniera esponenziale rispetto alla prima frazione. Dopo l’ingresso di Boateng al posto di Emanuelson, il tecnico livornese decide di far entrare El Shaarawy per Robinho, sperando in un’invenzione del Faraone negli ultimi 20′ minuti di gara. Carrizo si esalta sul colpo di testa di Mexes in seguito all’angolo calciato da El Shaarawy, negando il gol al francese.

    Il Milan ci crede, dando fondo alle ultime energie rimaste. Ci prova Ibrahimovic, il sinistro a incrociare dello svedese non trova però lo specchio della porta. Montella negli ultimi dieci minuti prova la carta Lanzafame. Allegri risponde inserendo il grande ex della partita, Maxi Lopez, che prende il posto di uno spento Aquilani. A un minuto dal termine Ibrahimovic prova la magia con un pallonetto sul secondo palo, Carrizo è attento. I rossoneri cercano in tutti i modi la rete del 2-1, è ancora l’estremo difensore etneo a dire no allo svedese. Finale thrilling per i tifosi del Diavolo, con Antonini che si immola sulla conclusione a botta sicura di Izco. Finisce 1-1, un pareggio che arresta la corsa del Milan. La Juventus domani ha l’opportunità di rientrare a due lunghezze di distanza, riaprendo così i giochi scudetto.

  • Catania – Milan, gli etnei sfidano il tabù rossonero. C’è Robinho con Ibra

    Catania – Milan, gli etnei sfidano il tabù rossonero. C’è Robinho con Ibra

    Oggi pomeriggio al Massimino si affrontano Catania Milan, match valido per la 30^ giornata di Serie A. Allegri pare intenzionato a fare un mini turnover in vista della sfida europea di martedì contro il Barcellona. Boateng dovrebbe partire dalla panchina, mentre Abate ha recuperato dallo stiramento ed è pronto a giocare titolare. I padroni di casa scendono in campo determinati ad accarezzare il sogno Europa League. I ragazzi di Montella son stati protagonisti di una stagione da record, e al momento occupano il settimo posto in classifica, a soli due punti dalla Roma di Luis Enrique. L’argentino Bergessio guiderà il tridente d’attacco etneo. Giornata speciale per Maxi Lopez, il grande ex della partita, che torna per la prima volta da avversario al Massimino.

    GARA DECISIVA – Il tecnico del Milan l’ha definito l’incontro cruciale per le sorti del campionato. Quando mancano 9 gare al termine della stagione, il vantaggio sulla Juventus è di 4 punti. Se i rossoneri riusciranno a mantenere inalterato il distacco sui bianconeri, apporrebbero un mattoncino fondamentale verso la conquista del titolo di campione d’Italia per il secondo anno di fila.

    NESTA RIPOSA – Nella lista dei 21 convocati per il match di Catania non figurano Nesta, Seedorf e Van Bommel. Non preoccupano le condizioni del difensore romano, tenuto a riposo precauzionale dopo il match di mercoledì scorso contro il Barca. Riposa anche Seedorf, titolare contro i blaugrana, mentre il connazionale Van Bommel potrebbe tornare di nuovo a disposizione per la sfida del Nou Camp in programma fra 4 giorni.

    BOATENG IN PANCA – I rossoneri scenderanno in campo con il consueto 4-3-1-2. In porta Abbiati. In difesa Bonera sostituisce Nesta, con Mexes al suo fianco. Con ogni probabilità Abate partirà sulla destra dal primo minuto, mentre Antonini verrà dirottata sulla corsia di sinistra. Solo panchina per Mesbah. A centrocampo confermato Massimo Ambrosini dopo l’ottima prova nella partita contro gli uomini di Guardiola. Ritorna tra i titolari l’ex giallorosso Aquilani, con Nocerino che completa il reparto dei centrocampisti. Prince Boateng, apparso non al meglio mercoledì,si accomoderà in panchina, al suo posto Allegri schiera Emanuelson. In attacco l’unico punto inamovibile è rappresentato da Zlatan Ibrahimovic. Dietro lo svedese la corsa a tre fra El Shaarawy, Maxi Lopez e Robinho è stata vinta dal brasiliano che necessita forse di minuti per recuperare la condizione in vista della Champions League.

    Curiosità Catania Milan sarà la prima di Stephan EL Shaarawy da giocatore del Milan a tutti gli effetti. Galliani e Preziosi da quanto svela Sky Sport hanno trovato l’accordo per la cessione a titolo definitivo per una cifra vicina ai 6 milioni di euro e l’intero cartellino di Merkel.

    stephan el shaarawy | © Valerio Pennicino/Getty Images

    CINQUINA – Il Milan è alla caccia della vittoria numero 20 in campionato,e arriva da 4 successi consecutivi. L’ultima partita contro la Roma ha messo in evidenza lo strapotere dell’attaccante numero 11 rossonero, attuale capocannoniere del campionato con 22 reti in 23 presenze. Negli ultimi 4 incontri Ibra è andato a segno sette volte, con una media di quasi 2 gol a partita. Lo svedese si ripeterà anche al Massimino?

    OCCHIO A QUEI TRE – Il Catania è in striscia positiva da sette giornate, con 15 punti guadagnati, frutto di quattro vittorie e tre pareggi. Numeri alla mano, la squadra di Montella è al momento una delle più in forma. Il pericolo più grande per la difesa del Milan è rappresentato dal tridente offensivo composto dagli argentini Gomez, Bergessio e Barrientos, che con la loro velocità possono mettere in crisi la retroguardia rossonera. Nel 4-3-3 dell’ex aeroplanino di Samp e Roma, a centrocampo troviamo Lodi, Almiron e Izco. In difesa invece torna Motta nel ruolo di terzino destro, con Marchese sul lato opposto. La coppia di centrali difensiva è composta dall’ex Legrottaglie e Spolli, mentre tra i pali ci sarà Carrizo. Una curiosità: nell’undici titolare anti-Milan, Montella schiera sette argentini e quattro italiani.

    PRECEDENTI – Le ultime sfide fra le due formazioni al Massimino sorridono ai rossoneri. L’anno scorso i ragazzi di Allegri superarono l’ostacolo etneo con un sofferto 2-0, di Robinho e Ibra le reti che decisero l’incontro a favore del Diavolo. Nella passata stagione, quando sulla panchina del Milan sedeva Leonardo, i rossoneri espugnarono con lo stesso punteggio di 2-0 i padroni di casa. Identico risultato anche nell’ultimo anno di Ancelotti, con il Milan che passò 2-0 sul campo del Catania grazie alle reti di Inzaghi e Kaka. In totale le due squadre si sono affrontate 14 volte. Il bilancio è a favore dei rossoneri, che hanno conquistato 6 vittorie, 6 pareggi e perso soltanto in due occasioni. L’ultimo successo del Catania al Cibali contro il Milan risale al 1963. Montella riuscirà a sfatare un tabù che prosegue da mezzo secolo?

    Catania Milan, probabili formazioni.

    Catania (4-3-3): Carrizo, Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese, Izco, Lodi, Almiron, Gomez, Bergessio, Barrientos.
    Panchina: Kosicky, Bellusci, Capuano, Seymour, Llama, Ricchiuti, Lanzafame. Allenatore: Montella

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Bonera, Mexes, Antonini, Ambrosini, Nocerino, Aquilani, Emanuelson, Ibrahimovic, El Shaarawy.
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Yepes, Gattuso, Boateng, Maxi Lopez, Robinho. Allenatore: Allegri

  • Inter – Catania 2-2, Forlan e Milito evitano un altro ko

    Inter – Catania 2-2, Forlan e Milito evitano un altro ko

    Si intravede la luce dal tunnel in cui è finita l’Inter. Gli uomini di Ranieri portano a casa un punto sofferto e strappato con le unghie e con i denti, dopo aver recuperato un passivo di due gol nella ripresa. Difficile capire se Ranieri sarà ancora il tecnico dell’Inter, ma una cosa è certa ancora una volta nel secondo tempo il tecnico romano ha di fatto sconfessato le solite scelte iniziali come accade puntualmente negli ultimi match, palesando una confusione tattica imbarazzante. Splendido Catania nei primi 45 minuti di gioco, con Montella che aveva avvertito i suoi cercando di tenere alti i ritmi di gioco, mentre nella ripresa, complice l’imprecisione sottoporta degli attaccanti argentini, e una papera di Carrizo, i nerazzurri hanno ritrovato la via del gol, riuscendo a strappare un pari davvero inaspettato.

    Manca Maicon ai nerazzurri, che accusa un leggero dolore muscolare e rimane in tribuna. Ranieri schiera Zanetti al suo posto inserendo Faraoni sull’esterno in mediana. Tutto confermato davanti con la coppia Pazzini Milito e Forlan largo sulla fascia. Per il Catania confermate le previsioni iniziali con Izco che recupera e torna disponibile a centrocampo.

    PRIMO TEMPO – Match che parte con ritmi molto bassi, i nerazzurri cercano di far girare la palla mentre il Catania si difende con ordine. Forlan prova più volte la conclusione dalla distanza, quasi a voler riprendere il feeling smarrito con lo specchio della porta. È proprio l’uruguaiano ad avere un’ottima occasione al 15’: cross di Milito, Forlan è solo in area e prova la conclusione al volo, colpendo bene ma la conclusione è troppo centrale, e Carrizo che respinge senza problemi. Solito copione delle ultime  partite nerazzurre, dove nel miglior momento dell’Inter, è il Catania a passare in vantaggio. Gomez al 20’ complice un mancato allineamento della difesa interista, sfugge alle maglie del fuorigioco, prende in velocità Nagatomo, lo salta e buca sul palo opposto Julio Cesar con un diagonale imprendibile. Deja vu.

    Il problema più evidente è che manca la reazione dell’Inter, e anzi il contraccolpo psicologico del gol dello svantaggio è accusato in maniera pesante dai nerazzurri che sembrano quasi spaesati in mezzo al campo. Occasione letteralmente divorata da Barrientos al 37’, servito in area  da una splendida imbucata di Almiron, liscia il pallone facendosi anticipare in seguito dall’uscita di Julio Cesar. È solo il preludio al raddoppio che arriva al 38’: Marchese  pescato in posizione di fuorigioco (non ravvisato), va sul fondo e serve l’assist a Izco, che a porta vuota deve solo toccare per il tap in vincente e portare i suoi sul 2-0. Silenzio agghiacciante a San Siro.

    Diego Milito © Claudio Villa/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Nella ripresa cambio per Ranieri che toglie Faraoni e schiera il grande escluso Sneijder, cercando di ribaltare il risultato. Ancora nessuna reazione degna di nota nei primi minuti, con un’Inter senza idee e troppa confusione in campo mentre il Catania avrebbe prima con Gomez e poi con Barrentios, due chiare occasioni per aumentare ulteriormente il passivo. Corre moltissimi rischi l’Inter lasciando vere e proprie voragini in difesa che vanno a nozze con le accelerazioni del reparto avanzato del Catania. Ranieri al 16’ continua a mescolare le carte togliendo entrambi i centrali di centrocampo: via Palombo e Cambiasso per Obi e Poli. Montella vede il suo Catania più stanco e sostituisce Bergessio con Ebagua.

    Lampo di Forlan al 25’ che dribbla Motta va sul fondo e calcia forte in porta trovando una ‘papera’ di Carrizo che di fatto regala il 2-1 all’Inter. I nerazzurri si svegliano, il Catania abbassa i ritmi e al 34’ Milito,torna a gonfiare la rete con un gol rabbioso su splendido assist di Forlan, trovando un diagonale alto che buca Carrizo e riapre la partita con la rete del 2-2. Finale pirotecnico, con Seymour solissimo in area che al 39’ si divora un gol incredibile calciando sulle mani di Julio Cesar. Al 45’ incredibile match point mancato da Pazzini che praticamente da solo davanti a Carrizo stoppa e calcia sui piedi del portiere argentino, sbagliando un gol impossibile. Nel finale ancora qualche emozione ma il risultato non cambia e l’Inter almeno salva il salvabile agguantando un pareggio con un punto d’oro visto il periodo di magra.

  • Novara-Catania 3-3, le pagelle. Gomez devastante, difese da rivedere

    Novara-Catania 3-3, le pagelle. Gomez devastante, difese da rivedere

    Finisce con un emozionante 3-3 il primo anticipo della domenica di serie A fra Novara e Catania. buon punto per ambedue le compagini con qualche recriminazione per i padroni di casa  a causa della vittoria sfumata negli ultimi minuti.

    Alejandro Gomez ©Marco Luzzani/Getty Images
    Novara Rigoni 6,5 l’ex Juve dimostra continuità al Piola e dopo l’ottima prestazione contro l’Inter, regala ancora ai suoi tifosi grandi geometrie e fredezza sul dischetto; Morimoto – Jeda 7 quando si dice il gol dell’ex. I due, con passato recente a Catania, puniscono Montella con un gol a testa Catania Gomez 7,5 il “Papu” è una furia, come contro la Juventus, fa impazzire tutta la difesa del Novara con la gemma del 3-3 finale a sancire una prestazione perfetta. Lodi 7 ancora infallibile su calcio piazzato, magistrale la sua punizione per il provvisorio nuovo vantaggio del catania. Almiron 6,5 gladiatorio in mezzo al campo, padrone assoluto della media ancora un mistero il suo fallimento a Torino con la Juventus per un giocatore, sicuramente da grande squadra. Novara (4-3-2-1): Ujkani 5,5; Dellafiore 5, Ludi 5,5, Paci 5, Gemiti 5,5; Giorgi 6, Porcari 6, Rigoni 6,5; Marianini 5 (34’ Pinardi 6,5); Granoche 5 (Morimoto 7), Meggiorini 5,5 (77’ Jeda 7). A disp.: Fontana, Morganella, Pesce, Centurioni, Pinardi, Jeda, Morimoto. All.: Tesser Catania (4-3-3): Andujar 5,5; Marchese 5,5, Legrottaglie 6 (85’ ledesma 6), Bellusci 5,5, Capuano 6; Almiron 6,5, Lodi 7, Delvecchio 6,5; Lanzafame 5,5 , Bergessio 6 (54’ Suazo s.v.)(63’ Catellani 6), Gomez 7,5. A disp.: Campagnolo, Izco, Ledesma, Ricchiuti, Suazo, Catellani, Maxi Lopez. All.: Montella.

  • Catania-Juventus 1-1, le pagelle. Elia esordio shock, treno Gomez

    Catania-Juventus 1-1, le pagelle. Elia esordio shock, treno Gomez

    Un punto ampiamente meritato da Vincenzo Montella che imbriglia, soprattutto nel primo tempo, una Juventus troppo confusionaria che ha pagato, forse, la presunzione di Conte a voler rivoluzionare un modulo che fino ad oggi aveva reso benissimo.

    Eljero Elia ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Juventus Conte 5 inspiegabile la scelta dell’allenatore bianconero che schiera un inedito 4-2-3-1 non facendo rifiatare uno tra tra Pirlo e Marchisio, lasciando Matri isolato con Quagliarella e Del Piero scalpitanti e condizionando anche, la disastrosa prestazione di Elia. Elia 4,5 svagato, disattento, assolutamente fuori partita per tutto il primo tempo. Lascia sempre Grosso alla merce di Gomez non riuscendo mai a saltare, ma nemmeno a puntare l’uomo, per tutti i deludenti suoi 45’, forse non era proprio il suo ruolo ma dall’olandese i tifosi bianconeri si aspettano decisamente qualcosa di più. Grosso 4.5 passo indietro per l’eroe di Berlino, che viene preso di mira per tutta la partita da una straripante Gomez. Krasic 7 nel primo tempo la sua prestazione è vicina a quella di Elia, ma è bastato il gol a sboccarlo ed a farlo ritornare quello dell’anno scorso con contropiedi fulminei ed una doppietta sfiorata a metà ripresa Catania Montella 7 l’ex allenatore della Roma azzecca la scelta di Bergessio a scapito di Maxi Lopez, imbriglia benissimo Pirlo e legge bene la differenza di Gomez su un Grosso imbarazzante. Gomez 7 non solo l’assist che regala il vantaggio catanese, ma è tutta la prestazione che convince del “Papu” immarcabile ed irrefrenabile per tutti i 90’. Bergessio 6,5 ripaga benissimo la fiducia riposta in lui da Montella rispondendo presente sull’invito di Gomez ed impegnando severamente Chiellini fino alla sua uscita, occolta dal difensore bianconero con profondo sollievo. Le pagelle CATANIA (4-3-2-1): Andujar 5; Alvarez 6 (28’ Marchese 5,5), Spolli 6, Bellusci 5,5, Capuano 6; Almiron 6,5 (64’ Ledesma 6), Lodi 6, Delvecchio 6; Gomez 7, Catellani 6,5; Bergessio 6,5 (77’ Suazo 5). A disposizione: Kosicky, Marchese, Ledesma, Ricchiuti, Sciacca, Maxi Lopez, Lanzafame. Allenatore: Montella JUVENTUS (4-2-4): Buffon 6,5; Lichtsteiner 5,5, Barzagli 6, Chiellini 5, Grosso 4,5; Pirlo 5,5, Marchisio 5,5 (81’Quagliarella s.v.) ; Elia 4,5 ( 46’ Pepe 6,5 ), Vidal 5,5; Krasic 7 Matri 6 (63’ Del Piero 6 ). A disposizione: Storari, De Ceglie, Bonucci, Vidal, Pepe, Krasic, Toni, Del Piero. Allenatore: Conte.