Tag: aleandro rosi

  • Torino ko in casa, il Parma passa 3-1

    Torino ko in casa, il Parma passa 3-1

    Il volto di Urbano Cairo in tribuna nei minuti finali di TorinoParma la dice tutta sugli umori in casa granata, e come potrebbe essere diversamente dopo l ‘1-3 finale (terzo k.o interno stagionale), stavolta ad opera del Parma di Donadoni; è troppo, davvero troppo anche per il Toro, squadra tradizionalmente votata al sacrificio e alla sofferenza.

    Succede tutto nella ripresa, con i tre goal di fila di Sansone, Amauri e Rosi che schiantano il Toro e la rete granata a risultato praticamente acquisito di Basha.

    Primo tempo nervoso (cinque i cartellini gialli sventolati dall’arbitro ai giocatori in campo).Tiene per 45’ il Torino, sceso in campo senza il solito Bianchi (Meggiorini-Sansone il tandem d’attacco); in campo dal primo minuto anche Birsa al posto di Cerci, per un 4-4-2 più prudente. Donadoni risponde con una formazione speculare, con Rosi dall’inizio nel ruolo di terzino destro, Ninis a sorpresa esterno di centrocampo e Biabiany a supporto dell’unica punta di ruolo Amauri.

    Sono 45 minuti di noia i primi del match: squadre contratte che si studiano e non affondano più di tanto il colpo; prima non prenderle sembra essere il credo calcistico messo in pratica da Toro e Parma, con i granata lievemente più attivi e propositivi degli avversari, ma sostanzialmente regna l’equilibrio in campo.

    Amauri, a segno contro il Torino
    Amauri, a segno contro il Torino © Claudio Villa/Getty Images

    Ripresa più intensa, ma ugualmente poco spettacolare. Marchionni subentra a Ninis, ma il match sembra incanalarsi sul binario gialloblu quando il torinista Sansone viene espulso per somma di ammonizioni, col secondo giallo rimediato troppo severamente per una presunta simulazione su intervento di Paletta. L’inferiorità numerica penalizza oltremodo il Torino, che tenta di reagire e di stare in campo ordinatamente: Ventura manda dentro Basha per Brighi e Cerci per Stevanovic, Donadoni risponde tentando di sfruttare la superiorità mandando dentro la giovane punta Sansone, omonimo dell’espulso torinista, per Lucarelli.

    E’ il tecnico bergamasco a pescare il jolly col cambio: è proprio Sansone al 72’ a sbloccare il risultato con un sinistro sul secondo palo dopo un bell’inserimento in area su assist di Parolo. La fiammata gialloblu deprime oltremodo il Toro , che soccombe: un minuto dopo è già raddoppio con Amauri, che insacca di testa su cross da destra di Marchionni : il pensiero va all’infortunato Galloppa, che starà fermo per ben sei mesi causa infortunio.
    Subentrano Birsa per Vives nel Toro e Pabon per Amauri nel Parma, ma la musica non cambia: all’ 88’ è la volta di Rosi, che insacca per lo 0-3 su assist da sinistra di Biabiany; accorcerà poi le distanze al 90’ Basha su assist di Cerci, siglando l’ 1-3 finale.

    Seconda vittoria consecutiva dopo il successo sulla Sampdoria per i gialloblù, cinici e spietati nell’ottenere il massimo risultato senza strafare, mentre per Il Toro è ufficialmente crisi, con la seconda sconfitta consecutiva e una classifica che comincia a tendere pericolosamente verso i bassifondi: da rivedere la difesa (l’assenza di Ogbonna è un alibi robusto, ma non basta) ma anche la manovra offensiva, con un attacco quanto mai sterile soprattutto tra le mura amiche.

    LE PAGELLE:
    Gillet 6: non fa i miracoli di Palermo, ma è incolpevole sui tre goal subiti.
    Glik 5: in sofferenza come tutto il reparto, ha la colpa di perdersi Sansone e Amauri.
    Rodriguez 5: stessa sorte di Glik…secondo tempo da dimenticare!
    Meggiorini 5: riesce nell’impresa di far rimpiangere il Rolando Bianchi “spuntato “ di questo periodo…
    Rosi 6,5: difende e spinge senza soffrire…e poi va in goal, di certo non la sua specialità.
    Marchionni 6,5: entra per spingere di più, e non tradisce Donadoni. Perfetto l’assist per Amauri.
    Gobbi 6: diligente a sinistra, tampona e riparte puntualmente.
    Amauri 6,5: tra i migliori, terzo goal in due partite…il bomber è tornato!

    IL TABELLINO:

    TORINO: Gillet 6,Darmian 5, Glik 5 , Rodriguez 5 , Masiello 5,5 ; Vives 5,5 (Birsa s.v.), Brighi 5,5 (Basha 6,5) , Gazzi 5,5 , Stevanovic 5,5 (Cerci 5,5); Sansone 5,5 , Meggiorini 5 .

    PARMA: Pavarini 6,5, Rosi 6,5, Zaccardo 6,5, Paletta 6, Lucarelli 5,5 (Sansone 6,5); Ninis 6 (Marchionni 6,5), Valdes 6,5, Parolo 6, Gobbi 6; Bianiany 6, Amauri 6,5 (Pabon).

    VIDEO TORINO-PARMA 1-3

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  • Inter – Roma, semifinale di Coppa Italia. Probabili formazioni

    Inter – Roma, semifinale di Coppa Italia. Probabili formazioni

    Dopo l’eliminazione del Milan fresco vincitore dello scudetto ad opera del Palermo di Delio Rossi, stasera andrà in scena la seconda semifinale di Coppa Italia che vedrà fronteggiarsi Inter e Roma, per staccare il biglietto della finale del trofeo. Sfida che ha infiammato nel recente passato la maggior parte delle finali del torneo e che questa sera come sempre non mancherà certamente di regalare emozioni e come ci insegna la statistica, anche gol. Curiosità: il presidente del Palermo Zamparini ieri alla domanda su chi avesse voluto trovare in finale, ha risposto in maniera secca, Inter. Motivazione? Perché i nerazzurri avrebbero meno fame di vittorie rispetto ai giallorossi.

    Vediamo nel dettaglio come le due squadre si preparano alla sfida che andrà in onda alle 20:45 di stasera allo stadio milanese di San Siro.

    INTER – Il tecnico nerazzurro è parso davvero infastidito e seccato dai cori del suo ex calciatore Rino Gattuso, e proprio ieri per mezzo del sito ufficiale nerazzurro ha rilasciato le sue prime dichiarazioni, chiedendo maggiore chiarezza al giocatore calabrese e una risposta da parte della società rossonera. Pensieri da sgomberare in fretta per concentrarsi sulla semifinale che attende i nerazzurri in serata contro la Roma. I veri problemi per il tecnico brasiliano arrivano nella scelta della formazione con molti indisponibili, chi per infortunio chi per squalifica. Punto primo: la difesa dovrà essere rivoluzionata, viste le indisponibilità di Ranocchia squalificato, Cordoba operato e Samuel in fase di recupero. Le possibilità sono lo spostamento di Chivu al centro o l’utilizzo di Materazzi che contro la Fiorentina non ha disputato una cattiva gara. Punto secondo: il centrocampo è il reparto più deficitario viste le assenze di big del calibro di Sneijder e Stankovic. Quindi possibile modulo con Coutinho trequartista. Recupera ed è disponibile Thiago Motta. Punto terzo: l’attacco con il rebus dell’uomo da scegliere per fare coppia con Eto’o. Pazzini è una garanzia, ma Milito ha bisogno di giocare ed è sicuramente più fresco, e forse con la voglia di tornare a segnare un gol come quello che regalò la coppa all’Inter lo scorso anno proprio contro la Roma. In sintesi: Julio cesar tra i pali, Maicon, Chivu (Materazzi), Lucio e Nagatomo in difesa, centrocampo a quattro con Cambiasso, Zanetti (che festeggerà le 1000 partite), Thiago Motta e Coutinho (in alternativa Pandev), con la coppia offensiva Eto’o Pazzini (Milito).

    ROMA – In casa giallorossa c’è bisogno di questa vittoria, per centrare una finale che varrebbe oro. Le delusioni stagionali potrebbero essere superate con la conquista di questa Coppa, che andrebbe a portare i giallorossi a quota 10 trofei e con il diritto di poter esibire sulla maglia una stella d’argento. Mica poco. Le motivazioni non mancano di certo, ma Montella dovrà nuovamente fare a meno del suo capitano e giocatore inamovibile Francesco Totti, che proprio questa sera sconta l’ultimo turno di squalifica rimediato per il calcione rifilato a Balotelli. Largo a Borriello dunque che sarà il punto centrale dell’attacco. Guai anche in difesa dove è arrivata l’indisponibilità di Cassetti  per infortunio (distorsione alla caviglia destra), quindi al suo posto Montella dovrebbe lasciare spazio a Rosi. Centrocampo ritrovato con il rientro di De Rossi e Perrotta (entrambi squalificati in campionato), ma con l’assenza di Taddei squalificato e l’infortunio di Brighi. Spazio dunque al montenegrino Vucinic o in caso di pace fatta con il tecnico dovrebbe giocare il talento francese Menez. Quindi la difesa dovrebbe vedere Burdisso e Juan centrali con Riise e Rosi sulle fasce. Centrocampo con la coppia Pizzarro-De Rossi arretrati, e Simplicio Vucinic (o Menez in alternativa) e Perrotta a supporto dell’unica punta Marco Borriello.

    INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Coutinho; Pazzini, Eto’o.
    A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Samuel, Kharja, Mariga, Pandev, Milito
    Allenatore: Leonardo.

    ROMA (4-2-3-1): Doni; Rosi, N. Burdisso, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro; Perrotta, Simplicio, Vucinic; Borriello.
    A disposizione: Lobont, G. Burdisso, Castellini, Loria, Greco, Menez, Caprari.
    Allenatore: Montella

  • “Caos Lavezzi”, Brandi respinge le accuse

    “Caos Lavezzi”, Brandi respinge le accuse

    Il caso Lavezzi si infittisce sempre più di contorni misteriosi e permettetici il gioco di parole, adesso è “caos Lavezzi”. La conferma delle tre giornate di squalifica con l’ausilio di nuove immagini che secondo l’avvocato del Napoli sono targate Mediaset Premium fa esplodere la polemica con i tifosi partenopei delusi e con la percezione di dover esser penalizzati per non intaccare lo strapotere milanese.

    Ma Alberto Brandi conduttore di Controcampo non ci sta e oggi smentisce l’esistenza di nuove immagini, svelando che tra la trasmissione di approfondimento della domenica sera e quelle di Sky e Mediaset Premium non c’è alcuna differenza in quanto tutte le piattaforme usano le stesse immagini per risparmiare sui costi dividendosi le partite.

    Lo stesso Brandi per avvalorare la sua tesi ripete le parole di domenica sera quando nello studio, vivisezionato l’episodio si era arrivati a dire che non c’erano le prove dello sputo di Lavezzi e a tal proposito sarebbe stata impossibile applcare la prova tv “Dalle immagini in nostro possesso, che sono le stesse a disposizione di Sky e Mediaset Premium, non si arriva alla certezza dello sputo di Lavezzi. Per questo, nel corso della di­scussione, era emersa la nostra perplessità sulla possibile squalifica. Lo ha fatto notare anche l’arbitro Paparesta”

  • Lavezzi salta il Milan, la rabbia dei tifosi esplode sul web

    Lavezzi salta il Milan, la rabbia dei tifosi esplode sul web

    Gridano allo scandalo gli avvocati del Napoli e di Lavezzi dopo la decisione dei giudici di confermare i tre turni di squalifica proposti da Tosel per lo scambio di sputi tra Rosi e Lavezzi. L’avvocato Grassani, aveva studiato nel dettaglio il ricorso, sentendosi sicuro in una assoluzione da parte dei giudici proprio perchè le immagini vivisezionate da Tosel non garantivano lo sputo del Pocho.

    I giudici hanno però tolto dal cilindro un nuovo video pescato dalle telecamere Mediaset e visto domenica sera a Controcampo, “La presentazione di nuove immagini è inammissibile e anche irrituale: il nostro diritto di difesa è stato limitato – ha detto Grassani – “Una partita deve iniziare e finire con lo stesso arbitro e le stesse regole le immagini fornite da Mediaset “non sono assolutamente taroccate, ma essendo andate in onda 24 ore dopo la partita sono state preparate al fine di ottenere un maggiore nitore”.

    I tifosi intanto tramite i blog e facebook fanno sentire il proprio disappunto, in molti propongono di boicottare le reti Meadiset e gli abbonamenti a Premium Calcio, altri preannunciano la “panolada”. La cosa certa è che il cammino verso Milan-Napoli sarà ricco di tensioni e polemiche e seppur il gesto di Lavezzi va stigmatizzato le modalità della sua squalifica sono alquanto discutibili.

  • Squalifica Lavezzi: il Napoli prepara il ricorso, i tifosi la panolada

    Squalifica Lavezzi: il Napoli prepara il ricorso, i tifosi la panolada

    La decisione del giudice sportivo Giampaolo Tosel di squalificare Eziquiel Lavezzi e Aleandro Rosi avvalendosi dell’ausilio delle immagini della prova tv viene visto nell’ambiente partenopeo come un tentativo dei poteri forti di tarpare le ali al Napoli lanciatissimo verso lo scudetto.

    Pur stigmatizzando il gesto del Pocho la squalifica viene vista come un abuso di potere visto che le immagini non confermano lo sputo e l’arbitro Bergonzi ammonendo i due litiganti prendendo un provvedimento in campo verso i giocatori rendendo inammisibile l’utilizzo della prova tv.

    I tifosi intanto si stanno organizzando per una doppia “panolada” per manifestare il proprio disappunto e sulla rete è iniziato il tam tam organizzativo per arrivare preparati al doppio impegno casalingo contro il Villareal giovedi in Europa League e la domenica successiva in campionato.

    La società ha comunque impugnato la decisioni del giudice sportivo facendo subito ricorso sperando, cosi come avvenne per Zalayeta di ottenere la sospensione della squalifica.

  • Tre giornate a Lavezzi e a Rosi. Il Pocho salta il Milan

    Tre giornate a Lavezzi e a Rosi. Il Pocho salta il Milan

    Il giudice sportivo ha inflitto a Lavezzi e a Rosi una squalifica di 3 giornate a testa per il reciproco sputo durante il primo tempo di Roma – Napoli di sabato sera. La punizione arriva dopo l’ausilio della prova tv, le cui immagini inchiodano in modo inequivocabile i due protagonisti del fattaccio.

    In un primo momento si pensava che la prova tv non potesse essere utilizzata dal momento che il direttore di gara Bergonzi aveva ammonito entrambi i giocatori per lo sputo (avrebbe sbagliato perchè per questi episodi il regolamento prevede il rosso diretto) ma dal referto si è appreso che sia Rosi che Lavezzi sono stati ammoniti per quello che è successo dopo nel parapiglia tra giallorossi e azzurri.
    Inoltre qualcuno e la maggior parte della stampa napoletana avevano addirittura sostenuto che Lavezzi non avesse sputato l’avversario ma solo simulato il gesto (?) cercando di scagionare, inutilmente il Pocho.

    Lavezzi salterà dunque la sfida scudetto del prossimo 28 febbraio, tra due giornate, a San Siro contro il Milan. Una mazzata per Mazzarri che dovrà fare a meno dell’argentino, uno degli uomini più in forma del Napoli, in questa fase delicatissima della stagione che sarà determinante per conoscere quante reali possibilità scudetto abbia il club partenopeo.

  • Lavezzi evita la prova tv? Da Napoli ne sono certi

    Lavezzi evita la prova tv? Da Napoli ne sono certi

    Il procuratore Palazzi oggi vivisezionerà le immagini delle partite incriminate per decidere su quali chiedere il parere del giudice sportivo con l’ausilio della prova tv. La partita “incriminata” e più scottante e senza dubbio quella tra Roma e Napoli caratterizzata dal presunto scmabio di sputi tra Rosi e Lavezzi.

    Le immagini a dire il vero evidenziano lo sputo del giallorosso mentre non sentenziano il contrario ed è proprio per alla mancanza di certezza che a Napoli fanno fede per evitare la squalifica. A far propendere verso l’assoluzione c’è anche il cartellino giallo rifilato dall’arbitro ai due protagonisti che di fatto fanno cadere il criterio principale per l’utilizzo della prova tv: la sicurezza che l’arbitro non abbia visto.

  • Lavezzi risponde allo sputo di Rosi. Potrebbero cavarsela senza prova tv? [video]

    Lavezzi risponde allo sputo di Rosi. Potrebbero cavarsela senza prova tv? [video]

    Giallo risolto. Le immagini televisive inchiodano Aleandro Rosi ed Ezequiel Lavezzi mentre si sputano a vicenda nel cerchio di centrocampo a palla lontana durante l’anticipo serale della 25esima giornata Roma – Napoli, terminata 2-0 in favore degli azzurri.
    Nella fattispecie è Rosi, come ha ammesso poi lo stesso giocatore giallorosso nelle interviste post partita, a rendersi protagonista per prima dell’inqualificabile gesto al quale Lavezzi ha risposto prontamente, non facendosi pregare più di tanto, con altrettanta “signorilità”.

    Il terzino della Roma ha motivato la sua reazione lamentando delle scorrettezze precedenti nei suoi confronti da parte dell’argentino (una gomitata) come il tecnico Mazzarri ha giustificato Lavezzi dichiarando ai microfoni che l’attaccante è stato provocato (ma seppur provocato sempre di reazione si tratta ndr).
    Giusto che si applichi la prova tv (anche se non si capisce bene se il direttore di gara Bergonzi li abbia ammoniti entrambi per questo motivo o per le scorrettezze seguenti, nel primo caso la prova televisiva non potrebbe essere applicata) e punire in modo esemplare i due protagonisti per cercare di non far ripetere queste scene deplorevoli in campo davanti a milioni di persone e che non fanno bene al calcio e che fungono da cattivo esempio per tantissimi giovani che poi potrebbero imitare le gesta dei propri beniamini.

    Di seguito il video

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  • Cavani porta il “Ciuccio” in paradiso. Il Napoli vince a Roma dopo 18 anni

    Cavani porta il “Ciuccio” in paradiso. Il Napoli vince a Roma dopo 18 anni

    L’Olimpico di Roma non veniva profanato dal lontano 1993 quando sulla panchina degli azzurri, che s’imposero per 3-2, sedeva un giovane Marcello Lippi: era il Napoli dei ragazzini, di Ferrara, di Di Canio (realizzarono due gol stupendi, l’altro fu di Buso) e di un Cannavaro alle prime armi.
    La storia si ripete 18 anni dopo ma questo di oggi, oltre ad essere una squadra giovanissima come quella, è un Napoli vincente e che può lottare fino in fondo per lo scudetto. E’ una squadra che non deve porsi nessun tipo di limite e dal potenziale enorme. Questo è il Napoli, ci perdonino gli altri che meriterebbero di essere citati, di Lavezzi, di Hamsik ma soprattutto di Cavani che con la doppietta di stasera non solo permette ai partenopei di sfatare il tabù Olimpico ma anche di tenere agganciato il Milan, che nel pomeriggio aveva schiantato il Parma, a 3 punti di distanza alimentando sempre di più i sogni di gloria di una piazza che non sogna in questo modo dai tempi di sua maestà Maradona.
    Il Matador è sempre più decisivo e sempre più capocannoniere della massima serie con 20 gol all’attivo (sono 27 quelli stagionali realizzati tra campionato e coppe).

    Roma – Napoli è una delle gare più sentite, nel primo tempo infatti si gioca poco a calcio, gli animi si scaldano velocemente e il clima diventa subito incandescente. Tanti i falli, il nervosismo arriva alle stelle per uno sputo di Lavezzi (e viceversa?) a Rosi. La prima frazione di gara potrebbe finire benissimo dieci contro dieci con la squadra di Mazzarri che tiene meglio il campo rispetto ai giallorossi che faticano ad uscire palla al piede a causa del pressing asfissiante di Cavani e soci. Il primo tempo finisce con un tiro a testa nello specchio nella porta e nulla più.

    Nella ripresa Ranieri inserisce Menez al posto di Taddei per cercare di rendere la Roma più pericolosa ma è il Napoli a passare in vantaggio dopo appena 4 minuti di secondo tempo: Juan atterra Hamsik in area di rigore e Cavani realizza il penalty non prima di aver tenuto con il fiato sospeso i 4000 tifosi azzurri giunti all’Olimpico, prendendo prima il palo alla destra di Julio Sergio e poi, effetto ottico perchè dalle immagini si vede chiaramente che la sfera ha oltrepassato completamente la linea di porta, quello opposto per poi uscire ed essere ribattuto in rete dallo stesso attaccante uruguagio anche se non sarebbe servito. Uno a zero tra le proteste, inutili, di De Rossi (infatti se la palla non avesse oltrepassato la linea, il gol sarebbe stato da annullare perchè Cavani ribatte lui stesso in rete su una respinta non del portiere ma del palo).

    La Roma a questo punto prova a gettarsi in avanti ma le fiammate di Menez non fanno male perchè l’undici di Mazzarri è compatto e chiude ogni varco. Lavezzi, scattato sul filo del fuorigioco, si mangia una colossale occasione a tu per tu con Julio Sergio, Ranieri si gioca anche la carta Totti, ancora una volta escluso dall’undici iniziale, ad un quarto d’ora dalla fine, ma a chiudere il match ci pensa il solito Matador che all’83’ su un cross dalla destra di Cannavaro sbuca tra i difensori giallorossi e trafigge da due passi per la seconda volta il portiere brasiliano. La Roma accusa il colpo e si eclissa, lasciando completamente la scena ai partenopei, gladiatori per una sera nella patria dei gladiatori.

    Il tabellino
    ROMA – NAPOLI 0-2
    49′ rig Cavani; 83′ Cavani
    ROMA (4-4-2): Julio Sergio; Rosi, Cassetti, Juan, Riise; Taddei (46′ Menez), De Rossi, Simplicio (77′ Greco), Perrotta; Borriello, Vucinic (77′ Totti sv).
    Panchina: Doni, Loria, Castellini, Brighi.
    Allenatore: Ranieri.
    NAPOLI (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro, P. Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena (58′ Zuniga); Hamsik (73′ Yebda); Cavani (85′ Mascara), Lavezzi.
    Panchina: Iezzo, Santacroce, Cribari, Sosa.
    Allenatore: Mazzarri.
    Arbitro: Bergonzi
    Ammoniti: Rosi (R), Lavezzi (N), Aronica (N), Dossena (N), Juan (R), De Rossi (R), Perrotta (R), Campagnaro (N), Cassetti (R)

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  • Lavezzi sputa a Rosi e rischia la prova tv. Salta il Milan?

    Lavezzi sputa a Rosi e rischia la prova tv. Salta il Milan?

    E’ da poco terminata la supersfida del sabato sera che ha visto il Napoli trionfare all’Olimpico di Roma ma la vittoria degli uomini di Mazzarri in quello stesso stadio che i partenopei non profanavano dal lontano 1993 potrebbe essere macchiata da un’eventuale squalifica di Lavezzi.

    Secondo le prime notizie, durante le fasi centrali del primo tempo il Pocho avrebbe sputato in faccia a Rosi scatenando l’ira di Cassetti il quale si sarebbe infuriato con lo stesso giocatore argentino rischiando di far generare una situazione che stava diventando incandescente ed evitata solo grazie all’intervento dei compagni di squadra e del direttore di gara. Le immagini televisive non sono ben chiare e non hanno ancora svelato il giallo, secondo alcuni addetti ai lavori Lavezzi avrebbe reagito a sua volta ad uno sputo di Rosi ma ancora l’azione incriminata è tutta da decifrare.

    In ogni caso ora l’argentino rischia probabilmente una lunga squalifica, forse di 4 giornate, se verrà applicata la prova televisiva e, se questa chiarirà l’episodio, rischia anche il laterale della Roma. Lavezzi così potrebbe saltare la sfida scudetto contro il Milan tra due settimane a San Siro.