Tag: albinoleffe

  • Moriero, Pala e Rastelli: quando a pagare è l’allenatore

    Moriero, Pala e Rastelli: quando a pagare è l’allenatore

    Moriero, Pala e Rastelli, no, non fatevi ingannare non è l’inizio della formazione di una squadra. Sono i nomi di tre allenatori che nella serata di ieri sono stati esonerati dalle loro rispettive squadre; cosi hanno deciso i presidenti di Catanzaro, Albinoleffe e Sudtirol.  Si sa il mestiere dell’allenatore è difficile, duro, pieno di incognite su una strada non liscia, tortuosa dove spesso capita di inciampare.

    la presentazione di Moriero alla guida del Catanzaro
    Presentazione di Moriero alla guida del Catanzaro

    Ecco il comunicato ufficiale del club del Catanzaro in merito all’esonero di Francesco Moriero: “La società Catanzaro Calcio comunica di aver sollevato il signor Francesco Moriero dall’incarico di allenatore della prima squadra. La società ringrazia il tecnico per la professionalità e la dedizione con cui ha svolto il suo lavoro, augurandogli le migliori fortune. La squadra è stata affidata al signor Massimo D’Urso“. La scelta del neo tecnico non è definitiva, sono al vaglio varie ipotesi. Il Catanzaro di Moriero è attualmente in settima posizione con 19 punti in 12 giornate.

    In casa Albinoleffe Alessio Pala è stato sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra, affidando la panchina a Roberto Bonazzi; lo ha comunicato lo stesso club sul suo sito internet: “L’Uc AlbinoLeffe comunica di aver sollevato Alessio Pala dal’incarico di allenatore della prima squadra bluceleste. La società desidera ringraziare mister Pala per l’impegno profuso e gli augura i migliori successi professionali“. Per cacciare Pala è stata decisiva la sconfitta patita contro il Real Vicenza e una classifica che si fa sempre più deficitaria: sono ora terzultimi in campionato con 10 punti in 12 giornate.

    Stessa sorte capitata a Claudio Rastelli; La pesante sconfitta maturata in terra bresciana ha indotto la dirigenza a sollevare Claudio Rastelli dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra. Domani sarà il l’allenatore in seconda Alberto Nabiuzzi a guidare la seduta giornaliera in attesa che venga ufficializzato il nome del sostituto di Rastelli. “A Claudio Rastelli vanno i più sentiti ringraziamenti da parte dell‘Fc Südtirol per il lavoro svolto e i migliori auguri per il prosieguo della sua carriera”. Questa è una nota apparsa sul sito della società bolzanina. L’ex allenatore ha pagato la pesante sconfitta dei suoi ex giocatori maturata in quel di Salò per 4-1.

     

     

  • Coppa Italia Lega Pro: Albinoleffe e Prato di rigore

    Coppa Italia Lega Pro: Albinoleffe e Prato di rigore

    COMO-NOVARA 2-0 Il Como sconfiggendo per 2-0 il Novara si è guadagnato il pass per gli ottavi di finale.  Il vantaggio della squadra di Colella è arrivato al 39′: azione iniziata da Cristofari, cross in area per De Sousa che prolunga per Scapuzzi che al volo ha colpito la traversa, il pallone è carambolato su Tonozzi e poi è finito in rete. Seconda rete al 55′ con Scapuzzi che ha lanciato Ganz, il quale ha battuto Tonozzi in diagonale.

    CREMONESE-RENATE 0-1 Il Renate ha espugnato lo “Zini” di Cremona per 0-1 grazie alla rete siglata da Rovelli dopo 9′. Da segnalare nella squadra di Montorfano l’uscita anzi tempo di Giorgi per infortunio, nel finale palo di testa di Brighenti.

    JUVE STABIA-ISCHIA 3-2 La Juve Stabia ha battuto 3-2 l’Ischia al termine di un match combattuto ed equilibrato. Doppio vantaggio ospite grazie ad un uno-due micidiale di Conte e Maione nel primo quarto d’ora; i padroni di casa di Pancaro hanno accorciato le distanze con Caserta prima della mezzora e, prima di andare al riposo hanno pareggiato con Nicastro. Lo stesso attaccante al 89′ ha realizzato la rete decisiva.

    Pesenti dell'Albinoleffe autore della rete del vantaggio in quel di Monza
    Pesenti dell’Albinoleffe autore della rete del vantaggio in quel di Monza

    MONZA-ALBINOLEFFE 5-6 L’Albinoleffe ha espugnato il “Brianteo” di Monza per 5-6 al termine dei calci di rigore dopo che la gara era terminata con il punteggio di 1-1 alla fine dei 120 minuti. L’Albinoleffe è andata in vantaggio al 19′ con Pesenti, pareggio della squadra di Pea con Virdis al 60′.

    SEQUENZA RIGORI

    VIRDIS (M): GOL; ALLIEVI (A): GOL; BURRAI: (M) PARATO; GIRASOLE (A): GOL BOLLIN;I FRIGERIO (M): GOL TAUGOURDEAU (A): GOL; BEDUSCHI (M): GOL; GERONI (A): PARATO; ZULLO (M): ALTO; GIRA (A): GOL

    PONTEDERA-L’AQUILA 2-0 Partita con tante seconde linee in campo e con poche emozioni, hanno visto la vittoria del Pontedera; il vantaggio è arrivato al 77′ con Galli che ha effettuato un gran tiro da 25 metri, poi Cesaretti ha chiuso il match avviando e chiudendo il contropiede.

    PRATO-PISTOIESE 5-4 La squadra di Esposito ha avuto la meglio su quella allenata da Lucarelli al termine dei calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari e supplementari sono terminati sul punteggio di 1-1. Prato in vantaggio al 44 con un colpo di testa di Ogunseye; ospiti sono rimasti in dieci uomini al 67′ per il rosso a Piana; pareggio della Pistoiese al 90′ con Coulibaly, Ciciretti ha lanciato in area un pallonetto, Frugoli ha mancato l’aggancio di testa, Piscitella non ha stoppato e la palla è arrivata a Coulibay che si è girato in area, si è spostato e di sinistro ha trafitto Ivusic.

    SEQUENZA RIGORI
    Mungo (parato), Rubino (gol), Frascatore (palo), Bandini (gol), Coulibaly (gol), Dametto (gol), Piscitella (gol), Gabbianelli (alto), Di Bari (gol), Fofana (gol)

    SPAL-VENEZIA 1-0 La Spal si è qualificata per gli ottavi di Coppa Italia di Lega Pro, gara decisa da Atzori, che con un colpo di testa da centro area, ha battuto il portiere Fortunato.

    TERAMO-ASCOLI 1-3 l’Ascoli ha sconfitto, in trasferta, il Teramo per 1-3 qualificandosi agli ottavi di Coppa Italia. Squadra di Petrone in vantaggio al 12′ con Giovannini che, ha controllato alla perfezione un passaggio in verticale di Pelagatti, e ha battuto Serraiocco; il raddoppio al 24′: cross di Giovannini per la testa di Bangal che a pochi passi dalla linea di porta non ha lasciato scampo a Serraiocco. Dopo soli due minuti il tris: ancora con Bangal destro dalla distanza e palla che si è infilata sotto l’incrocio dei pali. AL 76′ la rete della bandiera di Lapadula che ha sfruttato un errore della difesa avversaria.

     

  • Pavia-Albinoleffe 2-1. Vittoria di rimonta

    Pavia-Albinoleffe 2-1. Vittoria di rimonta

    Successo di rimonta per il Pavia che nel posticipo della settima giornata del campionato di Lega Pro, girone A,  ha sconfitto l’Albinoleffe per 2-1. Gli ospiti hanno giocato larga parte dell’incontro con l’uomo in meno: al 9′ è stato espulso l’attaccante Pesenti il quale è stato ammonito e, subito dopo espulso, per proteste.

    Il capitano del Pavia Soncin effettua un tiro in porta
    Il capitano del Pavia Soncin effettua un tiro in porta

    Il primo tempo avaro di emozioni è stato caratterizzato dall’espulsione di PesentiMomentè  ci ha provato da lontano; la risposta del Pavia è stata con Soncin e Ferretti ma nessuno dei due giocatori non hanno inquadrato la porta.

    La gara si è animata nel secondo tempo l’Albinoleffe, nonostante l’inferiorità numerica, è passata in vantaggio con un micidiale contropiede concluso da Momentè con una conclusione che è finita alta sopra la traversa. Per un fallo di mano causato da Ondei in area di rigore, è arrivato il calcio di rigore che Soncin ha realizzato per il pareggio del Pavia. Il definitivo gol della vittoria è arrivato al 90′: tiro da fuori di Rosso, la palla ha colpito Ondei ed è arrivata a Romanini che da pochi passi ha siglato la rete a porta pressoché spalancata.

    Con questi tre punti la squadra di Maspero raggiunge il Como al secondo posto in classifica a quota 14 punti in coabitazione con Como e Real Vicenza.

    PAVIAALBINOLEFFE: 2-1 (0-0) 61′ Momentè (A), 65′ Soncin r. (P), 90′ Romanini (P)

    PAVIA (3-4-2-1): Facchin, Cristini (28′ Falconieri), Sabato, Rosso, Sorbo, Sereni, Cardin, Carraro (85′ Romanini), Soncin, Cesarini (71′ Cogliatti), Ferretti.
    A disp.: De Toni, Carotti, Corvesi, Biasi. Allenatore: Maspero

    ALBINOLEFFE (4-3-1-2): Offredi, Salvi, Moi, Ondei, Allievi, Gazo, Calì (85′ Bentley), Maietti, Aurelio (56′ Personè), Momentè, Pesenti.
    A disp.: Amadori, Ambra, Cortinovis, Nichetti, Vorobjovs. Allenatore: Pala

    ARBITRO: Riccardo Baldicchi ASSISTENTI: Marco Rizzato – Francesco Rossini

    AMMONITI:
    ESPULSI: Pesenti (A).

    CLASSIFICA GIRONE A:

    Bassano 16; Como- Real Vicenza e Pavia 14; Torres 13; Arezzo 12; Sudtirol 11; Venezia-Monza e Alessandria 10; Feralpisalò e Novara 9; Cremonese-Giana Erminio 8; Renate 7; Lumezzane 6; Albinoleffe-Pro Patria e Pordenone 5; Mantova 3.

  • Albinoleffe-Arezzo 0-0 difese bunker

    Albinoleffe-Arezzo 0-0 difese bunker

    Se l’Arezzo ha la miglior difesa del torneo e l’Albinoleffe il peggior attacco è logico che di emozioni non ce ne siano, è finito che il recupero della seconda giornata del girone A della Lega Pro ha avuto il punteggio finale di 0-0. I padroni di casa sono stati volenterosi ma in avanti hanno creato proprio il minimo sindacale.

    Nel primo tempo da segnalare al 20′ una conclusione di Momentè a lato e la risposta dell’Arezzo alla mezz’ora con una punizione calciata da Erpen che è terminata alta sopra la traversa. Sul finire del tempo una punizione calciata da Carcione non viene toccata da nessuno e Offredi ha bloccato la palla.

    Nella ripresa, poco prima della mezzora, la squadra di Capuano è rimasta in dieci uomini dato che Guarino ha preso

    Horacio Erpen, punta dell'Arezzo, palla al piede
    Horacio Erpen, punta dell’Arezzo, palla al piede

    due cartellini gialli in meno di quattro minuti finendo anzi tempo il match; nonostante l’uomo in meno l’Arezzo ha concesso poco ai propri avversari. L’Albinoleffe sul finire del match ha avuto la palla gol per sbloccare la partita: Benassi ha fermato in uscita Momentè e ha respinto una conclusione ravvicinata di Maietti. In pieno recupero è  rimasto in dieci uomini l’Albinoleffe per l’espulsione di Taugourdeau.

    Nulla è più accaduto, un pareggio che ha permesso all’Arezzo di portarsi a quota 12 punti in classifica ad una sola lunghezza dal Bassano capolista e domenica c’è lo scontro diretto tra le due formazioni. I padroni di casa si sono portati a quota 5 punti in classifica.

    ALBINOLEFFE-AREZZO

    ALBINOLEFFE (4-3-1-2): Offredi; Salvi, Moi, Ondei, Allievi; Gazo, Taugourdeau, Maietti; Corradi (77′ Personè); Momentè, Aurelio (55′ Vorobjovs).

    A disposizione: Amadori, Ambra, Barzaghi, Nichetti, Calì. Allenatore: Alessio Pala.

    AREZZO (3-5-2): Benassi; Guarino, Panariello, Pisani; Brumat, Gambadori (85′ Cucciniello), Carcione, Dettori (46′ Coppola), Millesi; Bonvissuto, Erpen (74′ De Martino).

    A disposizione: Leuci, Campagna, Padulano, Vitiello. Allenatore: Ezio Capuano.

    ARBITRO: Capone di Palermo (Cinquini di Firenze – Bologna di Mantova). OA: Puglisi di Voghera.

    NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: pt 36′ Ondei; 69′ Guarino, 49′ Panariello. Espulsi Guarino 71′ per somma di ammonizioni e Taugourdeau al 92′ st per gioco scorretto. Angoli: 1-3. Recupero tempi: 1′ e 5′

  • La Lega Pro riparte con due pareggi

    La Lega Pro riparte con due pareggi

    Il campionato di Lega Pro Unica è iniziato nella serata di ieri con due anticipi entrambi finiti in parità: CremoneseAlbinoleffe 0-0 e Matera-Paganese 1-1. 

    Allo stadio “Zini” di Cremona, nell primo match del gruppo A la squadra di Mortonfano ha offerto una prestazione molto convincente,  l’Albinoleffe ha disputato un ora di match in 10 uomini e si può dire che sia mancato solo il gol. Gran parte del merito va al portiere  Offredi il quale ha compiuto interventi, almeno tre, decisivi. La Cremonese ha preso il comando delle operazioni dopo una decina di minuti di gioco, la partita ha avuto l’episodio chiave verso la metà del primo tempo quando Pesenti viene toccato duro scatenando le proteste dell’Albinoleffe, Corradi eccede nelle proteste e finisce anzitempo nella doccia. Al 28’pericolosa la Cremonese con Kirilov che spara alto dall’altezza del dischetto del rigore. Dieci minuti dopo tiro respinto di Kirilov, il pallone finisce sul sinistro di Jadid che calcia bene sfiorando l’incrocio. Ancora Jadid al 42′, ma il suo rasoterra si spegne sul fondo.

    cremonese- albinoleffeNella ripresa la squadra di Montorfano gioca sempre nella metà campo offensiva. Al 54′ Lombardo va alla conclusione da fuori e Offredi controlla in due tempi. Il portiere è poi strepitoso in due occasioni: al 56′ su un colpo di testa di M. Marchi, gran cross di Favalli, intercettando il pallone a terra; al 63′ distendosi fino nell’angolino su un bel tiro da lontano di Di Francesco. Al 79′ un altro colpo di testa di M. Marchi su pennellata di Jadid il quale termina alto. All’85’ anche la Cremonese resta in dieci: esauriti i cambi, si fa male Kirilov che deve uscire. Al 90′ ultima occasione per i padroni di casa con un tiro di Gambaretti sul quale si oppone, ancora una volta, un ottimo Offredi blocca la sfera.

    Pareggio amaro nell’esordio in Lega Pro per il Matera contro la Paganese, finisce 1-1 al il match che ha visto una ottima cornice di pubblico: 5000 spettatori. La Paganese comincia la sfida con il piglio giusto e spaventa in un paio di occasioni la squadra di Auteri ma il Matera si sveglia al 18′ con la stoccata di Madonia respinta in angolo da Marruocco. Al 27′ i padroni di casa vanno in vantaggio grazie al tocco sotto porta di Cuffa servito da Letizia. Nella ripresa la Paganese non riesce a ripetere la prestazione del primo tempo e il Matera sciupa tre occasioni per il raddoppio con Guerra, Letizia e Madonia. La girandola delle sostituzioni porta in campo Pino, Iannini e Bustamante al posto di Bernardi, Cuffa e Madonia mentre la Paganese trova il gol beffa al 92′ con la punizione vincente dalla sinistra di Vinci che si insacca nell’angolino alla destra di Baiocco.

     

     

  • Lega Pro Unica 2014/15: stasera il via con due anticipi

    Lega Pro Unica 2014/15: stasera il via con due anticipi

    Il calcio giocato in Lega Pro tornerà, finalmente, stasera quando si aprirà il campionato con l’anticipo del mtach del gruppo C che vedrà di fronte, alle ore 19.30, Matera e Paganese. I lucani sono una matricola del torneo e sono allenati in panchina da Gaetano Auteri; lo scorso anno hanno terminato al comando della classifica il proprio girone di Serie D e in questa stagione si apprestano a recitare il ruolo di outsider in Lega Pro. Importante è stato il lavoro svolto sul mercato dal presidente Colummela, il quale ha rafforzato la rosa con innesti di valore, con elementi di assoluto avvenire. La Paganese, allenata da Stefano Cuoghi è determinata a conquistare l’obiettivo minimo fissato dalla società che è la salvezza. Le probabili formazioni del match di questa sera dovrebbero essere: MATERA (4-4-2): Baiocco, Bernardi, Mucciante, De Franco, D’Aiello, Cuffa, Madonia, Coletti, Guerra, Letizia, Gotti. All.: Auteri  PAGANESE (3-5-2): Marruocco; Tartaglia, Moracci, Bocchetti; Vinci, Deli, Calamai, Gai, Djibo; Bussi, Caccavallo. All.: Cuoghi

    A dirigere il match è stato designato il signor Salvatore Guarino di Caltanisetta. Coadiuvato dai signori Antonio Santoro dellasezione di Roma 1 e Rinaldo Menicacci della sezione di Viterbo

    matera-paganese-1-giornata

    Riflettori accessi allo stadio “Zini” di Cremona per la sfida delle 20.45 tra Cremonese e Albinoleffe apre in campionato del gruppo A. Le due formazioni si ritrovano di fronte a distanza di pochi dopo essersi affrontate nel primo turno dei playoff, sempre a Cremona: il match fu vinto dai padroni di casa ai calci di rigore dopo che la gara fini con il punteggio di 2-2. Nella Cremonese  è squalificato Bassoli, Montorfano, davanti a Battaiola, dovrebbe affiancare a Giorgi Zieleniecki con Marongiu e Favalli a presidiare le corsie esterne; in mezzo confermato il trio A. Marchi-Lombardo-Jadid così come così come il tridente d’attacco composto da M. Marchi, Brighenti e Kirilov. Nell’Albinoleffe mister Pala potrà contare sulla formazione tipo, e quindi spazione al 4-5-1 (o 4-3-3 in base ai punti di vista) con Offredi in porta, Salvi, Moi, Allevi e cortinovis in difesa, Maietti, Taugourdeau, Gazo in mezzo, più Corradi e Vorobjovs a supporto del temibilissimo bomber Pesenti.

    La gara sarà arbitrata dal signor Pietro Dei Giudici della sezione di Latina con gli assistenti Sig. Gianluca Sechi di Sassari e il Sig. Marco Novellino di Brescia.

     

  • Squalifica Conte, motivazioni Tnas: probabilmente colpevole

    Squalifica Conte, motivazioni Tnas: probabilmente colpevole

    Le motivazioni della riduzione di squalifica ad Antonio Conte da dieci a quattro mesi per omessa denuncia nell’ambito dell’inchiesta Scommessopoli, è stata sintetizzata in un documento di dodici pagine in cui il Tnas, collegio arbitrale della Cassazione dello Sport, esprime le sue ragioni in merito alla decisione.

    Il tutto si riconduce al principio cardine del “non poteva non sapere” dell’illecito di Albinoleffe-Siena del 29 Maggio 2011, che si riferisce direttamente all’autoaccusa del suo vice, dunque il suo più fidato collaboratore, Cristian Stellini. Il ragionamento seguito, che assume le forme di una sorta di sillogismo aristotelico, è il seguente: Cristian Stellini sapeva dell’illecito, Cristian Stellini è il vice di Conte, Conte sapeva dell’illecito o, meglio, “non poteva non sapere”, nonostante lo stesso Stellini aveva specificato che Conte era all’oscuro delle combine.

    In termini prettamente giuridici, il Tnas definisce l’applicazione di tale principio come “assenza di necessità di raggiungere la certezza al di là di ogni ragionevole dubbio“, proprio alla luce del fatto che tra le due ipotesi – Conte sapeva o Conte non sapeva – “l’una appare più probabile e plausibile dell’altra”. Da qui discende la squalifica, strettamente connessa alla confessione di Stellini, che ha avvalorato e “tolto ogni dubbio” alle parole di Pippo Carobbio e, dunque, emerge come la confessione del vice di Conte sia stata interpretata in maniera difforme: ritenuta credibile nel confermare le parole del “grande accusatore” Carobbio, ritenuta non credibile nella parte in cui esclude ogni coinvolgimento di Conte.

    Ma l’aspetto più rilevante è che, se anche la “deduzione” fosse corretta dal punto di vista formale, manca la prova provata della colpevolezza di Antonio Conte perchè si fa sempre riferimento al coinvolgimento di Stellini – che ebbe un ruolo diretto nell’illecito di quella gara – estendendo in automatico le sue responsabilità a quelle di Conte presumendo che se il suo vice sapeva delle irregolarità anche l’allora tecnico del Siena doveva esserne a conoscenza dato lo stretto rapporto tra i due.

    Antonio Conte, le motivazioni del Tnas alla sua squalifica | © Filippo Alfero/AFP/GettyImages

    In tal senso, però, viene ad essere corretto il tiro rispetto al primo grado, quando i giudici della Commissione Disciplinare attribuirono a tutti la regola della “certezza” in merito all’illecito di quella gara, prima della condanna a dieci mesi inflitta a Conte da parte della Corte Federale della Figc nel processo d’appello in cui si fece riferimento al medesimo principio richiamato dal Tnas, ossia a quello della “non necessità di raggiungere la certezza al di là di ogni ragionevole dubbio“.

    In tutto ciò, per semplificare al massimo, la posizione di Antonio Conte è quella di essere “probabilmente colpevole” e questo pare essere sufficiente per la giustizia sportiva che, come noto, può attenersi ad un differente standard probatorio rispetto alla giustizia ordinaria. In tal senso, infatti, lo stesso documento del Tnas afferma che sotto il profilo probatorio per affermare la colpevolezza di un incolpato “non occorre la certezza assoluta della commissione dell’illecito né il superamento di ogni ragionevole dubbio come nel diritto penale”; per la giustizia sportiva, invece, “risulta sufficiente un grado inferiore di certezza, ottenuta sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti”.

    Alla luce di tale motivazione, parafrasando l’ormai celebre conferenza stampa dello stesso Conte riproposta dal comico Maurizio Crozza, lo stesso mister bianconero avrà nuovamente lo spunto per ritenere la sua squalifica “agghiacciante” perchè nell’ambito delle non certezze e della probabilità, la sua lontananza dalla panchina dal 10 Agosto al prossimo 9 Dicembre è, e rimarrà, una certezza.

  • Calcioscommesse, Erodiani inguaia Lotito per Lazio-Albinoleffe

    Calcioscommesse, Erodiani inguaia Lotito per Lazio-Albinoleffe

    Arrivano le conferme delle accuse fatte nel luglio del 2011 verso l’ex presidente della Lazio Claudio Lotito da parte di Massimo Erodiani, collaboratore dell’inchiesta sul calcioscommesse e specificatamente sulla partita di Coppa Italia 2010 tra Lazio e Albinoleffe, il quale davanti a Roberto Di Martino, procuratore capo di Cremona, ha voluto mettere benzina sul fuoco aggiungendo particolari alle sue precedenti dichiarazioni. L’interrogatorio a cui è stato sottoposto il tabaccaio di Guadiagrele è durato ben 7 ore e si svilupperà anche nella giornata del 16 novembre: Massimo Erodiani secondo gli inquirenti sarebbe infatti la mente di tutte le combine su cui stanno indagando.

    “In merito all’incontro di Coppa Italia del 2010 tra Lazio e Albinoleffe, il signor Claudio Lotito non era semplicemente a conoscenza della presunta combine ma l’avrebbe anche gestita”.

    Sono queste le parole chiavi dell’intero interrogatorio anche se con il proseguire dei minuti il tabaccaio pescarese ha spiegato anche che tutto questo gli è stato solamente riferito: altro indagato che è stato nominato è stato infatti il medico Mario Pirani il quale sembra aver interloquito proprio con Erodiani sulla gestione della combine da parte di Lotito. Il tutto verrà quindi ripreso al prossimo interrogatorio sperando di arrivare poi ad un punto finale.

    Claudio Lotito AC Chievo Verona v S.S. Lazio - Serie A
    Claudio Lotito © Dino Panato/Getty Images

    Non bastasse nelle dichiarazioni fatte da Massimo Erodiani è uscito anche il nome di Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese che sembra esser finito anche nel caso Inter-Lecce del 2011: a detta del tabaccaio l’estremo difensore avrebbe garantito che il match sarebbe finito con un over. Nel 2011 si parlò infatti di un incontro tra i giocatori del Lecce Corvia, Vives e Rosati per poter decidere su come combinare il match ma poi è stato dichiarato che tutto questo fu solamente una farsa in quanto i presenti all’incontro non erano i giocatori sopracitati ma solamente degli amici di Paoloni che facevano la parte dei calciatori per far si che l’ex portiere incassasse i 200 mila euro.

  • Sentenza Conte Tnas, c’e’ fiducia nell’assoluzione

    Sentenza Conte Tnas, c’e’ fiducia nell’assoluzione

    Domani la Juventus si troverà ad affrontare due sfide decisive per il prosieguo sereno e positivo dell’intera stagione. Infatti il club bianconero sarà impegnato su due fronti, diversi fra loro, ma estremamente collegati dal punto di vista psicologico che potrebbero, qualora si concludessero nel migliore dei modi, dare immensa gioia a tutto il popolo bianconero.

    In serata ci sarà l’esordio allo Juventus Stadium in Champions League contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk , una partita decisiva per proseguire il cammino in Champions dopo l’ottimo pareggio conseguito in casa del Chelsea, ma prima succederà qualcosa d’importante per il tecnico della Vecchia Signora Antonio Conte.

    Nel pomeriggio infatti ci sarà la tanto attesa sentenza del Tnas (Tribunale Nazionale dell’Arbitrato Sportivo) che dovrà decidere, nel suo terzo grado di giudizio, la colpevolezza o l’assoluzione di Antonio Conte in merito alla presunto combine del match Albinoleffe – Siena che ha costretto il tecnico leccese a subire una squalifica di 10 mesi in primo grado e confermata anche dalla Corte Federale d’Appello in una sentenza, quella di secondo grado, a dir poco agghiacciante dal punti di vista giuridico.

    Antonio Conte ©Claudio Villa/Getty Images

    L’atmosfera nell’entourage di Antonio Conte sembra abbastanza serena, i legali del tecnico bianconeri sono estremamente fiduciosi nell’esito positivo della decisione dei giudici del CONI e puntano addirittura ad una clamorosa assoluzione. Ricordiamo per prima cosa che il giudizio davanti al Tnas è sostanzialmente un arbitrato ed i giudici del CONI saranno chiamati a rivalutare in toto tutta la posizione di Antonio Conte a prescindere dal valutare situazioni di illegittimità o errori di diritto e potranno essere inseriti dei testimoni dando così, quella garanzia costituzionale di difesa all’imputato, che in primo e secondo grado è sostanzialmente mancata considerato che la giustizia sportiva italiana permette in primo e secondo grado alla stessa parte (la federazione) di essere organo inquirente, con il procuratore Palazzi ed organo giudicante in un medesimo giudizio.

     

  • Albinoleffe-Siena, Carobbio e Salvatore Mastronunzio

    Albinoleffe-Siena, Carobbio e Salvatore Mastronunzio

    Le motivazioni della sentenza sullo scandalo scommesse della Corte Federale d’Appello in merito alla squalifica di Antonio Conte ha riportato in auge l’ultima partita del campionato 2010/2011 Albinoleffe-Siena vinta dai bergamaschi allora allenati da Emiliano Mondonico e per gli inquirenti combinata con l’intento di favorire i padroni di casa. Mossi dalla curiosità e con la voglia di farci una nostra idea abbiamo iniziato il nostro cammino a ritroso cercando di ricostruire la vicenda iniziando con le immagini della partita (che vi proporremo a fine articolo), contestualizzandola poi nel campionato e aggiungendoci poi le motivazioni della sentenza, le confessioni di Filippo Carobbio, di Salvatore Mastronunzio e infine valutando la posizione di Antonio Conte.

    Cosa c’è scritto nella sentenza della Corte Federale d’Appello?

    Leggendo e rileggendo le tredici pagine della sentenza di appello la prima cosa che salta all’occhio è l’unicità dell’argomento: Antonio Conte. Una Corte Federale non può seguire la volontà popolare ma deve esser più completa possibile per sostenere la propria indipendenza e imparzialità. Nella sentenza invece si parla solo e soltanto del caso Conte omettendo ad esempio le motivazioni che hanno portato a rigettare il ricorso di Palazzi all’assoluzione di Pepe, Bonucci e Di Vaio. Andando avanti comunque cerchiamo di capire il perché dei 10 mesi di squalifica al tecnico della Juventus nonostante l’assoluzione per la partita Novara-Siena. Secondo i giudici Carobbio non è credibile per la partita Novara-Siena ma lo è per Albinoleffe-Siena e ad inchiodare Antonio Conte (“che non poteva non sapere”) ci sarebbero le posizioni di Stellini (suo collaboratore) e di Salvatore Mastronunzio.

    Filippo Carobbio: Si legge sulla sentenza “La teoria, elaborata dalla difesa del Conte, secondo la quale Carobbio sarebbe un soggetto che avrebbe, in modo quasi scientifico e peraltro a freddo, costruito un vero e proprio castello di menzogne al fine di causare un gravissimo pregiudizio alla società del Siena e al sig. Conte, non convince affatto. Non si vede per quale ragione la versione dei fatti, fornita da Carobbio e fatta propria dalla Disciplinare, sarebbe inattendibile, in quanto il predetto soggetto non avrebbe parlato di Conte quando si trovava in carcere o agli arresti domiciliari ma, più tardi, quando era stato rimesso in libertà. Di solito si sospetta della veridicità delle versioni, fornite da un soggetto quando si trovi in stato di restrizione della libertà personale in quanto si pensa che, al fine di ottenere la rimessione in libertà, un individuo sarebbe disposto a tutto, anche a mentire per compiacere, per così dire, la pubblica accusa”.

    Salvatore Mastronunzio per i giudici si rifiutò di combinare Albinoleffe-Siena | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Stellini più di Carobbio La posizione di Stellini oltre ad avvalorare la tesi di Carobbio dimostra, sempre secondo i giudici, che Conte “non poteva non sapere”. Stellini in quanto collaboratore e uomo di fiducia di Antonio Conte confessò di aver mandato proprio Carobbio e Terzi al termine della gara di andata a parlare con Bombardini e Garlini per tener buoni i rapporti in vista della gara di ritorno.

    La “vipera” Mastronunzio Ultimo cardine è la posizione di Salvatore Mastronunzio messo a detta dei giudici fuori rosa per essersi rifiutato di combinare la partita contro l’Albinoleffe per non aver ottenuto lo stesso trattamento per la partita contro l’Ascoli (nonostante la lunga militanza nell’Ancona) squadra sfavorita dalla vittoria dei bergamaschi.

    Video Albinoleffe-Siena 1-0 28 maggio 2011

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