Tag: alberto zaccheroni

  • Il Pagellone settimanale di Crazy Diamond

    MILITO & CO. 8 Non aprissero bocca sarebbe meglio, ma all’inter sul campo tanto di cappello. Anche se in effetti il resto del mondo è sopravvalutato.

    BALOTELLI &  MOURINHO 6.5 Hanno fatto pace! E ci ha pensato Raiola!!!! Come se Grattachecca e Fichetto diventassero amici per la pelle grazie alla mediazione di Vittorio Sgarbi. E’ proprio vero che alla fine l’amore trionfa sempre sull’invidia e sull’odio

    GENOA 5 In pratica non ne vincono una, ma se i concorrenti crollano possono ancora andare in Champions. Bersani lo definirebbe un successo

    BOSSI JUNIOR 5 Rilancia l’idea di una sfida calcistica tra Padania e Resto d’ Italia. La Val d’Aosta la lasciamo ai francesi spero, io con De Ceglie non ci gioco

    DE CEGLIE 4.5 Il volto giovine della Juve che vuole rinascere. Il preservativo no, e la Ru486 no, e l’aborto men che meno..fate tutti i marmocchi che volete ma per l’amor di dio almeno non iscriveteli tutti a calcio

    MILAN 7 Non mollano eh..Quando non vogliono andare all’ospizio sono terribili, non c’è verso. Per fortuna Leonardo è un’ottima badante

    CHAMPIONS LEAGUE  6 No dai, non potrà mica andare in semifinale di Champions il Bayern Monaco, e magari col Lione! A sto punto potevano andarci anche l’Avellino, il Poggibonsi, il Bresciello, la Juventus…

    SILENZIO STAMPA JUVE 4 Zitti tutti, Lapo sta per dire qualcosa di intelligente. Ssshhhhhh

    ZACCHERONI 5.5 Era partito alla grande ma ora non sa più come districarsi, il massimo che fa è mandare in campo Del Piero sperando nell’usato sicuro. Come se Ron puntasse alla top ten riproponendo “piccolina bambolina mia”

    CALCIOPOLI BIS  5 Ci informano che “nessun’altra squadra parlava con i designatori”,anche se ci sono 140.000 (mila) telefonate inascoltate. Magari “qualcosa sarà sfuggito”, come disse il mozzo al capitano del Titanic dopo avergli indicato cielo sereno, temperature tiepide e calma piatta all’orizzonte

    MORATTI 4 “Vicenda brutta e vergognosa”. Non è ben chiaro se si riferisca a come è stata gestita calciopoli o a come ha preso la laurea il suo odontoiatra, comunque quotiamo.

    Crazy Diamond

  • Liscio & Sbalascio: Maxi Lopez affonda il Palermo, brutto KO per i rosanero

    Terminato il 32esimo turno del campionato di Serie A, andiamo a vedere i protagonisti in positivo e in negativo del Sabato di Pasqua.

    Al primo posto nella classifica dei migliori della Giornata troviamo l’interista Thiago Motta, autore, contro il Bologna, di una doppietta e di una prova maiuscola che permette all’Inter di mantenere il vantaggio di un punto sulla Roma, vittoriosa sul difficile campo della rivelazione Bari.

    Al secondo posto della nostra classifica si piazza l’argentino del Catania Maxi Lopez, autore anch’egli di una doppietta nel sentitissimo Derby di Sicilia contro il Palermo terminato 2-0 a favore degli etnei.

    Ultimo gradino del podio va all’Udinese che nel posticipo di giornata schianta 3-0 la Juventus ormai in una crisi senza fine. Da applausi la prova dei friulani trascinati da Di Natale, che così rispondono alla vittoria pomeridiana dell’Atalanta, 3 punti fondamentali per la salvezza mantenendosi a distanza proprio dai bergamaschi.

    Al terzo posto della classifica dei peggiori di giornata troviamo a sorpresa il Palermo, nonostante il superlativo campionato fin qui disputato. Rosanero battuti nettamente dal Catania nel Derby che così rende la corsa al quarto posto sempre più appassionante.

    Secondo posto per la difesa del Cagliari, imbarazzante per tutta la partita disputata contro il Milan, soprattutto sull’autogol di Astori, complice anche un’intervento errato del portiere Marchetti, che ha permesso ai rossoneri di incamerare 3 preziosi punti per la corsa-scudetto.

    Il primo posto tra i peggiori, rischiando di essere scontati e ripetitivi, se l’aggiudica ancora una volta la Juventus, incapace di reagire nei minuti iniziali al gol di Sanchez. La squadra di Zaccheroni è sembrata ancora una volta vuota, senza idee, nè stimoli (che in ottica aggancio quarto posto per la Champions del prossimo anno non dovrebbero mancare), un 3-0 che sembra duro da mandare giù, che induce staff, dirigenza e giocatori a proclamare un inevitabile e quanto mai necessario silenzio stampa per tutta la settimana.

  • Juve, ci risiamo: l’Udinese schianta i bianconeri e Champions più lontana

    Juve, ci risiamo: l’Udinese schianta i bianconeri e Champions più lontana

    La solita Juve, impacciata, senza capo ne coda rimedia un’altra sconfitta, l’ennesima di questa travagliata stagione (con questa sono 12 i ko in campionato, record in negativo del club in 113 anni di storia) ad Udine dove i padroni di casa, che a classifica non se la passano meglio, si impongono per 3-0 annientando sul piano del gioco i bianconeri.

    Si mette subito in salita la gara per Juventus che al 9′ è già sotto di un gol: Sanchez approfitta di una dormita di De Ceglie in area che consente all’attaccante friulano di ribadire in rete la sfera ribattuta dal palo su un gran tiro di Di Natale, in forma smagliante come al solito.
    La squadra di Zaccheroni, invece di reagire, si disunisce al cospetto di un’Udinese più aggressiva e ben organizzata: ci prova Pasquale dalla distanza ma Manninger si fa trovare pronto, il primo tempo si chiude senza nessun tiro in porta degli ospiti.

    Nella ripresa la musica non cambia, la Juve tenta una timida reazione nei primi minuti ma è solo un fuoco di paglia con Amauri troppo solo li davanti che spreca quei pochi palloni giocabili che gli arrivano mentre l’Udinese è squadra viva e al 65′ raddoppia con Pepe bravo a raccogliere la respinta di Manninger dal limite dell’area e ad insaccare a porta sguarnita. L’ex Zaccheroni, che ad Udine ha lasciato bei ricordi, vede la sua squadra sciogliersi come neve al sole lasciando praterie invitanti a Di Natale e compagni; ed è proprio quest’ultimo a mettere la parola fine al match dopo un bel gioco di gambe in area che disorienta Cannavaro e Legrottaglie depositando di giustezza in rete la palla del 3-0. Nemmeno gli inserimenti di Giovinco e Iaquinta riescono a dare una scossa ad una squadra che sembra sul punto di esplodere defintivamente.

    Fallito il tentativo di agganciare Palermo, sconfitto a Catania, e Sampdoria al quarto posto: questa Juve vede allontanarsi sempre di più la qualificazione in Europa. Come se non bastasse la società ha deciso di chiudersi in silenzio stampa. L’Udinese prende una bella boccata d’ossigeno riportando tra se e l’Atalanta terz’ultima 4 punti di distacco.

    Il tabellino
    UDINESE – JUVENTUS 3-0
    9′ Sanchez, 65′ Pepe, 77′ Di Natale
    UDINESE (4-4-2): Handanovic; Ferronetti (80′ Badu), Zapata, Lukovic, Pasquale; Isla, Inler (48′ Sammarco), Asamoah, Pepe; Di Natale (81′ Floro Flores), Sanchez.
    A disposizione: Belardi, Cuadrado, Siqueira, Corradi.
    Allenatore: Marino
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Zebina, Legrottaglie, Cannavaro, De Ceglie; Camoranesi (66′ Giovinco), Felipe Melo (88′ Candreva), Sissoko, Marchisio; Del Piero (61′ Iaquinta), Amauri.
    A disposizione: Pinsoglio, Grygera, Grosso, Trezeguet.
    Allenatore: Zaccheroni.
    Arbitro: Rocchi
    Ammoniti: Ferronetti, Lukovic, Sanchez, Pasquale (U), Felipe Melo, Del Piero (J)

  • La Juventus torna a vincere, battuta l’Atalanta 2-1. Decide Felipe Melo

    La Juventus torna a vincere, battuta l’Atalanta 2-1. Decide Felipe Melo

    Torna al successo la Juventus che interrompe così una serie di risultati negativi; dopo l’eliminazione dall’Europa League, le sconfitte consecutive contro Napoli e Sampdoria negli scontri diretti per il quarto posto e il pareggio-suicidio di 3 settimane fa contro il Siena, i bianconeri battono in un Olimpico semi deserto l’Atalanta per 2-1. Il gol che decide le sorti del match arriva dall’uomo, quando meno te lo aspetti, più contestato dalla tifoseria juventina, quel Felipe Melo insultato e fischiato continuamente che dopo il gol si è reso protagonista di un bellissimo gesto di riappacificazione verso i tifosi, congiungendo le mani come a chiedere scusa. Il pubblico apprezza applaudendo il centrocampista. Pace fatta?

    Passando ad analizzare la partita, la Juventus è stata premiata per averci creduto fino in fondo a differenza delle precedenti uscite. Dopo una prima parte di studio di entrambe le squadre, Trezeguet si vede annullare, giustamente, un gol per posizione di fuorigioco, poi è Tiribocchi a provare a dare la carica ai bergamaschi con una conclusione bloccata da Manninger.
    Il gol del vantaggio arriva dal calcio di punizione tirato con maestria da Del Piero, una parabola a scendere all’incrocio dei pali imparabile per Consigli. Gol numero 302 con la maglia bianconera per il capitano della Juventus. Ma le solite disattenzione difensive sono dietro l’angolo e puntualmente arrivano poco prima del fischio finale del primo tempo: lancio di Valdes, Legrottaglie si dimentica completamente di Amoruso che, solo davanti a Manninger, firma il classico gol dell’ex. Uno a uno e spettatori, davvero pochi, che ricominciano a rumoreggiare. Da segnalare l’infortunio numero 69 di questa maledetta stagione questa volta capitato a Diego che è costretto ad uscire dal campo.

    Nella ripresa l’Atalanta, rivitalizzata dal gol di Amoruso, comincia a crede nel colpaccio prendendo in mano la partita. La Juve, come successe nella gara di Napoli, rimane con la testa e le gambe negli spogliatoi e in balia dell’avversario fino a 20 minuti dal termine. Buffon capisce il momentaccio e scende dagli spalti nel tunnel degli spogliatoi per sostenere e incitare i suoi compagni, Zaccheroni si gioca le cartuccie Amauri e Felipe Melo ed è proprio quest’ultimo che regala ai tifosi la gioia della vittoria andando a staccare di testa beffando Consigli sul secondo palo. Tre punti che alla Juventus in questo momento fanno più che comodo, ma bisogna ritrovare il giusto spirito per affronatare il resto delle partite come se fossero delle finali. La classifica, certo, non è delle migliori ma i bianconeri rimangono comunque in corsa per la qualificazione in Champions League.
    L’Atalanta invece resta ancorata al terz’ultimo posto; i nerazzurri non possono permettersi altri passi falsi, situazione delicata per il tecnico Mutti.

    Il tabellino
    JUVENTUS – ATALANTA 2-1
    30′ Del Piero (J), 45′ Amoruso (A), 84′ Melo (J)
    JUVENTUS (4-3-2-1): Manninger; Zebina, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Candreva (58′ Melo), Sissoko, Marchisio; Diego (35′ Giovinco); Del Piero, Trezeguet (71′ Amauri).
    A disposizione: Pinsoglio, Grygera, Marrone, Paolucci.
    Allenatore: Zaccheroni.
    ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Garics, Bianco, Manfredini, Peluso (84′ Volpi); Ferreira Pinto (88′ Ceravolo), Padoin, De Ascentis, Valdes; Amoruso, Tiribocchi.
    A disposizione: Coppola, Capelli, Radovanovic, Caserta, Gabbiadini.
    Allenatore: Mutti
    Arbitro: Gervasoni
    Ammoniti: De Ascentis, Peluso (A), Zebina, Giovinco (J)

  • Juventus ancora ko, il Napoli vince in rimonta 3-1

    Juventus ancora ko, il Napoli vince in rimonta 3-1

    Una crisi senza fine. La Juventus, come un pugile suonato, va ancora al tappeto nel posticipo della 30esima giornata al cospetto di un Napoli a cui mancava la vittoria da due mesi esatti. I partenopei vincono 3-1 riuscendo a rimontare il gol di Chiellini con le reti in sequenza nella ripresa di Hamsik, Quagliarella e Lavezzi che permettono l’aggancio in sesta posizione in classifica ai danni proprio dei bianconeri che vedono così il quarto posto utile alla qualificazione alla prossima Champions League allontanarsi sempre di più.

    Con una formazione abbastanza rimaneggiata e con l’insolito 4-4-2 mai varato da Zaccheroni in questa stagione e con Diego inizialmente in panchina, la Juventus passa subito avanti grazie a Chiellini, abile a sfruttare un assist di Del Piero che prolunga per la testa del difensore centrale sbloccando il risultato dopo solo 7 minuti.
    Il gol da coraggio ai bianconeri che nel primo tempo controllano abbastanza bene il match costringendo gli uomini di Mazzarri a conclusioni, innocue, da fuori area. Da segnalare il 66esimo infortunio di questa travagliata stagione questa volta occorso a Poulsen che deve abbandonare il terreno di gioco dopo soli 9 minuti.

    Nella ripresa l’undici bianconero rimane, per usare un eufemismo, negli spogliatoi lasciando al Napoli il pallino del gioco. Lavezzi e compagni schiacciano nella propria metà campo la Juventus con la prima grande occasione per agguantare il pari che arriva dopo 40 secondi dall’inizo delle seconda frazione di gioco quando Zebina, atterrando in area di rigore Quagliarella, costringe Rizzoli a decretare il penalty che Hamsik spara alto sulla traversa. Anzichè deprimersi, il Napoli trova sempre più coraggio e 5 minuti dopo pareggia con lo stesso slovacco sfruttando un cross tagliato di Quagliarella e insaccando in rete di testa.
    La Juventus è sulle gambe, non accenna nemmeno ad un minimo di reazione e rimane in balia dell’avversario fino a quando Hamsik ricambia il favore di Quagliarella servendo il cross per il colpo di testa vincente dell’attaccante al 72′ per poi chiudere il match al 88′ con un rasoterra indirizzato all’angolino di Lavezzi dopo un’azione di contropiede per la gioia del San Paolo. Per la Juve encefalogramma piatto.

    Il tabellino
    NAPOLI – JUVENTUS 3-1
    7′ Chiellini (J), 50′ Hamisk (N), 72′ Quagliarella (N), 88′ Lavezzi (N)
    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Grava, P. Cannavaro, Campagnaro; Maggio, Gargano, Pazienza, Zuniga (90′ Rinaudo); Hamsik (83′ Cigarini), Quagliarella; Lavezzi (92′ Denis).
    A disposizione: Iezzo, Rullo, Aronica, Bogliacino.
    Allenatore: Mazzarri
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Zebina, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Camoranesi (62′ Diego), Poulsen (9′ Candreva), Felipe Melo, Marchisio; Amauri, Del Piero (66′ Grygera).
    A disposizione: Pinsoglio, Marrone, Giovinco, Trezeguet.
    Allenatore: Zaccheroni
    Arbitro: Rizzoli
    Ammoniti: Grava (N), Lavezzi (N), Del Piero (J), Camoranesi (J), Zebina (J)

  • Napoli – Juventus 3-1, le interviste

    De Laurentis: “Quagliarella in queste due ultime settimane ha ritrovato la forma migliore. Sono contento che si sia sbloccato Hamsik, in precedenza si era sbloccato anche Lavezzi. Mi dispiace per la Juventus che è una squadra di grande valore, non si devono demoralizzare. Mi dispiace vedere i volti tristi di Del Piero e altri campioni anche quando sono usciti ed erano in panchina. Avversari? Sì, sono avversari ma sono momenti che abbiamo passato anche noi quando non riuscivamo a segnare. Adesso dobbiamo concentrarci sul Catania che è una squadra che esprime un grande calcio con tanti talenti. Non dobbiamo festeggiare o abbassare la guardia. Troppe volte si passa dall’euforia alla depressione, dobbiamo onorare questo stadio strepitoso che ha dato dimostrazione di educazione e rispetto nonostante l’episodio del laser. Queste novità tecnologiche sono frutto di ragazzini che non capiscono i danni che portano alla società. Il pubblico però sta maturando, abbiamo fatto passi da gigante rispetto a quando sono arrivato sei anni fa. Quagliarella? Gli acquisti quando arrivano con grandi aspettative possono incontrare delle difficoltà. Il giocatore ha fatto come un ritiro in questi giorni allenandosi tutti i giorni e ha ritrovato la forma oltre allo spirito per fare bene. La forza del Napoli? La squadra.”

    Quagliarella: “Io mi prendo sempre le mie responsabilità, a volte la gente parla anche troppo. Io e i miei compagni abbiamo risposto con i fatti meritando ampiamente questa vittoria. I tifosi sono straordinari, ci hanno sempre appoggiato. Champions League? Mancano otto partite, oggi era importante vincere contro una diretta concorrente. Noi ci crediamo, andiamo avanti così. Domenica ci aspetta un’altra gara dura. Mondiali? Deciderà mister Lippi”.

    Mazzarri: “Senza giacca? Io soffro il caldo, in certi momenti mi trovo meglio senza giacca perchè mi agito sempre molto. Non è un gesto nei confronti della squadra. Non è importante. La squadra ha fatto una grande partita, questi ragazzi stanno giocando benissimo. Oggi si sono superati sotto il punto di vista dell’intensità. Tante partite dominate, stavolta incisivi sotto porta? Fabio e il pocho hanno ritrovato la brillantezza che serviva per poter trovare il gol. Le altre squadre alla prima occasione ci fanno gol, noi ci mettiamo sempre più tempo ma alla fine è andata bene. Fabio sta facendo allenamenti specifici mentre Lavezzi da prima punta fa meno fatica girovagando per il campo e quindi può incidere più in zona gol saltando l’uomo o tentando il tiro come ha fatto nel primo tempo perchè lui ce l’ha. Può diventare davvero un campione a livello internazionale. Quarto posto? Noi guardiamo solo noi stessi, sono tutte finali per noi. In questo momento sono preoccupato solo del Catania perchè abbiamo due giorni per prepararla e di solito dopo grandi prestazioni si va in campo demotivati e questo non deve succedere. Juventus? Una squadra di questo livello è venuta al San Paolo adattandosi a noi passando al 4-4-2 bloccandoci gli esterni dove di solito troviamo campo e dilaghiamo. Nonostante tutto abbiamo fatto bene non perdendo mai la pazienza, senza nervosismo dopo aver preso un gol sull’unico tiro in porta. Esultanza? Sì, farsi scivolare sfortuna e critiche forse. Chi ha visto le nostre partite lo sa bene, come ad esempio con la Fiorentina dove gli episodi ci vanno contro e poi dopo averci detto che abbiamo dominato dal lunedì si critica”.

    Blanc: E’ stata una partita giocata male, senza il giusto livello di concentrazione. Nel calcio questo non paga. Abbiamo perso una grande occasione a livello di classifica. I giocatori devono metterci più grinta, nelle ultime otto partite non si può più giocare. Non diamo la colpa soltanto a loro, se la stagione va così tutto il gruppo deve fare uscire qualcosa in più. La nostra strategia non cambia. Abbiamo una guida forte e la qualità della gestione di Zaccheroni fa sperare perché l’obiettivo minimo è ancora raggiungibile. Per riallacciare i rapporti con i tifosi l’unico modo è quello di vincere delle partite. Conta solo il risultato ed è quella l’unica risposta da dare. Serve un’attenzione diversa rispetto a stasera.

    Alberto Zaccheroni: Della ripresa c’è poco da salvare. Con gli uomini che avevamo in campo c’era meno interdizione, quindi ho pensato di mettere un terzino in più come Grygera, facendo diventare la difesa a cinque in fase di copertura. Però ci siamo fatti sorprendere comunque. Credo che vada riconosciuta al Napoli una grande partita di determinazione e agonismo. L’avevamo messo in preventivo, ma nel primo tempo Manninger non ha mai dovuto intervenire. In questo momento non abbiamo la brillantezza per reggere molti minuti a certi ritmi. Abbiamo perso Poulsen dopo pochi minuti e ho dovuto modificare l’assetto. Ultimamente partiamo sempre male nella ripresa, giocando con poca determinazione. La Juve ha un progetto legato a Diego? No, ha un progetto pensato per i tre punti. Con Camoranesi mi pareva più opportuno fare il 4-4-2. Il mio futuro non esiste. Ho un impegno che finisce il trenta di giugno e un impegno da centrare. Penso solo a questo. Il resto non riesco a calcolarlo.

  • Napoli – Juventus, sfida d’altri tempi al San Paolo. Panchina per Diego, dubbio Quagliarella

    La Juventus proverà, questa sera nel posticipo del turno infrasettimanale contro il Napoli al San Paolo, a riagganciare il quarto posto utile per la qualificazione in Champions. Infatti, visti i contemporanei risultati favorevoli di ieri, con la sconfitta della Sampdoria a Bari e del pareggio in extremis del Palermo contro il Genoa, i tre punti risultano di vitale importanza per la compagine bianconera. Tuttavia, vi sarà un Napoli agguerrito ed in buona forma, galvanizzato dall’ ottima prova di San Siro contro il Milan di domenica scorsa e sospinto dal solito pubblico accorso in massa al San Paolo dove si prevede il tutto esaurito.

    Assenze importanti in casa Juve, Momo Sissoko non è stato convocato causa grave lutto familiare che ha colpito la moglie nei giorni scorsi, Nicola Legrottaglie dovrà scontare un turno di squalifica, mentre sono ancora fuori per infortunio i vari Buffon, Salihamidzic, Iaquinta e Caceres. Manninger sostituirà in porta Chimenti a destra agirà Zebina con Grosso a sinistra, coppia centrale formata da Cannavaro e dal rientrante Chiellini. A centrocampo ritorna titolare, dopo la panchina punitiva di domenica, Felipe Melo che sarà affiancato con ogni probabilità da Marchisio e Poulsen. Possibile prima panchina per Diego con Candreva preferito da trequartista alle spalle della coppia Trezeguet – Del Piero, con il capitano non al meglio.

    Solito schema (3-4-1-2) per Mazzarri, difesa a tre con Campagnaro e Grava ai lati di Cannavaro. A centrocampo i mediani saranno Gargano e Pazienza, con Maggio a destra; sulla corsia sinistra Aronica è stato convocato ma dovrebbe partire dalla panchina, spazio quindi a Zuniga. In attacco Quagliarella non è al meglio a causa di una sublussazione alla spalla ma dovrebbe comunque essere regolarmente in campo al fianco di Hamsik, a supporto di Lavezzi. Almeno 2 settimane di stop per Dossena, vittima di uno stiramento al bicipite femorale della coscia destra.

    Probabili formazioni NAPOLI – JUVENTUS (ore 20:45)

    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis, Grava, Campagnaro, Cannavaro P., Pazienza, Gargano, Maggio, Zuniga, Hamsik, Guagliarella, Lavezzi.
    A disposizione: Iezzo, Rinaudo, Rullo, Aronica, Cigarini, Bogliacino, Denis.
    Allenatore: Mazzarri
    Squalificati:  –
    Indisponibili: Santacroce, Hoffer, Dossena
    JUVENTUS (4-3-1-2): Manninger, Zebina, Cannavaro F., Chiellini, Grosso, Poulsen, Felipe Melo, Marchisio, Candreva, Del Piero, Trezeguet.
    A disposizione: Pinsoglio, Grygera, De Ceglie, Marrone, Camoranesi, Diego, Amauri.
    Allenatore: Zaccheroni
    Squalificati: Legrottaglie
    Indisponibili: Buffon, Chimenti, Salihamidzic, Caceres, Sissoko, Iaquinta.

  • Juventus, concovato un cda straordinario

    Juventus, concovato un cda straordinario

    La disastrata situazione attuale in cui versa la Juventus ha imposto alla società di convocare un consiglio di amministrazione straordinario per parlare di marketing, sponsorizzazioni ma soprattutto per discutere di strategie future e delle intenzioni della proprietà in merito alla prossima stagione.

    Il vertice è durato circa due ore. Per quanto riguarda il settore economico si è discusso sul nuovo sponsor che dovrebbe comparire sulle maglie negli anni a venire sostituendo il marchio attuale New Holland (si parla di un accordo raggiunto con una nota agenzia di scommesse sportive, la Betclic) che ha così evitato al club bianconero di pagare una penale alla Nike, sponsor tecnico, se non si fosse trovato entro il 31 marzo mentre sulle questioni tecniche si è parlato di possibili cessioni illustri (Buffon, la cui valutazione si aggira intorno ai 25 milioni di euro) e dei contratti in scadenza (Del Piero, Trezeguet, Camoranesi, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso e Salihamidzic) cui a qualcuno non verrà rinnovato.

    All’ordine del giorno anche il nome del nuovo tecnico con Zaccheroni che, dopo l’eliminazione dall’Europa League, ha avuto la certezza di non essere riconfermato: in cima alla lista della dirigenza juventina 3 nomi: Prandelli, Benitez e Blanc cui si aggiunge il solito rumors del ritorno sulla panchina bianconera del ct Marcello Lippi che lascerà la guida della Nazionale al termine del Mondiale.

    E per quanto riguarda i dirigenti, Jean Claude Blanc dovrebbe essere ridimensionato ad occuparsi solo della gestione economica del club, lasciando le altre 2 cariche di presidente e direttore generale a chi ha più competenza ed esperienza di lui nel settore. Secco verrà quasi certamente silurato mentre Bettega dovrebbe affiancare il nuovo dg proprio come ai tempi di Luciano Moggi. Per il ruolo di presidente ancora non è trapelato nulla, ma i tifosi della Juve invocano sempre a gran voce il nome di Andrea Agnelli, figlio del “Dottore” Umberto.

  • La Juve cade ancora, eurogol di Cassano e Sampdoria al quarto posto

    La Juve cade ancora, eurogol di Cassano e Sampdoria al quarto posto

    Juventus ancora al tappeto. Neanche la brutta prestazione e conseguente eliminazione dall’Europa League di giovedì contro il Fulham riesce a spronare la squadra di Zaccheroni che a Marassi vengono battuti dalla Sampdoria per 1-0 nello scontro diretto per la qualificazione in Champions League. A decidere il match un eurogol di Cassano che “uccella” Chimenti con una conclusione dai 30 metri regalando così ai blucerchiati il quarto posto in coabitazione con il Palermo.

    I bianconeri si presentano con la coppia d’attacco Del Piero – Iaquinta, deludente e sostituito al 55′ da Trezeguet, che in pratica non si rendono mai pericolosi dalle parti di Storari. Troppo lenta e prevedibile la manovra juventina per tornare dalla trasferta di Genova con i 3 punti in tasca. Al contrario la Samp è tonica e offre buone ripartenze per le giocate di Cassano e Pazzini.

    Primo tempo tutto di marca doriana con l’attaccante barese pericoloso in due occasioni: nel primo tentativo, all’11’, sbaglia il controllo decisivo lanciato a rete da Semioli, nella seconda si vede respingere sulla linea di porta il colpo di testa ravvicinato da Marchisio. L’acuto Juve è tutto in un tiro di Iaquinta che non inquadra lo specchio della porta da buona posizione.

    Nella ripresa la musica non cambia: la Juventus non sfonda sulle corsie laterali, quello che riesce meglio alla Sampdoria. Prima della rete della vittoria, Pazzini si divora un gol già fatto “ciccando” la sfera dal dischetto del calcio di rigore. Al minuto 76′ la magia di Cassano (con la complicità di Chimenti) che lascia partire dai 30 metri una parabola a scendere che il portiere bianconero respinge nella sua porta. Poi è lo stesso Chimenti ad esaltarsi in 2 occasioni (su Mannini e Testardi) evitando così un passivo più pesante alla squadra di Zaccheroni.

    Il tabellino
    SAMPDORIA – JUVENTUS 1-0
    76′ Cassano
    SAMPDORIA (4-4-2): Storari; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Semioli, Palombo, Poli (72′ Tissone), Guberti (54′ Mannini); Pazzini, A. Cassano (81′ Testardi).
    A disposizione: M. Cassano, Rossi, Accardi, Scepovic.
    Allenatore: Del Neri
    JUVENTUS (4-3-1-2): Chimenti; Zebina, Cannavaro, Legrottaglie, Grosso; Marchisio (75′ Candreva), Poulsen, Sissoko; Diego (84′ Camoranesi); Del Piero, Iaquinta (55′ Trezeguet).
    A disposizione: Pinsoglio, Chiellini, Melo, Salihamidzic.
    Allenatore: Zaccheroni
    Arbitro: Tagliavento
    Ammoniti: Lucchini, Pazzini, Storari (S), Marchisio, Legrottaglie (J)

  • I tifosi della Juventus ancora in rivolta contro Zebina

    I tifosi della Juventus ancora in rivolta contro Zebina

    Al termine della partita tra Sampdoria e Juventus, che vede ancora una volta i bianconeri battuti, continua la contestazione tra i tifosi e Zebina. Gia nel dopo partita contro il Fulham, in cui la Juve ha dovuto abbandonare i sogni di gloria in Europa, il francese si era reso protagonista di un gestaccio indirizzato ai propri tifosi dopo essere stato richiamato in panchina da Alberto Zaccheroni. Il giorno dopo erano arrivate le scuse da parte del terzino in cui chiedeva ai suoi tifosi un po’ di comprensione e appoggio morale.
    Evidentemente le scuse non sono bastate alla curva bianconera che anche oggi ha voluto ribadire il proprio “odio” sul transalpino esibendo un poco elegante striscione con su scritto: “Zebina infame, vattene“.
    Non si conoscono a fondo le cause dell’odio nutrito dai tifosi nei confronti del giocatore, asccusato forse di scarso rendimento, ma se così fosse allora la curva avrebbe ben più di uno striscione da indirizzare ai giocatori!