Tag: alberto malesani

  • Genoa, Amauri, Gilardino o Borriello per l’attacco

    Genoa, Amauri, Gilardino o Borriello per l’attacco

    Dopo il cambio della guardia sulla panchina genoana con l’avvicendamento tra Pasquale Marino e Alberto Malesani, esonerato nella giornata di ieri dal presidente Preziosi dopo il pesante ko per 6-1 incassato con il Napoli nell’ultima uscita del 2011, il Genoa comincia a guardarsi intorno per rinforzare la rosa nel mercato di riparazione.

    Amauri | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Il principale obiettivo di Preziosi è portare sotto la Lanterna un bomber in grado di alzare il peso specifico in attacco dove a salvarsi è il solo Palacio e con Caracciolo, Pratto e Ze Eduardo che non si sono dimostrati all’altezza della situazione. In lizza tre nomi, come conferma lo stesso numero uno del club rossoblu: Amauri, Alberto Gilardino e Marco Borriello.

    Il sogno resta sempre il centravanti della Fiorentina, già ad un passo dal trasferimento a Genova quest’estate e sfumato quando la trattativa era ormai in dirittura d’arrivo sulla base di 11 milioni di euro. Preziosi vuole riprovarci a distanza di pochi mesi, bisognerà constatare quanta voglia abbia la società viola di privarsi di Gilardino specie ora con la Fiorentina che sta attraversando una situazione delicata e che naviga in acque non del tutto tranquille.

    Sondaggio anche per l’attaccante della Roma per il quale però esiste già un accordo di massima con la Juventus. Borriello, che ha già militato nel Genoa nel 2007-2008, la sua stagione migliore in Serie A, lasciando un bellissimo ricordo (19 reti in 35 presenze), non rientra più nei piani del progetto del tecnico Luis Enrique e difficilmente rifiuterà una seconda volta il trasferimento alla Vecchia Signora.

    Per questi motivi il favorito ad indossare la maglia rossoblu è Amauri. L’attaccante della Juventus, fuori rosa da inizio stagione, è l’attaccante sul quale Preziosi può arrivare più facilmente visto il suo status attuale all’interno del club bianconero e che è proprio lui l’indiziato numero uno a lasciare il posto a Borriello. Dopo essersi opposto alla cessione rifiutando tutte le possibili destinazioni preferendo rimanere ai margini della prima squadra, l’attaccante italo-brasiliano si è convinto a lasciare Torino a gennaio. Reduce dall’ottima mezza stagione di Parma, Amauri dunque dovrebbe essere il primo regalo del neo tecnico Marino per dare un senso alla stagione del Genoa.

  • Malesani esonerato, fatale il 6-1 al San Paolo

    Malesani esonerato, fatale il 6-1 al San Paolo

    Malesani non è più l’allenatore del Genoa. Il tecnico veronese paga a caro prezzo la sconfitta per 6-1 subita dai suoi uomini al San Paolo l’altra sera. Il presidente Preziosi ha affidato il nuovo incarico a Pasquale Marino.

    Il ruolino di marcia del Grifone nelle ultime nove partite recitava quattro successi e cinque sconfitte. Evidentemente non sono bastati a Malesani i 21 punti fin qui ottenuti, 14 dei quali tra le mura casalinghe. In questo avvio di campionato il Genoa non ha conosciuto mezze misure, pareggiando soltanto in tre occasioni (in questa speciale classifica ha fatto meglio soltanto l’Inter con due pareggi). Attualmente la squadra si trova al 10° posto in classifica, distante tre punti dal sesto posto occupato proprio dal Napoli.

    Malesani |©Marco Luzzani/Getty Images

    L’esonero era nell’aria già dalla sconfitta contro il Cesena del 27 novembre scorso. Nonostante fosse deluso dalla gestione della rosa, Preziosi aveva scelto di proseguire il rapporto con l’allenatore, decretando di fatto lo stato di crisi. Prove tecniche di licenziamento sono state rilevate dopo le due sconfitte casalinghe contro Milan e Inter. Al terzo, pesantissimo, ko è scattato l’esonero ufficiale.

    Un idillio mai nato quello fra Malesani e il presidente rossoblu. La prima partita di campionato aveva segnato subito una profonda frattura fra presidenza e tecnico, quando l’Atalanta riuscì a sorprendere tutti e portarsi sullo 0-2 dopo pochi minuti con la doppietta di Maxi Moralez. Preziosi scelse di abbandonare la tribuna alla fine del primo tempo, per sottolineare il proprio totale disappunto.

    Al suo posto è stato chiamato Pasquale Marino, fermo ai box dopo le recenti esperienze poco felici con Parma e Udinese, entrambe terminate con un prematuro esonero. L’ex Catania è un fedelissimo del 4-3-3, modulo con il quale è salito alla ribalta nazionale quando allenava ai piedi dell’Etna. La rosa del Genoa sembra potersi adattare alle idee tattiche di Marino, sebbene manchi una boa centrale di peso (se si esclude Caracciolo). Negli ultimi giorni si è parlato con insistenza di un possibile ritorno del Principe Milito al Luigi Ferraris. In forte ascesa anche le quotazioni di Alberto Gilardino, non più al centro del progetto viola come ai tempi della gestione Prandelli.

  • Napoli, che notte! Travolto il Genoa 6-1. Babbo Natale Cavani

    Napoli, che notte! Travolto il Genoa 6-1. Babbo Natale Cavani

    Immediato riscatto per il Napoli dopo il ko di domenica sera contro la Roma, al San Paolo i partenopei distribuiscono sei regalini al Genoa di Malesani nuovamente messo in discussione a a rischio esonero. Meritatissimo il 6-1 tennistico con il quale gli uomini di Mazzarri hanno messo al tappeto il Grifone, anzi, il risultato poteva essere ancor più largo.

    Edinson Cavani | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La partita si incanala subito sui binari giusti per il Napoli che già dopo 24 minuti di gioco mette la partita in cassaforte penetrando, come un coltello caldo nel burro, la difesa ballerina genoana: al 12′ è Cavani, imbeccato da Maggio, a sbloccare il risultato, cinque minuti più tardi arriva il raddoppio di Hamsik e al 24′ è ancora Cavani con uno splendido pallonetto mettendo a sedere Frey, a gonfiare la rete e a siglare la sua doppietta personale, il nono centro in questo campionato.
    Il gol del 3-1 momentaneo di Jorquera serve a ben poco e non da la sveglia necessaria ai suoi compagni perchè sul finire del primo tempo la difesa del Genoa continua a dormire e lascia a Pandev, con una rapida ripartenza, tutto lo spazio necessario per freddare il portiere francese dal limite dell’area.

    Nella ripresa la storia della gara non cambia, Mazzarri tiene alta la concentrazione dei suoi uomini mentre quelli di Malesani vengono mandati allo sbaraglio, tutto questo mentre Gargano trova la rete personale, che gli mancava da 4 anni, che vale il 5-1 e Cavani che cerca in tutti i modi e con tutte le sue forze la sesta tripletta in maglia azzurra divorandosi però due gol facili davanti a Frey.
    La ciliegina sulla torta arriva al minuto 78 quando Zuniga punisce per la sesta e ultima volta il Genoa con un gran destro a giro sul secondo palo.

    Il Napoli, che sale a quota 24, chiude il 2011 con una vittoria dopo le recenti prestazioni in campionato al di sotto delle aspettative e manda in archivio un’annata comunque super che ha visto gli uomini di Mazzarri qualificarsi per la Champions League, superare la difficilissima fase a gironi e approdare agli ottavi di finale della massima competizione continentale.
    Per i rossoblu invece il 2011 si chiude nel peggiore dei modi con un umiliante 6-1. Una squadra senza nerbo che va rivista in sede di calciomercato così come va rivista anche la posizione di Malesani, per la sua sostituzione si fanno i nomi di Del Neri e De Canio, che forse non riesce a trasmettere la giusta grinta ai suoi calciatori.

    LE PAGELLE DI NAPOLI GENOA 6-1

    NAPOLI

    Gargano 7: torna a segnare in campionato a distanza di 4 anni dall’ultima volta, oltre al gol una gara ad altissima intensità.

    Zuniga 7: indemoniato sulla fascia sinistra, chiude la gara segnando il 6-1 con un tiro a giro di pregevole fattura.

    Hamsik 7.5: è l’uomo più importante per Mazzarri. Se gira lui, gira tutta la squadra che altrimenti ne risente.

    Pandev 7: non fa rimpiangere assolutamente Lavezzi, segna il suo terzo gol in campionato dopo la doppietta segnata alla Juventus.

    Cavani 8: stasera in versione Babbo Natale, realizza un’altra doppietta. Attaccanti più completi del Matador non si contano neanche sulle dita di una mano. E’ straripante.

    GENOA

    Frey 5: ne prende 6, ma quando la tua difesa è impresentabile il portiere ha poche colpe.

    difesa Genoa 4: tutti bocciati con una netta insufficienza. Inguardabili.

    Jorquera e Jankovic 5.5: gli unici a salvarsi, il primo accorcia le distanze, il secondo cerca disperatamente di combinare qualcosa quando prende il posto di Caracciolo al 39′ del primo tempo.

    Malesani 4: sembra che la sua avventura al Genoa sia giunta al capolinea.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6.5, Cannavaro 6 (21′ Fernandez 6), Aronica 6.5; Maggio 7, Inler 6.5, Gargano 7 (59′ Dzemaili 6), Zuniga 7; Hamsik 7.5, Pandev 7 (77′ Lucarelli sv); Cavani 8.
    Allenatore: Mazzarri 7

    GENOA (5-3-2): Frey 5; Mesto 4, Granqvist 4, Dainelli 4, Kaladze 4 (59′ Marchiori 5), Rossi 4.5; Seymour 4.5 (50′ Merkel 5), Veloso 4.5, Jorquera 5.5; Caracciolo 4 (39′ Jankovic 5.5), Pratto 4.5.
    Allenatore: Malesani 4

    IL VIDEO DI NAPOLI GENOA 6-1

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  • Napoli Genoa senza Lavezzi e Palacio

    Napoli Genoa senza Lavezzi e Palacio

    Dimenticare il più in fretta possibile la sconfitta con la Roma nel posticipo di domenica sera. Questo l’imperativo del Napoli che stasera ospiterà al San Paolo il Genoa di mister Malesani nè carne e nè pesce in questo primo scorcio di stagione con risultati altanelanti e gioco che si vede a sprazzi.

    Ezequiel Lavezzi | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Chiudere con una vittoria il 2011 sarebbe di fondamentale importanza per i partenopei rimasti troppo attardati in campionato conseguenza inevitabile delle fatiche di Champions League. Mazzarri però non potrà contare sul Pocho Lavezzi che nella gara contro i giallorossi si è procurato uno stiramento del retto femorale della coscia destra che lo ha messo fuori causa per almeno un mese. In luogo dell’attaccante argentino giocherà Goran Pandev che non è riuscito più a ripetere la buona prestazione fornita con la Juventus alla quale ha segnato una doppietta. Hamsik e Cavani saranno ai loro posti pronti a perforare la difesa del Grifone composta da Granqvist e Dainelli con l’appoggio di Kaladze camuffato fa terzino.

    Malesani, dopo aver superato, non senza sofferenza, la sua ex squadra, il Bologna, vuole dare continuità ai suoi risultati per non essere messo puntualmente in discussione ogni due settimane. In mediana il tecnico preferisce il dinamismo di Merkel, Constant e Seymour, che dovranno tenere a bada i due mastini napoletani Inler e Gargano, alle geometrie di Veloso che inizialmente si dovrà accontentare della panchina mentre in attacco il giovane Jorquera giocherà a sostegno delle punte Pratto e Caracciolo che faranno a sportellate con Cannavaro, Campagnaro e Aronica. Assente ancora per infortunio Rodrigo Palacio.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI GENOA (ore 20:45)

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik, Pandev; Cavani.
    panchina: Rosati, Fernandez, Santana, Dossena, Dzemaili, Lucarelli, Mascara.
    Allenatore: Mazzarri.

    GENOA (4-3-1-2): Frey; Mesto, Granqvist, Dainelli, Kaladze; Merkel, Seymour, Constant; Jorquera; Caracciolo, Pratto.
    Panchina: Lupatelli, Marchiori, Antonelli, Rossi, Veloso, Jankovic, Ze Eduardo.
    Allenatore: Malesani.

  • Il Genoa supera il Bologna, Malesani 100 vittorie in A

    Il Genoa supera il Bologna, Malesani 100 vittorie in A

    Genoa Bologna è una gara fra due squadre che sanno aggredire il campo, ripartire e creare occasioni, che puntano al risultato pieno per diverse ragioni, e lo dimostrano fin dai primi minuti di gara, dando vita ad un primo tempo molto interessante ed a tratti divertente, con occasioni soprattutto per i padroni di casa, che dimostrano di essere sulla giusta strada per rispondere alle richieste della piazza, che vorrebbe un Grifone sempre brillante nel gioco e meno discontinuo nei risultati.

    Due protagonisti di Genoa Bologna, Diamanti e Marco Rossi | © Getty Images

    Così, dopo un primo tempo frizzante e vibrante nel ritmo di gioco, aggressivo da ambo le parti – con un’ammonizione per il Bolognese Pulzetti per fallo su Moretti al 32′ – con ripartenze veloci che non concedono attimi di respiro, al 39′ giunge il gol che sblocca la gara firmato dal capitano del Genoa, Marco Rossi, al suo terzo gol in campionato, anche se in sospetta posizione di fuorigioco su passaggio di Pratto in area di rigore; l’azione viene iniziata da Ze Eduardo che suggerisce per Pratto, il quale si allarga e serve Rossi proprio davanti alla porta difesa da Gillet: l’arbitro Giannoccaro e la terna arbitrale, però, convalidano, assumendo una decisione molto contestata dai giocatori del Bologna ed, in particolare, da Diamanti che ha seguito da vicino l’azione “sospetta”.

    Il secondo tempo, però, si apre subito con il pareggio del Bologna dopo sei minuti dall’inizio della ripresa ad opera di Ramirez che finalizza una bella azione innescata da Diamanti servito da Di Vaio che di tacco lo libera per la rete dell’1-1.
    Al 59′ ancora Bologna pericolosissimo quanto sfortunato con il palo colpito da Marco Di Vaio, dopo aver superaro Kaladze e Granqvist. Un minuto dopo, al 60′ è Diamanti a rendersi insidioso, ma il suo tiro finisce fuori non di molto.

    All’81’, altra buona occasione per gli ospiti emiliani ma è bravo il portiere del Genoa Sebastian Frey a farsi trovare prontissimo, negando a Gimenez la gioia del gol. All’84’, però, è il Genoa a passare nuovamente in vantaggio, con il gol realizzato dall’argentino Lucas Pratto, alla sua prima rete in serie A, che conclude di prima su assist di Caracciolo a battere Gillet.
    Il Bologna allo scadere avrebbe una buona occasione per agguantare il secondo pareggio con Konè, prima, e poi con una buona occasione in ripartenza avviata da Gimenez, il quale viene però fermato da Marco Rossi con un fallo “tattico” che gli costa l’ammonizione.

    Nel primo minuto dei quattro concessi per il recupero, Konè è impreciso e non riesce a sfruttare una buona occasione su calcio di punizione da posizione potenzialmente interessante: la gara termina, così, con la sconfitta di un Bologna comunque generoso e la vittoria del Grifone in casa, per la soddisfazione del tecnico Malesani, ex della gara, che festeggia la 100esima vittoria in Serie A e risponde in questo modo alle critiche ingenerose che gli vengono rivolte.

    Il Genoa sale a quota 21 punti in classifica, al pari del Napoli (impegnato questa sera nel posticipo contro la Roma, ndr) conquistando con merito la sua sesta vittoria in campionato, mostrando determinazione e buona condizione atletica, oltre che un pizzico di fortuna sulla dubbia posizione in occasione del gol del vantaggio del suo capitano Marco Rossi nel primo tempo: ma le partite si vincono anche così.

  • Genoa-Bologna probabili formazioni. Malesani sfida il suo passato

    Genoa-Bologna probabili formazioni. Malesani sfida il suo passato

    Dopo il recupero infrasettimanale contro l’Inter, non fortunato, il Genoa di Alberto Malesani cerca una vittoria interna domenica pomeriggio alle 15 al Marassi contro il Bologna di Pioli, ex squadra del tecnico dei grifoni. Il Bologna, però, è in un ottimo momento, soprattutto dopo aver strappato, nello scorso turno di campionato, un ottimo pareggio contro il Milan, con reti di Marco Di Vaio e Diamanti e la parziale complicità del portiere rossonero Amelia.

     

    Alberto Malesani, impegnato contro il Bologna con il suo Genoa | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Per il Genoa, invece, la tifoseria rimprovera Malesani di non aver plasmato a dovere la sua squadra, non avendole fornito ancora una precisa identità tattica, una problematica che, spesso, sfocia in un rendimento eccessivamente altalenante dei grifoni, che non riescono ad avere continuità di risultati.

    Inoltre, Malesani dovrà anche fare i conti con alcune assenze importanti, una su tutte quella del bomber Palacio, oltre che Bovo, Antonelli, Birsa e Kucka. Pertanto, mister Malesani dovrebbe presentare un Genoa in formato 4-4-2, con Frey in porta, Mesto, Granqvist, Kaladze, Moretti in difesa; Rossi, Veloso, Constant, Merkel a centrocampo; Zè Eduardo e Pratto in attacco.

    Il Bologna di Pioli, invece, non ha particolari problemi di formazione, con il solo Diego Perez che sarà assente per squalifica. Inoltre, i felsinei potranno contare su un ritrovato Marco Di Vaio, a segno domenica scorsa con un preciso pallonetto a scavalcare Amelia, e galvanizzato in vista del proseguio del campionato, cercando di dare il suo contributo per consentire al Bologna di ritornare alla vittoria in trasferta, che manca dal 26 Ottobre, in occasione della vittoria contro il Chievo a Verona.

    Pioli schiererà, così, un Bologna con modulo 4-3-2-1, con Gillet in porta; Crespo, Raggi, Portanova, Morleo in difesa; Casarini, Mudingayi, Kone; Ramirez, Diamanti a centrocampo, e Marco Di Vaio unica punta di ruolo, libero di svariare su tutto il fronte offensivo, supportato proprio da due trequartisti, Ramirez e Diamanti, con il quale Di Vaio sta trovando un’ottima intesa.

    Allo stadio Marassi di Genova, domani arbitrerà Giannoccaro di Lecce.

  • Genoa Inter, le pagelle. Nagatomo ci prende gusto, Alvarez brilla

    Genoa Inter, le pagelle. Nagatomo ci prende gusto, Alvarez brilla

    Mantenere i piedi per terra e pedalare, questo è stato il diktat di Ranieri alla vigilia di Genoa Inter, spiegando in parole povere come non fosse ancora il momento di guardare una classifica (col senno di poi) molto più dignitosa. Ancora una volta Claudio Ranieri ha sorpreso tutti lanciando Poli a centrocampo in un ruolo non suo, con gli stessi compiti lasciati a Coutinho contro i viola: largo a destra libero di accentrarsi, con il giovane ex doriano che si è calato bene nella nuova posizione non soffrendo i continui fischi del Marassi per il suo passato calcistico recente. Buona anche la prova di Alvarez che è riuscito a fare quello che gli aveva chiesto il suo tecnico, servendo un assist perfetto per Nagatomo, e sfiorando il raddoppio con il palo a negargli un gol da cineteca.  Brutto Genoa messo in campo da Malesani che rinuncia a giocare per difendersi tutta la partita, uscendo dal guscio solo nel finale dimostrando di poter far male ai nerazzurri.

     

    Yuto Nagatomo Genoa Inter |©Valerio Pennicino/Getty Images

    Pagelle Genoa Inter

    Frey 7 Gioca con un dolore muscolare che gli condiziona tutta la partita negandogli la possibilità di fare rinvii lunghi. Nonostante questo riesce a giocare una partita da protagonista, prima negando il gol a Samuel con un colpo di reni assurdo, poi facendosi regalare in mano il pallone da Milito sulla ribattuta. Splendida la parata nella ripresa sulla conclusione di Pazzini a tenere il risultato ancora sull’1 a 0. Incolpevole sulla rete di Nagatomo

    Mesto 5 Serata da dimenticare. Non riesce mai a spingere davanti, rimanendo troppo schiacciato sulla sua fascia si dimentica nella ripresa di marcare Nagatomo e dalla sua amnesia nasce il vantaggio nerazzurro con il giapponese che non deve nemmeno saltare di testa per battere Frey.

    Ze Eduardo 5 Sembra giocare in un deserto, dove i palloni gli arrivano col contagocce. Praticamente mai servito nel corso del primo tempo, lasciato da solo a reggere il peso dell’attacco contro due signori di nome Lucio e Samuel, esce sconsolato e amareggiato al 6’ della ripresa per lasciare spazio a un inconsistente Pratto.

    Constant 6 Buona la sua prova con ‘constanti’ accelerazioni a mettere in apprensione la difesa nerazzurra. Qualche bello spunto con poca precisione nei cross ma sempre in partita.

    Granqvist 6 Gioca al centro della difesa e lo si nota per la sua statuaria altezza. Mette in difficoltà qualsiasi giocatore nerazzurro nel gioco aereo, riuscendo anche a trovare la rete sugli sviluppi di un calcio d’angolo nella ripresa, ma gli viene annullata per un fuorigioco millimetrico.

    Pagelle Inter

    Samuel 7 Assolutamente uno dei centrali più in forma che ci siano in questo momento in circolazione. Chiusure con tempi perfetti, nessuna sbavatura e aggressività da leoni. Sarà la compagnia di Lucio al fianco che deve avergli fatto ricordare la difesa vecchio stile triplete mourinhano.

    Nagatomo 7,5 Il terzino col vizietto del gol. Due partite e altrettanti rete messe a segno, condite da prestazioni che in qualche modo cancellano la prima parte di stagione del giapponese che aveva deluso le aspettative. Ranieri gli tesse le lodi sperando che il periodo di forma di Yuto continui.

    Milito 4,5 Conferma che non ha vinto a caso il Bidone d’oro 2011, divorandosi l’impossibile e sbagliando controlli e passaggi come un calciatore mediocre. Vuoi che sia un periodo sfortunato, vuoi che avesse voluto risparmiare il gol alla sua ex squadra del cuore, ma sbagliare tutte queste occasioni è anche statisticamente difficile. Lourdes potrebbe essere una soluzione.

    Alvarez 7 entra per sostituire Faraoni e trova con un assist perfetto la testa di Nagatomo, entrando di diritto nell’azione del vantaggio. Splendida la conclusione dalla distanza che colpisce il legno con Frey battuto. La domanda è una sola: saprà ripetersi o continuerà con prestazioni altalenanti? Voto di incoraggiamento!

  • Genoa Inter made in Japan. Nagatomo gela il Ferraris

    Genoa Inter made in Japan. Nagatomo gela il Ferraris

    Successo sperato e conquistato per la banda Ranieri che dopo la vittoria casalinga contro la Fiorentina agguanta altri tre punti fondamentali nel recupero a Marassi contro un Genoa fin troppo catenacciaro. Ancora una volta la vittoria porta la firma inaspettata del terzino nipponico Yuto Nagatomo, che sembra averci preso gusto a trovare il gol. Merito anche all’autore dell’assist, Alvarez che questa sera non ha deluso le aspettative del tecnico romano. Partita da provinciale per il Genoa che gioca quasi 80 minuti arroccata in difesa senza tirare mai in porta, per poi svegliarsi nel finale e giocarsi la partita a viso aperto mettendo in difficoltà i nerazzurri e rischiando molto. Classifica dal gusto più dolce per i nerazzurri che salgono a quota 20 punti conquistando il settimo posto insieme al Palermo ad un solo punto dal Napoli in quinta posizione. Le prossime partite prima della sosta serviranno a capire se le ambizioni europee nerazzurre saranno ancora realizzabili.

    Nel dettaglio la sintesi di Genoa Inter:

    Genoa Inter Zanetti si inchina a Nagatomo |©Valerio Pennicino/Getty Images

    Sorpresa nella lettura delle formazioni per l’Inter con Ranieri che lascia addirittura in tribuna Coutinho (alle prese con i soliti problemi muscolari), inserendo al suo posto il giovane Poliex Sampdoria, ancora mai utilizzato. Malesani mescola le carte in tavola schierando un 5-4-1, difesa con tre centrali e due esterni larghi, lasciando in avanti come unica punta il brasiliano Ze Eduardo.

    PRIMO TEMPO- Partita che non decolla nei primi minuti, dove il Genoa con il nuovo modulo chiude ogni spazio e i nerazzurri fanno girare in maniera troppo lenta il pallone senza trovare le verticalizzazioni utili per gli attaccanti. Poche azioni degne di nota alla mezz’ora con le squadre che usano a dismisura il lancio lungo, scavalcando troppo spesso i relativi centrocampisti senza creare nulla di pericoloso, e lo spettacolo stenta a decollare, lasciando spazio alla noia.  Doppia mostruosa palla gol per l’Inter al 33’ con Samuel che sugli sviluppi di un calcio d’angolo schiaccia di testa ma trova una parata straordinaria di Frey, poi la palla torna sui piedi di Milito che deve solo calciarla in rete e invece (forse in memoria del suo passato rossoblu) calcia sulle mani del portiere del Genoa mancando un gol impossibile da sbagliare. Molte proteste nerazzurre al 37’ su un fallo da ultimo uomo di Granqvist su Milito lanciato a rete con Banti che invece lascia giocare. Altra buona situazione per l’Inter con Lucio che sull’esterno mette in area un pallone di prima che Nagatomo in maniera sporca tocca con la coscia sfiorando il gol. Quattro minuti di recupero e tutti a riposo sul punteggio di 0 a 0.

    SECONDO TEMPO- Inizia la ripresa con Malesani che lascia lo schieramento invariato, mentre Ranieri lancia Alvarez a destra sostituendo Faraoni. Al 6’ finisce la partita di Ze Eduardo, che non ha ricevuto un pallone giocabile, con Malesani che gli preferisce Pratto. Urlo in gola strozzato per Granqvist che al 11’ sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Veloso segna di testa ma si vede annullare la rete dal guardalinee per fuorigioco. Malesani intanto al 15’ effettua il secondo cambio disponibile inserendo Jankovic per Constant. I rossoblu sembrano più pericolosi in questa fase di gioco, con l’Inter che, come da copione nella gestione Ranieri cala vistosamente nella ripresa, palesando i suoi limiti atletici. Situazione difficile per i nerazzurri, che Nagatomo sbroglia al 22’ su uno splendido cross di Alvarez battendo Frey e portando i suoi in vantaggio. L’argentino pennella un assist da destra con Nagatomo che si inserisce alla perfezione tagliando sul secondo palo,  trovandosi libero di colpire indisturbato. Ranieri nel frattempo sostituisce Andrea Poli inserendo un più fresco Joel Obi, mentre Malesani alla mezz’ora si gioca il tutto per tutto togliendo Merkel e inserendo una punta come Caracciolo. Break di Alvarez al 33’ che scambia con Thiago Motta e prova una conclusione dalla distanza, sfiorando il gol del 2 a 0 cogliendo il palo alla destra di Frey. Ritorno in campo al 36’ per Forlan che sostituisce un Milito irriconoscibile.  Doppia opportunità per il Genoa al 45’ su un contropiede con Rossi dal limite chiuso da Nagatomo e sulla respinta sulla conclusione di Veloso si supera Julio Cesar negandogli il gol. Sul ribaltamento di fronte ottima occasione per Pazzini sventata da un monumentale Frey. Fischio finale dopo 5 minuti di recupero con l’Inter che infila la seconda vittoria consecutiva e torna a vedere una classifica dignitosa.

    Genoa Inter 0-1 video gol di Nagatomo
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  • Genoa Inter, Milito al Ferraris da ex. Fiducia a Faraoni e Coutinho

    Genoa Inter, Milito al Ferraris da ex. Fiducia a Faraoni e Coutinho

    Questa sera si recupera Genoa Inter , rinviata per l’alluvione che colpì e devastò il capoluogo ligure poche settimane fa. Test importante per le due squadre, dove entrambi i tecnici hanno ritrovato la vittoria nel precedente turno di campionato, con l’Inter che ha fatto intravedere spiragli di buon gioco contro la Fiorentina, e Malesani che si è tenuto stretto la panchina dopo le dure critiche vincendo a Siena. Sia i nerazzurri che i rossoblu scenderanno in campo per fare bottino pieno, considerando come una vittoria vorrebbe dire rilanciarsi nelle zone alte della classifica, mentre un pari non servirebbe in fin dei conti a nessuna delle pretendenti. Malesani cerca di rinsaldare la sua posizione alla guida del Grifone, mentre Ranieri cerca quel filotto di risultati utili necessario a fargli passare feste più tranquille.

    Genoa Inter Coutinho ancora titolare | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images
    GENOA- Il tecnico rossoblu nella conferenza stampa alla vigilia del match è stato chiaro, per fare risultato contro l’Inter serve la partita della vita. Poca concentrazione o sottovalutare l’avversario potrebbero rappresentare i pericoli maggiori per i suoi. Il problema maggiore per i liguri è rappresentato dalla pesante assenza del loro bomber stagionale, Rodrigo Palacio, alle prese con una lesione ai flessori che lo terrà fuori verosimilmente per un mese. Malesani chiede dunque ai suoi una partita di sacrificio e carattere, per dimostrare come il suo Genoa meriti di stare nei piani alti della classifica. Per quanto riguarda l’aspetto tattico, il tecnico del Grifone dovrebbe schierare un 4-3-1-2 con l’ex rossonero Kaladze e Dainelli al centro, affiancati ai lati rispettivamente da Mesto e Moretti. In mediana Veloso con Rossi e Constant sugli esterni, mentre nel ruolo di trequartista il talentuoso Merkel. Davanti per non sentire la mancanza di Palacio spazio al recuperato Ze Eduardo con Jankovic leggermente più arretrato. Occhio anche a Pratto che non sta deludendo in queste ultime uscite stagionali.

    INTER- Ranieri, si preoccupa di tutelare i suoi calciatori, lasciando a casa Maicon e Sneijder, non forzando i tempi di recupero ulteriormente per evitare fastidiose ricadute. Torna invece disponibile Diego Forlan, che verosimilmente non vedrà il campo dal primo minuto, ma si accomoderà in panchina per subentrare a partita in corso. Largo dunque a Milito che per la prima volta affronta con la maglia nerazzurra la sua ex squadra sul campo da avversario. Emozioni particolari per un giocatore legato in maniera forte al pubblico e alla società, con interessanti indiscrezioni di mercato che vedrebbero un clamoroso ritorno del Principe in rossoblu nel futuro prossimo. Pochi dubbi per Ranieri sulla formazione con la scelta del più classico 4-4-2, visto il forfait di Ranocchia in difesa, si ripropone l’accoppiata Lucio-Samuel, ovviamente senza Maicon ci sarà Zanetti (scontata la squalifica) a sostituire il brasiliano e Nagatomo sull’altra corsia. Centrocampo fotocopia della partita contro la Fiorentina, con Faraoni nuovamente largo a destra, Cambiasso e Thiago Motta centrali, e Coutinho largo a sinistra con la licenza di agire nel ruolo di trequartista, vista la pesante assenza di Sneijder. Tandem offensivo con Pazzini e Milito, con l’argentino che sembra aver smaltito la botta alla caviglia e scalpiti per la voglia di giocare in uno stadio fantastico come il Ferraris.

    Le probabili formazioni Genoa Inter in campo questa sera:

    GENOA (4-3-1-2) Frey; Mesto, Granqvist, Kaladze, Moretti; Rossi, Veloso, Seymour; Merkel; Ze Eduardo, Jankovic. A disposizione: Lupatelli, Dainelli, Sampirisi, Constant, Jorquera, Pratto, Caracciolo. Allenatore: Malesani.

    Indisponibili: Palacio (1 mese), Bovo (da valutare), Antoelli (20 giorni), Kucka (10 giorni), Birsa (15 giorni). Squalificati: nessuno.

    INTER (4-4-2) Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel, Nagatomo; Faraoni, Thiago Motta, Cambiasso, Coutinho; Milito, Pazzini. A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Alvarez, Poli, Obi, Forlan, Zarate. Allenatore: Ranieri.

    Indisponibili: Sneijder (15 giorni), Stankovic (5 giorni), Viviano (2 mesi), Jonathan (10 giorni).

    Squalificati: nessuno.

  • Verso Genoa Inter. Ranieri senza Maicon, Milito recupera

    Verso Genoa Inter. Ranieri senza Maicon, Milito recupera

    Alla vigilia della sfida che vedrà il recupero della partita Genoa Inter (allora rinviata per l’alluvione che colpì Genova) entrambi i tecnici nella tradizionale conferenza stampa analizzano le insidie di un match assolutamente non facile per le loro squadre. Alberto Malesani nonostante l’ultima convincente vittoria dei suoi in trasferta contro il Siena, deve fare i conti con l’inaspettato infortunio del suo giocatore più rappresentativo, Rodrigo Palacio. L’argentino a lungo corteggiato proprio dai nerazzurri in estate, è fermo ai box per una lesione ai flessori che lo costringerà a saltare le prossime tre partite. Ranieri predica calma mentre rinuncia ai soliti indisponibili tra cui Sneijder e Ranocchia usando molto prudenza con Maicon.

    Claudio Ranieri carico per Genoa Inter | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images
    QUI GENOA- Il tecnico del Grifone Malesani non usa giri di parole per descrivere la partita di domani: “Per battere l’Inter dobbiamo fare un’impresa”, mettendo in guardia i suoi giocatori: “Tutti pensano sia messa male, ma è sempre l’Inter: merita rispetto perchè ha vinto tanto ed è uno dei migliori club al mondo”. Sull’indisponibilità del bomber argentino Palacio, Malesani parla in maniera sincera ammettendo come Rodrigo sia un punto di riferimento per la sua squadra: “Non ho mai trovato scusanti nel mio lavoro ma Palacio è la nostra punta di diamante. Dovremo fare il possibile per sopperire con la forza del gruppo alla sua assenza. Il nostro obiettivo per ora è quello di recuperare energie fisiche e mentali”.
    Dopo gli ultimi risultati negativi e le numerose critiche piovutegli addosso in maniera un po’ ingenerosa il tecnico rossoblu spiega come non ci siano problemi con i suoi uomini: “Le vittorie sono la medicina migliore perché così cancelli tutto e guardi avanti con fiducia. Non ho mai riscontrato che il gruppo abbia avuto problemi: altrimenti non avremmo 18 punti in classifica. La vittoria ci ha ancora di più motivati”. 

    QUI INTER-  Il tecnico nerazzurro Ranieri apre la sua conferenza stampa con un pensiero per la popolazione ligure colpita dalle alluvioni: “Credo che destinare i ricavi agli alluvionati sia una cosa importantissima, più della partita, per non dimenticare cosa è successo. Per guardare al futuro ed evitare il ripetersi, essere vicini alla gente ligure è importante”.

    La partita di domani potrebbe rappresentare un vero e proprio spartiacque per la stagione nerazzurra, riportando l’Inter in caso di vittoria a quota 20 punti, con un distacco di un solo punto dal Napoli. Un rilancio importante che vedrebbe riaperta la corsa obbligata alla zona Champions.

    Ranieri mantieni i piedi per terra e predica calma spiegando come vincere a Genova vorrebbe dire nient’altro che: “..mettere altri 3 punti in cascina. Dobbiamo lavorare senza fare proclami, dobbiamo far bene partita dopo partita a cominciare da domani contro una squadra che ha avuto delle difficoltà, ha giocatori nuovi ma sta facendo bene e a Siena ha fatto bene. Il pubblico è caldo ci aspetta una gran partita”.

    Sulla lista dei convocati a sorpresa manca il nome di Maicon, mentre torna disponibile dopo una lunga assenza Forlan. Sul brasiliano Ranieri è chiaro: “Valuto di caso in caso, ma quando posso cerco di far riposare i calciatori perché giochiamo ogni tre giorni. Per non rischiarlo lo dobbiamo usare col contagocce, l’avevo già avvisato”. Mentre il ‘Cacha’ Forlan: “Sarà in panchina. Bisogna tenerlo fermo con la catene perché vorrebbe giocare sempre, dice sempre che sta bene come Sneijder, poi sta a noi capire se possono o non posso giocare”. Spazio dunque alla coppia Pazzini-Milito con il Principe che secondo le ultime indiscrezioni di Sky dovrebbe aver recuperato dalla botta alla caviglia rimediata contro la Fiorentina e avrebbe l’ennesima opportunità di rompere il digiuno dal gol.

    La conferenza stampa si chiude su temi caldi come il prossimo mercato di gennaio, dove alla domanda su un possibile interessamento di Kucka, Ranieri risponde in maniera furba: “Ho già detto che l’anno scorso ha fatto vedere buone cose, poi lascio alla società fare le considerazioni migliori. Ha giocato poco, qualcuno dice che pensa già all’Inter, non posso giudicarlo per poche partite”.

    Dichiarazioni tratte da: Fc Inter News.it