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  • Garrone duro su Pazzini: “Ha fatto di tutto per andare via”

    Garrone duro su Pazzini: “Ha fatto di tutto per andare via”

    Il presidente Doriano si è sfogato con i giornalisti di Sky in merito al caso Pazzini, e in particolare alla sua cessione. Parole amare per Garrone che spiega come non c’erano possibilità di trattenere il giocatore che aveva espressamente dichiarato di voler andar via: “Non c’è nessuno, a meno che non sia un folle, che tenga un giocatore che vuole andare via e che ha fatto di tutto per andare via. Questa è la ragione per cui è andato via Pazzini- ha spiegato ai giornalisti GarroneSi continua a dire sui media che questa situazione della Samp è la conseguenza dell’uscita di Pazzini. Ma in realtà Giampaolo Pazzini com’era a gennaio, a dicembre e com’è stato da quest’estate alla Sampdoria, sarebbe stato meglio far giocare Cristicic, sia ben chiaro”. Parole di un presidente che è stato tradito dai suoi giocatori migliori.

    Discorso a parte per il caso Cassano, di cui Garrone non vuole sentire più parlare. Il presidente doriano infatti chiude l’argomento con un pizzico di amarezza, mostrando una delusione evidente per i fatti accaduti: “ La storia di Cassano non è il caso di ripeterla. Io sarò fatto diverso da altri ma resto come sono sempre stato nella vita. Ci sono momenti in cui la dignità e il comportamento della gente è fondamentale rispetto a qualsiasi altra cosa, anche se ci possono essere delle conseguenze negative come ci sono state”.

    Dopo le ultime sconfitte, e la serie di risultati negativa che hanno portato la Sampdoria in piena zona retrocessione, sono arrivate le contestazioni dei tifosi, sempre in merito alla decisione di vendere Pazzini alla società nerazzurra di Massimo Moratti: “Sono amareggiato perché credo che tutti quelli che contestano non hanno capito che Pazzini non si poteva tenere e continuano a protestare su questo – ha ribadito il presidente blucerchiato – tra l’altro, è incomprensibile come i tifosi non capiscano che Pazzini non si poteva più tenere, tanto che l’hanno applaudito quando è venuto a giocare a Genova, mentre Cassano l’hanno fischiato”

    Sull’esonero del tecnico Di Carlo, Garrone aggiunge: “Dal punto di vista umano mi dispiace molto ma a questo punto si guardano i risultati ottenuti“. La Sampdoria infatti nelle ultime giornate aveva ottenuto una media punti da retrocessione. Il paradosso sta nel fatto che la società blucerchiata dopo aver sfiorato l’ingresso in Champions League con la sconfitta bruciante contro il Werder Brema, è praticamente crollata in una spirale discendente. L’addio di Del Neri, il litigio di Cassano con Garrone e la sua successiva esclusione hanno rovinato gli equilibri di un gruppo che nella scorsa annata aveva dimostrato di poter giocare un ottimo calcio e competere con le big. L’ulteriore partenza di Pazzini in direzione Milano nerazzurra è risultata essere decisiva per distruggere i sogni dei tifosi blucerchiati.

    Esonerato Di Carlo, che è stato utilizzato come capro espiatorio dalla tifoseria con uno striscione polemico durante la partita contro il Cesena recante scritto “Di Carlo Vattene” Garrone ha scelto come sostituto per la panchina doriana Alberto Cavasin :“La scelta arriva valutando tutti gli allenatori disponibili a prendere un incarico in questo momento. Si ritiene che la sua storia, la sua professionalità e il suo temperamento vadano bene in questo momento. E’ evidente che spero che questo sia sufficiente per risollevare la squadra”.

    Sicuramente la scelta di un nuovo tecnico darà una scossa psicologica alla squadra, ma le responsabilità di questa discesa in classifica non sono tutti attribuibili al tecnico ex Chievo, considerando anche come i sostituti arrivati per l’attacco, non siano stati in grado di sostituire la coppia dei gemelli del gol Cassano -Pazzini. Come troppo spesso accade nel mondo del calcio, è l’allenatore a pagare per gli errori  o le scelte sbagliate delle società!

    (Fonte: Eurosport)

  • Verona e Taranto cambiano. Esonerati Giannini e Brucato

    Verona e Taranto cambiano. Esonerati Giannini e Brucato

    Solo 13 punti e dodicesimo posto nel girone A di Prima Divisione, 5 sconfitte al passivo di cui l’ultima con la Salernitana in una sorta di scontro diretto tra due squadre che puntano alla promozione in Serie B, una vittoria che manca dal 17 ottobre, 10 i punti di distacco dalla vetta della classifica e 6 dall’ultimo posto disponibile per accedere ai playoff. Questa la situazione, al limite del disastro, del Verona. Il presidente scaligero Martinelli è giunto così alla decisione di esonerare l’allenatore Giannini, reo di non aver saputo portare a casa i risultati prefissati ad inizio stagione e dettati da una campagna acquisti come solo poche squadre hanno saputo fare. Resta così senza panchina il tecnico più ricercato che in estate aveva ricevuto richieste da squadre di Serie B e Lega Pro.
    La società gialloblu non ha ancora deciso a chi affidare l’incarico: il numero uno scaligero vuole ponderare bene e guardarsi intorno prima di fare scelte avventate. Tra i papabili ci sono Cavasin e Papadopulo anche se non è escluso un ritorno alla guida tecnica di Vavassori che l’anno scorso portò gli scaligeri a disputare la finale playoff, poi persa, contro il Pescara.

    Stessa sorte toccherà a Brucato, ormai considerato ex allenatore del Taranto. Nonostante la squadra ionica sia ancora in piena zona playoff, il tecnico paga a caro prezzo le ultime due sconfitte in campionato, soprattutto quella casalinga pesante subita domenica contro il Foligno.
    Il presidente D’Addario ha già raggiunto l’accordo con Dionigi, ex attaccante tra le altre di Torino, Fiorentina, Piacenza, Sampdoria, Napoli, Bari ma soprattutto Reggina che ha appena conseguito il patentino di allenatore. Dionigi, che ha giocato a fine carriera anche nel Taranto dal 2007 al 2009, sarà affiancato da Passiatore che assumerà l’incarico di vice.

  • Serie B anticipo 5 giornata: Ascoli – Brescia. Probabili formazioni e live streaming [ore 19]

    Anticipo d’alta quota questa sera tra Ascoli e Brescia: i lombardi nell’ultimo turno hanno agguantato il Frosinone in vetta ma i bianconeri sono alle costole con soli due punti di distacco e sognano il colpaccio tra le mura amiche. Per Pane non mancano però i problemi a schierar una formazione competitiva sopratutto in attacco, agli infortuni di Romeo, Ciofani e Mattila si aggiunge la sqaulifica di Bernacci. Cavasin ha invece l’imbarazzo delle scelte tutto il gruppo tornato a disposizione con Flachi in formissima

    Probabili formazioni:
    ASCOLI: Giorgio Frezzolini – Marcello Gazzola, Antonio Marino, Vittorio Micolucci, Jonas Portin – Christian Amoroso, Luigi Giorgi, Andrea Luci, Vincenzo Sommese – Mirko Antenucci, Arturo Lupoli.

    BRESCIA: Michele Arcari – Francesco Bega, Walter Alberto López, Víctor Hugo Mareco, Gilberto Martínez – Davide Baiocco, Ahmed Barusso, Simone Dallamano – Andrea Caracciolo, Francesco Flachi, Davide Possanzini.

  • Il Brescia esonera Sonetti. Cavasin favorito su Saurini

    Il Brescia esonera Sonetti. Cavasin favorito su Saurini

    Il Brescia ha sollevato dall’incarico di allenatore delle “Rondinelle” Nedo Sonetti, cui costa cara la sconfitta di ieri sera Nedo Sonettinel posticipo della 40esima giornata di Serie B contro il Grosseto nella sfida playoff.
    Il presidente Corioni ha optato per questa ipotesi in virtù degli ultimi risultati deludenti della squadra e cerca di dare una svolta al campionato per queste ultime decisive gare in campionato: quella casalinga contro il Sassuolo e quella in trasferta di Pisa.
    Sonetti era subentrato a stagione iniziata a Serse Cosmi, esonerato il 25 settembre scorso.
    In pole per la panchina c’è Alberto Cavasin, che ha già guidato il Brescia in Serie A, ma spunta anche l’ipotesi di Giampaolo Saurini, allenatore della squadra Primavera.