Tag: alberto aquilani

  • L’Italia sta crescendo, Thiago Motta decide in Slovenia

    L’Italia sta crescendo, Thiago Motta decide in Slovenia

    Il coraggio e la determinazione di Prandelli stanno finalmente riportando l’Italia in una dimensione più consona al suo blasone. L’ambizioso progetto dell’ex tecnico della Fiorentina è forse più arduo di quello della Nazionale Campione del Mondo di Lippi e prevede di superare la coesione del gruppo, lo spirito di squadra, le individualità per arrivare finalmente alle gestione qualitativa del gruppo.

    E’ chiaro, la strada è difficile e gli ostacoli son sempre dietro l’angolo ma se la Slovenia qualche mese fa poteva incuterci timore la sfida di questa sera ha quanto meno riportato le gerarchie. Prandelli schiera un Italia a trazione anteriore con due esterni di spinta come Maggio e Balzaretti, centrocampo a rombo senza incontristi con Thiago Motta playmaker basso, Mauri trequartista e Montolivo e Aquilani ai lati. In avanti Pazzini e Cassano.

    La Slovenia si contrappone con un centrocampo di rottura cercando di far male con i duelli sugli esterni con il prossimo genoano Birsa contrapposto a Balzaretti e lo sgusciante Kirm a Maggio. La prima occasione è azzurro con un piattone di Montolivo che esalta Handanovic, la Slovenia cerca la pressione ma è Pazzini a far tremare il palo con un tiro improvviso. Alla mezzora la prima parata di Buffon su un bel tiro dalla distanza di Koren. L’Italia quando attacca fa paura agli sloveni: un paio di belle triangolazioni fanno arretrare i nostri avversari ma Pazzini non concretizza delle belle iniziative corali. Il primo tempo va in archivio sullo 0-0.

    La ripresa inizia con gli azzurri ancora più pimpanti e Handanovic protagonista assoluto su Cassano, Mauri e Aquilani. Il ct sloveno Kek vede i suoi in difficoltà e decide di inserire Ljubijankič: il nuovo entrato ripaga la fiducia con un destro poderoso che si schianta sulla traversa di Buffon. Prandelli risponde con Nocerino per Mauri, quando la partita sembra orientata verso il pari una bella triangolazione Cassano, Balzaretti, Thiago Motta permette all’interista di segnare di sinistro il primo gol in azzurro.

    Giuseppe Rossi prende il posto di Cassano, nella Slovenia entra Ilicic (perchè in panchina?) ma pur con qualche affanno la difesa azzurra regge portando a casa una vittoria preziosa che permette quasi di staccare il biglietto per gli Europei del 2012.

    QUALIFICAZIONI EURO 2012: RISULTATI E CLASSIFICHE

  • L’ambizioso Prandelli: Pazzini con Cassano e qualità a centrocampo

    L’ambizioso Prandelli: Pazzini con Cassano e qualità a centrocampo

    L’Italia è in partenza alla volta della Slovenia dove domani sera sarà impegnata nel match di qualificazione agli Europei del 2012. Prandelli, escludendo De Rossi e Balotelli e non facendo ricorso alle presenze ingombrati di Totti, Di Natale, Del Piero e Di Vaio ha dimostrato coraggio e sarà ancora più coraggioso nel voler affrontare Ilicic e compagni con un undici inedito voltato decisamente alla qualità.

    L’ex tecnico viola ha provato ieri contro l’Under 18 e sembra orientato a dar fiducia anche domani sera ad un centrocampo senza interditori poggiato sulla qualità di Thiago Motta, Aquilani e Montolivo e le incursioni senza palla di Mauri. Il progetto è importante e ricalca in parte il disegno tattico del Milan ancellottiano o più vicino nel tempo le Furie Rosse di Del Bosque.

    Tornare sul gradino più alto è un progetto ambizioso e passa attraverso la qualità, la strada di Prandelli è quella giusta speriamo però che riesca a resistere alla stampa anche in caso di passi falsi e non ricorra anche lui, all’usato garantito.

    L’undici per domani sera sembra fatto con in avanti il ciongiungimento dei gemelli del gol Cassano e Pazzini e in difesa la coppia Bonucci Chiellini con Maggio e Balzaretti sulle fasce.

  • Italia: Thiago Motta recupera, Ranocchia torna a Milano

    Italia: Thiago Motta recupera, Ranocchia torna a Milano

    Ranocchia non ha superato i suoi problemi al ginocchio e questo pomeriggio tornerà a Milano lasciando il ritiro della Nazionale, buone notizie arrivano invece da Thiago Motta recuperato e pronto ad occupare il posto di playmaker a centrocampo nella gara contro la Slovenia.

    Quest’oggi nell’amichevole contro l’Under 18 di Evani, Prandelli dovrebbe schierare l’undici titolare per l’importante gara di qualificazione ad Euro 2012. Dagli allenamenti l’undici titolare dovrebbe esser cosi composto: Buffon tra i pali, difesa con Maggio e Balzaretti sugli esterni e i discussi Bonucci e Chiellini centrali. Inedito centrocampo con Thiago Motta vertice basso e Aquilani e Montolivo ai lati, mentre Mauri fungerà da trequartista alle spalle degli ex gemelli ed ora rivali Cassano e Pazzini.

    E’ interessante la scelta di Prandelli a centrocampo che predilige la qualità ai giocatori di rottura, l’ex tecnico viola sembra infatti voglia costruire una squadra in grado di difendere comandando il gioco e attraverso il possesso di palla, restano comunque a disposizione Nocerino e Parolo.

  • Juve, è fatta la mediana. Mascherano, Bastos e… Aquilani

    Juve, è fatta la mediana. Mascherano, Bastos e… Aquilani

    La Juventus riscatterà Alberto Aquilani, a dirlo è Zavaglia procuratore del centrocampista romano “La Juve ha il diritto di riscatto, difficilmente si farà sfuggire Aquilani. Il club chiederà uno sconto al Liverpool, è il gioco delle parti. Ma non ci saranno problemi, non credo che Alberto andrà via. Un ritorno alla Roma? Non penso che sia possibile, ma nel calcio nulla è scontato”

    Le parole di Zavaglia lasciano intendere che la Juve si sia già mossa per cercare di aver l’intero cartellino del giocatore affidandosi ancora alle sue qualità per far decollare il progetto bianconero. Al suo fianco con molte probabilità ci sarà il “mastino” Mascherano chiuso la Barcellona e voglioso di misurarsi in campionato più adatto alle sue caratteristiche. I rumors intorno all’argentino ormai trovano conferme anche in Argentina dove il Clarin dà la tratttiva in fase di definizione, mentre domenica sera dal palco di Controcampo era stato Bruno Longhi a darne conferme.

    Con Krasic intoccabile sulla destra, Aquilani e Mascherano in mediana e Bastos, altro colpo sicuro sulla sinistra il centrocampo della Vecchia Signora sarebbe finamente rinnovato e competitivo. Il rinnovo di Aquilani però non implica la rinunicia ad Andrea Pirlo, pare infatti che nei prossimi giorni Marotta incontrerà Galliani per far il punto della situazione.

    L’arrivo di Pirlo avallerebbe l’addio di Del Neri e a quel punto si potrebbe optare per un cambio di modulo avanzando Krasic e Bastos alle spalle di una punta e affidandosi alla regia di Pirlo tra due mediani.

  • Le ultime di Juve – Milan, Pato e Aquilani danno forfait

    Le ultime di Juve – Milan, Pato e Aquilani danno forfait

    Il big match tra Juventus e Milan in programma tra poche ore all’Olimpico perde due dei suoi possibili protagonisti. Del Neri ha sperato fino all’ultimo di poter recuperare Alberto Aquilani per dar quella ventata di qualità al centrocampo, ma l’ex Reds non ha superato l’ultimo provino. Sarà Marchisio ad accentrarsi con l’inserimento di Martinez sulla sinistra, in difesa dovrebbe riposare Bonucci con l’inserimento sulla sinistra Traorè.

    La febbre blocca Pato. Il Papero in gran spolvero nell’ultimo periodo è costretto a saltare il big match, out anche Oddo. Allegri a questo punto rilancia Cassano in tandem con Ibra e Boateng alle loro spalle.

    PROBABILI FORMAZIONI
    JUVE-MILAN
    Juventus (4-4-2):
    Buffon; Sorensen, Chiellini, Barzagli, Traorè; Krasic, Melo, Marchisio, Martinez; Matri, Toni.
    A disposizione: Storari, Grygera, Bonucci, Motta, Buchel, Del Piero, Iaquinta. All.: Delneri

    Milan (4-3-1-2):
    Abbiati; Abate, Nesta, T. Silva, Jankulovski; Gattuso, Van Bommel, Flamini; Boateng; Cassano, Ibrahimovic.
    A disposizione: Amelia, Yepes, Sokratis, Didac Vilà, Emanuelson, Seedorf, Robinho. All.: Allegri

  • Bastos, Mascherano e Bojan Krkic. Ecco il mercato della Juventus

    Bastos, Mascherano e Bojan Krkic. Ecco il mercato della Juventus

    Nonostante qualche scossone inatteso il progetto di risalita bianconera prosegue e come promesso da presidente Andrea Agnelli nella prossima estate toccherà il punto più alto con l’inserimeno di iniezioni di qualità nell’organico attuale.

    I nomi sono importanti e rigenererebbero il 4-4-2 di Gigi Del Neri a meno che nuovi tracolli lo allontanino dalla Vecchia Signora. Per la mediana sembra sempre più remota la possibilità di riscatto di Alberto Aquilani al cui posto verrebbe acquistato un vecchio pallino bianconero Javier Mascherano. Il capitano della nazionale argentina, così come Ibrahimovic, non è riuscito ad integrarsi nel perfetto meccanismo azulgrana e accetterebbe di buon grado il trasferimento in Italia in cerca di riscatto e di un calcio più nelle sue corde. A dar conferma della trattativa ieri è stato il Daily Mail.

    Gli affari con il Barcellona potrebbero riguardare anche l’attacco, Sport, giornale vicino al club catalano svela l’interessa della Vecchia Signora per Bojan Krkic, eclettico e giovane attaccante chiuso dal trio delle meraviglie in Spagna e in cerca del giusto collocamento per sbocciare definitivamente. Il costo è eccessivo, ma come il Milan riuscì a strappare Ibra con i saldi la Juve potrà fare capolino nella dirigenza catalana.

    Chi sembra morire dalla voglia di vestire bianconero è Michel Bastos. L’esterno sinistro del Lione e della Nazionale brasiliana è visto in bianconero come l’alterego di Krasic e Marotta sembra aver incaricato Oscar Damiani per avviare i contatti con il Lione. Sembra che il Lione sia in procinto una rivoluzione tecnica con la possibile partenza di Puel e dei giocatori più rappresentativi, la Juve vorrebbe approfittarne ma per togliere Bastos alla concorrenza deve esser decisa.

  • Nedved tutor e Del Neri prepara la rivoluzione

    Nedved tutor e Del Neri prepara la rivoluzione

    Andrea Agnelli ha preso la situazione di petto e dopo aver esternato la sua delusione alla stampa due giorni fa ieri ha tenuto per l’intera giornata squadra e staff tecnico a rapporto, predicando concentrazione e unità d’intenti.

    Piena fiducia nel progetto iniziato in estate e nella triade formata da Del Neri, Marotta e Paratici ma da adesso si è tutti sotto osservazione e da qui al termine della stagione ognuno dovrà dimostrare di esser da JUve per guadagnarsi la riconferma.

    Il presidente ha convinto Nedved a rimettere la tuta e seguire da vicino la squadra aiutando Del Neri a spronare la squadra dal punto di vista caratteriale. L’ex tecnico doriano intanto sembra esser pronto a rivoluzionare la squadra in vista del Bologna, giocare con il doppio attaccante implica i cross dalle fasce e per questo potrebbero tornare titolari Motta e Traorè in difesa con il ritorno di Chiellini al centro.

    A centrocampo potrebbe rifiatare Aquilani con l’inserimento di Martinez e lo spostamento di Marchisio in regia.

  • Juventus, la storia si ripete mediocrità ed errori a ripetizione. Ma chi paga?

    Juventus, la storia si ripete mediocrità ed errori a ripetizione. Ma chi paga?

    La Juventus è all’ ennesimo bivio stagionale, dopo le debacle in Europa League, la prestazione assolutamente inguardabile in Coppa Italia in casa contro la Roma, non resta che il campionato ma non per lo scudetto, quello è sfumato già durante il post panettone natalizio ma il quarto posto, l’ ultimo utile per l’ accesso alla tanto agoniata Champions League.

    Sicuramente dopo la campagna acquisti estiva, coronata da tanti acquisti e molti rifiuti (vedi Borriello, Di Natale, Mexes e Burdisso) e dal riassetto dirigenziale con l’ avvento del duo Marotta – Paratici in cabina di regia e con Gigi Delneri in panchina, i tifosi pensavano ma soprattutto speravano di non dover, per l’ ennesima stagione, dedicarsi alle gare di sci ed alla pallacanestro di domenica, invece di guardare la partita della vecchia Signora.

    L’ ultima uscita del presidente Agnelli risulta essere molto chiara, “o si cambia rotta, oppure via tutti”, ma difficilmente questa squadra potrà ricavare qualcosa di utile, visto le continue prestazioni altalenanti dimostrate in stagione.

    Per chi scrive risulta essere veramente incomprensibile come ancora un giocatore come Felipe Melo debba giocare titolare e vedere Sissoko, giocatore che nemmeno un anno fa era richiesto dal Barcellona, a marcire in panchina; Leonardo Bonucci non si è dimostrato all’ altezza di guidare una difesa da solo, necessitando di una guida a fianco, ma Giorgio Chiellini e’ uno solo, purtroppo e quindi o va al centro oppure a sinistra; Alberto Aquilani ha giocato bene fino a Novembre, troppo poco per pensare ad un riscatto salato come quello richiesto dal Liverpool a 16 milioni; Martinez resta un mistero, perché comprarlo per 12 milioni e non schierarlo mai?

    I punti di domanda sono veramente tanti, ma quello che più preoccupa i tanti tifosi juventini, è la confusione sia da un punto di vista gestionale che tecnico che regna sovrana e sembra contagiare chiunque arrivi sotto la Mole.

  • Aquilani frena sul riscatto della Juve: “Non è facile”

    Aquilani frena sul riscatto della Juve: “Non è facile”

    L’ex centrocampista di Roma e Liverpool Alberto Aquilani ormai in forza nella Juventus, in un’intervista Sky Sport rivela alcune indiscrezioni sul suo futuro sempre meno più chiaro. Parlando innanzitutto della sua scelta di tornare in Italia e vestire la maglia bianconera e con l’analisi della situazione attuale:

    “Sono venuto qui con la speranza di trovare un po’ di continuità dopo due anni in cui avevo giocato veramente poco. Sono venuto in prestito e quindi sapendo di correre anche qualche rischio, in una squadra importante come la Juventus, dove c’era anche il rischio di non giocare. Invece sono contento di aver trovato tanta continuità. Quando giochi così tante partite, ci sono momenti in cui le cose vanno meglio, altre peggio, non ero più abituato a fare tutte queste partite insieme, una dopo l’altra. Sono però soddisfatto, – ha aggiunto il centrocampista bianconero – ovvio che i risultati della squadra condizionano le prove dei singoli giocatori e viceversa. Adesso siamo in un buon momento e da qui alla fine ci sarà un sprint dove cercheremo di dare il massimo per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società.

    Anche Alberto come Gigi Buffon parla di rammarico guardando alla classifica, evidenziando come adesso sia il momento di rialzarsi e tornare ad essere la vera Juventus: C’è sicuramente rammarico perché abbiamo perso tanti punti, giocato male alcune partite, però non mi piace guardare indietro ma avanti. Purtroppo nel calcio ci sono momenti in cui le cose non vanno bene, ci sono alti e bassi e questo va accettato. Siamo in una posizione di classifica ancora non buona e quindi ci serve ancora qualche risultato positivo per cercare di entrare nella zona che ci compete, la Champions League. Penso che quello sia il nostro obiettivo”.

    Sul suo futuro è meno ottimista, visto l’elevato costo del suo cartellino, spiegando come la scelta di giocare alla Juventus per lui sia stata anche dettata dalla volontà di rimettersi in gioco, giocarsi tutte le carte a disposizione:
    “Io sono venuto qui rischiando anche qualcosa perché sono venuto in prestito secco, a differenza di altri miei compagni che hanno un obbligo o già una parola per il riscatto. Da parte mia non c’è niente, la Juventus ha soltanto un diritto ma molto alto per il mio riscatto. So dunque che non è facile ma sono tranquillo, non ci sto pensando e cercherò di dare tutto quest’anno perché mi hanno dato la possibilità di tornare in Italia e di avere un ruolo importante in questa squadra”.

    Guardando i risultati delle italiane in Champions, con il Tottenham che batte la prima in classifica del nostro campionato e la Roma che perde contro una squadra ucraina che ancora non aveva iniziato il campionato è normale parlare di crisi del calcio italiano? “Non so se la parola crisi sia quella giusta. – questa la risposta del centrocampista bianconero – Io ho giocato in Inghilterra e lì le squadre sono forti, ci sono 5-6 squadre allo stesso livello.  Anche il Liverpool, che secondo me è una grandissima squadra, in Italia giocherebbe non in scioltezza, perché la parola scioltezza è sbagliata, però farebbe sicuramente molto bene, mentre lì è sesta o settima. E comunque ha speso più di cinquanta milioni di euro nel mercato invernale, anche perché ha venduto Torres. Le squadre inglesi hanno qualcosa in più, hanno una cultura diversa forse nell’allenamento o nel preparare la partita che ti permette di dare qualcosa di più in campo durante il match”.

    Finale di intervista con una domanda sulle differenze tra Roma e Torino e sulla possibilità che la sua ex squadra riesca ad uscire da questo periodo negativo: “Sono due piazze un po’ diverse. I tifosi della Roma sono tutti lì, sono tutti romani, pronti a fischiarti quando le cose non vanno bene e mandarti alle stelle quando le cose vanno bene. Quando le cose vanno male, invece, di meno. Però non so, la Roma è formata da grandissimi calciatori, quindi io penso non abbiano nessun tipo di problema a superare questo momento”.

  • Vittoria sofferta con il Bari. La Juve si rialza con Del Piero e Aquilani

    Vittoria sofferta con il Bari. La Juve si rialza con Del Piero e Aquilani

    Arriva la prima vittoria in campionato del 2011. La Juve tira un sospiro di sollievo e bissa nell’arco di pochi giorni il secondo successo del nuovo anno dopo aver battuto ed eliminato il Catania negli ottavi di Coppa Italia. In una gara difficile per diversi motivi, a sbrogliare la situazione contro il Bari, ultimo in classifica, ci pensano due magie, quella nel primo tempo di capitan Del Piero e quella nella ripresa di Aquilani che rilanciano le ambizioni bianconere; in mezzo la rete del momentaneo 1-1 del nuovo arrivato in casa pugliese Rudolf.

    Sulla gara c’è da dire ben poco. Partita brutta complice anche le tante assenze, specialmente in casa bianconera dove l’attacco è composto da Del Piero e dal baby Giannetti per le indisponibilità di Quagliarella, Iaquinta, Amauri e Toni, ma che ha anche visto il ritorno in Serie A di Gianluigi Buffon dopo quasi 8 mesi di stop forzato.
    Il risultato si sblocca al 43′ del primo tempo grazie al lampo di genio del numero 10 bianconero Del Piero che infila Gillet sul primo palo con la sua specialità, il calcio di punizione.
    Ripresa che vede il ritorno del Bari che giunge al pareggio con il neo acquisto Rudolf al 56′ su servizio di Alvarez che brucia sull’out di sinistra Sorensen, abbastanza colpevole nell’azione, e batte Buffon che subisce così il primo gol dal suo rientro in campo.
    La Juve è colpita e si allunga alla ricerca del nuovo vantaggio, in almeno un paio di occasioni il Bari trova dei contropiedi in doppia superiorità numerica che non vengono però sfruttati a dovere. E allora a castigare i pugliesi è Aquilani che a 10 minuti dal termine raccoglie una ribattuta di testa al limite dell’area e al volo trafigge l’estremo difensore barese regalando 3 punti fondamentali per il prosieguo della Juventus in campionato.

    Il tabellino
    JUVENTUS – BARI 2-1
    43′ Del Piero (J), 56′ Rudolf (B), 79′ Aquilani (J)
    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Sorensen (64′ Motta), Bonucci, Chiellini, Traorè (77′ Grygera); Krasic, Sissoko, Aquilani, Pepe; Del Piero, Giannetti (67′ Martinez).
    Panchina: Storari, Salihamidzic, Legrottaglie, Buchel.
    Allenatore: Del Neri.
    BARI (4-4-2): Gillet; A. Masiello, Belmonte, Glik, Rossi; Romero, Donati, Gazzi, Alvarez; Kutuzov (50′ Okaka), Rudolf (76′ Castillo).
    Panchina: Padelli, Rivas, Crimi, Parisi, Raggi.
    Allenatore: Ventura.
    Arbitro: Brighi
    Ammoniti: Sorensen (J), Donati, Castillo (B)