Tag: alberto aquilani

  • La Fiorentina trova l’accordo con il Liverpool per Aquilani

    La Fiorentina trova l’accordo con il Liverpool per Aquilani

    Il mercato della Fiorentina entra nel vivo e dopo aver chiuso le operazioni Viviano e Mati Fernandez, la dirigenza viola è vicina all’acquisto dell’ex centrocampista di Roma, Juve e Milan, Alberto Aquilani, di proprietà del Liverpool. La società inglese inizialmente sembrava volesse puntare quest’anno sul giocatore italiano, rifiutando a giugno il rinnovo del prestito proposto da Adriano Galliani per conto della società rossonera.

    La trattativa per il calciatore romano tra le due società è stata molto rapida e dopo due anni di prestiti (prima Juve e poi Milan) è giunto il momento di un trasferimento a titolo definitivo. Secondo la stampa inglese, l’operazione si chiuderà dietro un esborso economico di circa 7 milioni di sterline.

    Alberto Aquilani © Maurizio Lagana/Getty Images

    Il giocatore in questo momento si trova in tournée in America con i Reds e sarebbe stato autorizzato dalla società inglese a preparare i bagagli per il ritorno in Italia per seguire da vicino la trattativa tra il suo procuratore, Zavaglia, e la squadra toscana. L’ostacolo più difficile da superare è proprio l’ingaggio di Aquilani, che si aggira intorno ai 4 milioni annui. L’obiettivo della dirigenza viola sarà quello di dimezzarlo e spalmarlo su più anni (l’attuale contratto con il Liverpool è in scadenza 2014), puntando sull’entusiasmo del 28enne di tornare definitivamente in Italia. Per il calciatore sarebbe la terza squadra italiana negli ultimi tre anni. Due campionati fa il prestito alla Juventus, con prestazioni mediocri, dovute anche all’anno “no” della squadra bianconera. Nella stagione appena terminata il Milan decise di dare nuovamente fiducia al centrocampista con un nuovo prestito e dopo un buon inizio, un infortunio gli fece perdere il posto da titolare senza più riuscire a riconquistarlo. Quest’anno potrebbe vestire la maglia della Fiorentina, chiamato a fare la differenza e togliersi l’etichetta dell’eterna promessa.

    Continua quindi l’opera di rinnovamento messa in atto dalla dirigenza viola che arriva da due brutte stagioni ed è intenzionata a tornare ai livelli dell’era Prandelli, quando la squadra lottava per un posto in Champions League. Per questo motivo, il presidente Andrea Della Valle, ha chiuso ogni trattativa riguardante Stevan Jovetic, promettendo ai tifosi un colpo estivo per rilanciare l’entusiasmo di una piazza che vive ormai passivamente ogni notizia riguardante la società.

  • Galliani “Per Thiago Silva resisto, addio a Maxi e Aquilani”

    Galliani “Per Thiago Silva resisto, addio a Maxi e Aquilani”

    Fermi tutti, parla Galliani. L’amministratore delegato rossonero chiarisce parecchie cose circa le strategie future e il calciomercato del Milan. I tifosi prendano nota. Se da una parte c’è la volontà di scendere in campo con la spada in mano per difendere Thiago Silva e Ibrahimovic, le due star della squadra di Allegri, dall’altra si registra il bad-end per Aquilani e Maxi, che non verranno riscattati. Ci sono biscotti più dolci e biscotti meno prelibati, si sa. Chissà se davvero sarà sufficiente inviare ogni mattina una confezione di biscotti al difensore brasiliano per convincerlo riguardo la bontà del progetto Milan. Difficile immaginare invece che il mal di pancia di Ibra venga sanato dallo chef  Galliani, meglio qualcosa di inodore come il denaro. Intanto El Shaarawy

    LINEA MAGINOT – A Milanello sono iniziati i lavori di costruzione della nuova “linea Maginot”. L’assedio da Spagna e Inghilterra è massiccio, sebbene rispetto a mezzo secolo fa i nemici si presentano oggi con vagonate di banconote. La colpa del Milan è quella di avere nella propria rosa uno dei centrali di difesa più forti al mondo. In tempi non sospetti lo stesso Ancelotti parlò in maniera entusiastica di Thiago Silva senza aver avuto ancora la riprova di un incontro ufficiale. E’ trascorso qualche anno, e le parole del tecnico di Reggiolo si sono rivelate quanto mai foriere di verità. Galliani ha promesso che farà l’impossibile e oltre per trattenerlo, sottolineando però troppe volte la parola tentazione. E sulla Terra di santi non ne sono rimasti molti.

    adriano galliani | %copy; Maurizio Lagana/Getty Images

    NO, GRAZIE – E’ più facile dire sempre sì o nella vita occorre saper pronunciare anche no? Meglio se al no segua anche un grazie. No grazie, ma per Aquilani e Maxi Lopez l’avventura al Milan finisce qui. Amen Liverpool, pace a Catania, i due calciatori non vestiranno più la maglia rossonera nel prossimo futuro. Musica e testo del boss di Via Turati. Riscatti troppo onerosi per le casse milaniste, qualcosa di già sentito per i tifosi del Diavolo. Sempre nella giornata di ieri Galliani ha comunicato di aver acquistato l’intero cartellino di El Shaarawy (Merkel a Genoa), mentre per Flamini la situazione è ancora in stallo. Porte chiuse invece a chi ha già detto addio al Milan, ovvero Nesta e Gattuso.

    Post scriptum: la Linea Maginot è crollata in un amen nel giugno del 1940.

  • Rinnovi Milan, Gattuso resta, Seedorf saluta

    Rinnovi Milan, Gattuso resta, Seedorf saluta

    Calciomercato Milan, tempo di rinnovi. Dopo la dolorosa abdicazione dal trono di Serie A, in Via Turati si lavora per il futuro. Come lo scorso anno, Adriano Galliani ha aperto la porta del suo ufficio per accogliere prima di tutto quei calciatori che vedono il loro contratto scadere fra poco più di un mese. L’anno scorso tra le vittime illustri del lungo pellegrinaggio in sede ci fu Andrea Pirlo, che a 12 mesi di distanza si è preso una bella rivincita nei confronti di chi non ha più credito nelle sue qualità. Crediamo che la lezione dell’ex regista rossonero sia stata imparata fin troppo bene dalla dirigenza milanista. Chi tra i giocatori in scadenza è già sicuro di rimanere la prossima stagione? Chi ha la valigia pronta e dirà addio a Milanello? Che le danze abbiano inizio.

    SICURIAmbrosini e Gattuso continueranno a giocare in rossonero. Capitano e vice-capitano, non è un caso. E non importa se sia lo stesso Ringhio a chiedere più giovani in rosa. La strada tracciata in Via Turati è nota da tanti anni. Affetto e lavoro viaggiano mano nella mano. La carta d’identità passa sempre in secondo piano.

    NI – Ci sono poi i precari: Aquilani, Muntari, e Maxi Lopez. Per il centrocampista della Nazionale azzurra il discorso è piuttosto complesso. Il fatto di non aver giocato in questi ultimi due mesi non è da ricondurre ad un disinteressamento da parte di Allegri, anzi. Semplicemente al Milan è scattato il timer. Quando l’ex centrocampista della Roma si avvicinava alla fatidica soglia delle 24 presenze (dopo cui i rossoneri erano obbligati a versare 8 milioni di euro al Liverpool), ha visto più panchina che altro. Galliani mira a ottenere un forte conto sugli iniziali 8 milioni. Se dovessero arrivare risposte negative dall’Inghilterra, il sostituto è già pronto: Montolivo.

    C’è poi Sulley Muntari, arrivato in prestito dall’Inter e Maxi Lopez, anche lui in attesa di risposte. Se non dovrebbero esserci particolari dubbi sull’ex nerazzurro, per la punta argentina il futuro non è poi così scontato, nonostante l’amministratore delegato del Milan abbia già virtualmente ufficializzato il suo riscatto dal Catania durante il mercato invernale.

    clarence seedorf | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    ADDIO – Praticamente certo l’addio di Nesta, da settimane in trattative con gli americani dei Red Bull New York. Sulle orme del difensore romano c’è Gianluca Zambrotta, anche lui in scadenza di contratto e spesso ai margini della rosa.

    Dopo 10 anni e due Champions League, saluta Milanello il trequartista olandese Clarence Seedorf, spesso determinante nei successi più belli della storia recente rossonera. Per l’orange si ipotizzano diversi scenari. Lo aspettano a braccia aperte in Brasile, Usa e Dubai.

    Un altro olandese è pronto a lasciare il Milan, Mark Van Bommel. Espresso in percentuale, l’addio dell’ex Bayern è sicuro al 95%. Mino Raiola ha voluto mantenere una porticina aperta ad un eventuale proposta del Diavolo, sebbene appaia certo il ritorno in patria del giocatore con la maglia del Psv.

    E’ ormai ai titoli di coda anche l’epica avventura di Pippo Inzaghi, il bomber di tutte le competizioni Uefa. Rispetto ai suoi compagni di squadra, è probabile che rimanga entro i confini nazionali. Siena e Lazio non hanno mai nascosto di provare un interesse nei confronti di Superpippo.

  • Catania – Milan 1-1, le pagelle. Carrizo invalicabile. Ibra non basta

    Catania – Milan 1-1, le pagelle. Carrizo invalicabile. Ibra non basta

    Tra Catania Milan spicca la prova del portiere argentino Carrizo, man of the match dell’anticipo pomeridiano della 30^ giornata di Serie A. Agli ospiti non basta un buon Ibrahimovic per conquistare i tre punti contro la squadra di Montella, che conferma di attraversare un grande periodo di forma. Maxi Lopez, entrato negli ultimi 10 minuti dell’incontro, non riesce ad incidere sull’esito finale. Da registrare l’ennesima prestazione positiva di Bonera. In vista della sfida di martedì contro il Barcellona, Allegri può essere felice per aver recuperato il terzino Abate, apparso durante tutti i 90′ minuti in ottima condizione. Nelle fila rossonere non brilla l’ex giallorosso Aquilani. Per Boateng un’ultima mezzora di gioco opaca.

    Catania Milan 1-1, pagelle.

    CATANIA
    Carrizo 7,5: il portiere argentino è autore di una prova strepitosa. Nel primo tempo nega il gol prima ad Emanuelson e poi ad Ibrahimovic. Nella ripresa compie altri tre interventi importanti che salvano il risultato. Spettacolare la presa in tuffo sul colpo di testa di Mexes, parata che a molti ha ricordato quella di Zoff ai Mondiali ’82 sul difensore centrale del Brasile Oscar. Imbattibile
    Spolli 6,5: grazie alla sua rete il Catania trova il meritato pareggio. L’argentino firma il secondo gol consecutivo nel giro di una settimana. Al San Paolo aveva dato il là alla rimonta sul Napoli, ieri un suo guizzo sugli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Lodi ha fermato la corsa della capolista. Sentenza
    Lodi 7: è uno dei segreti di questa squadra. Dai suoi piedi passano tutte le azioni dei siciliani, alimenta il tridente d’attacco con verticalizzazioni degne del Pirlo di qualche anno fa. Non sarebbe una follia se Prandelli decidesse di portarlo agli Europei in programma fra due mesi. Genio
    Gomez 6,5: dalla sua fascia nascono i pericoli maggiori per la retroguardia rossonera. Sfortuna vuole che debba confrontarsi con il terzino migliore in Serie A. Esce sfinito nel corso della ripresa. Argento vivo
    Bergessio 5,5: meno lucido rispetto ad altre volte, va vicino al gol nel primo tempo con un colpo di testa che si spegne di poco alto sulla traversa. Contro Bonera e Mexes non riesce a trovare lo spunto vincente. Inspiegabile quando nella seconda frazione di gioco ruba una punizione da posizione ottima allo specialista Lodi, con risultati tutt’altro che invidiabili. Bischero

    zlatan ibrahimovic | © Marcello Paternostro/AFP/Getty Images

    MILAN
    Abbiati 5,5: oltre al gol fantasma di Robinho, il portiere rossonero è l’altro giallo del Massimino. Esco, non esco? Alla fine decide di restare in campo, ma in occasione del gol di Spolli dimostra di non essere al 100%. Martedì al Nou Camp i tifosi del Milan si augurano che l’enigma sia risolto. Mistero
    Bonera 7: ultime partite da incorniciare per l’ex difensore del Parma. Al Cibali conferma l’ottimo periodo di forma che l’ha visto protagonista sia contro la Roma sabato scorso che nella sfida di Champions contro i blaugrana. Si candida seriamente per una maglia da titolare in terra catalana. Peter Pan
    Aquilani 5: rientrato due settimane fa da un lungo stop, il centrocampista rossonero non riesce ancora ad ingranare. Allegri gli concede 80′ minuti, nei quali l’ex giallorosso non combina nulla. Difficile rivederlo fra due giorni. Casper
    Ibrahimovic 7: non trova il gol, anche complice la prestazione monster di Carrizo, però l’assist che manda in porta Robinho vale da solo il prezzo del biglietto. Con un Ibra così il Milan può dormire sogni tranquilli. One man show
    Robinho 6,5: segna il momentaneo 1-0 per i rossoneri, dopo una pregevole finta che inganna il portiere avversario. Va a folate, non è ancora il giocatore dei primi mesi del 2012. Inoltre le notizie che giungono dagli Usa non sembrano portare liete novelle al brasiliano. Che sia giunta l’ora della panchina? Mister x

    Catania Milan 1-1, tabellino
    Catania (4-3-3): Carrizo 7,5, Motta 6,5, Legrottaglie 6, Spolli 6,5, Marchese 6, Lodi 7, Almiron 7 (92′ Seymour s.v.), Izco 6,5, Gomez 6,5 (85′ Lanzafame s.v.), Barrientos 5,5 (71′ Llama 6,5), Bergessio 5,5.
    Panchina: Kosicky, Bellusci, Ricchiuti, Catellani. Allenatore: Montella
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 5,5, Abate 7, Bonera 7, Mexes 6,5, Antonini 7, Ambrosini 6, Nocerino 5,5, Aquilani 5 (84′ Maxi Lopez s.v.), Emanuelson 5,5 (53′ Boateng 5,5), Ibrahimovic 7, Robinho 6,5, (73′ El Shaarawy 5,5). –
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Yepes, Gattuso.

    CATANIA MILAN 1-1, HIGHLIGHTS
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  • Genoa Milan 0-2, le pagelle. Aquilani qualità e polmoni

    Genoa Milan 0-2, le pagelle. Aquilani qualità e polmoni

    L’anticipo Genoa Milan giocato ieri sera al Marassi di Genova ha messo ancora una volta la crescita dei rossoneri bravi adesso ad esaltare le individualità in un collettivo che gioca a memoria per la semplicità con cui amministra la partita. Coralmente buona la partita del Milan con il solito Ibrahimovic a primeggiare in positivo così come Nocerino, Boateng e Aquilani. Nel Grifone buona la prova di Granquist in difesa cosi come la prova tutta cuore e grinta di capitan Rossi. Analizziamo adesso le pagelle di Genoa Milan.

    Pagelle Genoa
    Frey: 6,5 Prezioso su Nocerino in avvio così come sulle bordate dalla distanza di Boateng e Ibra. Non può nulla sui gol.

    Granqvist: 6 sicuramente il migliore della difesa. Attento sulle palle alte si fa vedere anche in fase d’impostazione.

    Dainelli: 4,5 Imbarazzante la sua prova, perde palloni semplici e mette in pericolo Frey con le sue disattenzioni.

    Moretti: 5 Contrastare questo Abate è difficile per chiunque lui però avrebbe la giusta esperienza per limitare i danni.

    Rossi: 6,5 Sarà il cuore o il temperamento ma il capitano è sempre tra i migliori in campo.

    Constant: 4 Lento, legnoso ed irritante. E’ completamente diverso rispetto al giocatore che impressionò lo scorso anno.

    Malesani: 5 Prepara la partita solo sul contenimento lasciando in panchina giocatori come Jorquera e Merkel.

    Albeto Aquilani | © Getty Images

    Pagelle Milan
    Difesa Milan: 6,5 Partita semplice per i difensori rossoneri con Thiago sempre più leader e Yepes attento e prezioso. Bene Abate, migliora Antonini

    Ambrosini: 5 Perde tantissimi palloni ed è costretto spesso al fallo, il capitano deve ritrovare la condizione di un tempo.

    Aquilani: 7 Ma quanto corre Aquilani? E’ questo che mi domando ogni volta che vedo una partita dei rossoneri, corsa alla Gattuso e qualità all’Aquilani, sorpresa.

    Ibrahimovic: 7 E’ in stato di grazia, agisce sia da trequartista che attaccante ma fa impressione quando aiuta il centrocampo nel pressing.

    IL TABELLINO
    GENOA MILAN 0-2
    (commento e video highlights)
    11′ st rig. Ibrahimovic (M), 34′ st Nocerino (M)
    Genoa (3-5-2): Frey 6,5; Granqvist 6, Dainelli 4,5, Kaladze 5; Mesto 5,5, Veloso 5,5, Constant 4 (24′ st Merkel 6), Rossi 6,5, Moretti 5; Pratto 4,5 (41′ st Jorquera sv), Jankovic 5 (32′ st Ze Eduardo sv). A disp.: Lupatelli, Seymour, Ribas, Caracciolo. All.: Malesani 5.
    Milan (4-3-1-2): Amelia 6; Abate 6,5, Thiago Silva 6,5, Yepes 6,5, Antonini 6; Aquilani 7, Ambrosini 5 (24′ st Seedorf 6), Nocerino 7; Boateng 7; Robinho 6 (41′ st El Shaarawy sv), Ibrahimovic 7,5. A disp.: Roma, Bonera, Mexes, Taiwo, Emanuelson. All.: Allegri 7.
    Arbitro: Celi
    Ammoniti: Granqvist, Moretti, Kaladze, Veloso (G); Ambrosini, Antonini, Roma (M)
    Espulsi: 9′ st Kaladze (G) per somma di ammonizioni

  • Roma-Milan, le pagelle. Aquilani-Ibra duetto d’autore

    Roma-Milan, le pagelle. Aquilani-Ibra duetto d’autore

    Burdisso 6,5: ha il merito di siglare il gol del momentaneo pareggio rimediando così all’errore di marcatura su Ibra nel primo gol milanista, prova ad arginare le sortite offensive degli avanti rossoneri e ci riesce, da rivedere sui calci da fermo. Pizarro 7: come Giovanni Battista ieri sera predica nel deserto, prende per mano la squadra e cerca di portarla ad un risultato positivo, ma non è coadiuvato a dovere e il suo lavoro si perde tra le maglie del centrocampo ospite Gago 5: don Fabio Capello l’aveva fortemente voluto al Real e a tratti se ne capisce il perchè, ma da un giocatore con la sua levatura tecnica ci si aspetta molto ma molto di più, contrastato bene non si rende mai pericoloso, da rivedere. Bojan 6,5: i suoi primi mesi nella capitale non sono entusiasmanti, il piccoletto ci prova e arriva anche al gol che riaccende però troppo tardi le speranze giallorosse. Osvaldo 5: abulico e senza verve, l’unica occasione buona gli arriva su calcio d’angolo lui è pronto ad intervenire sul cross e Abbiati è pronto a compiere il miracolo dopo di che più nulla per tutta la gara, non si capisce perchè Borriello sia rimasto a guardare contro la sua ex squadra Roma (4-3-1-2): Stekelenburg 5,5; Cassetti 5,5, Burdisso 6,5, Juan 5 (26′ st Heinze 5,5), J.Angel 6,5; Pizarro 7, De Rossi 6, Gago 5 (18′ st Lamela 6,5); Pjanic 6,5; Borini 6 (38′ Bojan 6,5), Osvaldo 5. A disp.: Curci, Heinze, Perrotta, Greco, Borriello.

    Zlatan Ibrahimovic| © Paolo Bruno/Getty Images
    Abbiati 7,5: è tornato il giocatore eccezionale che tutti conosciamo, incolpevole su entrambe le reti giallorosse, compie dei veri e propri miracoli su più di un tentativo degli attaccanti giallorossi, specie nell’azione che porta al secondo gol, mura Lamela ma nulla può su Bojan lasciato colpevolmente solo. Nesta 7: vince il suo personalissimo derby contro i cugini romanisti, lui laziale di nascita e tifoso degli aquilotti, sarà strafelice di aver battuto gli “odiati” giallorossi, siglando per giunta un gol. Macchia la sua prestazione con un unico errore sul gol di Bojan, concede all’ex catalano troppo spazio e non proteggendo il proprio portiere sulla corta respinta, ma mancano pochi minuti alla fine e ci può stare. Aquilani 7,5: di solito un romano, ex romanista che torna all’Olimpico dovrebbe soffrire di sindrome da rientro, non è così per lui, quando si trova davanti alla sua ex squadra si scatena e regala prestazioni di alta qualità, fornisce due assist al bacio ad Ibra ed è presente su ogni azione pericolosa della sua squadra, rigenerato. Ibrahimovic 7,5: nonostante i due gol non una prestazione eccelsa, anzi quasi nella norma per uno come lui che ci ha abituato a cose fantasmagoriche, ma se la normalità sono due gol ben venga l’essere normali. Robinho 5,5: troppo poco incisivo, quasi invisibile e avulso dalla manovra a dire il vero non entusiasmante dei suoi, ma lui non si da molto da fare, Cassano che gli subentra sembra essere molto più in palla. Milan (4-3-1-2): Abbiati 7,5; Abate 6,5, Nesta 7, T.Silva 6,5, Zambrotta 5; Aquilani 7,5, Van Bommel 5, Nocerino 5,5 (43′ st Ambrosini sv); Boateng 5 (21′ st Emanuelson 6); Ibrahimovic 7,5, Robinho 5,5 (28′ st Cassano 7). A disp.: Amelia, Taiwo, Yepes, Bonera, Ambrosini.

  • Il Milan prende a testate la Roma. Video

    Il Milan prende a testate la Roma. Video

    Il Milan vince di testa a Roma e accorcia ulteriormente le distanze dalla vetta, il merito è soprattutto di due uomini che rispondono al nome di Zlatan Ibrahimovic e Alberto Aquilani. Il primo in fase di finalizzazione, il secondo in veste di assist-man, proprio da questo asse nascono le azioni che portano i campioni d’Italia in carica alla vittoria. Il centrocampista arrivato quest’anno dalla Juve via Liverpool, quando vede i colori della sua ex squadra si scatena e fornisce prestazioni a dir poco di alto livello, come nel caso di questo match, come al 16° quando raccogliendo palla sulla trequarti d’attacco pennella un cross in area dove pronto a raccogliere la parabola invitante c’è appunto lo svedesone che stacca e anticipa il suo diretto marcatore battendo l’incolpevole Stekelenburg. La partita non è il massimo, la Roma di Luis Enrique esprime un bel fraseggio che però è sterile e produce poco, non è un caso, infatti, che la rete del pareggio arrivi da palla da fermo al 28° con Burdisso, che svetta in area sfruttando un’errata marcatura della difesa milanista su un calcio d’angolo. Ma chi di testa ferisce di testa perisce, stavolta però è Alessandro Nesta a ricambiare il favore fattogli poco prima dal collega di reparto romanista, arrivando in corsa in area e lasciato colpevolmente solo su un calcio d’angolo messo in mezzo manco a dirlo da Aquilani, l’ex laziale sigla il punto del nuovo vantaggio ospite. Il risultato si trascinerà fino alla fine della prima frazione di gioco, che se si eccettuano i gol ha regalato poche emozioni.

    Alessandro Nesta| © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images
    Il secondo tempo ti aspetto la reazione dei padroni di casa e quella non si fa attendere, i giocatori guidati in attacco da un propositivo, ma poco incisivo Bojan, entrato al posto dell’infortunato Borini. Proprio l’ex blaugrana dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa si ritrova a tu per tu con l’estremo difensore rossonero che esce bene a contrastarlo e a respingere in angolo il possibile pericolo. Pochi minuti dopo Abbiati è ancora chiamato all’intervento su una splendida punizione di Pjanic, che per chi l’avesse dimenticato viene da Lione ed è cresciuto sotto la scuola di Juninho Pernanbucano, mica uno qualsiasi, ed è sempre il numero uno della squadra di Allegri a ripetersi su una botta a colpo sicuro di Osvaldo, compiendo un miracolo che lo riscatta dalle non ottime prestazioni degli ultimi tempi e che mantiene il risultato fisso sul 2-1. Ma ecco che pochi minuti dopo torna ancora l’asse del gol, stavolta Alberto da Roma, riceve un’ottima palla da Cassano ed entrato in area finta il tiro e pennella un assist al bacio per Zlatan il mago che da quella posizione non può far altro che insaccare sempre di testa. 3-1 discorso chiuso o almeno così sembra, perchè i giallorossi non si arrendono e sembrano indomiti come il proprio allenatore e allora accorciano ulteriormente le distanze con Bojan che sfrutta una corta respinta di Abbiati, su un bel tiro di Lamela, lasciato troppo libero di entrare in area da tutta la difesa rossonera. Però è troppo tardi, i campioni d’Italia reggono e portano a casa una vittoria fondamentale per il risultato e per la classifica, mostrando però troppa dipendenza dalle giocate del singolo, mentre la Roma dimostra di avere grosse qualità specialmente dal centrocampo in su ma che dovranno avere del tempo per maturare e arrivare a livelli di eccellenza che possano permetterle di lottare per grossi traguardi. Roma-Milan video highlights youtube [jwplayer config=”120s” mediaid=”102503″]

  • Milan-Bate Borisov le pagelle. Treno Abate, Aquilani quasi leader

    Milan-Bate Borisov le pagelle. Treno Abate, Aquilani quasi leader

    Non è ancora il Milan perfetto della scorsa stagione capace di comandare tutte le fasi del gioco non concedendo nulla agli avversari ma la strada è sicuramente tornata ad esser quella maestra. Ibra torna a segnare su azione, il Boa si riscatta dalle critiche piovutegli addosso dalla stampa negli ultimi giorni e i nuovi iniziano ad entrare sempre più nei meccanismi rossoneri. Il Bate Borisov ha qualche occasione più per demeriti rossoneri che per meriti propri ma si dimostra troppo acerbo per impensierire i rossoneri. Proviamo adesso ad analizzare le prestazioni delle due squadre attraverso le pagelle. (Commento e video)

    Alberto Aquilani | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Pagelle Milan Abbiati: 7 Non particolarmente impegnato compie due autentici miracoli permettendo al Milan di cercare la via della rete senza molti affanni. Abate: 7 Finalmente punta anche l’avversario e crea superiorità, è un treno sulla destra facendo rivivere negli occhi dei tifosi la spinta di Cafu. Ad esser critici deve completare la crescita migliorando nei cross ma merita la nazionale. Nesta: 6,5 Una partita tutto sommato tranquilla impreziosita dalla magnifica chiusura su Kezman in avvio di ripresa. Bonera: 5,5 Cerca l’anticipo sistematico eccedendo qualche volta nei falli. Taiwo: 6,5 Qualche sprazzo inizia a vedersi, arriva al cross, prova spesso il tiro. La crescita inizia a vedersi Aquilani: 7 Non è la mezzala sinistra che voleva Allegri (infatti gioca a destra) ma da brio alla manovra rossonera e profondità presentandosi spesso al tiro. Van Bommel: 5,5 Un suo errore poteva costar caro in avvio di partita poi fa il solito schermo davanti alla difesa rallentando però spesso la fase di ripartenza. Nocerino: 6,5 Corre 90′ mettendoci grinta e carattere e inizia a conquistare l’affetto dei rossoneri. Boateng: 7 Le critiche piovutegli addosso in settimana lo rendono nervoso costringendolo a strafare. Nella ripresa trova un gol stratosferico. Ibrahimovic: 6,5 Si sblocca e sblocca la partita sbaglia però qualche gol di troppo ma lo svedese sta tornando il trascinatore. Cassano: 6 Allegri continua a dargli fiducia e lui seppur a sprazzi accende il suo estro. – Robinho: 6 entra per Cassano e sfiora subito il gol – Emanuelson e Mexes: sv Pagelle Bate Borisov Gutor 6,5; Baga 5, Radkov 5, Simic 6, Yurevich 5; Volodko 5, Likhtarovitch 5.5 (Olekhnovich 5); Kontsevoi 4.5, Bressan 4 (Pavlov sv), Bordachev 5.5; Kezman 4 (Skavysh 5.5). ALL. Goncharenko 5

  • Cavani-Milan: 3-1

    Cavani-Milan: 3-1

    C’è solo il Napoli al San Paolo, un Milan evanescente subisce il contropiede degli undici di Mazzarri e torna a casa con molti interrogativi e una partita da dimenticare in fretta, fortuna per Allegri & co. che già mercoledì sarà campionato e i Campioni d’Italia avranno modo di rifarsi. Pensare che i rossoneri partono subito alla grande e all’undicesimo sono già in vantaggio con un splendido colpo di testa in tuffo di Aquilani che sfrutta al meglio la libertà concessagli dalla difesa partenopea e insacca su assist di Cassano. Neanche il tempo di esultare che è già pareggio e siglare il punto dell’1-1 è il solito Edinson Cavani che sfrutta un ponte di Maggio su punizione di Lavezzi e insacca sotto le gambe di Abbiati con un preciso diagonale. Parità ristabilita e partita che sembra incanalarsi in una dura lotta a centrocampo con scontri al limite del regolamento, ma ecco che al 35° è Gargano a dare la svolta, conquista palla al limite dell’area e percorre 60 metri di campo in velocità e senza trovare giocatori rossoneri ad ostacolare la propria corsa, il centrocampista uruguaiano arrivato al limite dell’area milanista appoggia la connazionale Cavani che da dentro l’area fa partire un bolide sul primo palo sul quale l’estremo difensore del Milan nulla può, 2-1 e San Paolo in delirio. Tre minuti dopo però ancora Aquilani avrebbe la palla per il pareggio liberato a tu per tu con De Sanctis, l’ex centrocampista di Roma e Juve incrocia col piatto destro sul secondo palo, ma il portiere partenopeo si distende e compie un mezzo miracolo con il braccio sinistro respingendo il tiro del milanista. Si va a riposo col vantaggio azzurro. Comincia il secondo tempo e il Napoli, ancora con Cavani chiude i conti, stavolta il gol è un mix di tecnica e fiuto del gol, azione insistita dei partenopei sulla destra Lavezzi mette in mezzo e su una respinta corta di Nesta, el Matador si avventa sulla palla e con un sinistro al volo di prima intenzione trafigge Abbiati e chiude la pratica Milan. I Campioni d’Italia senza Ibra e Boateng e con un Pato mai pericoloso perdono la bussola e non portano quasi pericoli alla porta difesa da De Sanctis, solo al 70° su una bella azione sull’asse Seedorf-Cassano, il barese mette in mezzo dalla linea di fondo un invitante pallone per il Papero rossonero che però prende male il tempo dello stacco e di testa manda sopra la traversa, ormai il Milan è poca roba e i padroni di casa riescono ad amministrare in maniera tranquilla il doppio vantaggio. Girandola di sostituzioni con Allegri che gioca la carta El Shaarawi, ma il faraone italiano non riesce a dare nessun aiuto in più alla manovra d’attacco dei suoi. Sono infatti ancora gli azzurri sospinti da un pubblico mai sazio ad andare vicini alla rete del poker, prima con un bel tiro dal limite di Dzemaili che esce fuori di poco e poi con Lavezzi che non sfrutta un invitante assist in profondità di uno splendido Cavani. La partita si trascina fino alla fine senza regalare altre emozioni, il Milan è poca cosa e il Napoli amministra le forze in vista del prossimo impegno infrasettimanale di campionato, il match si conclude dopo 3 minuti di recupero, con i giocatori di casa sommersi dai calorosi applausi dello splendido pubblico del San Paolo e con gli ospiti che lasciano il campo a capo chino e con la testa già a mercoledì

  • Milan a Barcellona con l’albero di Natale

    Milan a Barcellona con l’albero di Natale

    Il Milan fa il debutto in Champions League affrontando i detentori in carica del Barcellona di Per Guardiola. L’undici catalano è stato in grado di metter tutti i tifosi d’accordo eleggendolo come il miglio collettivo di sempre ma non per questo i rossoneri partiranno battuti.

    Allegri ©Lluis Gene/Getty Images
    A render però ancora più in salita l’impegno del Camp Nou è l’assenza di Zlatan Ibrahimovic fermato ieri da un risentimento muscolare e costretto a saltare il debutto in Champions League. L’assenza dello svedese è pesante tanto da poter indurre Allegri ad un cambio di modulo, se in un primo momento infatti si era ipotizzata una accoppiata Pato Cassano in attacco con il passare delle ore prende sempre più quota la possibilità di schierarsi con il 4-3-2-1 ribattezzato albero di Natale e caro al Milan di Ancelotti. Il Barcellona senza Piqué e Sanchez schiererà Mascherano al fianco di Puyol in difesa mentre in avanti con Villa e Messi ci sarà Pedro. Fabregas, oggetto del desiderio rossonero partirà dalla panchina. La scelta di Allegri risulterebbe condivisibile per avere almeno una alternativa in attacco a partita in corso e allo stesso tempo garantirebbe una maggiore copertura degli spazi a centrocampo asfissiando cosi il gioco blaugrana. Le indiscrezioni vogliono l’inserimento di Emanuelson per Ibra con l’avanzamento di Boateng a ridosso di Pato noi però non escludiamo l’utilizzo, ancora una volta di Aquilani, con il consequenziale spostamento di Seedorf sulla trequarti. L’altro dubbio da risolvere è sempre a centrocampo dove Nocerino potrebbe far rifiatare capitan Ambrosini in non perfette condizioni. La probabile formazione rossonera potrebbe allora essere Abbiati in porta, difesa con Abate, Nesta, Thiago Silva e Zambrotta, centrocampo con Van Bommel, Nocerino e Aquilani, sulla trequarti Seedorf e Boateng, in avanti Pato.