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  • Roma, che sofferenza! Obiettivo semifinale però raggiunto

    Roma, che sofferenza! Obiettivo semifinale però raggiunto

    La Roma ottiene l’obiettivo sperato, soffre, resiste, rimonta lo svantaggio e grazie al gol di Dzeko conquista un prezioso pareggio che permette ai giallorossi di raggiungere la semifinale di Europa League.

    Non è stato facile, l’Ajax si è dimostrata squadra solida e molto forte ed ha messo in difficoltà la squadra di Fonseca trovando il vantaggio con Brobbey ad inizio ripresa.

    Di lì in poi gli olandesi hanno iniziato a spingere ulteriormente alla ricerca del gol qualificazione, al 72° però una giocata di Calafiori ha fatto arrivare la palla sottoporta a Dzeko, il bosniaco ha dimostrato la sua freddezza ed ha insaccato il gol del pari.

    Gli ultimi venti minuti più recupero sono stati sofferenza pura, qualche contropiede sprecato avrebbe potuto metter in ghiaccio la qualificazione invece si è dovuto attendere il triplice fischio di Taylor che è arrivato dopo 5 lunghissimi minuti di recupero.

    Ora testa alla semifinale dove la Roma troverà il Manchester United. Sulla carta gli inglesi partono favoriti e servirà una prestazione al limite della perfezione, sognare la finale però non costa niente, Danzica è ancora lontana ma arrivarci non è impossibile.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per il ritorno dei quarti di Europa League all’Olimpico tra Roma ed Ajax.

    Buona partenza dell’Ajax che prova a rendersi pericoloso, la prima grande occasione ce l’ha la Roma con un contropiede di Pellegrini che si trova solo ma calcia debolmente. Al 9° i giallorossi trovano il vantaggio ma Veretout si trova in fuorigioco sulla sponda di Dzeko.

    I padroni di casa paiono in controllo ma al 13° Pau Lopez sbaglia il disimpegno, Antony serve Klaassen che calcia trovando però Diawara sulla traiettoria. Gli olandesi tengono in mano il pallino del gioco, al 35° Tadic arriva a girare verso la porta un cross di Tagliafico, troppo debole per impensierire Pau Lopez.

    Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Secondo tempo che riparte con l’ingresso di Brobbey per Antony nell’Ajax. Al 49° è proprio Brobbey a trovare la rete, lancio dalla difesa, l’attaccante s’infila tra i centrali della Roma e con un pallonetto supera Pau Lopez.

    Gli olandesi premono ed al 56° trovano il raddoppio, conclusione di Brobbey respinta da Pau Lopez, arriva Tadic e segna. C’è però un contatto dubbio ad inizio azione, Taylor va a rivedere al VAR ed annulla. La Roma soffre ma regge e prova a rendersi insidiosa al 64° con una palla messa in mezzo dal fondo da Pellegrini e salvata in corner dalla difesa.

    Al 72° arriva il pareggio, Calafiori s’invola sulla fascia, mette la palla in mezzo, una deviazione accomoda la palla per Dzeko che da due passi non sbaglia.

    L’Ajax super offensivo spinge, la Roma regge e spreca qualche potenziale contropiede, la sofferenza è tanta ma al 95° arriva il triplice fischio che manda la Roma in semifinale di Europa League dove affronterà il Manchester United.

    ROMA – AJAX 1-1 (49° Brobbey (A), 72° Dzeko (R))

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Veretout, Diawara, Calafiori (80° Villar); Mkhitaryan (87° Pedro), Pellegrini; Dzeko (80° Borja Mayoral).

    Allenatore: Fonseca.

    Ajax (4-3-3): Stekelenburg; Klaiber (22° Schuurs (83° Idrissi)), Timber, Martinez, Tagliafico; Alvarez (70° Kudus), Klaassen, Gravenberch; Antony (46° Brobbey), Tadic, Neres (83° Traorè).

    Allenatore: Ten Hag.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Ibanez (R), Veretout (R), Mancini (R), Dzeko (R), Cristante (R), Tagliafico (A).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata come detto il Manchester United ha replicato il 2-0 di Granada ottenendo la qualificazione alla semifinale contro la Roma. Vittoria in goleada per l’Arsenal che vince 4-0 in casa dello Slavia Praga e va in semifinale dove troverà il Villarreal che dopo la vittoria di Zagabria vince anche in casa battendo 2-1 la Dinamo.

  • La Roma rischia il crollo, reagisce e ribalta il risultato

    La Roma rischia il crollo, reagisce e ribalta il risultato

    La Roma vede davanti a sé il baratro ma si aggrappa a Pau Lopez, trova coraggio ed in rimonta fa sua l’andata dei quarti di Europa League in casa dell’Ajax.

    I giallorossi dopo una buona prima mezz’ora perdono il migliore in campo per infortunio, Spinazzola, regalano il vantaggio alla Ajax con Klaassen sul finire di primo tempo e poi finiscono sull’orlo del burrone quando l’arbitro fischia il calcio di rigore per un errore di Ibanez.

    Qua però arriva la svolta, Tadic calcia centrale e Pau Lopez respinge, tutto questo accade al 53°.

    E’ lo spartiacque della gara, la Roma prende consapevolezza ed al 57° grazie ad un errore del portiere Scherpen, Pellegrini realizza gol su punizione.

    Pau Lopez continua la sua super serata salvando in almeno altre tre occasioni e sul finale come una bella ciliegina su una deliziosa torta arriva il gran sinistro di Ibanez che regala un successo preziosissimo in vista del ritorno tra sette giorni all’Olimpico.

    Le semifinali di Europa League vanno ancora conquistate ma certamente la grinta vista stasera porta con sé buone premesse.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per l’andata dei quarti di Europa League ad Amsterdam tra Ajax e Roma.

    Buona partenza dei padroni di casa che provano ad esser subito aggressivi, la Roma risponde con una veloce ripartenza non finalizzata per poco da Pellegrini. La partita la fa l’Ajax ma la Roma si rende pericolosa al 11° con un bel diagonale di Dzeko fuori di poco.

    Ancora giallorossi al 16°, bella conclusione da fuori di Cristante, Scherpen si allunga e mette in corner. Brutte notizie per Fonseca, al 28° Spinazzola è costretto a lasciare il campo per un infortunio muscolare, entra Calafiori.

    La prima grossa chance per gli olandesi capita a Tadic che dopo una combinazione con Antony va al tiro da dentro l’area ma non trova la porta. Al 39° Klaassen ruba palla su un lento retropassaggio di Diawara e si lancia, Mancini non lo affronta allora Klaassen serve Tadic che gliela rende per un gol facilissimo. Passa un minuto e Pau Lopez deve sfoderare un gran riflesso per negare il raddoppio ad Antony lasciato troppo libero in area.

    Il primo tempo si chiude con l’Ajax avanti per 1-0.

    Secondo tempo che riparte senza sostituzioni. Subito un brivido al 50° con il rinvio errato di Pau Lopez che per fortuna Tadic e compagni non sfruttano.

    La Roma è in confusione, Ibanez prima perde palla e poi commette fallo in area, è calcio di rigore, dal dischetto va Tadic ma Pau Lopez respinge. I giallorossi si scuotono e un bel cross di Bruno Peres trova Dzeko che non indirizza bene.

    Il pareggio è nell’aria ed una punizione di Pellegrini dal limite trova un grosso errore del portiere e la palla finisce in rete. Non pare la serata dei portieri, un tiro non irresistibile di Tagliafico sfugge di mano a Pau Lopez ma per fortuna finisce sul fondo. Pau Lopez si riscatta subito e in uscita salva su Brobbey.

    L’Ajax preme, una giocata veloce porta Antony a colpire di tacco al 73° ma anche stavolta Pau Lopez chiude. Antony ci riprova al 79° col tiro al volo ma ancora una volta è Pau Lopez a vincere lo scontro.

    La Roma regge e al 87° trova il vantaggio con un gran sinistro di Ibanez dopo un’azione da corner. Finisce così, la squadra di Fonseca porta a casa un preziosissimo 2-1 in trasferta nell’andata dei quarti di Europa League.

    AJAX – ROMA 1-2 (39° Klaassen (A), 57° Pellegrini (R), 87° Ibanez (R))

    Ajax (4-3-3): Scherpen; Tagliafico, Martinez, Timber, Rensch (79° Kleiber); Gravenberch, Klaassen, Alvarez; Neres (64° Brobbey), Tadic, Antony (88° Idrissi).

    Allenatore: Ten Hag.

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez, Cristante, Mancini; Spinazzola (28° Calafiori), Veretout (77° Villar), Diawara, Bruno Peres; Pedro (89° Carles Perez), Pellegrini; Dzeko (77° Borja Mayoral).

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Rensch (A), Bruno Peres (R), Martinez (A), Cristante (R), Calafiori (R).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata il Manchester United vince 2-0 in casa del Granada con i gol di Rashford nel primo tempo e Bruno Fernandes nel finale. Vittoria in trasferta, per 1-0, del Villarreal grazie al gol su rigore di Moreno. Beffa per l’Arsenal che trova il vantaggio al 86° con Pepe ma viene agganciata dallo Slavia Praga al 94° con la rete di Holes.

  • Sorteggi Europa League, la Roma sfiderà l’Ajax nei quarti

    Sorteggi Europa League, la Roma sfiderà l’Ajax nei quarti

    Sorteggi Europa League non fortunatissimi per la Roma, i giallorossi dovranno sfidare l’Ajax nella doppia sfida dei quarti di finale ed eventualmente la vincente di Manchester United-Granada in semifinale.

    L’urna di Nyon oggi ha stabilito il cammino della Roma verso la finale di Danzica, un cammino che non è così semplice.

    I Sorteggi Europa League odierni come detto hanno accoppiato gli olandesi dell’Ajax alla Roma e visto le altre sei squadre rimaste si può dire che alla squadra di Fonseca poteva andare meglio.

    Certamente poteva anche andare peggio, ai quarti per lo meno sono state evitate le inglesi che sulla carta non sono mai semplici da affrontare.

    L’Ajax ha già affrontato una squadra italiana in questa stagione, i lancieri erano infatti stati sorteggiati nel girone con Atalanta, Liverpool e Midtjylland in Champions League e si sono giocati la qualificazione proprio con i nerazzurri di Gasperini sino all’ultima giornata quando vennero sconfitti in casa dai bergamaschi.

    Da quando è stata retrocessa in Europa League l’Ajax ha infilato quattro vittorie su quattro sfide, doppio 2-1 con i francesi del Lille e 3-0 casalingo e 2-0 in trasferta contro gli svizzeri dello Young Boys, squadra che era nello stesso girone della Roma.

    Certamente non è più l’Ajax che con De Ligt, De Jong, Ziyech e Van De Beek stupì tutti conquistando una meritatissima semifinale di Champions nel 2019.

    Questa squadra, che ha ancora ten Hag sulla panchina, sembra possedere il giusto mix tra l’esperienza dei vari Tadic, Blind e Tagliafico ed il talento dei giovani Gravenberch ed Antony.

    Con i Sorteggi Europa League di oggi sono state tracciate anche le eventuali semifinali.

    Se la Roma eliminerà l’Ajax dovrà vedersela con il temibile Manchester United, che ha eliminato il Milan agli ottavi, o l’insidioso Granada, giustiziere del Napoli ai sedicesimi.

    La Roma giocherà l’andata in casa giovedì 8 aprile all’Olimpico ed il ritorno ad Amsterdam sette giorni dopo.

    RIEPILOGO SORTEGGI EUROPA LEAGUE

    Il risultato dei Sorteggi Europa League | © UEFA

    Prima dei Sorteggi Europa League erano stati effettuati i Sorteggi Champions, senza però nessuna italiana qualificata.

    Saranno quattro sfide davvero interessanti.

    Bayern Monaco contro Psg, il remake della finale della scorsa edizione.

    Manchester City – Borussia Dortmund con Haaland a cercare di far prevalere i gialloneri contro il gioco di Guardiola.

    Liverpool-Real Madrid che già si affrontarono in finale nel 2017/2018.

    Porto-Chelsea che fu sfida nei gironi in tre edizioni precedenti e negli ottavi del 2006/07.

    Il risultato dei Sorteggi Champions League | © UEFA

  • L’Atalanta continua la sua corsa, l’Inter saluta l’Europa

    L’Atalanta continua la sua corsa, l’Inter saluta l’Europa

    Una serata davvero dal doppio gusto: dolcissimo per l’Atalanta che ha battuto 1-0 l’Ajax ad Amsterdam ed ha ottenuto la qualificazione agli ottavi di Champions, amarissimo per l’Inter che con lo 0-0 con lo Shakhtar ha salutato l’Europa già a dicembre.

    Partiamo dalle belle note, l’Atalanta di Gasperini ha ripetuto quello che l’anno scorso era un exploit, ovvero passare i gironi di Champions.

    I nerazzurri bergamaschi hanno giocato una partita solida, hanno sofferto poco e poi hanno colpito al momento giusto con la zampata di Muriel, passando da favola a solida realtà.

    Malissimo invece i nerazzurri di Milano che già a dicembre sono fuori da tutte le competizioni europee.

    Si temeva il biscotto ed invece il Real Madrid ha fatto il suo dovere battendo 2-0 il Borussia Moenchengladbach.

    Lo Shakhtar non ha fatto praticamente nulla, l’Inter con poca qualità ha sbattuto costantemente contro il muro ucraino e quando non ci hanno pensato i difensori c’è stato un grande Trubin a dire no.

    Adesso l’Inter si butterà a testa bassa sul campionato ma certamente ci saranno sicuramente delle riflessioni da fare.

    Veniamo al racconto della partita dell’Arena Johan Cruijff tra Ajax ed Atalanta.

    Pronti via e la sfida si presenta subito frizzante con i ritmi alti e le due squadre aggressive ma con gli olandesi che si fanno preferire. Al a9° clamorosa palla gol per l’Atalanta, sponda di Zapata per De Roon che colpisce senza trovare la porta.

    I minuti scorrono senza grosse emozioni, le squadre vanno a fiammate senza però arrivare a costruire palle gol.

    Un primo tempo non certo indimenticabile si chiude giustamente sullo 0-0.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Promes al posto di Brobbey nell’Ajax.

    Le emozioni continuano a latitare, i minuti passano e all’Atalanta va comunque bene così. Al 61° Martinez con una perfetta scivolata anticipa Zapata su bell’assist di Pessina. Brivido al 69° quando dopo un pasticcio difensivo Freuler interviene con una spallata su Huntelaar ritenuta regolare.

    Gollini super al 75°, l’Ajax mette Klaassen in porta ma il portiere è freddo e chiude con i piedi. Al 81° l’Ajax rimane in 10 per il secondo giallo a Gravenberch. L’Atalanta trova il gol con Muriel che parte sul filo del fuorigioco, salta il portiere e mette in rete.

    Finisce così, l’Atalanta per il secondo anno consecutivo passa i gironi di Champions League.

    AJAX – ATALANTA 0-1 (86° Muriel)

    Ajax (4-3-3): Onana; Mazraoui, Schuurs, Martinez (92° Timber (95° Alvarez)), Tagliafico (64° Huntelaar); Klaassen, Labyad (64° Ekkelenkamp), Gravenberch; Anthony, Brobbey (46° Promes), Tadic.

    Allenatore: Ten Hag.

    Atalanta (34-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens (79° Palomino); Pessina; Gomez, Zapata (79° Muriel).

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Del Cerro.

    Ammoniti: Tagliafico (Aj), Hateboer (At), Freuler (At).

    Espulso: Gravenberch (Aj).

    Passiamo alla sfida di San Siro tra Inter e Shakhtar Donetsk.

    Partenza con un’Inter che studia l’avversario ma non disdegna qualche imbucata. Al 7° assist di Barella, Lautaro colpisce al volo e centra in pieno la traversa.

    I nerazzurri continuano a far la partita e rischiano di segnare con De Vrij in mischia su azione di corner. La partita è a senso unico, il gol però non arriva, intanto arrivano buone notizie da Madrid, il Real poco dopo la mezz’ora si porta sul 2-0.

    Al 40° primo tiro dello Shakhtar, Handanovic blocca sicuro. Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa riparte senza cambi nelle due formazioni. Il copione non cambia, Inter a far la partita, Shakhtar ad attendere. Al 52° Trubin è strepitoso nel salvare su un gran colpo di testa di Lukaku.

    I minuti passano, l’Inter attacca ma trova sempre un muro e sulla ripartenza lo Shakhtar arriva al tiro con Tete, Handanovic respinge.

    Conte prova a giocarsi anche le carte Perisic e Sanchez, mettendo in campo un undici molto offensivo. Al 88° ci prova proprio Sanchez, colpo di testa, palla alta. Un minuto dopo Sanchez colpisce a botta sicura, sembra fatta ma sulla traiettoria c’è Lukaku che, in fuorigioco, respinge.

    Ci prova anche Eriksen al 92°, Trubin che era caduto poco prima, si alza e mette la palla oltre la traversa. L’Inter ci prova con lanci lunghi e mischie, dopo 8 minuti di recupero arriva il fischio finale, finisce 0-0, si conclude amaramente a dicembre la stagione europea dei nerazzurri.

    INTER – SHAKHTAR DONETSK 0-0

    Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (85° D’Ambrosio); Hakimi (85° Darmian), Barella, Brozovic, Gagliardini (76° Sanchez), Young (68° Perisic); Lukaku, Lautaro Martinez (85° Eriksen)

    Allenatore: Conte.

    Shakhtar Donetsk (3-5-2): Trubin; Dodo, Bondar, Vitao (36° Kocholava), Matviienko; Kovalenko, Stepanenko, Maycon; Tete (65° Alan Patrick), Marlos (65° Solomon), Taison (86° Dentinho).

    Allenatore: Castro.

    Arbitro: Vincic.

    Ammoniti: Vitao (S), Gagliardini (I), Hakimi (I), Brozovic (I), Trubin (S).

    I risultati della serata di Champions | © UEFA

    Nella giornata di oggi si è recuperata la sfida interrotta ieri sera, il Psg ha battuto 5-1 il Basaksehir (super prestazioni di Neymar e Mbappé) ed ha conquistato il primo posto del girone.

    Soddisfazione per il Midtjylland che ottiene un punto contro il Liverpool. Il Bayern prosegue nella sua corsa vincendo anche contro la Lokomotiv Mosca, l’Atletico Madrid espugna il campo del Salzburg e ottiene il secondo posto nel girone alle spalle dei tedeschi.

    Come già detto il Real Madrid ha battuto il Borussia Moenchengladbach ma anche i tedeschi sorridono perché passano comunque da secondi nel girone.

    L’Olympiacos perde contro il Porto ma il contemporaneo k.o. dell’Olympique Marsiglia contro il Manchester City manda i greci in Europa League, inglesi e portoghesi erano già qualificati agli ottavi di Champions.

  • Serata di pareggi in Champions per Inter ed Atalanta

    Serata di pareggi in Champions per Inter ed Atalanta

    Una serata di Champions League non proprio totalmente positiva per Inter ed Atalanta.

    Gli uomini di Conte non hanno rischiato praticamente niente, hanno creato molte occasioni, specialmente nel primo tempo, hanno fallito un gol a porta vuota con Lautaro Martinez e sono tornati da Kiev con uno 0-0 contro lo Shakhtar.

    Il pareggio tra Gladbach e Real Madrid consente all’Inter di rimanere al secondo posto a pari con i tedeschi ed a +1 sugli spagnoli.

    Pareggia anche l’Atalanta che però contro l’Ajax ha dovuto recuperare il doppio svantaggio maturato nel primo tempo per le reti di Tadic dal dischetto e Traoré. Protagonista assoluto Zapata che con una doppietta ha rimesso la gara sui giusti binari permettendo alla sua squadra di mantenere il secondo posto a +3 sugli olandesi.

    Veniamo al racconto della partita giocata a Kiev tra Shakhtar Donetsk e Inter.

    Partenza aggressiva dei padroni di casa che provano con rapide giocate a rendersi pericolosi.

    Problema per lo Shakhtar al 12°, Dentinho si ferma per un problema muscolare, al suo posto entra Taison. Al 16° enorme occasione per Lukaku che di forza sposta il difensore, calcia ma trova il portiere, il belga ritrova la palla e serve Barella che calcia al volo colpendo la traversa.

    L’Inter cresce e mette in grossa difficoltà la difesa arancione che riesce a salvarsi soffrendo. Occasione d’oro anche per Lautaro che salta con un colpo di testa il portiere poi però non inquadra lo specchio.

    I nerazzurri creano molto, soprattutto nella prima mezz’ora, però non riescono a concretizzare, lo Shakhtar invece rimane chiuso e tenta qualche fiammata, sterile, ogni tanto. Al 42° gran punizione di Lukaku, Trubin sfodera una super parata spostando la palla sulla traversa. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa comincia con gli stessi 22 calciatori che avevano chiuso la prima frazione. Ritmi decisamente più bassi e giocate meno precise, l’inizio del secondo tempo non è certo un qualcosa di indimenticabile.

    Clamoroso errore di Lautaro, l’argentino al 54° si trova la porta spalancata sulla respinta di Trubin sul tiro di Brozovic ma calcia fuori di parecchi metri. L’Inter cerca di accelerare i tempi ma così facendo commette tanti errori.

    Brivido al 83° con Young che sbaglia l’appoggio e serve Teté, il calciatore dello Shakhtar spreca tutto. Non succede molto altro, finisce 0-0, per l’Inter arriva il secondo pareggio consecutivo in Champions League.

    SHAKHTAR DONETSK – INTER 0-0

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Trubin; Dodo, Khocholava (62° Matviienko), Bondar, Korniienko; Marlos (88° Alan Patrick), Maycon; Teté, Marcos Antonio, Solomon; Dentinho (15° Taison).

    Allenatore: Luis Castro.

    Inter (3-4-1-2): Handanovic; D’Ambrosio (79° Darmian), De Vrij, Bastoni; Hakimi, Brozovic, Vidal (79° Eriksen), Young (85° Pinamonti); Barella; Lukaku, Lautaro Martinez (72° Perisic).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Kabakov.

    Ammoniti: Bastoni (I), Vidal (I).

    Passiamo all’esordio casalingo in Champions dell’Atalanta contro gli olandesi dell’Ajax.

    Partenza super dell’Atalanta che spinge a tutta velocità, l’Ajax soffre ma ha la qualità per ripartire. E’ un inizio di gara piacevole con occasioni da entrambi i lati.

    Al 15° Ilicic ha un rigore in movimento ma calcia male, palla lontano dalla porta, poco dopo ci prova Zapata, il suo diagonale finisce largo. La risposta olandese arriva con un rasoterra di Antony al 26°, blocca Sportiello.

    Passano tre minuti e Gosens cerca un intervento volante su Traoré che però causa rigore, dal dischetto Tadic trasforma. La reazione dell’Atalanta non si vede, l’Ajax invece sembra sempre più sicuro ed al 38° arriva il raddoppio, cross basso di Neres, Sportiello non trattiene e Traoré spinge in rete. Come dopo il primo gol anche dopo il secondo non c’è reazione nerazzura, si va al riposo con l’Ajax avanti 2-0.

    La ripresa riparte senza cambi nelle due squadre. Subito buona occasione per la punizione di Ilicic, Onana riesce a respingere. Replica immediata con la percussione del centrale Schuurs, Sportiello salva col piede.

    L’Atalanta torna in partita al 54°, pennellata di Gomez per Zapata che di testa schiaccia in rete. Gli uomini di Gasperini ci credono e al 60° trovano la parità con un gran contropiede, Zapata, servito da Pasalic, entra in area e calcia fortissimo battendo Onana.

    La partita è bella, entrambe le squadre ci provano e al 68° è Pasalic a sfiorare il gol del 3-2, Onana si salva. Al 77° è il turno di Sportiello a mettersi in luce sul bel tiro di Antony. Passano sei minuti e la sfida si ripete e la vince ancora il portiere.

    Grande occasione sprecata da Malinovskyi che dal limite dell’area, al 90°, calcia alto. Finisce così, l’Atalanta recupera una partita che la vedeva sotto 2-0 al 45° e porta a casa un punto prezioso.

    ATALANTA – AJAX 2-2 (30° rig Tadic (Aj), 38° Traoré (Aj), 54°, 60° Zapata (At))

    Atalanta (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, Pasalic, Freuler, Gosens; Gomez (79° Malinovskyi), Ilicic (79° Muriel); Zapata.

    Allenatore: Gasperini.

    Ajax (4-3-3): Onana; Mazraoui (56° Klaiber), Schuurs, Blind, Tagliafico; Klaassen, Tadic, Gravenberch; Antony (93° LaByad), Traore, Neres (69° Promes).

    Allenatore: Ten Hag.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Traoré (Aj), Klaassen (Aj), Ilicic (At), Mazraoui (Aj), Djimsiti (At), Malinovskyi (At).

    I risultati della serata di Champions | © UEFA

    Nelle altre gare di serata di Champions League, detto del pareggio in rimonta del Real Madrid in casa del Borussia Moenchengladbach, si segnalano i successi di Bayern, 2-1 in casa della Lokomotiv, 2-0 del Porto contro l’Olympiacos, del Manchester City 3-0 a Marsiglia. Vincono anche il Liverpool, 2-0 sul Midtjylland e l’Atletico Madrid 3-2 in sofferenza contro il Salzburg.

  • Spettacolo Champions League, la finale sarà tutta inglese

    Spettacolo Champions League, la finale sarà tutta inglese

    “Champions’s coming home” si potrebbe dire modificando lo slogan utilizzato per i mondiali di Russia 2018 dalla nazionale dei tre leoni, la finale di Champions League a Madrid infatti sarà una sfida tutta inglese tra Liverpool e Tottenham. 

    Una finale che arriva dopo due semifinali straordinarie, per intensità, per ritmo, per bel gioco.

    Lo spettacolo era già iniziato nella serata di ieri con il Liverpool di Jurgen Klopp che nonostante le pesantissime assenze di Salah, Firmino e Keita, era riuscito nell’impresa di ribaltare lo 0-3, decisamente immeritato, del Camp Nou ed eliminare il Barcellona con un 4-0 firmato dalle doppiette di Origi e Wijnaldum.

    Una partita talmente piena di emozioni che sembrava difficilmente replicabile ed invece la Champions League ha voluto regalare un’altra serata piena di suspence e colpi di scena.

    L’Ajax partiva con l’uno a zero maturato a Londra ed ha subito rafforzato la propria leadership trovando il vantaggio con de Ligt ed il raddoppio con Ziyech poco dopo la mezz’ora.

    Tutto finito? Assolutamente no perché il Tottenham di Pochettino ha giocato un secondo tempo spettacolare,ed ha trovato una doppietta di Lucas Moura in soli quattro minuti tra il 55° ed il 59°.

    La festa sugli spalti ha cominciato a trasformarsi in preoccupazione, il palo colpito da Ziyech al 80° è sembrato un brutto segnale ed al 95°, quinto ed ultimo minuto di recupero, ancora il fenomenale Lucas Moura ha lasciato partire il tiro che non ha lasciato scampo ad Onana ed ha regalato il successo ai suoi.

    Una vera e propria beffa per i ragazzi di Ten Hag che hanno per lunghi minuti assaporato il dolce gusto della finale di Champions League e che purtroppo ha visto il tutto svanire a pochissimi passi dal traguardo.

    Saranno quindi Tottenham e Liverpool a contendersi la Champions nella notte del 1° giugno al Wanda Metropolitano di Madrid, la seconda finale tutta inglese della storia della competizione dopo Chelsea-Manchester Utd del 2007/08.

    Sarà una sfida sulla carta decisamente equilibrata e se quello che abbiamo visto in queste semifinali sarà replicato, sarà una finale decisamente spettacolare.

    I TABELLINI DELLE SEMIFINALI DI CHAMPIONS LEAGUE

    LIVERPOOL – BARCELLONA 4-0 (7°, 79° Origi, 54°, 56° Wijnaldum) (andata 0-3)

    Liverpool (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk, Robertson (46° Wijnaldum); Henderson, Fabinho, Milner; Shaqiri (90° Sturridge), Origi (85° Gomez), Mané.

    Allenatore: Klopp.

    Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Lenglet, Jordi Alba; Rakitic (80° Malcom), Sergio Busquets, Vidal (75° Arthur); Messi, Suarez, Coutinho (60° Semedo).

    Allenatore: Valverde.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Fabinho (L), Busquets (B), Rakitic (B), Matip (L), Semedo (B).

     

    AJAX – TOTTENHAM 2-3 (5° de Ligt (A); 35° Ziyech (A); 55°, 59°, 95° Lucas Moura (T)) (andata 1-0)

    Ajax (4-2-3-1): Onana; Mazraoui, de Ligt, Blind, Tagliafico; Schone (60° Veltman), de Jong; Ziyech, Van de Beek (88° Magallàn), Tadic; Dolberg (67° Sinkgraven).

    Allenatore: Ten Hag.

    Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Trippier (81° Lamela), Alderweireld, Vertonghen, Rose (82° Davies); Wanyama (46° Llorente), Sissoko; Alli, Eriksen, Lucas Moura; Son.

    Allenatore: Pochettino.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Sissoko (T), Dolberg (A), Rose (T), Ziyech (A), Onana (A).

     

  • Disastro Juve, i bianconeri perdono e salutano la Champions

    Disastro Juve, i bianconeri perdono e salutano la Champions

    Sembrava la stagione buona per la Juve, l’acquisto di Cristiano Ronaldo, il Real Madrid già fuori agli ottavi, una serie di avversarie che sembravano più deboli rispetto al passato ed invece anche quest’anno la Champions League rimane un obiettivo sfumato troppo presto per i bianconeri.

    Nella serata dell’Allianz Stadium ci sono i demeriti bianconeri, colpevoli di essere arrivati all’appuntamento scarichi e con poche idee, ma anche tantissimi meriti di un Ajax che dopo un primo tempo normale, ha sfoderato una ripresa di altissimo livello e, senza un super Szczesny, avrebbe anche potuto portare a casa un risultato ancora più rotondo.

    La serata era partita anche con il piede giusto, anzi con la testa giusta, il colpo di testa di Cristiano Ronaldo che aveva portato avanti la Juventus intorno alla mezz’ora. Un vantaggio durato troppo poco, solo 5 minuti, per un fortunoso gol di van de Beek. Nella ripresa poi i lancieri hanno giocato un calcio semplicemente straordinario ed hanno meritato un vantaggio arrivato per il colpo di test di de Ligt.

    Finisce così la corsa in Champions League, sogno rimandato alla prossima stagione, rimane lo scudetto, forse già da festeggiare sabato, che però probabilmente non rende poi così positiva la stagione bianconera.

     

    Veniamo al racconto della gara dell’Allianz Stadium.

    Partenza molto aggressiva della Juventus che cerca di pressare alto per non permettere all’Ajax di giocare. Al 10° problema per l’Ajax che perde Mazraoui per infortunio. Il primo quarto d’ora scivola via con buoni ritmi ma senza emozioni. Al 21° buona azione degli ospiti che arrivano in area ma non riescono a trovare la porta di Szczesny. Risponde la Juve al 22° con un tiro al volo di Dybala bloccato da Onana. Al 28° corner, arriva Cristiano Ronaldo che si libera e di testa segna, c’è un lungo controllo VAR per un possibile fallo di Bonucci ma in realtà è de Ligt a spingere il compagno, gol valido. Al 34° l’Ajax trova il pareggio, brutto tiro di Ziyech che però serve involontariamente van de Beek che da due passi batte Szczesny. Dopo 5 minuti di recupero, il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte con l’ingresso di Kean per l’acciaccato Dybala. Dopo un inizio promettente della Juve, è l’Ajax con una serie di passaggi a rendersi pericoloso. Al 52° grave errore di Pjanic, Ziyech si trova la palla d’oro in area ma Szczesny si supera e salva il risultato. I bianconeri sono in difficoltà, gli ospiti giocano un gran calcio e al 58° serve ancora una gran parata del polacco su tiro di van de Beek, per tenere la gara in parità. Al 61° primo squillo della Juve con Kean che, imbeccato da Ronaldo, non riesce a trovare la porta. Ripartenza rapidissima dell’Ajax con Pjanic costretto alla scivolata miracolosa per salvare un gol fatto. Al 67° arriva il meritato vantaggio dell’Ajax con il colpo di testa di de Ligt su azione da corner. La squadra di Allegri ci prova ma non crea praticamente niente. Al 80° arriverebbe anche il gol del 1-3 di Ziyech ma l’azione è viziata da fuorigioco. Al 90° proteste Juve per un possibile calcio di rigore che il VAR però non concede. Finisce così, l’Ajax espugna l’Allianz Stadium e vola alle semifinali di Champions League.

     

    JUVENTUS – AJAX 1-2 (28° Ronaldo (J), 34° van de Beek (A), 67° de Ligt)

    Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio (64° Cancelo), Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (80° Bentancur), Dybala (46° Kean), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Ajax (4-2-3-1): Onana; Veltman, de Ligt, Blind, Mazraoui (11° Sinkgraven (82° Magallan)); Schone, de Jong; Ziyech (88° Huntelaar), van de Beek, Neres; Tadic.

    Allenatore: Ten Hag.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Emre Can (J), Cristiano Ronaldo (J).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nell’altra gara di serata tutto facile per il Barcellona che trascinato dalla doppietta di Messi ha battuto 3-0 il Manchester United.

  • Ronaldo non basta, ad Amsterdam finisce pari

    Ronaldo non basta, ad Amsterdam finisce pari

    Cristiano Ronaldo torna titolare e segna, la sua rete sul finale di primo tempo però non basta alla Juventus per poter portare a casa il successo.

    Ad inizio ripresa infatti un errore di Cancelo, autore dell’assist per Ronaldo, ha spalancato la strada a Neres che non ha lasciato scampo a Szczesny.

    Una partita complessa, dinanzi ad un Ajax che ha giocato un gran calcio ed ha a tratti messo in difficoltà i bianconeri.

    Nel finale di gara Allegri si è giocato la gara con una squadra offensiva, dentro Douglas Costa e Dybala per Mandzukic e Matuidi, e la mossa ha quasi portato al successo con una gran giocata del numero 11 brasiliano che però si è fermata sul palo.

    Adesso la Juventus partirà con un piccolo vantaggio nella gara di martedì prossimo ma non potrà accontentarsi di giocare per lo 0-0 proprio perché l’Ajax ha dimostrato di essere una squadra capace di qualsiasi cosa.

    Veniamo al racconto della gara d’andata del quarto di finale di Champions League. 

    Gran partenza della Juve con Bernardeschi che dopo solo 2 minuti lascia partire un tiro che esce di poco oltre la traversa. Risposta al 6° di Ziyech che combina col compagno e conclude, palla sull’esterno della rete. La pressione degli olandesi si fa sempre più intensa e per i bianconeri uscire diventa complicato. Dopo un paio di tentativi della Juve al 17° è bravo Szczesny ad alzare in corner la conclusione di Ziyech. Al 25° altra grande azione dell’Ajax con van de Beek che da dentro l’area calcia ma non trova la porta per pochissimo. Bentancur ruba il pallone e fa ripartire il contropiede, de Jong salva su Bernardeschi, dal corner bella girata di Ronaldo che però non trova la porta. Al 37° enorme chance per Bernardeschi che calcia, dopo una sponda di testa di Ronaldo, ma non trova lo specchio. Al 45° grande discesa della Juve con Cancelo che pennella per Cristiano Ronaldo, CR7 in tuffo di testa colpisce, Onana tocca ma la palla s’insacca. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i bianconeri.

    Si riparte per il secondo tempo senza sostituzioni. Pronti via e da un errore di Cancelo arriva la ripartenza di Neres che arriva in area e piazza la palla dove Szczesny non può arrivare. L’Ajax si carica e con un bolide di Tagliafico sfiora il vantaggio. Al 53° protesta Bentancur per una trattenuta in area, per l’arbitro non c’è niente. La gara si mantiene sull’equilibrio con l’Ajax che si fa preferire. I padroni di casa effettuano un vero e proprio assedio ma la Juve tiene. Al 82° ancora Szczesny è bravo a salvare sulla conclusione di Ekkelenkamp. Al 85° progressione di Douglas Costa che dentro l’area calcia ma trova il palo a negargli il gol. Finisce così, ad Amsterdam finisce 1-1, il passaggio del turno alle semifinali di Champions League si deciderà nella gara di ritorno all’Allianz Stadium.

     

    AJAX – JUVENTUS 1-1 (45° Ronaldo (J), 46° Neres (A))

    Ajax (4-2-3-1): Onana; Veltman, de Ligt, Blind, Tagliafico; Schone (75° Ekkelenkamp), de Jong; Ziyech, van de Beek, Neres; Tadic.

    Allenatore: Ten Hag.

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Rugani, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi (75° Dybala); Bernardeschi (92° Khedira), Mandzukic (60° Douglas Costa), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Del Cerro Grande.

    Ammoniti: Tagliafico (A), de Jong (A), Schone (A), Pjanic (J), Ekkelenkamp (A).

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nell’altra gara di serata un’autorete di Shaw, su colpo di testa di Suarez, ha permesso al Barcellona di battere il Manchester United ad Old Trafford e mettere un bel mattoncino verso la qualificazione alle semifinali.

  • Sorteggi, l’urna sorride alla Juve, un po’ meno al Napoli

    Sorteggi, l’urna sorride alla Juve, un po’ meno al Napoli

    L’urna di Nyon ha riservato due stati d’animo totalmente diversi per Juve e Napoli. I bianconeri nei quarti di Champions League se la vedranno contro l’Ajax mentre il Napoli ai quarti di Europa League affronteranno il temibile Arsenal. 

    Ovviamente nessuna squadra è da sottovalutare o da considerare impossibile ma certamente come avversari, per quanto riguarda il sorteggio Champions, erano previsti team di altissimo livello come il Manchester City o il Barcellona, alla luce di tutto questo l’avversario della Juve pare alla portata dei bianconeri.

    L’Ajax è comunque una squadra da rispettare e tenere in considerazione, è ancora fresco il ricordo del 4-1 rifilato al Bernabeu al Real Madrid con la quale i lancieri hanno eliminato i campioni in carica.

    Il talento dei giovani de Ligt, de Jong, van de Beek e Neres, miscelato all’esperienza di Danny Blind, Lasse Schone e Dusan Tadic rendono la squadra guidata da Erik ten Hag una pericolosa outsider che ha anche dalla sua la serenità di aver già fatto un cammino andato oltre le aspettative.

    Il tabellone dopo i sorteggi Champions | © UEFA.com

    Gli altri quarti di finale vedranno il derby inglese tra Tottenham e Manchester City (la cui vincente sfiderà la vincente di Ajax-Juventus in semifinale) la sfida tra Porto e Liverpool e Manchester United-Barcellona con il ritorno di Solskjaer in quel Camp Nou che venti anni fa lo fece entrare nella storia del calcio.

     

    Se la Juve, come abbiamo già detto, ha diversi motivi per ritenere positivo il risultato del sorteggio di Nyon, lo stesso non si può dire per il Napoli che negli ottavi di Europa League si troverà contro una delle squadre più forti presenti nell’urna.

    L’Arsenal, insieme al Chelsea, è da molti considerata una grande favorita quantomeno per raggiungere la Finale di Baku ed è certamente una di quelle compagini che gli azzurri avrebbero voluto evitare.

    I Gunners guidati da Unai Emery fanno del proprio stadio una vera e propria roccaforte, 4 vittorie ed un pareggio con 11 reti segnate e solo 2 subite, mentre sembrano più abbordabili in trasferta, 2 sconfitte su due gare esterne nella fase ad eliminazione diretta di questa Europa League contro Bate Borisov e Rennes.

    Aubameyang e Lacazette in attacco, Ramsey ed Ozil a centrocampo, Mustafi e Koscielny in difesa, sono solo alcuni nomi presenti nella rosa dell’Arsenal ai quali il Napoli dovrà fare molta attenzione.

    Il tabellone dopo i sorteggi Europa League | © UEFA.com

    Per quanto riguarda le altre gare ci sarà il derby spagnolo tra Villarreal e Valencia (la vincente affronterà la vincente di Arsenal-Napoli) Benfica-Eintracht e Slavia Praga-Chelsea.

  • Manchester sorride, lo United di Mourinho trionfa in Europa League

    Manchester sorride, lo United di Mourinho trionfa in Europa League

    In una Friends Arena di Stoccolma avvolta dalla tristezza per la tragedia di pochi giorni fa alla Manchester Arena, il Manchester United di Josè Mourinho batte 2-0 l’Ajax e conquista l’Europa League.

    Una partita in cui i giovani lancieri sono stati bloccati dalla strategia impostata del tecnico portoghese. Una volta trovato il vantaggio, con una conclusione di Pogba deviata dal difensore dell’Ajax Sanchez, per lo United è stato tutto ancora più semplice.

    La mazzata definitiva alla gara l’ha data Mkhitaryan con il gol dopo soli due minuti dall’inizio del secondo tempo. Gli uomini di Bosz non hanno praticamente mai espresso il loro consueto gioco spumeggiante e il temibile e temuto Dolberg è stato praticamente un fantasma.

    L’omaggio del Manchester City allo United a fine gara | © Profilo Twitter ufficiale ManCity

    Veniamo al racconto della gara.

    L’Ajax scende in campo con il 4-3-3 con il bomber Dolberg supportato dai talentuosi Traore e Younes. In difesa Riedewald prende il posto dello squalificato Viergever.

    Il Manchester United, che deve rinunciare da tempo a Zlatan Ibrahimovic, affronta la sfida con un 4-1-4-1 che vede Rashford in attacco con Mata e Mkhitaryan da esterni e con Fellaini-Pogba coppia di centrocampo.

    Il primo tempo parte senza grandi sussulti, come c’è da aspettarsi da una finale non certo abbonda lo spettacolo. Al 18° da un errore della retroguardia dei lancieri, ne approfitta Herrera che appoggia a Fellaini, il belga la passa a Pogba che dal limite lascia partire un tiro non certo imparabile, la deviazione di Sanchez però mette completamente fuori causa Onana ed il pallone s’insacca per l’uno a zero dello United.

    La reazione dell’Ajax è fatta di tanta grinta ma di poco costrutto, il centrocampo di Mourinho chiude bene sui pensatori di gioco olandesi e le punte non ricevono i giusti rifornimenti. Si va al riposo sullo 0-1.

    Nella ripresa l’Ajax pare avere lo spirito giusto ma dopo solo due minuti il Manchester United raddoppia con Mkhitaryan lesto in acrobazia, su azione di corner, a girare in porta la palla del 2-0.

    I ritmi dell’Ajax rimangono troppo bassi, lo United si chiude con estrema facilità e Romero sostanzialmente non corre alcun pericolo.

    Bosz le prova tutte ma il risultato non cambia, l’Ajax non riesce mai ad impensierire la retroguardia dello United, anche per merito di un Darmian in versione extra lusso.

    Lingard avrebbe anche la palla per sigillare il risultato ma si addormenta e si fa recuperare da Sanchez. C’è giusto il tempo per far entrare Rooney, i 4 minuti di recupero servono solo per preparare la festa, per una Manchester che trova un pizzico di sorriso in giorni decisamente pieni di tristezza.

     

    AJAX – MANCHESTER UNITED 0-2 (18° Pogba, 47° Mkhitaryan)

    AJAX (4-3-3): Onana; Veltman, Sanchez, De Ligt, Riedewald (81° De Jong); Klaassen, Schone (70° Van de Beek), Ziyech; Traore, Dolberg (62° Neres), Younes.

    Allenatore: Bosz.

    MANCHESTER UNITED (4-1-4-1): Romero; Valencia, Smalling, Blind, Darmian; Herrera; Mata (90° Rooney), Fellaini, Pogba, Mkhitaryan (74° Lingard); Rashford (84° Martial).

    Allenatore: Mourinho.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Mkhitaryan (M), Fellaini (M), Veltman (A), Younes (A), Mata (M), Riedewald (A)