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  • Clamoroso: Galliani aggredito da milanisti

    Clamoroso: Galliani aggredito da milanisti

    Dalle ricostruzioni sembra che siano stati 12 rossoneri ad aggredire Galliani a Napoli

    5207037I responsabili dei quindici minuti di paura vissuti da Adriano Galliani all’esterno dello stadio San Paolo di Napoli potrebbero non essere napoletani, bensì milanisti. È solo una voce di corridoio proveniente da via Turati, la sede del Milan e riportata oggi in prima pagina dal «Riformista», ma questa nuova ipotesi è destinata a far molto discutere dopo le scuse accorate portate per l’aggressione all’amministratore delegato del Milan dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e del presidente della società azzurra De Laurentiis. Secondo questa nuova ricostruzione dei fatti (che la Digos di Napoli non smentisce), Adriano Galliani, a bordo di un Audi con l’amico e conduttore napoletano Gigi Marzullo, nel traffico verso la rampa della tangenziale di Fuorigrotta sarebbe stato aggredito da un gruppetto di tifosi rossoneri. Un piccolo assembramento, in dodici senza sciarpe né simboli di riconoscimento, eppure in numero sufficiente a bloccare per un brutto quarto d’ora Galliani tentando di infrangere i vetri e forando gli pneumatici dell’auto su cui viaggiava il vicepresidente del Milan. Una spedizione punitiva per un rapporto raffreddatosi da tempo con la curva rossonera. Rapporto incrinato dai contatti sempre più radi tra le parti e lo stop alla concessione di biglietti gratuiti per le partite ai gruppi del tifo organizzato. Divergenze acuite da striscioni di critica alle scelte della società esposti ultimamente dalla curva sud di San Siro. Questa ricostruzione d’altra parte non collima con il racconto del grave episodio di teppismo fornito dallo stesso Galliani: «Non ce l’avevano con me per il risultato della partita con il Napoli. Non hanno mai nominato il gol annullato. Mi rinfacciavano di non poter più fare le trasferte – divieto imposto ai tifosi del Napoli dal ministero dell’Interno – come se fossi responsabile io delle restrizioni per i tifosi».
    fonte:milannews.it

  • Milan: c’è crisi!

    Milan: c’è crisi!

    Galliani:”I tifosi si aspettino un mercato estivo esilissimo”

    gallianiLa crisi e l’austerity che sta attanagliando l’economia di tutto il mondo, facendo registrare livelli altissimi di disoccupazione e di povertà, ha contaggiato anche il calcio. I tifosi del diavolo dopo due anni di digiuno e di acquisti over 30 pensavano che la società avesse intrapreso una nuova strada, per dar nuova linfa agli ex  campioni del Mondo e riuscire a renderli competitivi, i rossoneri avrebbero bisogno di 3,4 giovani campioni da inserire in rosa. Il fantamercato accostava al Milan Mexes, Benzema, Fabregas, ma le parole di Galliani: “Si aspettino un mercato estivo esilissimo, esangue, con scambi di giocatori ma con pochissimo movimento di denaro, a parte poche società“.  Questo è più che sicuro. I nostri portieri? Nonostante l’infortunio di Abbiati non cambieranno, rimarranno gli stessi anche per l’anno prossimo, fanno pensare ad un mercato di seconda fascia che farà aumentare il gap con le big d’Europa. Naturalmente non ci sentiamo di andar contro le parole di Galliani, in fondo nel momento di crisi è ingiusto che il calcio continui a vivere nell’Eldorado, ma c’è da dire che in questi anni le operazioni “low cost” non sono state dei veri affari, perchè prendendo giocatori affermati ma in crisi si è risparmiato sul cartellino ma l’ingaggio è rimasto di quelli al top con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Per questo esortiamo la società e rivedere i piani e gli obiettivi (se ce ne sono) e se le scelte societarie fatte da qualcuno non soddisfano, è ora di ringiovanire anche chi prende queste decisioni.

  • Galliani: Ancelotti resta se arriva terzo

    E ci sono nuovi sviluppi sul fronte Kakà e Beckham

    “Carlo Ancelotti resta se arriva terzo”. La conferma è arrivata direttamente da Adriano Galliani in partenza per il Qatar dove mercoledì i rossoneri disputeranno un’ amichevole contro il team locale dell’Al Sadd.
    Dopo sette stagioni e mezzo, l’avventura di Ancelotti sulla panchina del “Diavolo” potrebbe finire: momento molto delicato per la squadra che, in meno di una settimana, è stata eliminata dalla Coppa Uefa ad opera del Werder Brema e ha subito la sconfitta a Genova in campionato contro la Sampdoria.
    L’amministratore delegato del Milan, quindi ha parlato chiaramente sul futuro del tecnico, che sarà ancora rossonero solo in caso di conquista di un posto diretto in Champions League senza passare dai preliminari.
    Per un destino in bilico, ce n’è uno certo: “Ricardo non è in vendita”. Così Galliani ha messo fine alle voci che vedono Kakà in partenza per Madrid a fine stagione.
    Il numero 2 rossonero ne ha approfittato per ricordare che il Milan ancora non ha trovato l’accordo per avere Beckham, ma sta sempre lavorando con i Los Angeles Galaxy per porre nero su bianco. Le conferme arrivano dagli Stati Uniti dove la stazione locale della Cbs di Los Angeles ha comunicato che l’inglese resterà nella file del Milan fino al prossimo giugno, per poi tornare in California ad allenarsi a luglio. Il centrocampista non giocherebbe la prima parte del campionato americano, concludendo invece quello italiano, attualmente in corso. I Galaxy avrebbero chiesto 10 milioni di dollari ma il Milan avrebbe pagato una cifra molto inferiore. E si lavora anche per la prossima stagione quando a novembre scadrà il suo contratto con la squadra americana e il Milan lo tessererebbe a gennaio nel mercato di riparazione.
    Galliani ha parlato anche della situazione di alcuni illustri infortunati in casa rossonera, a cominciare da Kakà e Ronaldinho, che sono comunque partiti con il resto del gruppo: “Speriamo di averli contro l’Atalanta, mentre Nesta potrebbe tornare tra un mese” ha concluso l’a.d. del Milan.

  • se Leonardo non sostituisse Ancelotti??? Ma….

    Si parla molto di Leonardo erede di  Ancelotti sulla panchina del Milan 2009-2010: e naturalmente la cosa ci sta. Ma considerando che Leonardo è il dirigente che ha avuto l’enorme merito di andare a pescare in Brasile il ventenne Kaka (prezzo d’acquisto: 8 milioni di euro) e il diciottenne Pato (21 milioni), e cioè rispettivamente il miglior giocatore e il miglior giovane del mondo (oggi un Real Madrid che volesse prenderli in coppia dovrebbe sborsare qualcosa come 150 milioni), la domanda che sorge spontanea è: siamo proprio sicuri che Leonardo debba sostituire l’allenatore e non magari qualche alto dirigente?

    Secondo noi la cosa avrebbe più senso. Anzi: per come la vediamo, sarebbe la soluzione migliore perché il Milan continuerebbe ad avere un bravissimo tecnico in panchina (forse il più bravo di tutti: vedi le due Champions vinte e quella persa nel modo che tutti ricordano nel suo settennato) e darebbe spazio a un dirigente che con geniali intuizioni ha regalato al Milan due tesori inestimabili come Kakà e Pato, e che chissà quanta bravura e competenza potrebbe portare in sede di campagne-acquisti future. Insomma, Galliani ha voglia di andare a Milanello a dare ultimatum a tecnico e giocatori in caso di mancata qualificazione-Champions: la verità è che con le campagne acquisti degli ultimi 7 anni – spesso improntate a mosse suicide come gli acquisti di Rivaldo, Ronaldinho e Shevchenko, per non parlare di sperperi di denaro come Rui Costa e Oliveira soltanto un mago come Ancelotti avrebbe potuto barcamenarsi e strappare i risultati che il Milan ha ottenuto diventando addirittura il club più vincente al mondo.

    Vogliamo fare un giochino nemmeno tanto difficile, rinfrescarci la memoria e andare a vedere nel dettaglio le campagne-acquisti di Galliani & Braida & Bronzetti degli ultimi 7 anni? Detto di Kakà e Pato – due capolavori assoluti da ascrivere, però, a merito del fiuto di Leonardo – vi snoccioliamo un paio di super-squadre di acquisti rossoneri. Tenetevi forte.

    SUPER-SQUADRA N. 1 (4-4-2). Kalac; Helveg, Digao, Roque Junior, Grimi; Umit, Emerson, Dalla Bona, Dhorasoo; Jose Mari, Javi Moreno (Kutuzov).

    Allenatore: Galliani.

    SUPER-SQUADRA N. 2 (4-4-2). Dida; Coloccini, Laursen, Senderos, Contra; Brocchi, Redondo, Vogel, Cardacio; Oliveira, Rivaldo (Bobo Vieri).

    Allenatore: Braida.

    E naturalmente: se il Milan in questi anni si è arrampicato sul tetto d’Europa e del mondo, nessuno mette in dubbio che un po’ del merito vada anche a loro, ai cari, vecchi dirigenti. Quel che ci preme sottolineare è che se Ancelotti ha sbagliato (e in una cosa ha sbagliato senz’altro: accettare senza discutere ogni scelta della dirigenza, anche quando questa gli portava un Ronaldinho in versione ammazza-Kakà, roba che Tafazzi al confronto è un dilettante), di errori ne hanno commessi ben di più i dirigenti. Quelli che adesso si stracciano le vesti se il Milan di Senderos e Emerson va in giro per l’Italia (e non più per l’Europa) a coprirsi di ridicolo.

    di Paolo Ziliani per goal.com

  • Lo sfogo di Ancelotti

    E’ un Carlo Ancelotti a 360° quello che si confessa dalle pagine de La Stampa a pochi giorni dal derby. Dal futuro di Beckham: Per lui si possono fare sacrifici“, alla risposta a Galliani: Ci manca una punta di peso per questo soffriamo le difese chiuse“,  passando per il suo di  futuro:”Ad Abramovich dirò ancora di no” e commentando  il Mourinho pensiero: “Non si critica la squadra in pubblico“.

    L’allenatore del Milan esce allo scoperto e risponde a tono un po’ a tutti e a tutto. Innanzitutto all’arrabbiatura dell’ad rossonero Adriano Galliani che parla di sprechi contro le “piccole”: “Il Milan ha problemi in determinate partite quando trova squadre con certe caratteristiche. Noi non abbiamo giocatori di peso davanti e contro le difese chiuse andiamo in difficoltà“.  Insomma nessun alibi. Il tecnico rossonero sa bene qual è il problema del Milan e lo svela senza troppi giri di parole.

    Poi c’è l’affaire Beckham sul quale anche qui Carletto dimostra di avere le idee chiare: “Per uno così si possono fare sacrifici, perché è un giocatore importante per la squadra”.
    Poi sul piatto in questo momento c’è anche il suo futuro. Si parla di numerose pretendenti, ma lui sembra voler restare dov’è: “Concretamente l’unico club  che si è fatto avanti è il Chelsea. In estate ho incontrato Abramovich ma non volevo andare via dal Milan. La stessa cosa succede adesso, non penso ad andarmene”.
    Poi il derby di domenica che vede Kakà sempre più verso il forfait, anche se Ancelotti non sembra troppo preoccupato per l’assenza del brasiliano: “Si lo salterà,  ma noi possimao ripetere il risultato dell’andata”.

    Infine Mourinho. Dopo aver speso parole di elogio per la sua schiettezza, il tecnico rossonero gli lancia un rimprovero:”Criticare i giocatoriin pubblico è sbagliato. E’ un atteggiamento che nuoce all’armonia. Ci sono rimproveri che vanno fatti individualmente, altri a livello di squadra, ma mai in pubblico”.

    fonte sportmediaset