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  • Gattuso: “Non sono l’ultimo arrivato! Voglio giocare”

    “Non sono l’ultimo arrivato quando sto bene voglio giocare, non posso aspettare che per farlo si infortuni qualcun altro. Non sono contento, così non va. Parlerò con Galliani e vedremo quali decisioni prendere”.

    Finalmente parla Gattuso e conferma il suo malcontento, ai giornalisti di Sportmediaset, per la scarsa considerazione che ha Leonardo nei suoi confronti. Nei giorni scorsi a più riprese sia Adriano Galliani che lo stesso mister si erano trovati costretti a smentire l’esistenza di un caso Gattuso senza però convincere molto i media. Alla luce delle dichiarazione del centrocampista calabrese però la società non potrà più smentire e si dovrà trovare una soluzione prima che arrivi la sessione di mercato invernale in modo da poter maturare scelte comuni.

    Su Gattuso hanno manifestato un forte interesse Manchester City, Chelsea e Real Madrid dove ritroverebbe gli amici Hughes, Ancelotti e Kaka che caldeggiano l’acquisto nelle proprie società ma c’è anche l’ipotesi Bayern Monaco all’orizzonte

  • Serie a: Milan-Cagliari 4-3. Le interviste

    Ronaldinho: “Abbiamo sofferto, ma questo è il nostro modo di giocare. Ora sono molto felice, San Siro è finalmente diventato casa mia”. L’ex Pallone d’Oro parla anche della possibilità di lottare per lo scudetto: “Sarà difficile, l’Inter è una grande squadra ma noi ci proveremo“.

    Leonardo: “Siamo un gruppo vincente, è nel nostro dna. Non mi aspettavo una gara con così tanti gol, ma una bella partita sì. Il Cagliari non perdeva da quattro partite, non prendeva gol da tre: sapevamo che avremmo dovuto fare molta attenzione, ma alla fine abbiamo creato molti pericoli. Il nostro modulo è molto offensivo e creiamo molte difficoltà ai nostri avversari, La nostra posizione è quella di sempre – dice ai microfoni Rai -. Il Milan deve pensare sempre a qualcosa di importante. Ora dobbiamo essere lucidi e logici e valutare il nostro potenziale partita dopo partita. E’ difficile dire quello che possiamo fare ma il nostro dna è quello che è“. Infine una battuta sull’impegno di mercoledì contro il Marsiglia. “E’ una squadra che gioca al calcio, senza chiudersi e sarà una bella partita. Se avremo la possibilità di chiudere il discorso qualificazione, lo faremo”.

    Galliani: “Il campionato italiano finalmente somiglia alla Champions League, le squadre vengono a giocarsi la partita anche fuori casa. Il nostro modulo ci permette di aver sempre la superiorità numerica nella parte importante del campo e con Dinho, Pato e Borriello l’occasione la creaimo sempre“.

    Allegri: “Sicuramente è stata una partita piacevole con molte occasioni da gol. Abbiamo creato parecchio e non era facile contro questo Milan. Abbiamo avuto 5 minuti a cavallo del secondo e del terzo gol del Milan dove siamo stati disattenti perché ci siamo rilassati troppo. Abbiamo avuto le occasioni anche nel finale ma non ci siamo riusciti. Torniamo da San Siro con il rammarico. Ronaldinho ha fatto un’ottima partita, ho visto un grande giocatore” – e sul gioco del Milan il tecnico sardo dice – “E’ un sistema che gli permette di trovare facilmente l’uno contro uno di Pato e Ronaldinho. A volte spaccano la squadra in due e se gli concedi contropiede ti fanno male. Loro stanno sfruttando al meglio le caratteristiche dei propri giocatori. Ti lasciano più spazio per giocare, ma devi sfruttarlo altrimenti ne esci con le ossa rotte“.

  • Milan: Gattuso vuol andar via a gennaio. Galliani smentisce anche se…

    Il positivo momento del Milan può esser in parte messo in discussione dalle voci che rimbalzano da San Siro nel dopo partita di oggi contro il Cagliari. Sembra che il centrocampista rossonero Gennaro Gattuso abbia chiesto di esser ceduto a Gennaio per trovare nuovi stimoli e continuità in vista del Mondiale in Sud Africa. Il vice capitano rossonero sarebbe scontento del nuovo modulo che penalizza i centrocampisti contenimento e a suo dire pare che Leonardo preferisce Ambrosini a lui a parità di condizione.

    Come avevamo detto nelle scorse settimane su di lui c’è l’interesse dell’amico e allenatore del Manchester City Hughes e a a questo punto potrebbero esserci davvero colpi di scena. Nel post partita Galliani e Leonardo hanno smentito la notizia anche se ha precisato Galliani con il nuovo modulo e con l’arrivo di Beckham a gennaio è necessario rivedere i nostri programmi. Può esser un segnale di rottura?

  • Milan: Galliani gela i tifosi “Dzeko non arriverà”

    Milan: Galliani gela i tifosi “Dzeko non arriverà”

    Edin Dzeko
    Negli ultimi giorni le dichiarazioni del bosniaco Edin Dzeko avevano forse frettolosamente data per conclusa una trattativa che in estate più volte ha rischiato di far arrivare al contenzioso davanti alla giustizia sportiva Milan e Wolfsburg.

    Il rifiuto da parte del giovane attaccante di accettare le proposte del Manchester United e le dichiarazioni di voler solo il Milan potranno in qualche modo agevolare la trattativa ma come lo stesso Galliani tiene a precisare è tutt’altro che conclusa. Per Dzeko la società tedesca vuole un assegno da 30 milioni di euro e a quella cifra il Milan non potrà arrivarci per il nuovo credo societario dettato dalla crisi economica in atto e basato sull’auto finanziamento.

    Ecco le parole dell’ad Adriano Galliani:“Il Wolfsburg, quando lo abbiamo trattato, ci ha detto no, lui ha un contratto fino al 2012 e quindi non dipende solo da lui ma da chi detiene il suo cartellino. Se è un obiettivo per giugno? Dipenderà da noi, dal giocatore e dal Wolfsburg”.

  • Moggi attacca Blanc “non fece nulla per difendere l’onore della Juve”

    Luciano Moggi torna a colpire Jean Claude Blanc dalle colonne di Libero. L’ex direttore generale della Juventus attacca il neo presidente bianconero sempre nello stesso punto, riaprendo la stessa vecchia ferita: “Blanc insiste sui 29 scudetti, e ho già detto che l’asserzione, in sè meritevole, pecca molto quanto a tempistica. Avrebbe dovuto ricordarsene quando nulla si fece per difendere l’onore e la storia della Juve – ribadisce Moggi -. Vedo che nessuno ci casca, né il tifoso, né un commentatore illustre come Beccantini che a proposito della spiegazione fornita dal presidente bianconero (“per rispetto dei nostri supporter”) lancia un aggettivo lapidario “ruffianone”, sicuramente poco gradito dal massimo dirigente della Juve”.

    L’ex dg bianconero infierisce: “In verità non capisco (o la capisco troppo) tutta questa voglia di ricrearsi d’improvviso una verginità, quando ormai l’onore e la storia della Juve è stato sacrificato e dato in pasto a tutti. Blanc dovrebbe capire che il popolo juventino ha memoria lunga, sa quanto quella storia, carica di gloria, sia stata vilipesa dalla stessa società, non potendo avere altro significato quel volersi astenere da ogni difesa nei modi e nei tempi giusti in cui doveva essere portata avanti, ma al contrario, suggerendo anche la condanna, salvo poi fingere di scoprire (così il defenestrato Cobolli Gigli) che nessun illecito era stato accertato (e Zaccone, invece, fingendosi oppresso da troppe carte, nessuna delle quali forse era stata letta, parlò di un timore di serie C)”.

    Moggi passa poi dalla “questione morale” a quella processuale: “Molti lettori avranno seguito il resoconto dei giornali sulla vicenda dei sorteggi arbitrali nel processo di Napoli, e siccome spesso ci si ferma ai titoli, del tutto inesatti e incompleti, ne avranno percepito un significato molto lontano dal reale. Ho visto che anche una mia osservazione data in udienza, circa il ruolo dei giornalisti nei sorteggi, non è stata bene intesa. Avevo detto a proposito del “colpo di tosse strano” così ritenuto dal teste Manfredi Martino, che se lo stesso doveva aver un significato per l’accoppiamento partita-arbitro, allora dovevano essere interrogati al riguardo anche i giornalisti, perché l’irregolarità avrebbe dovuto coinvolgerli. Bene, un cronista attento è andato a chiedere al giornalista protagonista di quel sorteggio, Franco Morabito, se avesse notato qualcosa di irregolare e la risposta è stata netta, ‘non ricordo nessun colpo di tosse e niente di anormale’. Il sorteggio abbinò il nome di Collina alla gara Milan-Juve. Sulla vicenda, Beccantini, oggi da me supercitato, scrive che ‘Manfredi Martino non si è limitato a sdottorare di urne e palline. Ha pure confessato che appena poteva, telefonava a Leonardo Meani, il “preservativo” milanista di Adriano Galliani; i designatori, inoltre, gli avevano confessato che il presidente federale, l’imparzialissimo Franco Carrararo, smaniava dalla voglia di salvare Fiorentina e Lazio (e retrocessero Bologna e Brescia); per concludere Andrea Della Valle, presidente della Fiorentina frequentava spesso i raduni arbitrali di Coverciano. Capito, il devoto funzionario? Altro che colpi di tosse’”.

    Nel suo editoriale, Moggi, parla anche dei “fischi preventivi” a Marcello Lippi, schierandosi al fianco del ct azzurro: “Sarebbe opportuno non parlare dei fischiatori di Cesena, sparuti al punto tale che la maggior parte degli spettatori non li ha neppure sentiti. Siccome però c’è anche chi vi ha riservato un titolo, debbo tornare a stigmatizzare l’andazzo, che nulla c’entra con il celebre assunto che il pubblico ha il diritto di fare quello che vuole – sostiene Big Luciano -. Vogliamo confondere il dissenso relativo all’eventuale gioco della squadra con quello preventivo sul lavoro del ct e sulle sue scelte? Cancello l’idea che tutto sia stato organizzato, ma scopiazzato sicuramente: “l’imitatore” di turno in definitiva non riesce a sottrarsi alla voglia di seguire il gregge (delle contestazioni) sul leit motiv dell’anno, Cassano sì, Cassano no, come se la storia del calcio non ci avesse già dato precedenti di grandi esclusi, sacrificati per garantire compattezza al gruppo o alle idee del ct. Le stesse del resto vanno rispettate a prescindere: non sto neanche a sottolineare che, nel caso, stiamo parlando del commissario tecnico campione del mondo”, spiega l’ex dg juventino.
    via: Juvemania

  • Inzaghi al Chiambretti Night: “E’ il momento migliore della mia carriera, il rinnovo non è un problema”

    Lo show di Piero Chiambretti in onda su Italia 1 è ormai un appuntamento fisso per tutti i protagonisti del mondo pallonaro, che il conduttore stesso lo definisce il programma dei numeri uno. L’appellativo di numero uno calza a pennello su Pippo Inzaghi ed è per questo che non poteva mancare la sua presenza tra gli invitati dello show.

    Il bomber rossonero non è riuscito a sottrarsi alle domande dell’irriverente Chiambretti parlando anche di temi caldi come il rinnovo contrattuale e la Nazionale. Superpippo confessa di non esser preoccupato per il contratto “per quanto riguarda il mio futuro sono molto tranquillo perchè Galliani mi ha assicurato che ne parleremo a gennaio. Se i dirigenti lo vorranno, resterò in rossonero dove sogno di chiudere la mia carriera. Altrimenti andrò a giocare da un’altra parte perchè negli ultimi anni non mi sono mai sentito bene come adesso”

    Anche se la proposta di rinnovo tarda ad arrivare dalla dirigenza rossonera non ha senso montare un caso in quanto sicuramente non ci saranno problemi per il rinnovo per la riconoscenza e stima che il mondo rossonero ha nei confronti di Inzaghi a cui comunque non mancano i corteggiatori. Nonostante la veneranda età SuperPippo sarebbe accolto benissimo dal presidente del Parma Tommaso Ghirardi per far da chioccia ai tanti giovani in organico ma anche la Fiorentina di Prandelli penserebbe ad un talismano come Inzaghi per migliorarsi in Champions.

    L’ultima battuta è sulla Nazionale dove Pippo si chiama fuori per rispetto di chi ha conquistato la partecipazione al Mondiale “Credo che sia giusto che vada al Mondiale chi ha fatto le qualificazioni, per giugno io posso già prenotare le vacanze”

  • Milan: bello e giovane. Braida guarda la Francia per tre baby talenti, Galliani al bivio Nani o Krasic?

    L’immobilismo estivo in casa Milan sembra ormai un lontano ricordo, la società di pari passo con il buon momento che sta vivendo la squadra sembra aver ritrovato entusiasmo ed idee per il rilancio dei rossoneri verso nuove sfide e sopratutto nuovi traguardi.

    I siti web, la stampa, le trasmissioni sportive rischiano di cadere nel ridicolo parlando dei tanti giocatori che per un motivo o un altro sono accostati ai rossoneri. E’ logico, le bufale ci sono e ci saranno sempre ma quel che vi possiamo assicurare è che l’immobilismo rossonero del passato campionato è un miraggio. Il cambio di strategia imposto da motivi economici ha fatto si che la società si rituffasse sul mercato alla ricerca di talenti ancora in erba, il rilancio del settore giovanile è indispensabile ma lo è sopratutto aver il coraggio di dar fiducia ai prodotti del vivaio in prima squadra dando loro la possibilità di dimostrare il proprio valore.

    In quest’ottica arriveranno i nuovi colpi di mercato, dopo aver monitorato il Sud Africa ed esser riuscito a prender Hottor e Adiyiah e si continua ad avere una corsia preferenziale in Brasile grazie all’ottimo fiuto di Leonardo è Braida che partito in direzione Francia in cerca di nuovi giovani per rimpolpare la cantera rossonera. Il viaggio del ds rossonero Oltr’Alpi non è stato infruttuoso avendo annotato sul proprio taccuino addirittura tre nomi. Si tratta Cedric Mongogou roccioso difensore del Monaco sulle cui tracce c’è anche l’Arsenal di Wenger, Moussa Sissoko centrocampista del Tolosa accostato molte volte a squadre italiane con la Juventus su tutte al Milan potrebbe ricoprire in futuro il ruolo di Ambrosini e Gattuso vista la naturale propensione alla corsa e a ricoprire gli spazi davanti la difesa. Il nome più interessante sembra quello di Remy del Nizza, caratteristiche simili a quelle di Pato e del nuovo arrivato Dominic Adiyiah, ama giocare largo, esser lanciato negli spazi e non sembra disdegnare il dribbling sul diretto avversario.

    Su un altro fronte più suggestivo ed interessante forse sta lavorando Adriano Galliani, nei giorni scorsi vi abbiamo parlato di Milos Krasic e della sua voglia di Milan nei giorni successivi lo sfogo del portoghese Nani non più contento degli spazi che Alex Ferguson gli concede al Manchester United sembra aver fatto drizzare le antenne all’ad rossonero. Le qualità certo non mancano al giovane ragazzo che forse ha bisogno di maggiore continuità e sopratutto un allenatore pronto a creder in lui. Arrivare a Nani sarebbe forse più facile di Krasic per lo status di extra comunitario di quest’ultimo, starà al Milan e a Galliani prender la scelta più giusta senza dimenticare però l’interesse della Juventus per il portoghese.

  • Milan: Galliani “la svolta con la Roma”. Arriva la lettera ai tifosi

    Milan: Galliani “la svolta con la Roma”. Arriva la lettera ai tifosi

    galliani1-250Si respira aria nuova la Milan grazie al bel filotto di risultati utili collezionati dopo il cambio di modulo voluto da Leonardo e che ha riportato l’entusiasmo nei giocatori e sopratutto nei tifosi. Il più entusiasta di tutti sembra Adriano Galliani, l’amministratore delegato non sta nella pelle ed è finalmente tornato quel fiume in piena ricco di idee che nella memoria dei tifosi fa tornare in mente i migliori momenti dei rossoneri.

    Galliani intervistato ai microfoni di Sky indica nella partita con la Roma il momento della svolta “L’intervallo della partita con la Roma non passa alla storia, ma in quel momento eravamo addirittura tredicesimi, quando perdevamo 1-0 alla fine del primo tempo. Da allora e’ cambiato il vento e gli unici due pareggi sono arrivati col grande Real Madrid e l’altro a Napoli dove al 90′ stavamo vincendo. Avremmo potuto fare bottino pieno, ma va bene cosi”. Per quanto riguarda il mercato conferma l’ormai imminente doppio arrivo di Bekcham e del giovanissimo Dominic Adiyiah ““se facesse la stessa carriera di chi l’ha preceduto Sarebbe troppa grazia a Sant’Antonio” riferendosi a Messi e Aguero scarpa d’oro ai Mondiali Under 17 nelle due precendenti edizioni.

    L’unico neo per Galliani è la mancanza dei 16000 abbonati che rendono San Siro più vuoto “Mi manca molto, visivamente, il pubblico di San Siro. Ho analizzato un po’ i dati e mancano 16mila abbonati. Da 42mila siamo passati a 26mila. Il numero degli spettatori paganti e’ piu’ o meno lo stesso e sono persone diverse da quelle che facevano l’abbonamento l’anno scorso. Ci sono proprio 16mila innamorati delusi dalla vendita di Kaka’ per tornare ai vertici abbiam bisogno di loro ed per questo che ho preparato una lettera che manderò a ciascuno di loro”.

  • Milan: Galliani passa all’attacco “voglio i 16000 contestatori”

    Il Milan ha ritrovato compattezza e risultati grazie al nuovo modulo pensato da Leonardo che sfrutta appieno la qualità dei singoli rendendo i rossoneri imprevedibili in ogni frangente della gara. A dar manforte a Leonardo hanno contribuito i recuperi di Dida, Nesta e Borriello i veri acquisti di questo Milan uniti alla bella scommessa vinta ancora una volta dal tecnico brasiliano che è Thiago Silva.

    Ad onor di cronaca l’unico acquisto estivo rossonero, lo spilungone olandese Klass Jan Huntelaar preso dal Real Madrid in estate fino al momento si è rivelato un flop e c’è chi dice che già a gennaio potrebbe far le valigie per trasferirsi in Premier League.

    Ma il buon momento che stanno attraversando i rossoneri e gli acquisti promessi dalla società per gennaio hanno fatto togliere qualche sassolino dalle scarpe all’ad rossonero Adriano Galliani. In estate come ricorderete il Milan subì una forte contestazione da parte dei tifosi in seguito alla cessione di Kaka al Real Madrid, gli ultrà fecero una campagna di protesta contro la società e a risentirne fu la campagna abbonamenti andata terribilmente a rilento e chiusa con 16000 tessere in meno rispetto all’anno precedente.

    Il terzo posto in classifica e l’entusiasmo ritrovato dai tifosi verso questo nuovo Milan hanno fatto decidere alla società di riaprire la campagna abbonamenti, queste le parole di Galliani a Sportmediaset “Rivoglio allo stadio quei 16mila milanisti che non hanno rinnovato l’abbonamento a causa della vendita di Kakà. Riapriamo la campagna abbonamenti offriremo una tessera valida per le 10 partite del girone di ritorno, ovviamente a prezzi proporzionali rispetto a quelle originali”

  • Il calcio è uno sport maschio! Ne siete sicuri? Guardate questo video….

    In Italia è di questi giorni la polemica dei presidenti delle società calcistiche per tutelare i loro gioielli dalle randellate di rudi difensori e centrocampisti avversari, la Juventus ha reclamato per il trattamento ricevuto dal brasiliano Diego. In passato anche Adriano Galliani si era lamentato del trattamento che riceveva Kaka e lo stesso successe a Roma per il suo capitano Francesco Totti.
    Se siete ancora convinti che il calcio sia una sport di soli uomini fatto di agonismo e forza fisica, guardate questo video di una partita di calcio femminile americano in cui le giocatrici se le danno di santa ragione, come due pugili sul ring.