Tag: adriano galliani

  • Berlusconi: “Mancini non serve, meglio uno che fa gol”

    Mancini? E’ un altro trequartista. Il suo acquisto non l’ho proprio capito, e l’ho detto anche a Galliani“.

    E’ questo il pensiero di Silvio Berlusconi che ha commentato l’acquisizione del brasiliano da parte della societa’ rossonera da Gerusalemme dove si trova attualmente per impegni politici. Secondo il premier ciò che serviva realmente sarebbe stato un “bomber” e non l’ex giocatore dell’Inter.

    Non ci serviva Mancini, ma uno che finalizzi il gioco“.

  • Milan, Galliani: “Mancini è un’idea di Leonardo”

    I tifosi rossoneri si aspettavano qualcosa in più dalla campagna acquisti invernale rossonera ma invece saranno costretti a pazientare ancora vedendo i cugini nerazzurri far il buono e cattivo tempo nel calciomercato. La società di via Turati sta spingendo molto sul settore giovanile e grazie alle intuzioni di Leonardo in panchina sembra poter contenere i danni aspettando giorni migliori.

    Il mese di gennaio a riportato a Milanello David Beckham, professionista esemplare e ottima alternativa a tutti i centrocampisti rossoneri. I giovani di belle speranze Dominic Adiyiah e Simone Calvano sono investimenti in ottica futura e nelle ultime ore di mercato dai nerazzurri arriva Mancini.

    Il brasiliano è stato un pezzo pregiato della Roma di Capello prima e di Spalletti dopo ma in nerazzurro ha deluso. In rossonero con la truppa brasiliana dalla sua parte e con Leonardo in panchina potrebbe rilanciarsi, magari non diventerà un colpo indigesto per i nerazzurri con in passato lo furono Pirlo e Seedorf ma è un ottima alternativa a Pato e Ronaldinho nel modulo 4-2-fantasia coniato da Leonardo.

    A spiegare il perchè dell’ingaggio del brasiliano è l’ad Adriano Galliani: “Siamo molto contenti di aver fatto questa operazione. E’ un giocatore che ci serviva, voluto dall’allenatore che aveva chiesto un attaccante esterno. Reputiamo Mancini un calciatore importante, crediamo molto nel suo valore, ma sarà il campo a decidere”.

    Le prime parole di Mancini in rossonero: “Mi fa molto piacere essere qui. A Milanello vedo una atmosfera diversa, è un grandissimo centro sportivo. Mi sento come un ragazzino che ha tanta voglia di giocare. L’ultimo anno è stato difficile, ringrazio il presidente Moratti che ha capito la mia situazione e ringrazio il Milan per la fiducia. Sono contento di poter dimostrare di essere ancora l’Amantino che tutti conoscono. Il gioco che farà il Milan lo conosco, l’ho fatto con Capello alla Roma e in parte anche con Spalletti. Ultimamente ho giocato proprio poco, ma adesso giro pagina. Il Milan è una nuova avventura, un grandissimo Club, ho tanta voglia di riscatto, di vittoria, di serenità. Come è andata fra me e l’Inter? Magari potevo fare un po’ di più, il fatto è che dopo essere partiti con un modulo con tre attaccanti poi si è giocato a rombo. Comunque, adesso vita nuova”.

  • Inter vs Milan: altro che guerra fredda. Borriello risponde a Mourinho

    Inter vs Milan: altro che guerra fredda. Borriello risponde a Mourinho


    Inter – Milan è passato da quasi una settimana ma gli strascichi del post partita sembrano aver minato quell’apparente clima di non belligeranza che era in atto ormai da qualche anno tra le due società. La società di via Turati non ha gradito le accuse rivolte non troppo velatamente dalla dirigenza nerazzurro e da Mourinho ma ha evitato di rispondere ai giornalisti inghiottendo il boccone amaro e non dar adito ai giornalisti di montar un altro caso.

    Ma se Galliani, Berlusconi e Leonardo hanno evitato di rispondere ci ha pensato Marco Borriello a replicare per rime al tecnico portoghese che solo due giorni fa lo aveva accusato di aver insultato a più riprese l’arbitro senza esser nemmeno ammonito. L’ex bomber del Genoa risponde punto su punto alle accuse accusando l’Inter di scarsa sportività:

    “Prima precisazione: io all’arbitro non ho detto di tutto ma una frase normale – ‘è il caso di fischiare un fallo del genere?‘ – forse solo il modo è stato un po’ brusco. Precisazione numero due: io sono un giocatore sempre molto corretto e tollerante e Mourinho lo dovrebbe sapere. Se non lo sa, provi a domandare ai suoi difensori che mi hanno picchiato per tutto il derby senza che io reagissi. Precisazione numero tre: io sono certamente più educato di Sneijder che dovrebbe conoscere il regolamento e il regolamento dice che gli applausi all’arbitro sono considerati un’offersa grave. Precisazione numero quattro: nessuno di noi del Milan ha dato in escandescenze come ha fatto in continuazione la panchina dell’Inter. Precisazione numero cinque: il Milan non si è mai permesso di mancare di rispetto agli avversari e al loro presidente come invece ha fatto chi ci ha preso in giro indossando la maschera del presidente Berlusconi”

  • Calciopoli: un’intercettazione inchioda Baldini e Mazzini

    “Al processo di Napoli tirerò fuori un’intercettazione tra Baldini e Mazzini, in cui l’ex dirigente della Roma dice a Mazzini che riuscirà a far cacciare dal calcio Moggi, Giraudo e Galliani ma a lui lo salverà in cambio di una sistemazione per il suo amico Renzo Castagnini (oggi alla Juve…)”.

    Così Luciano Moggi dagli studi di Studio Stadio, in cui era presente come ospite anche l’opinionista Stefano Discreti, aveva annunciato al mondo domenica scorsa l’esistenza di una telefonata tra Franco Baldini, il suo grande e storico accusatore nel mondo nel calcio, ed uno dei protagonisti poi di Calciopoli, Innocenzo Mazzini, vicepresidente della FIGC. Sette giorni dopo, eccola qui.
    La telefonata risale al 2005. Franco Baldini all’epoca dei fatti fresco ex dirigente della Roma chiede ad Innocenzo Mazzini di spendersi con Luciano Moggi in favore di Renzo Castagnini, suo amico, affinché venisse assunto dall’Arezzo Calcio. Il “giro Veltroni” non basta più, ci vuole il “giro Moggi”. Baldini suggerisce a Mazzini di mentire a Moggi riguardo una sua presunta inimicizia con il Castagnini “sin da quando erano piccoli”.

    Al minuto 1 della conversazione si può agevolmente sentire Baldini annunciare a Mazzini quale sarà la ricompensa per i suoi eventuali servigi. Franco Baldini dice: “Forse se ti comporti bene, quando farò il ribaltone e tanto lo farò perché io vivo per quello, fare il ribaltone e buttare tutti di sotto dalla poltrona, io ti salverò. Forse”. Al minuto 8 della conversazione, Mazzini solidarizza con Baldini fresco disoccupato e aggiunge che “tra un anno e mezzo però quando cambieranno un po’ di cose” chissà. Col ribaltone Baldini magari tornerebbe a lavorare. Baldini a proposito di quel ribaltone per il quale “ormai vive” lo rassicura a sua volta. “Io mi sono sempre guardato bene dal fare il tuo nome. Ho parlato di Carraro, Galliani, Giraudo. Non t’ho mai nominato”. Anzi. “Ho avuto persino il timore che tu ne fossi geloso”. Al processo Gea, è stata acclarata l’amicizia dapprima negata tra Baldini ed il maggiore dei Carabinieri Attilio Auricchio. All’epoca della telefonata in cui Baldini annuncia a Mazzini di star preparando il ribaltone del calcio italiano facendo nomi a qualcuno, il colonnello Auricchio era il responsabile delle segretissime indagini in corso su Calciopoli.

    La telefonata è del 2005. Baldini ci aveva quasi preso. Moggi, Giraudo e Carraro saranno “ribaltati” (Galliani quasi). Castagnini tornerà a lavorare. Alla Juve. Ma Mazzini non si salverà. (Ascolta l’audio dell’intercettazione)
    [via: juvemania]

  • Milan: il sostituto di Huntelaar sarà Nené

    La volontà di Klaas Jan Huntelaar di giocare con più continuità per non perdere la convocazione ai mondiali di questa estate in Sud Africa costringe il Milan a tornare sul mercato in cerca di un sostituto. L’olandese ha buon mercato in Inghilterra e Germania con Liverpool e Amburgo in questo momento il pole position, i Reds di Rafa Benitez sono alla ricerca di una prima punta capace di sostituire in campo e nel gioco del tecnico spagnolo l’infortunato Fernando Torres.

    Il Milan non vorrebbe cedere l’olandese ma di fronte ad una offerta vantaggiosa per il giocatore e sopratutto per il club sembra intenzionata a muoversi sul mercato. Pare infatti che Galliani si sia già cautelato trovando l’accordo con il Cagliari per il passaggio in rossonero del brasiliano Nené, nei sogni rossoneri a dire il vero c’era Alessandro Matri ma lo straordinario campionato impone al presidente Cellino a tenere il ragazzo almeno fino a fine stagione.

    Nené a quanto pare stuzzica la curiosità rossonera e sopratutto di Leonardo, il tecnico brasiliano infatti sembra sicuro sulle doti del ventieseienne portato in rossoblù questa estate da Davide Lippi. Il giocatore arriverebbe in prestito con diritto di riscatto qualora riuscisse a guadagnarsi un posto nel parco attaccanti della prossima stagione.

  • Inter vs Milan: Oriali infiamma il derby, Moratti fa il pompiere

    Inter vs Milan: Oriali infiamma il derby, Moratti fa il pompiere

    lele_oriali

    Il clima del derby si ancora più incandescente dopo la vittoria del Milan contro il Siena che ha riportato i rossoneri a 6 punti. In casa Inter ancora non si è digerito lo slittamento della partita di Coppa Italia contro l’Udinese a mercoledi prossimo ma dalle parole di Lele Oriali si intuisce che il problema è anche il recupero della partita contro la Fiorentina. Il presidente Massimo Moratti cerca però di metter acqua sul fuoco e pensa alla via del dialogo come soluzione migliore per vivere un derby importante in un clima tranquillo.

    “Adesso penso solo alla partita di domenica. Per quel che riguarda la polemica, vedremo, parleremo con la Lega e con Adriano Galliani, ma penso si potra’ risolvere tutto in maniera intelligente. In che senso? Non lo so, vedremo. “il Milan sta giocando molto bene, ha i giocatori che sono in forma e credo che verrà fuori una bellissima partita, senza dubbio”.”

    Di tutt’altra intensità e orientati a render ancor più infuocata la settimana pre derby sono le dichiarazioni di Lele Oriali:

    “Il cambiamento è inconcepibile. Non mi meraviglierei che ci chiedessero di giocare in Coppa Italia questa settimana. Se ci avvisano adesso, ci organizziamo. Mi auguro che l’arbitro non ci penalizzi e che l’Inter possa finire in 11. Con questa vicenda il Milan ha confermato di essere forte in campo e anche fuori. Francamente non sapevo che Galliani fosse ancora il presidente della Lega Calcio. Bastava che avvertisse. E ancora: “Il rinvio di Fiorentina-Milan? Strano che non l’abbiano spostata dopo l’ultima giornata del girone di ritorno”

  • Serie A: Milan – Siena 4-0. Le interviste

    Ronaldinho: “Mi sento amato e sono felice, io arrivo al campo felice e dopo tutto va benissimo. Ai tifosi dell’Inter in vista del derby non dico niente li rispetto molto, quando vado per Milano i tifosi dell’Inter mi trattano sempre con simpatia e li ringrazio. Non so se vinceremo lo scudetto, dobbiamo fare bene in tutte le competizioni e continuare a divertirci.”

    Adriano Galliani: (polemica dell’Inter per le date di Coppa Italia) “L’Inter non doveva essere informata – spiega – perché il derby si gioca di domenica e la partita era fissata per il 28 per esigenze televisive. L’Inter non ha avuto nessuno spostamento”.
    “La questione – continua Galliani – è di una semplicità assoluta. Di mettermi in polemica con Paolillo non ho nessuna voglia. L’Inter non ha avuto nessuno spostamento, la Lega ha accettato questo e tutti hanno detto sì. Il nostro compito era solamente quello di avvisare le televisioni che vendono il prodotto”

    Leonardo: “Noi facciamo bene a pensare ad una partita per volte, questa ora è la nostra forza. Però mancano tante partite importanti e difficili. Giocando così è importante la continuità”. Leonardo, ai microfoni di Sky Sport, racconta la soddisfazione del dopo Milan-Siena, terminata con un poker rossonero: “Ora stiamo vivendo momenti molto belli, dopo averne visti di difficilissimi”. Ronaldinho ha realizzato una tripletta: “E’ normale che chi sente l’amore della gente, risponde. Lui sta facendo divertire tutti, è un grande. Sta facendo una grandissimi stagione, ha ritrovato il gusto per il bel gioco ed ora anche i gol”.
    Il derby, ha concluso il tecnico, “arriva in un bel momento bello per il campionato, in cui crea colore perché siamo più vicini. Ci sarà attenzione ed aspettative. Sono felice di poterle vivere”.

  • Inter furiosa per il cambio date di Coppa Italia. Moratti minaccia: “Con la Juve in campo la Primavera”

    La richiesta di spostare Milan-Udinese di Coppa Italia, fatta dalla società rossonera alla Lega, sta mandando su tutte le furie l’Inter.
    La partita è stata infatti spostata dal 20 gennaio al 27 e ha creato un effetto domino sul calendario non solo del Milan ma anche su quello, a quanto pare, dell’Inter, che ovviamente non ha gradito del tutto la disponibilità che la Lega Calcio ha mostrato ed ha avuto nei confronti dei “cugini”.
    L’Inter è indignata per via del fatto che a San Siro si disputeranno 2 partite in 2 giorni e tra le 2 alla società nerazzurra è parso chiaro il fatto di tutelare gli interessi del Milan, nonostante il quarto di finale sicuramente più intrigante debba essere disputato proprio dall’Inter che se la vedrà contro la Juventus.
    Massimo Moratti, il Presidentissimo della società di Corso Vittorio Emanuele, ha minacciato, senza giri di parole, di far scendere in campo la squadra primavera.
    Mossa necessaria, questa, a far capire al Presidente di Lega, Maurizio Beretta, le ragioni del club nerazzurro che non ha la minima intenzione di perdere un giorno di riposo a scapito proprio dei cugini rossoneri, visto che la gara contro la Juve sarà spostata dal 27 gennaio al 28 gennaio. E il tutto senza avere responsabilità su questi stravolgimenti del calendario non avendo gare di Campionato da recuperare, al contrario del Milan. Anche l’A.D. Paolillo ha definito il calendario inaccettabile e ha chiesto di giocare Inter-Juve mercoledì il 27 gennaio.
    La replica di Adriano Galliani è stata un pizzico ironica e provocatoria ma ha lanciato un’idea da tenere in considerazione, ovvero il cosiddetto sorteggio per definire la priorità della gara da disputare.
    Beretta ha infatti accolto di buon grado questa dichiarazione, ora la palla passa a lui per riuscire a districare questa spinosa questione, nella quale si riflettono anche le prime schermaglie pre-derby. E a giudicare dai toni accesi, dal nervosismo e dalle dichiarazioni, la squadra che sente di più la pressione è sicuramente l’Inter, pur non avendone nessun motivo per esserlo vista la situazione di vantaggio in classifica.

  • Verso il derby: è scontro. Inter nervosa, Milan scaramantico

    Il bel campionato del Milan di Leonardo fa rivivere ai due popoli di Milano un infuocato periodo di avvicinamento alla stracittadina che come sappiamo si giocherà solo nel prossimo week end. Ad alzare i toni dello scontro dialettico è stata la notizia dell’interessamento da parte dei rossoneri per il laterale brasiliano Mancini.

    Dopo gli sfottò nati dalle cessioni di Clarence Seedorf e Andrea Pirlo, il presidente Moratti non vuol rischiare la possibilità di rinforzare i cugini nonostante in questi ultimi anni i nerazzurri sono stati semprer superiori. La decisione, da parte della Lega, di modificare il calendario di Coppa Italia facendo giocare a San Siro prima i rossoneri e poi la squadra di Mourinho nel delicato match contro la Juve ha innescato la protesta del club di via Durini.

    L’amministratore delegato Paolillo attraverso un comunicato manifesta il suo disappunto E’ inaccettabile che venga modificato e organizzato un calendario facendo giocare, a 24 ore di distanza, sullo stesso terreno due gare, e la seconda è una sfida di prestigio come Inter-Juventus. Tutto ciò è assurdo, ridicolizza la coppa nazionale e la serietà della Lega Nazionale Professionisti. L’Inter chiede ufficialmente di giocare Inter-Juventus mercoledì 27 gennaio, altrimenti che si cerchi un’altra data per Fiorentina-Milan, per altro una gara che non è stata recuperata nell’immediato e della quale era già stata programmata una data certa”.

    Di tutt’altro tono e orientata alla distensione la risposta del Milan:
    “L’amministratore delegato dell’Inter Ernesto Paolillo ha richiesto di far disputare il 27 gennaio la gara Inter-Juventus onde evitare che la Coppa Italia sia ridicolizzata Pur non essendo chiarissima la ragione per cui questo evento dovrebbe verificarsi, l’A.C. Milan si dichiara ben disponibile a evitarlo e propone allo scopo di stabilire con sorteggio quale delle gare Milan-Udinese e Inter-Juventus debba disputarsi per prima”.

    Al di là di chi ha torto o ragione si ha l’impressione che la società nerazzurra nonostante il consistente vantaggio in classifica e le tantissime vittorie degli ultimi anni senta di più la pressione del derby.

  • Milan: Galliani blocca Dzeko. Il bosniaco sarà rossonero a giugno

    Adriano Galliani cerca di anticipare la folta concorrenza intorno al corazziere bosniaco Edin Dzeko iniziando a tessere il mosaico degli accordi con i dirigenti del Wolfsburg in vista della prossima stagione. La volontà dell’attaccante di giocare con i rossoneri mette Galliani in una posizione privilegiata ma l’amministratore delegato sa bene che per esser al sicuro bisogna trovare l’accordo prima che si scateni la bagarre evitando cosi l’asta sul cartellino.

    Il Wolfsburg vuole 40 milioni di euro per il suo gioiello ma a differenza del passato pare che il prezzo possa esser limato grazie all’inserimento di una contropartita tecnica. L’indiziato è Huntelaar a disagio in serie A potrebbe tornare ad esser il cecchino di un tempo nella Bundesliga, l’olandese è apprezzato dalla dirigenza tedesca e sembra che già nel primo incontro tra le due dirigenze avvenuto nei giorni scorsi Adriano Galliani e il direttore sportivo dei campioni di Germania in carica ci sia stato un accordo di massima.

    In estate dunque a meno di clamorosi stravolgimenti il Milan riuscirà a tesserare il sogno della scorsa estate mettendo nel suo parco attaccanti un pedina importante che farà compiere ai rossoneri il definitivo salto di qualità.