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  • Il Milan su Veloso, dirigenti in Sudafrica per Portogallo-Corea

    A piccoli passi e senza dare molto nell’occhio il Milan inizia a muovere i primi passi per consegnare a Massimiliano Allegri un organico competitivo per tentare di colmare il gap dalle rivali allo scudetto. Tanti i nomi intorno ai rossoneri che però hanno la necessità di contenere i costi e di togliere dal bilancio quei giocatori ormai fuori mercato.

    Il Corriere dello Sport questa mattina mette in risalto l’interesse rossonero per Miguel Veloso, il biondo centrocampista portoghese, in passato richiesto da Mourinho per l’Inter, pare abbia dato l’ok al trasferimento in Italia e oggi in occasione di Portogallo-Corea sugli spalti ci saranno degli emissari rossoneri per visionarlo e magari strappargli l’accordo definitivo.

    Le pretese dello Sporting Lisbona sono scese dai 20 milioni del mercato invernale e ad oggi si potrebbe chiudere per una cifra intorno ai 10.

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    I consigli di Moggi a Galliani: “Jonathan, Kolarov e… Ibra”

    Luciano Moggi nella veste di editorialista per TMW si diverte a dar consigli utili per il calciomercato “all’amico” Galliani su possibili colpi interessanti per il Milan. Anche per l’ex direttore generale bianconero il Milan avrebbe bisogno di una mini rivoluzione, scegliendo finalmente un portiere di sicuro affidamento e futuro (Viviano la prima scelta, Marchetti l’alternativa).

    Dopo il portiere il bisogno sostanziale rossonero è sugli esterni bassi, i consigli di Moggi portano al brasiliano Jonathan, laterale destro del Cruzeiro con un ottimo rendimento e dal prezzo non eccessivo. Per l’out sinistro invece il nome è noto agli sportivi italici è Kolarov, il serbo nel mirino di Real e Inter garantirebbe dinamismo e qualità alla manovra rossonera, facendo rivivere anche a Pirlo i fasti di un tempo.

    Bocciati Gattuso, Seedorf e Ronaldinho secondo Moggi il Milan potrebbe provare a prender Ibra almeno in prestito per comporre con Pato una coppia completa e devastante.

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  • Il Milan vara il mercato. La strategia dei “mattoncini” di Galliani è ancora attuale

    Si erano instaurati tanti dubbi sulla solidità della dirigenza rossonera e sopratutto sul modo “antico” di far mercato di Adriano Galliani e Ariedo Braida, due dirigenti tra i più vincenti della storia del calcio.

    Poi in un sol giorno tre colpi alla Galliani, Cellino libera Allegri in virtù degli ottimi rapporti costruiti negli anni dalla dirigenza sarda con il plenipotenziario rossonero, arriva Amelia a costo zero e viene venduto Storari per una cifra ottima che permette di far una plusvalenza importante in tempo di austerity.

    Ma la cessione di Storari potrebbe esser la prima di tante operazioni minori che porteranno poi il Milan a sferrare il grande colpo sul mercato. Proprio la strategia dei “mattoncini”, utilizzata da Galliani per portare Ronaldinho in rossonero qualche stagione fa torna attuale come non mai.

    Per arrivare al brasiliano l’ad rossonero cedette tanti giocatori non altisonanti ma che alla fine portarono nelle casse rossonere il gruzzoletto necessario all’acquisto. Da Storari, Paloschi, Astori e dalle cessioni di Oddo, Kaladze e Jankulovsky nascerà il nuovo Milan.

  • Il Cagliari libera Allegri gratis: “i sentimenti non hanno prezzo”

    Si era creato un grande frastuono intorno alla vicenda della rescisione tra Massimiliano Allegri e il Cagliari. Sembra che una telefonata tra Galliani e Cellino abbia ricostruito i ponti e convinto l’orgoglioso presidente sardo a lasciar partire verso nuovi lidi il suo tecnico. L’ufficializzazione arriva in un comunicato rilasciato sul sito ufficiale del club isolano dove nonostante le frizioni dello scorso campionato la società dimostra affetto nei confronti del tecnico

    “Nonostante l’amarezza e la delusione lasciataci dallo scarso coinvolgimento dimostrato dall’allenatore Massimiliano Allegri nel finale di campionato, a seguito della richiesta fatta dalla Società Milan, il Presidente Massimo Cellino ha deciso di liberarlo.

    Pur avendo il Milan dato la sua disponibilità, la Cagliari Calcio non ha richiesto alcun indennizzo economico, considerando l’impossibilità di quantificare il valore dei sentimenti.

    L’unica nota positiva è che la conclusione del rapporto di Allegri permette di chiudere definitivamente la parentesi e potersi dedicare al futuro del Cagliari attraverso la scelta del nuovo allenatore.”

  • Milan: ecco Allegri. Accordo telefonico tra Cellino e Galliani

    Il matrimonio tra il Milan e Massimiliano Allegri si farà. A far sbollire la rabbia del presidente del Cagliari Cellino è stato Adriano Galliani che con una telefonata è riuscito finalmente a sbloccare questa fase d’impasse.

    E’ questione di ore o al massimo di giorni l’ufficializzazione del nuovo tecnico rossonero che avrà il difficile compito di far dimenticare ai tifosi l’amato Leonardo riportando il Milan a competere per obietti importanti.

    I due dirigenti potrebbero aver discusso anche della comproprietà del giovane Astori, il difensore dovrebbe restare in Sardegna dove potrebbe esser raggiunto da Legati, riscattato ieri dai rossoneri.

  • Il Milan blinda Storari. La Samp vira su Curci

    Il Milan non lascerà partire Storari la Samp dovrà rassegnarsi a trovare un degno sostituto. Adriano Galliani non ha nessuna intenzione di cercar un degno sostituto di Abbiati per la porta rossonera e per far capire l’importanza di Storari per i rossoneri ci sarà un adeguamento contrattuale.

    Storari raggiungerà il milione di euro a stagione e il suo contratto sarà allungato di un anno. Per la Sampdoria è giunta l’ora di trovare una degna alternativa, i nomi sono quelli di Curci, Sorrentino e Marchetti.

    Le quotazioni del portiere del Cheivo e del Cagliari sono però molto alte e per questo i doriani starebbero corteggiando il giovane Curci.

  • Milan: Joe Cole e Clerc dopo Yepes. Non male il mercato low cost

    Milan: Joe Cole e Clerc dopo Yepes. Non male il mercato low cost

    Costretto a far i conti con i capricci di Cellino per annunciare Allegri in panchina e con i capricciosi Jankulovsky e Kaladze legati alla poltrona, Adriano Galliani sta varando un calciomercato atipico ma forse non del tutto sconveniente.

    Sulla stessa lunghezza d’onda dell’operazione Yepes l’ad rossonero sta valutando altri acquisti low cost in modo da rimpinguare la rosa nei ruoli scoperti. Il budget risicato e la necessità di non gravare ulteriormente sulle casse del presidente Berlusconi, svuotate da ingaggi faraonici e da scelte non sempre illuminate.

    Ieri c’è stato un incontro tra il procuratore di François Clerc, esterno difensivo 27enne in scadenza di contratto con il Lione e quindi libero di accasarsi a costo zero. L’idea del Milan è un triennale da quasi due milioni a stagione e la trattativa potrebbe andar in porto.

    Suggestivo anche l’indiscrezione che vorrebbe il Milan interessato a Joe Cole, funambolo del Chelsea. Sull’inglese ci sono gli occhi di tantissime squadre, dalle inglesi Arsenal e Manchester United al Valencia, ma anche Juve e Lazio in Italia. Il Daily Mail inserisce il Milan come favorita all’acquisto per il blasone del club e per la volontà del giocatore di giocare in un altro campionato. Starà adesso a Galliani far accettare il tetto massimo di 4 milioni.

  • Galliani rassicura i tifosi: “Pato resta e per Allegri nessun problema”

    Adriano Galliani a margine dell’assemblea in Lega Calcio ha ancora una volta precisato l’assoluta incedibilità di Pato e smembrato il campo da illazioni e presunti intoppi sull’arrivo di Massimiliano Allegri sulla panchina rossonera. In mattinata l’assenza di Cellino alla riunione in Lega aveva fatto ipotizzare un distacco nella trattativa per liberare il tecnico. E sul mercato…


    “Per Allegri non ci sono problemi, sapete tutti chi sarà il prossimo tecnico del Milan. Pato? Rimane al Milan, ha un contratto fino al 2013. Il rapporto con il Real è privilegiato, come sempre, però al momento non c’è nessun giocatore che ci interessa”.

  • Calciopoli: a Napoli si accelera. La sentenza entro Natale

    La giudice Casoria pare voglia dare una sterzata ai lenti meccanismi burocratici delle aule di tribunale italiano serrando le udinenze del processo a Calciopoli e arrivare quindi a sentenza entro Natale. Pur tra mille difficoltà logistiche e alcuni teste impegnati in Sud Africa, prima della pausa estiva ci saranno ancora quattro udienze dove saranno chiamati a deporre i testimoni della difesa.

    Con ritmo incessante si susseguiranno altri protagonisti dello scandalo, i difensori di Bergamo e Pairetto batteranno ancora sulla regolarità dei sorteggi chiamando in aula dopo il notaio Iori anche Tavassi entrambi garanti della regolarità e molti giornalisti addetti all’estrazione.

    Ci sarà spazio per Adriano Galliani, il presidente del Livorno Spinelli e quello dell’Ancona Pieroni e come dice Tuttosport si tenterà di dimostrare che di griglie si parlasse tutti, che il sistema era quello per­ché c’era un accordo politico­economico tra Figc e Lega, coi soldi pagati per il sistema arbitrale che venivano stor­nati dal bilancio federale grazie alla rinuncia della Confindustria del contributo federale.

  • Milan: la follia Mancini incastra Galliani. Ma Berlusconi ha altre colpe

    L’ingaggio di Amantino Mancini durante la sessione di mercato invernale fu forse il primo grave motivo di contrasto tra Leonardo e il presidente Berlusconi. Il tecnico brasiliano era convinto del “colpo”, il premier lo aveva da subito bollato come un acquisto flop, inutile e dannoso per le casse rossonere.

    Son passati solo sei mesi e Amantino Mancini oltre ad essersi rivelato un flop dal punto di vista tecnico sarà la zavorra del mercato rossonero. La trattativa con l’Inter prevedeva infatti il riscatto concordato a fine stagione per 3 milioni e 750mila euro e di conseguenza il pagamento dell’intero ingaggio fino al 2014 con un esborso netto di 3 milioni e 800mila euro a stagione, al lordo 7 milioni e 600mila.

    Un operazione disastrosa da 30 milioni di euro complessivi che va a compromettere ulteriormente il bilancio rossonero. Ma se in tempo di “vacche grasse” i rinnovi milionari di Kaladze, Oddo, Jankulovsky e quelli di cuore concessi a Gattuso e Ambrosini passavano inosservati, l’operazione Mancini incastra l’ad Adriano Galliani evidenziando la mancanza di programmazione.

    Ed è qui che iniziano le colpe del presidente Berlusconi, il suo disinteresse per il Milan dettato dalle esigenze politiche ha indebolito il managment rossonero evidenziando lacune strategiche rilevanti. E’ vero, Berlusconi e la sua famiglia stacca un assegno di 50 milioni di euro ma solo per coprire il buco di bilancio.

    Sarà un altro di passione per i tifosi rossoneri con acquisti low cost e a saldo, ma la speranza è che dalla prossima stagioni si rinizi a programmare. Andranno in scadenza infatti, tanti contratti zavorra e sarà l’occasione giusta per ripartire.