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  • Calciopoli: la morte del papa aiutò Galliani

    Calciopoli: la morte del papa aiutò Galliani

    File scottanti, intercettazioni bollenti, omissioni pericolose. Il processo napoletano a Calciopoli sta delineando un profilo completamente diverso da quello disegnatoci nell’estate del mondiale tedesco dalla giustizia sportiva tramite la ricostruzione del colonnello Auricchio e dei pm.

    Assodato che l’Inter non meriti la corona dell’onestà il lavoro dei periti della difesa stanno scovando nuove intercettazione che comproverebbero l’interessamento anche di Adriano Galliani nella lotta di potere per assicurarsi i servigi dei designatori e cercar di modificare a tavolino l’esito del campo.

    Tuttosport, oggi, proprio dopo la piccata risposta dell’ad rossonero alle accuse di Marotta, pubblica una intercettazione tra Meani, Ramaccioni e lo stesso Galliani in cui quest’ultimo svela le pressioni per fal saltare la giornata di campionato per recuperare Kaka e Shevechenko. Di seguito vi lasciamo l’intercettazione riportata da Tuttosport

    Ecco la telefonata Meani-Ramaccioni- Galliani del 3 aprile 2005(L’audio dell’intercettazione)

    Meani. Ciao Silvano ( Ramaccioni, il team manager, ndr) sono Leonar­do. Allora cosa han fatto? Hanno fatto slittare il campionato, allora, praticamente Ramaccioni. Sì, Sì Se vuoi ti pas­so il presidente, te lo passo. E’ sli­tatto.

    Galliani: Leonardo?
    M: Dottore?
    G. Allora abbiamo slittato, giochia­mo sabato alle 20.30, anzi alle 18 col Brescia, poi domenica andiamo Siena.
    M. Senza Kakà senza l’altro
    G. Ma secondo lei io dormo?
    M. No
    G. Lei pensa che io dormo, ma por­ca troia. Anche perché quel figlio di puttana di Moggi, le racconto: Mog­gi, che è un figlio di puttana, faccio sentire anche a Costacurta così si carica. Ha pure chiamato Preziosi ( e gli ha detto) Adriano l’ha fatto ap­posta così recupera i sudamerica­ni, c’hanno Shevchenko che sta meglio, hanno spostato di una set­timana. Con l’Inter ce l’abbiamo già. Dopo pensiamo a quelli di Torino l’abbiamo già sistemata perché l’ac­coppiata Moggi- Capello è?
    M. : E’ micidiale?
    G. : Come Capello- Sensi, via Ca­pello, Sensi è tornato amico. L’ab­biamo purgato già l’anno scorso ( la Roma di Capello perse lo sprint scudetto col Milan, ndr), lo purghia­mo anche quest’anno ( allenando la Juve, ndr). Fa niente ( ride). Capito Leonardo. E’ pieno di uccelli padu-l­i, se non tiri le corde, non capisco­no?
    M: Anche se ho visto che nel sor­teggio gli è saltato fuori Collina ( ar­bitrerà Fiorentina- Juve 3- 3 del 10 aprile 2005, ndr): e ciò è positivo.
    G. : Tranquillo, vigilare su tutto.

    La telefona­ta Meani- Galliani del 19 aprile 2005
    Galliani: Ha parlato con qualcuno dei due ex designatori?
    Meani: Dio bono, altro che parlato. Non ha visto che in macchina c’era Ancelotti e gli bestemmiavo paro­lacce, e Ancelotti mi fa: ma che co­sa gli dici.
    G. A chi?
    M. A Bergamo e Mazzei, perché Pairetto è in Germania
    G. : E che dicono questi signori?
    M. : Si cagano addosso: frasi di cir­costanza? “ chi va a pensare un er­rore del genere da uno così ( Baglio­ni, ndr)”. Con una squadra come il Milan a un minimo dubbio si sta giù con la bandiera, non si va su a van­vera. Questa è gente che non è pre­parata psicologicamente. Cosa vi preoccupate più del Palermo? Ha visto la designazione? Ci mandano persino Puglisi ( amicissimo di Mea­ni, ndr). Adesso, gli ho detto, vieta­to sbagliare e vietato sbagliare dal­l’altra parte ( della Juve, ndr), nel senso contrario però. Questo è un periodo pericolosissimo.
    G. : Lo so, lo so.
    M.: Anche perché lui mi fa: siete an­dati in vantaggio lo stesso? ( dopo l’annullamento del gol di Sheva, il Milan segnerà con Crespo l’ 1- 0, ndr). Gli ho detto: comincia a darmi il mio gol. Dottore, ha parlato ieri con Collina ( con cui doveva parlare segretamente per un futuro da desi­gnatore: ricordiamo che allora per la scelta del designatore serviva il placet del presidente di Lega, Gal­liani, ndr)? La cercava.
    G. : No.
    M. : Guardi che la chiamerà.
    G. : Adesso, lo cerco io.

  • Galliani vs Marotta. E’ rottura tra le alleate?

    Galliani vs Marotta. E’ rottura tra le alleate?

    “Mi dispiacciono le sue dichiarazioni, poteva evitarsele perché noi noi non parliamo mai degli altri e lo inviterei a fare altrettanto: altrimenti gli potrei far notare che l’altra sera c’era un rigore su Mexes o altro… Mai mi sarei sognato di andare a parlare di rigori dati o non dati alla Juve: ha sbagliato”.

    Ha aspettato, temporeggiato perchè il derby era una partita troppo importante per il Milan ma una volta incamerati i tre punti Adriano Galliani, con il “ghigno” da capolista bacchetta Beppe Marotta per le dichiarazioni fatte nel post partita di Juventus-Roma. Il plenipotenziario rossonero non ha preso bene il paragone fatto dal dg bianconero per testimoniare il disappunto della Vecchia Signora per il trattamento arbitrale.

    L’uscita di Marotta potrebbe esser uno sfogo dovuto al nervosismo del momento, ma conoscendo l’enorme esperienza dell’ex doriano viene più facile immaginarlo come un attacco mirato per far sorgere uno stato d’allerta minando di fatto l’alleanza tra due delle super potenze del calcio.

    Ai tempi della Triade Milan e Juve erano praticamente alleate nelle stanze del potere, dai diritti tv alla politica sportiva per poi farsi battaglia in campo e nei salotti sportivi. L’ultimo Moggi attaccò pubblicamente il potere mediatico rossonero ma la gestione successiva cercò di riportare la calma con un presunto accordo di non belligeranza sul calciomercato.

    Adesso? Il riavvicinamento tra Agnelli e Moggi potrebbe scardinare ancora una volta le carte in tavolo facendo saltare i possibili scambi a gennaio pensati per completare i buchi in organico. Ci sarà una nuova guerra fredda?

  • A Galliani non piace il “Bunga Bunga”

    A Galliani non piace il “Bunga Bunga”

    In occasione della premiazione intitolata alla memoria di Giacinto Facchetti e consegnata quest’anno a Gianfranco Zola nella sede della Gazzetta dello Sport, Galliani ha voluto precisare il perchè della sua presenza fra gli ospiti: “Sono intervenuto alla premiazione per la grande stima che mi legava a Facchetti e per rispetto alla sua famiglia, ma non ho apprezzato affatto quel titolo…” Il chiaro riferimento è a quel “Bunga Bunga Juve” con cui la “rosea” ha voluto celebrare la vittoria della Juventus nella sfida contro il Milan, riprendendo il tormentone nato dopo il coinvolgimento del Premier Berlusconi, nella vicenda della giovane marocchina Ruby.

    Il direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti ha però voluto sminuire l’accaduto: “Gli auguro sinceramente che nelle prossime settimane sia il Milan a fare “bunga bunga” agli avversari. E sono sicuro che i rapporti con il Milan torneranno presto a essere distesi e corretti come sempre.

  • Galliani blinda Inzaghi e mette in guardia Allegri

    Galliani blinda Inzaghi e mette in guardia Allegri

    Le dichiarazioni di Pippo Inzaghi dalla poltrona di Controcampo avevano spaventato il popolo rossonero legato al bomber in maniera viscerale ma le parole di Adriano Galliani oggi placano ogni dubbio “non c’è nessuna possibilità al mondo che vada via”. Se SuperPippo non si tocca e in panchina insieme a lui ci vanno anche Ronaldinho e Pato vuol dire che Allegri ha il coraggio di far scelte impopolari e in alcune occasione è pronto a metter da parte il diktat presidenziale.

    Ciò che non va bene è la puntualizzazione successiva dell’ad rossonero “non discuto le scelte dell’allenatore lui ha a disposizione un grande organico e decide in base a quello che vede durante gli allenamenti. In effetti ho notato che ieri in panchina c’erano quattro grandi campioni”. Ad un lettore disattento potrebbero sembrare dichiarazioni normali e pro tecnico, viceversa guardando l’ambiente attuale rossonero non fanno altro che metter sotto pressione il tecnico mettendolo in guardia proprio dalle sue scelte.

    L’ultima battuta sul derby e sugli infortuni dell’Inter “Nonostante gli infortuni l’Inter rimane una squadra molto temibile. Quest’anno le sta accadendo la stessa cosa successa a noi un anno fa, quando fummo falcidiati da infortuni di ogni tipo. Mi spiace tanto faccio tanti auguri a Samuel, che è uno dei centrali più forti del mondo, e anche a Maicon, che ha fortunatamente una lesione più lieve”

  • Scintille di buon “auspicio”, Ibra e Onyewu e la polveriera Milan

    Scintille di buon “auspicio”, Ibra e Onyewu e la polveriera Milan

    Fatto insolito in casa Milan ma che fa riflettere sul reale stato di pressione cui vive l’organico rossonero alle prese con i perenni dubbi di competitività. La doppietta di Inzaghi al Real Madrid ha forse mascherato ancora per un pò le lacune di un organico stellare in attacco ma creato senza troppo raziocinio.

    Il conto alla rovescia verso Allegri è iniziato già da qualche domenica anche se apparentemente l’esigente Berlusconi ha ancora tanta pazienza e per il tifoso Galliani è ancora troppo presto alzar bandiera bianca. Il fatto insolito per i rossoneri è il battibecco tra Ibrahimovic e Onyewu per una entrataccia dello svedese e la reazione fuori dagli schemi dello spilungone statunitense.

    Si è sfiorata la rissa e i presenti raccontano anche di parole forti ma Galliani minimizza l’accaduto definendolo un buon auspicio per il futuro “C’è stato uno scontro abbastanza vivace tra Ibrahimovic e Onyewu – ha spiegato l’amministratore delegato rossonero – L’incidente è chiuso. I giocatori si sono chiariti. Sono contento quando li vedo carichi in allenamento. E’ successa una cosa che capita spesso in una squadra di calcio – ha proseguito – A volte le notizie non escono ma questa volta sì perché i ragazzi si allenavano sul campo esterno e c’erano un po’ di tifosi. Comunque non è nulla di drammatico. Dopo 25 anni di Milan, so che questi episodi sono di buon auspicio, vuol dire che c’è la carica giusta. Meglio certo che allenamenti alla camomilla…”.

  • Il Milan su Kaka, Galliani medita l’ennesimo ritorno

    Il Milan su Kaka, Galliani medita l’ennesimo ritorno

    Quando l’accostamento di Kaka all’Inter iniziava a farsi sempre più insistente scoraggiando gli increduli tifosi rossoneri e ringalluzzendo, invece, quelli nerazzurri che già preparavano lo sfottò arriva una indiscrezione clamorosa ed insistente che vorrebbe Adriano Galliani pronto a trattare il ritorno del brasiliano in rossonero.

    Al momento si tratta solo di rumors, il Milan infatti dovrà prima decidere il futuro di Ronaldinho, incompatibile con Kaka e sopratutto convincere Florentino Perez a dar ascolto a Mourinho separandosi dal suo pupillo. Già nelle ore successive alla cessione del fuoriclasse brasiliano al Real i bookmakers avevano quotato un suo ritorno avvalorati dai famosi rientri di Gullit e Sheva dopo aver lasciato inizialmente i rossoneri.

    La trattativa potrebbe decollare se le Merengue accettassero lo stesso trattamento riservato dal Barcellona per liberarsi di Ibrahimovic: prestito secco per sei mesi con diritto di riscatto già fissato e dilazionato in almeno tre anni. Fantacalcio? I prossimi mesi ce lo diranno, ma guardando al passato rossonero tutto può accadere anche se questa volta c’è un Ronaldinho di troppo.

    Interessate a Kaka oltre a Inter e Milan ci sarebbero il Chelsea dell’amico Carlo Ancelotti e il San Paolo che medita un suggestivo ritorno in Brasile del fuoriclasse.

  • Milan: dal Real Madrid può arrivare Pedro Leon a gennaio

    Milan: dal Real Madrid può arrivare Pedro Leon a gennaio

    Arrivato alla corte di Mourinho solo qualche mese fa, l’ex esterno offensivo del Getafe Pedro Leon potrebbe fare nuovamente le valigie e lasciare già a gennaio il Real Madrid. Il giocatore infatti non è entrato nelle grazie del tecnico portoghese per via del suo scarso impegno in allenamento “costringendo” lo Special One a decidere per una sua esclusione dai convocati per la gara di Champions League con l’Auxerre, arrivando anche allo scontro verbale con la stampa spagnola per la scelta presa [guarda il video].

    E il quotidiano iberico Marca oggi riferisce che sulle tracce di Leon si è già mosso il Milan: Galliani incontrerà il presidente delle merengues Florentino Perez il 19 ottobre in occasione della sfida del Santiago Bernabeu tra Real Madrid e rossoneri per abbozzare la trattativa. L’ad rossonero, abile a tessere le sue tele, cercherà di chiudere l’accordo per portare il centrocampista spagnolo a Milano già a gennaio sulla base di un prestito gratuito con diritto di riscatto a fine stagione per la metà del cartellino.

  • Seedorf bacchetta Allegri: “troppe palle lunghe”

    Seedorf bacchetta Allegri: “troppe palle lunghe”

    Clarence Seedorf lascia l’Amsterdam Arena tra applausi scroscianti del pubblico che lo ha visto crescere e tirare i primi calci ad un pallone ma mister Champions non è soddisfatto della gara giocata dal suo Milan e nel dopo gara lancia qualche sassolino a mister Allegri dimostrando di esser già pronto per la carriera da allenatore.

    “Il nuovo modulo? Allegri sa che abbiamo una squadra che sa giocare con questo modulo, ha voluto cambiare un po . Non mi è piaciuto il nostro gioco in generale. Credo che stiamo giocando con troppe palle lunghe ed è una cosa che dobbiamo migliorare, perché non dobbiamo fare l’errore di pensare che Ibrahimovic può risolvere tutto, altrimenti finisce come ha fatto nell’Inter, specialmente in Champions. Il pareggio è giusto. Non abbiamo dominato, non abbiamo avuto proprio in pugno la partita, come siamo abituati ad avere. Ma ci sta, perché c’è anche un po’ di stanchezza e si paga un po’ anche questo. Ma fuori casa un pareggio in Champions è sempre qualcosa di importante, anche se sappiamo che dobbiamo e possiamo fare meglio”

    Di tutt’altro avviso Massimiliano Allegri soddisfatto del gioco della squadra “Troppe palle lunghe? Non direi, ma avremmo dovuto sfruttare di più gli inserimento da dietro. Bisogna migliorare, ma non abbiamo molto tempo per provare diverse soluzioni tattiche perché giochiamo ogni tre giorni. A volte corriamo male e troppo con un dispendio di energie troppo alto. Il modulo? Io ho le idee chiare: ci vuole equilibrio e ci vogliono giocatori con certe caratteristiche che con altri non possono coesistere”

    Galliani invece attacca l’arbitro per aver fermato il gioco sulla punizione battuta da Pirlo per Inzaghi ed osanna Ibra per il gol “Non ho capito perché ha fischiato.I giocatori mi hanno detto che non hanno chiesto la distanza, il pallone era fermo. Quindi, il pallone si può rimettere in gioco. E’ stato un errore gravissimo perché, probabilmente, avemmo vinto la partita su quella palla. E’ totalmente incomprensibile”.

    Robinho e Ibra “Robinho ha sprecato un po’ troppo, due errori su due assist al bacio davanti alla porta: E’ un grande giocatore, sta crescendo, fa movimento, fa bene, ma il gol di Ibrahimovic è stato fantastico, difficile”.

  • Polemica Milan, sul sito ufficiale spunta un promemoria per i guardalinee

    Le battute di Silvio Berlusconi sugli arbitri di sinistra e sui gol negati al Milan nella trasferta di Cesena erano sembrati ai più un motivetto scherzoso per celare la delusione e per dar altro tempo ad Allegri per far trovare l’amalgama ai rossoneri.

    Ma il clima tra il neo designatore Braschi e la società rossonera rischia di diventar subito rovente. Sul sito ufficiale della società rossonera è apparso infatti, un promemoria dal titolo senza ulteriori commenti nel quale viene riportata dettagliatamente la norma riguardante il fuorigioco del Materiale didattico per l’arbitraggio e sul “consiglio” a non alzare la bandierina in caso di posizione dubbie.

    Il Milan nonostante la bella prestazione del Cesena si sente derubato e il comunicato tende a precisarlo e ad essere da monito per le prossime partite. Il campionato è appena cominciato ma la tensione è già alle stelle.

  • Galliani “Vorrei vedere un giorno Balotelli in rossonero”

    Nel giorno in cui esce fuori l’indiscrezione di un possibile interessamento dell’Inter per Kaka, Adriano Galliani fuori dagli uffici della Lega Calcio ammette il suo prossimo sogno “Vorrei vedere un giorno Balotelli al Milan”.

    Ringalluzzito dai colpi Ibra e Robinho il plenipotenziario rossonero risponde colpo su colpo al duello mediatico con i cugini nerazzurri in attesa che sia il campo a verificare se il gap è stato colmato. Lo scorso anno, spesso è saltato fuori il tormentone Balotelli con tanto di tapiro consegnato dall’indomito Staffelli.

    L’Inter però per evitare questa situazione pare abbia inserito nella clausola di cessione al Manchester City il blocco verso il trasferimento in rossonero ma con un procuratore come Raiola la volontà di Galliani e del giocatore non si fermerebbero per un cavillo.