Tag: adriano galliani

  • Allegri si riprende il Milan. Adesso parte il mercato

    Allegri si riprende il Milan. Adesso parte il mercato

    Dopo alcune settimane caratterizzate dall’incertezza sul suo futuro, Massimiliano Allegri, tecnico del Milan, nel corso di una cena della dirigenza milanista ad Arcore, è stato confermato sulla panchina rossonera dal presidente Berlusconi.

    Era oramai nell’aria la possibilità che Massimiliano Allegri, allenatore sulla panchina del Milan dal 2010, una volta confrontatosi con la dirigenza, potesse continuare il suo lavoro a Milanello. Nel corso della cena tenutasi ieri nella villa di Arcore del presidente Berlusconi, alla presenza dell’amministratore delegato Galliani, il tecnico rossonero ha dissipato i propri dubbi sulla sua permanenza al Milan.

     

    Sarà ancora Allegri l'allenatore del Milan | ©  Valerio Pennicino / Getty Images
    Sarà ancora Allegri l’allenatore del Milan | © Valerio Pennicino / Getty Images

    Al termine dell’incontro il presidente Berlusconi in persona ha chiarito dal sito ufficiale dei rossoneri la situazione: “Con Galliani e Allegri abbiamo avuto una franca e cordiale discussione in cui si è rivisitata e analizzata la stagione passata e c’è stato un chiarimento su alcune cose. Si è trovato un accordo su diritti e doveri della Società verso l’allenatore e dell’allenatore verso la Società. Inoltre, si è parlato anche del tipo di gioco che il Milan dovrà praticare e sulla rosa della prossima squadra. Sono state anche tracciate le linee guida del prossimo mercato. Il rapporto con l’allenatore, che non si è mai interrotto, continua con fiducia e in assoluta e reciproca stima”. Dichiarazione che mette di fatto fine ai rumors sul passaggio in giallorosso, a fronte di un ingaggio da 3,5 milioni a stagione, del tecnico livornese.

    Stamattina, al termine di un summit di calciomercato nella sede del Milan, con al centro probabilmente gli acquisti di Ilicic, Pioli e Cerci, il tecnico rossonero Allegri, ha salutato i giornalisti, senza entrare nel merito degli argomenti affrontati nella cena con la dirigenza.

    L’amministratore delegato, Adriano Galliani, interpellato successivamente all’arrivo in Lega Calcio, ha chiosato: “Sono state scritte troppe cose. Tutto quello che dovevamo dire lo ha detto ieri il presidente. Io sono soddisfatto nella misura in cui è soddisfatto il presidente Berlusconi“.

  • Penso quindi gioco: in uscita l’autobiografia di Pirlo

    Penso quindi gioco: in uscita l’autobiografia di Pirlo

    Da “Cogito ergo sum” di Cartesio a “Penso quindi gioco” di Andrea Pirlo: il parallelismo è, ovviamente, ardito ma la prima autobiografia del “geometra” bianconero è, di certo, un interessante spunto, soprattutto considerando l’accento posto sul “pensiero”, da colui che è il cervello del centrocampo della Juventus e della Nazionale. Il libro è stato scritto a quattro mani con il giornalista di Sky Sport Alessandro Alciato, sarà in uscita il prossimo 30 Aprile ed edito da Mondadori e, stando ad alcune anticipazioni pubblicate in anteprima dalla Gazzetta dello Sport, si preannuncia come un vero e proprio “viaggio” attraverso i lunghi e gloriosi anni della carriera di Andrea Pirlo, passando in rassegna le tappe più importanti e significative tra cui, ovviamente, l’addio al Milan con tanto di “rottamazione”. Uno strappo che il numero 21 della Juventus non ha mai digerito, e che nel suo “Penso quindi gioco” racconta con ironia, focalizzando l’attenzione su un personaggio-chiave dell’episodio, ossia Adriano Galliani che Pirlo soprannomina “mister Bic”, perchè – in concomitanza con il suo addio al Milan – gli regalò una penna. Ovviamente non una Bic, ma una pregiata Cartier “luccicante, pesante, con inchiostro banalmente blu e con lo stemma del Milan, ma pur sempre una penna”, raccomandandosi pure di non adoperarla nel firmare il contratto con la Juventus.

    Pirlo pubblica la sua autobiografia | ©  AFP/Getty Images
    Pirlo pubblica la sua autobiografia | © AFP/Getty Images

    Come regalo d’addio mi sarei aspettato di più – scrive Pirlo – ma da quello “strappo” dopo dieci anni di militanza in rossonero ha saputo cogliere il lato positivo, ossia scongiurare il rischio di annoiarsi nella routine rossonera e perciò “a quell’ultimo incontro ero dispiaciuto, ma il giusto. Come me Galliani”. Un divorzio consumato in fretta, poco più di mezz’ora di tempo per gli ultimi saluti e le motivazioni di circostanza tanto stridenti quanto inaccettabili con le convinzioni profonde di Andrea Pirlo e che, poi, il campo ha smentito clamorosamente. Allegri riteneva che, ormai, non potesse dare più il massimo giocando davanti alla difesa ed avrebbe voluto spostarlo a sinistra: Pirlo, però, era di ben altro avviso. Il Milan, inoltre, aveva cambiato la sua politica societaria ed agli over-30 proponeva solo rinnovi contrattuali annuali, una situazione totalmente differente rispetto al precedente contratto firmato in rossonero, un quinquennale in bianco per strapparlo alle grinfie del Real Madrid di Fabio Capello.

    Due condizioni che, unite a qualche frecciatina inappropriata “anche con te in tribuna abbiamo vinto lo scudetto” hanno fatto scattare l’orgoglio del campione che,dopo aver pensato e ripensato al da farsi, si è tuffato a tutto tondo nel progetto Juventus, lasciandosi alle spalle quelle premesse del Milan che volevano farlo sentire “bollito” e scartando le alternative Inter e Roma, anche perchè la Juventus gli offrì un triennale, mettendolo al centro del progetto nascente.

    Per innamorarsi del progetto Juventus di Antonio Conte è bastato un discorso, nel primo giorno di ritiro a Bardonecchia: si è presentato alla squadra con parole semplici e dirette che lasciavano trapelare “il veleno addosso”, e soffermandosi a descriverne non solo la proverbiale grinta, la determinazione ed il carisma, ma anche la maniacalità nel lavoro tattico e nel preparare ogni minimo dettaglio, ogni movimento in campo, “fino alla nausea”.

    Un aspetto che, dal di dentro dello spogliatoio bianconero, nell’intervallo tra i due tempi può rivelarsi davvero pericoloso per l’incolumità dei calciatori. In tal senso, con divertente ironia, Andrea Pirlo sottolinea quello che è stato l’unico errore della sua esperienza juventina, ossia il fatto di aver scelto il posto di fianco a Buffon nello spogliatoio, “esattamente davanti alla porta d’ingresso, laddove durante l’intervallo (anche se la Juventus sta vincendo) Conte lancia contro il muro tutto quello che trova, quasi sempre delle bottiglie di plastica piene d’acqua, frizzante”.

    Penso quindi gioco e, finora, la scelta di Andrea Pirlo, per la sua “seconda vita”, si è rivelata vincente.

  • Balotelli conquista il Time: tra le 100 icone del 2012

    Balotelli conquista il Time: tra le 100 icone del 2012

    Entrare nella classifica del Time dei 100 Vip più influenti al mondo non è cosa semplice ancor di più se sei un italiano che sempre a fatica riesce a conquistare il prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno dall’autorevole newsmagazine degli Stati Uniti. Eppure Mario Balotelli è riuscito nell’impresa così, nella giornata odierna, tutti i maggiori organi di stampa nazionali e non riportano la notizia che l’attaccante rossonero rientra tra le 100 icone del 2012. Prima di lui solo nomi italiani del calibro di Gianni Agnelli, Silvio Berlusconi, Luciano Pavarotti e Primo Carnera erano riusciti nell’impresa ma Super Mario ha ben poco in comune con i nomi citati se non la provenienza dal mondo sportivo come Primo Carnera. Tuttavia il 2012 non è stato, sportivamente parlando, un anno indimenticabile per l’attaccante della Nazionale Italiana, troppo alle prese con il gossip e i malumori con Roberto Mancini, tecnico del Manchester City, che spesso gli sono costati la panchina.

    Balotelli sulla copertina del Time - Novembre 2012
    Balotelli sulla copertina del Time – Novembre 2012

    Già lo scorso novembre il Time aveva dedicato la copertina dell’edizione internazionale al nostro giovane talento definendolo, al termine di una lunga intervista incentrata sul razzismo e non solo negli Stadi, “adulto intelligente, attento, impegnato su cui è ancora visibile l’impatto di un’infanzia turbolenta“.

    La notizia è arrivata via fax sia nella sede monegasca di Raiola, sia in quella del Milan. La prima reazione di Balotelli è stata di incredulità e gioia che ha subito voluto condividere telefonicamente con la madre, reazione questa che il tecnico della Nazionale Italiana, Cesare Prandelli, ha così commentato: “Ha subito chiamato la Mamma? Questo è, secondo me, un segnale molto positivo. Questo premio dovrà responsabilizzarlo ancor di più. Merito mio? Assolutamente no“.
    L’elenco ufficiale sarà diffuso da Time il 18 aprile, mentre la serata di gala è in programma a New York il 23 aprile dove a ritirare il premio ci sarà il bomber accompagnato dal suo agente Mino Raiola e dall’Ad rossonero Adriano Galliani.

  • Conte carica la Juve: “con il Celtic antenne dritte”

    Conte carica la Juve: “con il Celtic antenne dritte”

    La gara di questa sera contro il Celtic è uno di quei match che, pur semplici sulla carta alla luce del risultato dell’andata degli ottavi, può avere alcune insidie insite nella sua stessa semplicità. I pericoli in agguato per la Juventus sono soprattutto di natura psicologica, nell’approcciarsi ad una gara alla quale si arriva forti dello 0-3 dell’andata in terra scozzese e, dunque, potrebbe esservi il rischio  di sottovalutarla in termini di impegno e concentrazione. Il condizionale, però, è d’obbligo proprio perché si tratta della Juventus e, in particolare, di Antonio Conte che fa della carica, della fame agonistica e dell’intensità i suoi dogmi. Pertanto, non bisogna meravigliarsi del fatto che nella conferenza stampa della vigilia le parole da lui adoperate risultano essere improntate alla necessità di “mantenere le antenne dritte”, definendo il match con il Celtic “un importante banco di prova per tutti”. I pericoli maggiori, secondo mister Conte, possono provenire proprio dalla determinazione e dall’orgoglio degli scozzesi, che hanno tutta l’intenzione di provare a cancellare la debacle subita al Celtic Park o, perlomeno, provare a rimediare fornendo una prestazione di grinta e sostanza, anche perché – ovviamente – le qualificazioni “si devono conquistare in 180 minuti”.

    Conte carica la Juventus | © Valerio Pennicino/ Getty Images Sport
    Conte carica la Juventus | © Valerio Pennicino/
    Getty Images Sport

    Andando maggiormente nel dettaglio, secondo mister Conte il Celtic è una squadra pericolosa ed insidiosa soprattutto sulle palle inattive, considerando le doti fisiche dei suoi uomini e, dunque, sarà indispensabile prestare attenzione in tal senso, perché i pericoli non vanno sottovalutati nonostante la seria ipoteca messa nella gara d’andata e perché “il calcio può sempre riservare sorprese” e, sembra scontato sottolineare, che in tal caso non sarebbero affatto gradite. Perciò mister Conte non molla di un centimetro e mantiene il suo consueto piglio deciso e determinato, non soltanto perché lo impone il “copione”.

    Oltre al tema Champions League, la conferenza stampa di mister Conte tocca altre tematiche “di attualità”, connesse anche alla corsa-scudetto ed in risposta alle dichiarazioni di Adriano Galliani che, interpellato in merito, ha sentenziato che la Juventus “abbia già vinto lo scudetto”. Antonio Conte, da uomo scaramantico e pragmatico, non sembra aver gradito la “previsione” che potrebbe apparire anche come una “gufata”, e sottolineando il fatto che “mancano ancora undici gare al termine e lo stesso Milan un anno fa era a +7 sulla Juventus che ha poi vinto lo scudetto”. Per tal ragione, Conte non trascura “di fare gli opportuni scongiuri” ringraziando Galliani per la stima e sottolineando il fatto che “lui in fondo è juventino e se la Juve dovesse ripetersi sotto sotto sarà contento”.

    Galliani ma non solo, Antonio Conte risponde anche alle parole del tecnico del Napoli Walter Mazzarri che ha affermato che la sua squadra avrebbe meritato di vincere lo scontro diretto di Venerdì sera. Conte la pensa diversamente e sottolinea, in tal senso, soprattutto la carica e la forza psicologica del suo gruppo, capace di non lasciarsi intimorire dal clima di tensione che si respirava prima della gara, con tanto di pietre lanciate contro il pullman e con tre vetri rotti.

    La Juventus al San Paolo è scesa in campo e ha dimostrato di essere “sempre sul pezzo”, una caratteristica che infonde fiducia anche in prospettiva della gara contro il Celtic che ha intenzione di andare a Torino “non da semplice visitatore”.

  • Scambio Pazzini-Cassano, chi ci ha guadagnato di più?

    Scambio Pazzini-Cassano, chi ci ha guadagnato di più?

    La presunta scazzottata tra Stramaccioni e Cassano alla Pinetina vs la doppietta di Pazzini alla Lazio. I gemelli del gol tornano ancora una volta ad occupare le prime pagine di giornali e quotidiani online riportando ancora una volta in auge la domanda che accompagna lo scambio estivo tra Inter e Milan. Per tanti mesi si è avuta la convinzione diffusa che Galliani, pur di disfarsi del Pibe di Bari Vecchia, avesse preso una cantonata colossale portando “un pacco” a San Siro e regalando 7,5 milioni di euro a Moratti per risanare il bilancio. La convinzione poi trovava conferma nella prima parte della stagione di Cassano caratterizzata dall’idillio con Stramaccioni fuori dal campo e con Milito e Palacio nel rettangolo verde da un lato e le difficoltà di Pazzini di ritagliarsi un posto importante nella rifondazione rossonera affidata a Massimiliano Allegri.

    Il tempo è galantuomo dice un proverbio e oggi quasi tutti quelli che al tempo avevano scelto Cassano hanno qualche dubbio sulla scelta nerazzurra di affidarsi all’attaccante barese come leader da cui ripartire e muovere l’attacco alla Juventus per la conquista dello scudetto.

    Ribadendo ancora una volta che il paragone tra i due non regge ma come dimostrato nell’esperienza comune alla Sampdoria insieme possono esser devastanti, il confronto può esser fatto su altri fattori quali il bilancio, la coesistenza nel gruppo, la capacità di superare i momenti negativi e soprattutto la capacità di esser importante nel gruppo.

    Pazzini-Cassano... i gemelli del gol ancora a confronto | ©Getty Images
    Pazzini-Cassano… i gemelli del gol ancora a confronto | ©Getty Images

    Nessuno dei due è un leader

    Cassano avrebbe i numeri per far il leader ma non ha la testa. Nell’anno dello scudetto al Milan fu decisivo il suo apporto, fu nominato da Ibrahimovic come suo partner ideale ma a fantAntonio non veniva chiesto nessuno sforzo caratteriale se non quello di cercare di rispettare le regole e metter in condizione lo svedese di far gol. Partito Ibrahimovic, in molti in rossonero vedevano Cassano come possibile leader ma Galliani saggiamente non solo ha evitato il rinnovo ma ha agevolato la partenza per allontanare dallo spogliatoio cedendolo ai nerazzurri dove è stato subito insignito del grado.
    Pazzini è il classico finalizzatore e un bravo ragazzo. Se la squadra va, lui riesce a sentirsi importante e a segnare o, come avvenuto contro il Barcellona, a sacrificarsi per far respirare la squadra. Non è e non sarà mai un giocatore che fa la differenza ma allo stesso tempo mister Allegri potrà sempre contare su di lui nonostante qualche esclusione di troppo.

    E’ difficile se non impossibile stabilire chi ha guadagnato di più tra Milan e Inter dallo scambio Pazzini-Cassano ma sono sicuro che sia Galliani che Allegri hanno pensato che “il tempo è galantuomo….”

  • Milan-Barcellona, la sfida dei sogni. Clima da finalissima

    Milan-Barcellona, la sfida dei sogni. Clima da finalissima

    Sono solamente Ottavi di Finale, eppure sembra una vera e propria Finalissima. La sfida Milan-Barcellona porta con se parecchi record, uno su tutti, quello di incasso da parte del club rossonero, che dal match ricaverà quasi 5 milioni riempendo in ogni ordine di posto lo Stadio San Siro, come raramente si è visto nell’ultimo periodo. A Milano è previsto anche l’arrivo di numerosi tifosi del Barça, circa 2200 (più dell’anno scorso quando le due squadre si scontrarono ai quarti). Insomma, le premesse per assistere ad una gara spettacolare non mancano e saranno presenti nell’impianto milanese ben 301 giornalisti accreditati, oltre a 72 forografi e 50 televisioni. La partita che vale una stagione è arrivata, i giocatori in campo potranno vivere un’atmosfera da far venire la pelle d’oca, sperando che non manchino le emozioni!

    CASA MILAN – Allegri, per la gara che forse gli vale la conferma, deve fare a meno di Flamini, Nocerino e Balotelli. Confermato il 4-3-3 con un tridente meno offensivo del solito visto che il francese Niang dovrebbe partire dalla panchina, dando spazio dal primo minuti a Boateng che supporterà El Shaarawy (recuperato da un fastidio al ginocchio) e Pazzini. A centrocampo ci sarà spazio per la fisicità di Muntari, l’esperienza di Ambrosini e il palleggio di Montolivo. In difesa la coppia centrale sarà composta da Mexes – Zapata, mentre sugli esterni a destra giocherà Abate, dalla parte opposto Costant. In porta Abbiati.

    Tutto esaurito a San Siro ©  Tullio M. Puglia/ Getty Images Sport
    Tutto esaurito a San Siro © Tullio M. Puglia/
    Getty Images Sport

    CASA BARCELLONA – I blaugrana dovranno fare a meno di Villa, rimasto in Spagna. Per il resto, in campo scenderà la formazione migliore con Victor Valdes tra i pali. Difesa a quattro composta da Dani Alves e Jordi Alba sugli esterni e la coppia centrale Puyol – Pique. Davanti al reparto difensivo stazionerà Busquets, mentre le due mezze ali saranno Xavi e Fabregas. Il tridente tutto tecnica e velocità invece sarà composto da Iniesta, Pedro e l’extraterrestre Messi.

    LA MARCATURA A UOMO – Il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, nei giorni scorso avrebbe consigliato ad Allegri la marcatura a uomo per il quattro volte vincitore del Pallone D’Oro, Lionel Messi, ricevendo però una risposta negativa dal tecnico che non intende privare il centrocampo di un uomo che segua in maniera asfissiante l’argentino.

    OTTIMISMO ROSSONERO – Il Milan non parte sconfitto, questo è certo. Pur confermando che il favorito è il Barcellona, Adriano Galliani non esclude un colpaccio milanista. La palla è tonda e il calcio non sempre premia il più forte.

    RAPPORTO D’AMICIZIA – La sfida Milan-Barcellona sarà utile anche per poter confermare l’ottimo rapporto tra le due dirigenze. Rosell (presidente del Barça) e Galliani si stimano reciprocamente e per sigillare quest’amicizia, le due dirigenze hanno pranzato insieme in un noto ristorante di Milano. Chissà se si sia parlato anche di mercato e soprattutto di quel Bojan Krkic, in prestito ai rossoneri con un diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro.

    PROBABILI FORMAZIONI MILAN-BARCELLONA
    Milan (4-3-3): Abbiati; Abate, Zapata, Mexes, Costant; Ambrosini, Montolivo, Muntari; Boateng, Pazzini, El Shaarawy. Allenatore: Allegri
    Barcellona (4-3-3): Victor Valdes; Dani Alves, Pique, Puyol, Jordi Alba; Bosquets, Xavi, Fabregas; Iniesta, Messi, Pedro. Allenatore: Roura

  • Van Basten vuole il Milan, Berlusconi ci pensa

    Van Basten vuole il Milan, Berlusconi ci pensa

    Il Cigno di Utrecht vuol tornare a Milano. In una recente intervista a Sky, Marco Van Basten non ha usato troppi giri di parole per esprimere il suo desiderio. Vuole allenare il Milan. Boom. La bomba del giorno è scoppiata! Nella Milano rossonera già si inizia a sognare. Il suo ritorno infatti verrebbe visto ottimamente dalla curva milanista, pronta a riabbracciare l’olandese, nella speranza di poter ripetere il ciclo vincente del trio olandese, nella quale Van Basten era il bomber indiscusso di quella squadra. La proposta è stata lanciata, ora Berlusconi dovrà raccoglierla e la posizione di Allegri, già in bilico, è sempre più in discussione, nonostante un contratto in scadenza nel giugno 2014. Il nuovo ciclo rossonero, formato da soli giovani, potrebbe iniziare con l’olandese in panchina.

    “Mi alleno per allenare un giorno il Milan”, la dichiarazione di Van Basten è chiara, pulita. Una candidatura vera e propria, dopo il rifiuto di qualche stagione fa a causa di una caviglia che non gli avrebbe permesso di seguire la squadra come lui avrebbe voluto (così si diceva in quel periodo).

    Van Basten si propone per la panchina del Milan © Dean Mouhtaropoulos/Getty Images
    Van Basten si propone per la panchina del Milan © Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

    Il conte Max – Il ciclo di Allegri al Milan sembra giunto al termine e neanche una vittoria in Champions (comunque molto difficile) potrebbe salvare la panchina all’ex tecnico di Sassuolo e Cagliari. Piccole ruggini con la proprietà, un gioco poco piacevole da vedere e un cammino europeo che non hai mai entusiasmato il patron rossonero. Nella sua conferma per l’attuale stagione è stata decisiva la vittoria in campionato e l’ottimo rapporto con l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani. Ora Berlusconi ha deciso di tornare ad occuparsi del club e il buon Max non rientra nel nuovo progetto rossonero.

    Il ritorno di Marco – E allora, tra un ipotesi irrealistica (Mourinho), una troppo dispendiosa (Guardiola) e il nuovo che avanza (Montella), ecco spuntare il Cigno di Utrecht, attualmente alla guida dell’Heerenveen. Berlusconi sarebbe affascinato da questa idea e l’idea di riportarlo a Milanello non è del tutto nuova, visto che fu uno dei candidati del dopo Ancelotti. Ora l’allenatore Van Basten sembra più maturo, con qualche anno in più di esperienza e con una voglia matta di riportare il Milan ai vecchi fasti: vincente in Italia e in Europa. L’olandese si sposerebbe alla perfezione con il nuovo progetto giovani lanciato dal Milan e non avrebbe difficoltà a gestire uno spogliatoio composto da 20enni alle prime armi, ma dal potenziale enorme. L’unico dubbio rimane la capacità di gestire la pressione, visto che in Olanda, i media sono meno “aggressivi” e permettono agli allenatori di lavorare con più tranquillità.

    Differenze tattiche – L’equilibrio di Allegri o la mentalità offensiva di Van Basten? I due mediani tutto polmoni e corsa oppure quelli più tecnici? Le differenze tra i due mister sono evidenti. C’è anche da sottolineare che il campionato italiano è completamente diverso da quello olandese, dove regna ancora il 4-2-4. Berlusconi tra i due non avrebbe dubbi su chi scegliere, avendo sempre espresso qualche dubbio sulla qualità del gioco offerto dalla squadra in questi ultimi due anni, con in panchina il tecnico livornese. L’olandese da quel punto di vista, se non caricato di eccessive pressioni, potrebbe far tornare il sorriso al Presidente del Milan.

    Prima però c’è da raggiungere quel terzo posto che significherebbe Champions League, dopo di che, il sogno dei tifosi di rivedere a San Siro il Cigno di Utrecht potrebbe diventare realtà.

  • Balotelli came back, nuova fiamma e disordini

    Balotelli came back, nuova fiamma e disordini

    L’arrivo di Mario Balotelli al Milan ha suscitato immediatamente l’entusiasmo dei tifosi rossoneri che, dopo aver appreso la notizia del suo atterraggio all’aeroporto della Malpensa delle ore 16.36 (ritardato rispetto a quanto previsto inizialmente a Linate a mezzogiorno a causa di problemi burocratici legati alla cessazione del precedente rapporto di lavoro, ndr) hanno iniziato a raccogliere informazioni sui programmi per la serata del neo attaccante rossonero, fino a captare la cena nel noto ristorante milanese “Giannino”, ritrovo del clan milanista, in compagnia di Adriano Galliani. Fuori dal locale, sito in Via Vittor Pisani, dunque, si sono scatenati i cori dei circa trecento presenti, che non hanno esitato a mostrare il loro entusiasmo per l’acquisto di punta della campagna di mercato. Poteva essere, dunque, una positiva manifestazione di affetto, con un simile calore nel dare il benvenuto a Mario Balotelli ma, invece, si è trasformata in una manifestazione di profonda inciviltà, degenerata ben presto in gravi disordini tra gli ultras e la polizia, con lanci di bottiglie, tafferugli, e necessità di agenti in tenuta antisommossa.

    Una vera e propria guerriglia urbana scaturita “dal nulla” e, soprattutto, senza alcuna ragione considerando che, almeno nelle premesse, la presenza dei tifosi accorsi nei pressi del ristorante doveva essere, appunto, assolutamente pacifica considerando anche il clima di “festa” in virtù del “sogno che si realizza dopo tanto tempo”, ossia l’acquisto di Balotelli, da sempre inseguito dal Milan anche in virtù della sua mai celata fede di tifoso rossonero.

    Balotelli, nuova fiamma e accoglienza turbolenta | © AFP/Getty Images
    Balotelli, nuova fiamma e accoglienza turbolenta | © AFP/Getty Images

    Il suo arrivo in rossonero, oltre agli scontri tra i tifosi e la polizia con un agente finito in ospedale perchè colpito da una bottiglia, ha provocato anche altre reazioni (tra cui anche la consegna del Tapiro d’Oro da parte di Staffelli, ndr) ed alcune caratterizzate da toni non propriamente distesi: basti pensare alle parole del presidente interista Massimo Moratti che ha espresso, con assoluta sincerità, il suo pensiero connesso all’operazione di mercato che ha portato – proprio in questo preciso momento – Mario Balotelli al  Milan, sottolineando anche le implicazioni “politiche” che possono scaturirvi: “E’ una cosa utile a Berlusconi per mille motivi”.

    Oltre ai commenti e le reazioni, l’arrivo di un personaggio discusso e sempre al centro dell’attenzione mediatica come Mario Balotelli non può passare sotto traccia neppure sul piano del gossip, considerando che la figura di Balotelli è stata a lungo protagonista dei “pettegolezzi” legati alla sua relazione con Raffaella Fico e alla nascita nel mese di Dicembre della piccola Pia, che ha preso il cognome del padre. Ora Mario Balotelli si presenta nella sua nuova vita milanese in compagnia della sua nuova fiamma Fanny Neguesha, modella e ballerina vicentina, metà italiana e metà congolese, ventiduenne molto attiva su Twitter, sbarcata in Italia insieme a Super Mario confermando quanto aveva anticipato proprio sul social network twittando “sì, andiamo a Milano”, aggiungendo, poi, che la nostra “relazione procede a gonfie vele”.

    Al momento, dunque, il ritorno in Italia di Mario Balotelli non può coincidere con il ritorno di fiamma con la ex compagna e madre di sua figlia, anche se quando si parla di Balotelli, nulla può essere escluso, e a giudicare dalle premesse del suo ritorno in Italia, non ci sarà da annoiarsi.

  • Balotelli-Milan, a minuti l’annuncio ufficiale

    Balotelli-Milan, a minuti l’annuncio ufficiale

    Per vedere Mario Balotelli al Milan manca davvero pochissimo, soltanto l’annuncio ufficiale ormai: anzi, in Inghilterra c’è già chi considera l’operazione fatta da un po’ di giorni. Le parole enigmatiche di Adriano Galliani avrebbero dovuto smorzare gli entusiasmi. Ricordate la frase in cui l’Amministratore delegato rossonero sottolineava che il discorso Balotelli era chiuso al 99,9% prima, al 99,5% poi? Bene nonostante questo, Mino Raiola sembra essere arrivato davvero a un accordo con la dirigenza del Manchester City. Intanto il giocatore è impegnato con la squadra inglese, ed è stato convocato, per la partita di questa sera contro il Queens Park Rangers. La sensazione è che comunque questa trattativa vada in porto nelle prossime ore con esito positivo per tutte le parti in causa. Balotelli, felice di rientrare in Italia e di giocare nel Milan, squadra per la quale ha sempre mostrato simpatia, Il Manchester City, che finalmente si toglie di torno una grana spinosa come quella del Bad Boy italiano, e i rossoneri che hanno trovato l’acquisto che serviva per rianimare l’ambiente.

    Mario Balotelli vicinissimo al Milan | ©Michael Regan/Getty Images
    Mario Balotelli vicinissimo al Milan | ©Michael Regan/Getty Images

    “ARRIVO” – Ci sono molti segnali che fanno presagire l’imminente passaggio di Supermario dal Manchester City al Milan. Come riporta il sito Gazzetta.it, Balotelli avrebbe inviato un sms a un suo carissimo amico bresciano con scritta una parola chiara come il sole: “Arrivo”. Poco spazio all’immaginazione quindi: l’intenzione del Balo è quella di riabbracciare l’Italia e di ritornare a Milano. Da via Turati sono in contatto stretto con il City. La proposta di Galliani è la seguente: acquisto a titolo definitivo per 20 milioni di euro con cinque rate annuali da quattro milioni di euro ciascuna. Ferran Soriano, manager degli inglesi, chiede invece 22 milioni di euro con la prima rata da 6 milioni di euro e le restanti quattro, da quattro. A prima vista il tutto può sembrare insignificante ma per ora è proprio questo particolare a non far sbloccare la trattativa. Nelle prossime ore è necessaria una convergenza ulteriore fra il Milan e il Manchester City relativa al prezzo del cartellino di Supermario. Per quanto riguarda l’ingaggio di Balotelli al Milan non c’è ancora nulla di certo: i rossoneri vogliono prima terminare l’acquisto, poi si potrà parlare dello stipendio che parte comunque da una base di 5,5 milioni a stagione (escludendo eventuali bonus).

    INDISCREZIONI – A far da contorno all’estenuante trattativa ci sono delle indiscrezioni. Per esempio, Sky Sports inglese ha annunciato un repentino inserimento della Juventus per Balotelli. Il tutto è stato smentito anche perchè Supermario vuole solo e soltanto il Milan. Dall’Inghilterra intanto un tifoso, a giudicare dal gesto compiuto, è sembrato alquanto contrariato del comportamento di Balotelli di voler lasciare il City. Il “simpatico” tifoso, come riportato dal Sun, avrebbe orinato sulla macchina di Mario, una Bentley camouflage per l’esattezza. Balotelli avrebbe comunque già fatto una festa d’addio per salutare i suoi amici di Manchester e sarebbe pronto a tornare in Italia. Il Milan punta molto su di lui e lo si capisce anche dalla grande volontà messa in mostra dai rossoneri: il Balo, ricordiamolo, ha solo 22 anni e può essere uno dei pilastri del nuovo Diavolo. Se puntare sui giovani era la strategia, la strada imboccata è quella giusta.

  • Milan-Balotelli, Galliani abbassa la percentuale

    Milan-Balotelli, Galliani abbassa la percentuale

    Mario Balotelli al Milan è l’affare più discusso del momento. Dopo la telenovela Kakà arrivata -forse- al termine, ecco un’altra interessante soap opera a episodi che vede come protagonista Supermario. Il Milan e il Manchester City, nonostante le dichiarazioni di Adriano Galliani, sembrano comunque lavorare sottobanco per cercare di concludere in modo positivo l’affare. Gli inglesi non vedono l’ora di disfarsi di Balotelli, Bad Boy che ha dato più grane che soddisfazioni a Mancini e a tutto lo spogliatoio. Dall’altra parte il Milan  accetterebbe a braccia aperte il trasferimento di Balo all’ombra della Madunnina milanese per regalare un giocatore fresco e giovane in prospettiva ad Allegri e per dare una gioia ai tifosi. La situazione, dopo un inizio incerto e difficile, sembra essersi sbloccata nel migliore dei modi per i rossoneri. Il punto di incontro fra le due parti non è mai stata così vicina e, secondo alcune fonti, la trattativa potrebbe completarsi già nei prossimi giorni se non nelle prossime ore.

    Mario Balotelli con la maglia dell'Inter: la prossima potrebbe essere quella del Milan | © New Press/Stringer / Getty Images
    Mario Balotelli con la maglia dell’Inter: la prossima potrebbe essere quella del Milan | © New Press/Stringer / Getty Images

    PERCENTUALI – Adriano Galliani è un vero e proprio uomo di mercato. Le sue dichiarazioni combaciano perfettamente con le strategie adottate dalla società di via Turati. Nulla è lasciato al caso. In ques’ottica, appare importante soffermarci su quanto ha detto il dirigente rossonero. Prima il discorso relativo a un possibile arrivo di Balotelli era chiuso al 99,9%.  Su Kakà e Drogba le percentuali erano ancora più alte: 101% addirittura.  L’ivoriano si è accordato con il Galatasaray, quindi niente più Milan per lui. Su Kakà per ora le cose sembrano congelate anche se non è escluso un ritorno di fiamma dei rossoneri nelle ultime ore di mercato. La percentuale di Balotelli, dopo la gara di ieri, è scesa fino al 99,5% quindi che qualcosa si sia mosso? Pare proprio di sì.

    NOTTE D’ADDIO – Secondo quanto riportato dalla Stampa, i tabloid inglesi avrebbero parlato di una festa d’addio per Supermario. Balotelli avrebbe fatto una sorta di rimpatriata nella sua casa per salutare gli amici di Manchester. L’ultima offerta rossonera parla di 24 milioni di euro pagabili in diverse rate e gli sceicchi sembrano essere d’accordo. Secondo molte voci la questione si risolverà nelle prossime ore. Intanto Balotelli non ha giocato ancora una volta nella sfida in cui il Manchester City ha affrontato lo Stoke in F.A Cup: ulteriore conferma? Sembra proprio di sì perchè gli amici inglesi di Mario hanno parlato di un saluto dello stesso giocatore, pronto a vestire la casacca rossonera già nelle prossime ore. Intanto Mino Raiola è volato in Inghilterra per trovare un accordo con la dirigenza inglese. I bookmakers sono stra sicuri che l’affare si farà (evento quotato 1,08) mentre Platt, il vice di Mancini frena tutto e afferma di non sapere nulla delle trattative che lo riguardano. Al Milan intanto El Shaarawy chiama Balo e non vede l’ora di giocare assieme all’ex giocatore dell’Inter. Oltre al Faraone, anche i tifosi rossoneri sono in ansia e fremono per l’arrivo di un vero e top-player. La Juventus cerca disperatamente un top player da molti mesi, il Milan, senza cercarlo nel dettaglio come i bianconeri, in breve potrebbe ottenere un ottimo acquisto in prospettiva.