Tag: adriano galliani

  • Berlusconi show “resisto altri 50 anni”

    Berlusconi show “resisto altri 50 anni”

    Il Milan pensava di arrivare con una vittoria alla festa dei 25 anni di presidenza Berlusconi. Il pari con il Bari a San Siro non ha però rovinato l’umore del presidente Berlusconi che da showman navigato ha tirato su l’umore dei suoi giocatori parlando a tutto tondo e assolvendo Allegri e Ibra per il risultato.

    Il presidente tranquillizza tutti sulla sua volontà di continuare a scrivere il suo nome al fianco di quello dei successi rossoneri “Davanti a me non ci sono altri 25 anni, ma quasi il doppioCon uno stile di vita adeguato e una alimentazione sana, si possono aggiungere anni di vita e qualità. Da parte mia cerco di non fare emergere la mia età e guardo al futuro con grande ottimismo. Sono stato il Presidente del Consiglio che per più anni ha avuto la responsabilità di condurre il consiglio dei ministri, più di De Gasperi.”

    Inevitabile una battuta su Kaka “Se non si trovasse nel suo club e come ambiente ci fosse la possibilità di un suo ritorno al Milan, noi accoglieremmo Kakà a braccia aperte. E’ un grande, anche come uomo. Mi è dispiaciuto molto per l’addio di Ronaldinho“.

    Scambio di battute con Gattuso e la squalifica “Ma cosa hai fatto?” domanda Berlusconi, “ho perso la testa” – è la risposta di Ringhio – “Noi siamo buoni, ma ogni tanto ce ne fanno di così grosse che perdiamo la testa: a me succede con Bersani” – ha concluso il Cavaliere.

    Elogi anche per Galliani eAllegri “Galliani non è lo zio Fester, Teocoli non l’ho perdonato, per questo motivo dovrà baciarmi le pantofole. Galliani è un grande attore, i suoi salti e le sue smorfie durante le partite le fa per rendere più interessanti gli incontri di calcio, così ci facciamo pagare di più i diritti televisivi. Scherzi a parte, nulla sarebbe stato possibile senza Adriano. Allegri si è integrato bene nello stile Milan, ha un rapporto sportivo con i giocatori ottimo e rappresenta bene il Milan nei contatti con la stampa. Credo che possa pensarsi per lui un futuro nel Milan coronato da tanti successi”.

    LE IMMAGINI DELLA FESTA

  • Milan, addio “titulo”. Adesso bisogna programmare

    Milan, addio “titulo”. Adesso bisogna programmare

    Leggo questa mattina tra le varie testate giornalistiche in rete un clima di delusione nei confronti del Milan ma anche una certa assoluzione. E’ vero obiettivamente il Milan ancora non può vincere la Champions League ma uscire agli ottavi contro una squadra buona ma non trascendentale è un dramma. I rossoneri pagano, è vero, una buona dose di sfortuna per le assenze in mediana ma pagano allo stesso modo l’inesperienza di Allegri nel gestire questo tipo di competizione.

    La speranza del popolo rossonero è che da questo doppio confronto inglese arrivino i giusti insegnamenti per puntare alla coppa nella prossima stagione. La squadra creata, con tanta intelligenza, in estate è frutto più dell’impeto di tornare ai vertici che di una vera e propria programmazione. Il progetto però, come avvenne con Mourinho nel primo anno nerazzurro, deve adesso esser consolidato intervenendo in maniera mirata nell’acquisto dei giocatori giusti per la consacrazione.

    Il Milan ha bisogno di 5 giocatori. Il portiere, due terzini bassi, un centrocampista ed una punta d’area di rigore. Galliani e Braida stanno lavorando nella ricerca degli elementi giusti e solo il tempo ci dirà se hanno azzeccato le scelte ma la Champions League non si vince improvvisando e in via Turati questo concetto dovrebbero conoscerlo bene.

    Se l’uscita dalla Champions sarà un dramma lo si scoprirà solo sul finire della stagione, al Milan infatti a questo punto non può sfuggire lo scudetto e torna ad esser importante la Coppa Italia vinta solo una volta nel venticinquennio berlusconiano.

  • Moratti risponde a Galliani: “È difficile sminuire le vittorie dell’Inter”

    Moratti risponde a Galliani: “È difficile sminuire le vittorie dell’Inter”

    Dopo le parole piene di malizia di Adriano Galliani in riferimento all’annata passata nerazzurra, cercando in qualche modo di sminuire il valore dei titoli conquistati, “il vero triplete credo sia quello formato da Champions League, Mondiale per Club e Supercoppa d’Europa” arriva la risposta del presidente nerazzurro Massimo Moratti: “Galliani ha detto che nel triplete ci deve essere la Supercoppa Europea e non la Coppa Italia? – ha aggiunto il presidente nerazzurro- Non ho seguito, ma quando una squadra avversaria fa qualcosa di buono si cerca sempre di sminuirla, anche se in questo caso è difficile sminuire quello che ha fatto l’Inter”. Una risposta che accende il clima derby con 3 settimane di distanza. Certamente Galliani avrebbe potuto risparmiarsi una simile dichiarazione, che sa molto della volpe che non arriva all’uva dicendo perché sia marcia. Il Milan è in corsa su tutti i fronti e rimane la favorita numero uno per lo scudetto, ma nelle parole di Adriano Galliani, si legge ancora lo scotto e il fastidio del passaggio di Leonardo, alla corte dei nerazzurri. Lo sgarbo non è stato ancora metabolizzato, e le acredini si sono accentuate tra le due società.

    Più solidale il presidente nerazzurro che appena uscito dai suoi uffici della Sara risponde alla domanda dei giornalisti su chi tiferà questa sera: “È sempre bene avere diversi impegni, anche se sinceramente non mi sono messo nei panni del Milan”. Anche in questo caso c’è un secondo fine, nella speranza che il Milan rimanendo in corsa per la Champions molli qualche energia in campionato.

    Infastidito ancora una volta sulla vicenda Calciopoli e sulla convocazione ricevuta dal procuratore federale Stefano Palazzi per il 31 marzo Moratti risponde in maniera scocciata: “Con tutto il rispetto per Palazzi, che giustamente fa quello che deve fare, è però ridicolo il fatto che l’Inter, nella mia persona, debba presentarsi per questa cosa”.

    Chiuse le polemiche e le diatribe giudiziarie calcistiche il pensiero finale va alla data odierna, 9 marzo, giorno di nascita della società nerazzurra. Infatti oggi l’Inter festeggia i suoi 103 anni di storia. Moratti è raggiante in viso quando parla dei suoi giocatori e della sua squadra: “È già bellissimo pensare alla storia dell’Inter – aggiunge il presidente nerazzurro- il regalo me lo sta già facendo la squadra con il suo atteggiamento in questo periodo, mi sembra che questa sia una bella cosa, il fatto che la squadra continui a mantenere il carattere e la dignità necessari”.

    (Fonte:  Gazzetta dello Sport)

  • Berlusconi apre al ritorno di Kaka

    Berlusconi apre al ritorno di Kaka

    Sta per scatenarsi un nuovo tormentone. Kaka vive ormai da separato in casa al Real Madrid e attraverso Bosco Leite, padre procuaratore, sta cercando il canale giusto per rilanciarsi e non perder il treno della Selecao in vista di Brasile 2014.

    Le maggiori indiziate sembrano esser Milan e Chelsea dove Kaka ritroverebbe fiducia e sopratutto valori affettivi importanti per il suo passato di calciatore. La dirigenza rossonera pare disposta ad accogliere il giocatore ma questa volta dovrà esser lui a far il sacrificio riducendosi l’ingaggio e trattando in prima persona la cessione con il Real Madrid.

    Dopo Galliani infatti anche il presidente Berlusconi apre ad un possibile e suggestivo ritorno quel che è chiaro però l’aspetto economico è fondamentale e al momento Florentino Perez non sembra disposto a regalare il cartellino di Kaka.

  • Balotelli a cena con Galliani

    Balotelli a cena con Galliani

    Domenica pomeriggio la sua presenza a San Siro non è passata inosservata tanto che l’Inter dovrà pagare una multa per gli isulti e i buu rivolti dai tifosi, ma la presenza di Mario Balotelli a Milano non era soltanto di cortesia.

    Da quanto trapela dalle pagine della Gazzetta dello Sport SuperMario sarebbe stato a cena con Adriano Galliani fomentando ulteriormente i rumors di mercato intorno al suo passaggio in rossonero. Nelle scorse settimane erano stati Braida e Raiola beccati insieme si narra alla ricerca di un appartamento per Balotelli.

    Balotelli non ha mai fatto mistero della sua volontà di vestire rossonero, cosi come è nota la volontà di Ibrahimovic.

  • Ganso apre all’Inter, il Milan gioca il jolly Raiola

    Ganso apre all’Inter, il Milan gioca il jolly Raiola

    Si scatenerà un asta tra le milanesi per il Ganso Paulo Henrique? Stando alle indesrezioni e agli spifferi che arrivano dagli ambienti vicini a Milan e Inter mi sa di si. Prendere Ganso sembra diventata una battaglia di principio, una lotta tra diplomazie, da una parte Galliani e Braida dall’altra Branca con l’aiuto di Leonardo.

    Il trequartista brasiliano in questi giorni per ottenere un contratto pià alto ha usato benissimo le telecamere e la carta stampata svelando presunti flirt con le milanesi, ottenendo di fatto il rinnovo ma anche il decurtamento della clausola rescissoria da 60 a 50 milioni.

    Ganso ha svelato le telefonate con Leonardo e il Milan per ribattere, da quanto svela Sportmediaset, è pronto a lanciare nella trattativa il fido Mino Raiola. L’agente di Ibra partirà per il Brasile per monitorare il recupero del ragazzo che dovrebbe tornare su un campo da gioco per la gara di Libertadores del 16 marzo.

    Raiola sempre per conto dei rossoneri prenderà informazioni su Lucas Marcelinho altro giocatore interessante messosi il luce Sudamericano Sub 20.

  • Mexes si promette al Milan. La Roma pensa ad Astori

    Mexes si promette al Milan. La Roma pensa ad Astori

    Sin da questa estate si era detto che il trasferimento alla Roma di Marco Borriello era valso al Milan un diritto di prelazione su Philippe Mexes. Il difensore francese dopo sette stagioni in giallorosso al termine della stagione si legherà al Milan dove lo attende il pesante fardello di esser considerato “il vice Nesta”.

    Nonostante l’Equipe ieri vociferava di un interessamento concreto del Milan per il giovane Mamadou Sakho da più parti arrivano conferme dell’accordo ormai totale tra Galliani e Mexes con il contratto già pronto per legare in francese al Milan per le prossime quattro stagione. Indiscrezioni del web vogliono una conferma in un “simpatico” botta e risposta nel post partita di Milan-Napoli tra Pradè e Galliani, il ds giallorosso avrebbe detto “e così ci porti via Mexes” il plenipoteziario di via Turati con il solito sorrisone ha lasciato però cadere la provocazione.

    I rapporti tra i giallorossi e il Milan sono comunque ottimi e a tal proposito proprio il Milan potrebbe aiutare la Roma a prendere il sostituto del francese, cedendo a parziale contropartita la metà del cartellino di Astori lasciando poi i giallorossi a trattare il riscatto con il Cagliari.

  • Sarà Jonathas il vice Ibra, garantisce Raiola

    Sarà Jonathas il vice Ibra, garantisce Raiola

    “Non c’è foglia che si muova che Raiola non voglia” Passateci questa massima adattata per spiegare il mercato rossonero che da Rodrigo Ely lo scorso anno per passare da Ibra e Robinho in estate fino agli ultimi arrivati nel mercato invernale portano la firma e la regia di Mino Raiola.

    Il procuratore napoletano\olandese funge sempre più da consulente personale di Adriano Galliani mettendo lo zampino in ogni trattativa del Milan, consigliando colpi possibili e indirizzando il mercato futuro.

    In attesa che si concretizzi il passaggio in rossonero di Mario Balotelli, il buon Mino pare abbia in serbo un colpo per il prossimo mercato rossonero. Si tratta di Jonathas Cristian de Jesus Maurício, meglio conosciuto come Jonathas strappato con una operazione lampo all’Az Alkmaar e parcheggiato al Brescia.

    Jonathas che nel modo di giocare ricorda da vicino Jardel potrebbe arrivare in rossonero come vice Ibrahimovic nella prossima stagione, ha 22 anni, buone doti fisiche ed ampi margini di miglioramento.

    Guarda Jonathas in azione
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  • Leonardo punge Galliani: “Siamo più vicini o sbaglio?”

    Leonardo punge Galliani: “Siamo più vicini o sbaglio?”

    Dopo che il vice presidente del Milano Adriano Galliani aveva in un’intervista minimizzato la rimonta nerazzurra, spiegando come in realtà i punti recuperati nella gestione Leonardo siano solo 2, (escludendo quindi i recuperi)il tecnico nerazzurro Leonardo, nella conferenza stampa prima della partita contro il Cagliari, ha voluto rispondere al diretto interessato esponendo il suo pensiero: “A me sembra che siamo un po’ più vicini rispetto a gennaio, o no?”- ha detto con un pizzico di ironia- Galliani mette in dubbio la nostra rimonta? Io non faccio tanti conti, ma credo che la chiave nel confronto siano i due recuperi: dare per scontati i sei punti contro Cesena e Fiorentina non è giusto. Comunque manca un terzo di campionato, è presto per mettersi a contare. La vittoria di Firenze è stata importante per la reazione immediata dopo una sconfitta, vittoria ottenuta contro una squadra in salute, che aveva perso solo una partita nel 2011. Comunque non voglio entrare in polemiche col Milan, e non solo perché qualsiasi cosa dica può essere mal interpretato, visto che sono stato lì. Dico solo che sul campo sono felice di quello che abbiamo fatto, anche se so che possiamo migliorare ancora tanto”.

    Sulla formazione da schierare domenica contro il Cagliari, il discorso si focalizza sugli indisponibili Sneijder e Lucio non in perfette condizioni e comunque tenuti a riposo precauzionale in vista della sfida degli ottavi di andata di Champions contro il Bayern Monaco: “Se Sneijder e Lucio fossero stati al cento per cento sarebbero convocati. Sneijder tornava da un lungo stop e ha giocato quattro partite di fila ad alta intensità. Normale che subentri un po’ di stanchezza e qualche problemino. Lucio deve rispettare dei tempi del suo infortunio. Sa anche lui che è meglio aspettare ancora qualche giorno”.

    Il tecnico nerazzurro inoltre non vuole sentire parlare della partita contro il Bayern prima della sfida contro il Cagliari: “Non temo che il Bayern possa distrarci, questa squadra ha dato svariate testimonianze di continuità, anche sotto il punto di vista dei risultati. Quindi non penso che i tedeschi possano distrarci. Questa è una squadra che ha la volontà di vincere tutto, e non è possibile scegliere un obiettivo prioritario. In più abbiamo una rosa che ci permette di cambiare i titolari ma scendere comunque in campo per vincere, mantenendo una voglia altissima”.

    Leonardo continua facendo i più sentiti complimenti a Ranocchia, lusingando ogni giocatore e spiegando come sia forte il legame di questo gruppo:

    “Sono molto felice di Ranocchia, ha superato il periodo di ambientamento, che io ritenevo dovesse essere graduale, e ora per l’Inter ma anche per il calcio italiano vederlo giocare così è una cosa molto bella E Cordoba è un vero esempio: anche in momenti difficili, con infortuni, lui non dice nulla e va avanti. Ha giocato con un problema alla spalla, e lo ha fatto alla grande. E per il gruppo è fondamentale. Materazzi gioca poco, ma in allenamento è quello che alza il ritmo di tutti: quello che ho trovato qui, con gente come Cambiasso e Zanetti, è la cosa che dà forza anche un allenatore”.

    Promosso anche Nagatomo che a Firenze  ha vinto la timidezza iniziale: “Nagatomo mi pare che abbia già superato i pregiudizi: a Firenze per lui non era una gara facile, anche di lettura tattica. Ha cominciato un po’ teso, ma man mano è cresciuto. Risposta positiva, è una vera alternativa, ci porta qualcosa di diverso sulla sinistra”.

    Chiusura di intervista con la secca risposta a chi gli domanda se il calcio italiano sia in crisi:

    “Mi fa arrabbiare sentire che il calcio italiano è lontano dai migliori d’Europa. Ma l’Inter è campione d’Europa e del Mondo, ce lo siamo dimenticati? La struttura del calcio italiano nella sua interezza forse è da rivedere. Ci vuole un progetto globale che faccia crescere le società e il campionato: manca da troppo tempo. C’è bisogno di una modernizzazione, ma io sono un allenatore, non un dirigente. Detto questo, credo che le nostre squadre abbiamo ancora un livello altissimo, nonostante l’appeal di altri campionati, come quello inglese e spagnolo, sia più forte nel mondo. E a livello di gioco io concepisco il calcio come la ricerca del gol: mentre qui la cultura, che rispetto, è quella di non prenderlo. Se ci piacciono tanti il Barcellona o l’Arsenal, dobbiamo cambiare questa mentalità”.

    (Fonte : Gazzetta dello Sport)

  • Con Mexes arriva Cassetti, Mourinho vuole Pato

    Con Mexes arriva Cassetti, Mourinho vuole Pato

    Non si sa se sono state le parole di Ibrahimovic ma dopo il ko di San Siro contro il Tottenham in casa Milan si sono messi a lavorare alacremente in vista della prossima stagione. Lo svedese abdica per quest’anno alla Champions League ma per il prossimo anno vuole un Diavolo ancora più competitivo ed esperto per arrivare fino in fondo.

    Le indiscrezioni, ormai sempre più inistenti, danno ormai per fatto il trasferimento in rossonero di Philippe Mexes , con il francese in scadenza in giallorosso il Milan avrebbe trovato una base di accordo per 3,5 milioni di euro a stagione per tre anni. Il saccheggiamento giallorosso potrebbe non esser finito, i rossoneri pare infatti siano interessati a Marco Cassetti terzino destro affidabile che aggiungerebbe alternative al Milan senza un notevole esborso.

    Ma per i rossoneri ci sono anche dolenti note, con la probabile estromissione dalla Champions League le chance di giocare per Pato diminuirebbero ulteriormente ampliando le divergenze con Allegri. Pare che il Real Madrid abbia chiesto già un diritto di prelazione disposto a metter nella trattativa Sergio Ramos oltre ad un bel gruzzoletto che servirebbe ai rossoneri per battere l’Inter nella corsa al Ganso Paulo henrique.