Quando la trattativa sembrava dovesse definitivamente arenarsi il tormentone Tevez al Milan torna in auge con nuove indiscrezioni positive per il popolo rossonero. Il colloquio di Ariedo Braida con i dirigenti del Manchester City avvenuto ieri all’ora di pranzo ha di fatto riavvicinato le due società distanti fino al momento per la volontà degli inglesi di far cassa subito mentre per i rossoneri disposti si a rilevare l’Apache ma solo la prossima estate. Le parti sembra si siano ravvicinate dopo che Braida per portare Tevez al Milan a gennaio sia arrivato a proporre un prestito oneroso di tre milioni di euro, decurtati però dai 23 inizialmente previsti per il riscatto al termine della stagione.
Apparentemente squadre vogliose di acquistare Tevez al momento non sembrano esserci con la JUve definitivamente fuori dopo il quasi accordo con Borriello, l’Inter orientata più ad un tornante esterno che un attaccante puro, mentre il Paris Saint Germain dopo aver strappato il si a Carlo Ancelotti pare voler virare verso Kaka pupillo sia di Leonardo che del tecnico.
La quasi fumata bianca di Tevez al Milan dovrebbe liberare di fatto l’opzione strappata al Catania per Maxi Lopez con l’argentino libero adesso di trovarsi una nuova squadra e a questo punto non è da escludere la pista estera. In uscita per il Milan potrebbe esserci anche El Shaarawy seguito dal Cagliari e dal Novara.
La strategia dei parametro zero sembra esser sempre più congeniale ad Adriano Galliani ed Ariedo Braida riuscendo sempre ad anticipare la concorrenza regalando al Milan colpi di grandissima qualità. In questa stagione sono arrivati Mexes, che dopo l’infortunio sta iniziando a dimostrare il suo valore, Taiwo che al momento a dire la verità ha deluso e sopratutto Nocerino pagato soltanto 500 mila euro ma il cui apporto nella prima parte di stagione è stato determinante.
Seydou Keità avrebbe il contratto in scadenza nel 2014 ma alcuni accordi contrattuali gli permetterebbero di liberarsi a parametro zero già questa estate. Indiscrezioni proveniente dalla Francia ma che trovano conferme nell’ambiente Milan parlano però di un accordo totale raggiunto da Galliani e il procuratore del giocatore per il trasferimento nella prossima stagione. Oltre a Keità sempre per la mediana è tornato a prender quota il nome di Nainggolan centrocampista belga che ben sta impressionando con la maglia del Cagliari. Proprio martedì in occasione del match al Sant’Elia Cellino e Galliani avrebbero abbozzato la trattativa con il Milan che concederebbe al Cagliari El Shaarawy in prestito e l’intero cartellino di Paloschi chiamato a dar manforte all’attacco di Ballardini asfittico in zona gol.
Il pareggio di Udinese Juventus regala al Milan la prima posizione in classifica sotto l’albero di Natale. Un obiettivo prefissato da Allegri dopo l’avvio di stagione stentato e portato a termine con brillantezza, gol e qualche partita giocata davvero alla grande. Il filotto di 9 vittorie e due pareggi nelle ultime 11 partite è un bottino da scudetto ma per arrivare alla meta, adesso, bisognerà pensare al mercato. In casa Milan a tener banco è sempre il tormentone Tevez per il quale oggi a Manchester ci sarà il primo incontro ufficiale tra i dirigenti del City e Ariedo Braida con la presenza interessata dell’agente del giocatore Kia Joorabchian e dell’agente Fifa Giuseppe Risi che dovrebbe ricoprire il ruolo di intermediario tra i club.
Ariedo Braida a Manchester per TevezLe posizione dei due club al momento è chiara e diametralmente opposta. Il Milan come Galliani e lo stesso Berlusconi hanno tenuto più volte a precisare ha le intenzioni di prender il giocatore in prestito gratuito garantendo però al Manchester City l’acquisto in estate ad una cifra già concordata ma diluita in tre trance, gli inglesi, invece, vogliono monetizzare subito e al momento appaiono intransigenti. Il colloquio a questo punto servirà a capire quali e quanti sono i margini di trattativa, il Milan ha chiaramente cambiato un pò strategia e gli annunci di Berlusconi “siamo apposto così, tornerà Cassano” o quelli di Galliani “Tevez, costa troppo ma ci proviamo” fanno intuire come l’acquisto dell’argentino non sia una esigenza ma bensì un colpo favorevole solo a certe condizioni.
A Manchester quest’oggi non ci sarà Galliani ma Ariedo Braida, scelta che molti hanno visto erroneamente come un tentativo da parte del Milan di snobbare il City. In realtà il ds rossonero è una delle persone più apprezzate nell’ambiente europeo e oltretutto ha già avuto rapporti con il Manchester City conducendo insieme a Raiola la trattativa per portare a Milano Robinho due stagioni fa. L’ad rossonero è volato in Brasile, ufficialmente in vacanza, con la speranza di trovare qualche occasione in saldo per i rossoneri vista l’impossibilità dei rossoneri di metter nuovi acquisti a bilancio. Prima di partire Galliani ha però consolidato ulteriormente l’alleanza con Tevez promettendogli di aspettarlo fino all’ultimo giorno di mercato in cambio l’argentino rifiuterà tutte le altre proposte.
Si complica, e non poco, l’affare Tevez per il Milan. Solo qualche giorno fa, più precisamente domenica sera in occasione della festa di Natale organizzata dalla Curva Sud, l’ad rossonero Adriano Galliani aveva assicurato ai tifosi milanisti che avrebbe fatto tutto il possibile e l’impossibile per portare Carlos Tevez a Milanello guardandosi bene però dal fare promesse che poi, per verbo dallo stesso diretto interessato, non avrebbe potuto mantenere.
Il Milan, come ci ha abituato ultimamente, sta attuando la propria strategia forte di un accordo totale già raggiunto con l’Apache sulla base di 3 milioni di euro da gennaio fino a giugno e 5 netti a partire dalla prossima stagione ma, proprio quando la trattativa sembrava oramai essersi incanalata a favore del club di via Turati, a smorzare l’entusiasmo di tutti i tifosi rossoneri e di Galliani ci ha pensato il tecnico dei Citizens Roberto Mancini che ha sì confermato la volontà del Manchester City di cedere Tevez, con il quale ormai i rapporti sono ridotti ai minimi termini, ma solo a titolo definitivo e non temporaneo come vorrebbe il Milan:
“Vogliamo che Carlos torni a giocare e la migliore soluzione per noi è venderlo. Ma non possiamo lasciarlo andare via in prestito. Non sarebbe corretto nei confronti degli altri giocatori. Il City ha investito molto su Tevez per un contratto triennale. Se un altro club lo vuole, si chiami Paris Saint Germain, Milan o Juventus, è giusto che lo paghi per il suo valore“.
In effetti i rossoneri stanno lavorando per un un prestito secco dell’attaccante argentino riservandosi poi un diritto di riscatto a giugno fissato in circa 20 milioni, proposta che non ha soddisfatto per nulla le richieste della dirigenza del City la quale continua a ribadire che Tevez, valutato tra i 25 e i 30 milioni di euro, verrà ceduto soltanto in via definitiva per tali cifre e, cosa più importante, subito.
La posizione di forza del Milan è la volontà ferma di Tevez, che nel frattempo se la sta spassando in Argentina sui campi da golf continuando a percepire il suo lauto stipendio di 9 milioni di euro a stagione (alla faccia della depressione ndr), di trasferirsi solo in rossonero avendo già rifiutato l’offerta allettante del Tottenham e quella del Paris Saint Germain che lo avrebbero voluto per costruire attorno a lui un progetto importante.
Ma che la trattativa sia lontana dall’essere chiusa lo testimonia il fatto che sarà Braida e non Galliani, che dopo la partita di stasera con il Cagliari si trasferirà in Brasile per trascorrere le vacanze (o per portare avanti qualche trattativa in sudamerica in proiezione per la prossima stagione), a volare in Inghilterra nei prossimi giorni – è atteso a Manchester per giovedì – per riallacciare i contatti con i Citizens. Attenzione però a non tirare troppo la corda perchè il City non è il Barcellona (a livello di potenziale economico si intende ndr) e difficilmente potrebbe ripetere un’operazione “alla Ibrahimovic” visto che lo sceicco Mansour può permettersi tranquillamente il lusso di garantire a Tevez lo stipendio di 9 milioni di euro facendo a meno dei suoi servizi, pagarlo a vuoto in pratica. Riuscirà il Milan ad assicurarsi le prestazioni di uno dei più forti attaccanti che il palcoscenico mondiale può offrire in questo mercato di riparazione?
Il borsino del mercato rossonero questa sera dà in calo le quotazioni di Tevez al Milan e in salita quelle di Maxi Lopez. Ovviamente non sono ancora definitive e come capita spesso nel calciomercato gli stravolgimenti potrebbero esser ancora dietro l’angolo. Cerchiamo però di analizzare la situazione, in modo da capire le posizioni dei club e gli eventuali cambi di strategia. Quella di casa Milan è ormai standard e sotto gli occhi di tutti, Galliani e Braida si sono specializzati infatti a trattare giocatori a disagio nel proprio club d’appartenenza sfruttando il fascino rossonero per far breccia su di loro e sui loro procuratori. Dall’altra, il Manchester City, è una società inesperta forse nella gestione del mercato e dei casi spinosi ma ha dalla sua un’importantissima capacità economica che gli permette di non dover ricorrere a mezzucci o a estenuanti trattative per accaparrarsi un determinato giocatore.
Ulteriore conferma di qualche rallentamento sulla trattativa dell’Apache arriva anche dalle dichiarazioni del presidente Berlusconi che questa volta lascia scivolare il discorso Tevez “consigliando” ad Allegri una formazione spettacolare con Seedorf e Boateng in regia e un tridente con Ibra e Pato in attacco e Robinho alle loro spalle “Se Tevez viene è il benvenuto, ma non è fondamentale: abbiamo una rosa che ci può consentire di essere protagonisti in Europa e tranquillamente pensare di affermarci in Italia. Perchè il trio composto da Robinho, Ibrahimovic e Pato è di livello mondiale”
Strategie ovviamente che possono dir tutto o niente ma se fatte con le lacrime di Maxi Lopez dopo aver vinto il derby con Catania Palermo possono significare qualcosa in più. L’argentino non è un mistero che voglia vestire il rossonero grazie all’intesa tra le due società e al momento sembra esser lui la prima alternativa a Tevez.
Nemmeno il clima natalizio ha portato al rasserenamento degli animi dei protagonisti del c.d. “tavolo della pace” che si è tenuto in giornata a Roma, presso la sede del CONI.
L’incontro è durato 4 ore e 36 minuti, un tempo lunghissimo che faceva già presagire un esito negativo della vicenda ed infatti, all’uscita dell’incontro, nessuno si è fermato a parlare con i giornalisti presenti. Calciopoli è una ferita ancora aperta e tutt’altro dimenticata da due dei protagonisti più importanti del tavolo e cioè AndreaAgnelli ed ovviamente MassimoMoratti.
Il tentativo del Presidente del Coni Gianni Petrucci non è quindi riuscito, ma d’altronde era facile prevedere un finale simile considerate le premesse della vigilia. Cercare di eliminare i veleni presenti nel calcio italiano con un tavolo era impresa assai ardua, quasi velleitaria dopo il terremoto del 2006. MassimoMoratti ed AndreaAgnelli si son parlati con la consueta calma e chiarezza ma nessuno dei due ha fatto un passo indietro con la Juve che è rimasta decisamente ferma sulle sue posizioni anche per quanto riguarda la richiesta di maxi risarcimento di 443 milioni di euro fatta alla Federcalcio.
“Un tentativo non riuscito“, è questo il commento tanto semplice quanto scontato del numero uno dello sport italiano GianniPetrucci che si sforza di respingere parole come fallimento o sconfitta, perché comunque “si è discusso, anche se nella fattispecie gli interessi sono divergenti“. Pensare che la Juventus dopo la battaglia legale intrapresa a suon di ricorsi per riavere i due scudetti e l’Inter che si considera la società vittima del sistema moggiano potessero fare un passo indietro grazie solamente alla mediazione del Coni e con la presenza di illustri esponenti dei club più importanti d’Italia era, ribadiamo, pensiero utopistico ed al limite dell’impossibile.
Certo, resta da capire l’utilità della presenza di alcuni club nel tavolo e la loro effettiva posizione con il Milan e la Fiorentina benché colpite diciamo di striscio dallo scandalo, convinte comunque anche loro di aver subito un torto nel 2006, il Napoli del presidente DeLaurentiis estraneo ai fatti e con la Lazio del presidente ClaudioLotito colpita anch’essa da calciopoli ma inspiegabilmente assente al tavolo romano.
Il parere di chi vi scrive è volto verso un indirizzo prettamente politico dell’incontro che aveva come unico scopo quello di pesare la forza economica e politica delle società presenti e con l’ennesima presa in giro di un governo sportivo italiano nuovamente dimostratosi assolutamente incapace a gestire uno degli scandali, se non lo scandalo, più grande della storia del calcio italiano.
Tevez al Milan sarà il tormentone che coinvolgerà i tifosi rossoneri e non almeno fino alla fine dell’anno. Galliani forte dell’accordo totale raggiunto con l’agente del giocatore Kia Joorabchian nei giorni scorsi ha inoltrato la richiesta di prestito gratuito più al Manchester City attendendo adesso una risposta prima di sedersi intorno ad un tavolo e trattare.
Proviamo però ad analizzare i dettagli di questa complicata trattativa cercando di capire il misterioso intreccio di mercato che porterà Tevez al Milan. Il City è costretto a cedere l’Apache dopo la rottura con Mancini ma vorrebbe riuscire quantomeno a monetizzare riducendo così l’amarezza di una cessione pesante. La strategia del Milan ha però messo con le spalle al muro lo sceicco Mansour trovando un accordo vantaggiosissimo con Tevez e avendo l’appoggio incondizionato del potentissimo Kia Joorabchian, agente che insieme a Raiola riesce quasi sempre a condizionare il normale corso del mercato.
A questo punto la risposta del Manchester City per cercare di strappare almeno il prestito oneroso dal passaggio di Tevez al Milan sfruttando i rapporti privilegiati e di parentela tra sceicchi avrebbe potuto coinvolgere il Paris Saint Germain proprio per alzare la posta e inserire un oggetto di disturbo. Il Milan difficilmente però parteciperà ad un asta e lo stesso Tevez nonostante la possibilità di tener un contratto più vantaggioso non rinuncerà la possibilità di giocare con i rossoneri e con Ibrahimovic.
Il Milan continua ad ingolosire il giocatore lanciando attestati di stima attraverso i suoi giocatori simbolo, dopo le parole di Ibra e Boateng ieri anche Thiago Silva ha sposato l’arrivo di Tevez al Milan considerandolo il rinforzo giusto per vincere tutto. Leonardo invece quest’oggi dalle pagine del Corriere della Sera ha raffreddato un pò l’interesse del Paris Saint Germain “Il PSG non ha fatto nessuna offerta per Tevez, giocatore sul quale avevamo peraltro già effettuato dei sondaggi in estate. Io ho parlato con il procuratore di Carlitos e so che lui preferirebbe andare al Milan. Ma so anche che il Manchester City vuole cederlo a titolo definitivo…” Lasciando però uno spiraglio finale “Se il City accetterà di dare in prestito Tevez al Milan, basta, è chiusa. Altrimenti… il mercato è aperto. Del resto con l’ingaggio che ha l’argentino quanti sono i club disponibili a investire cifre del genere? E’ ovvio che il proprietario del Psg e quello del City si parlino: sono di famiglia, ma sia chiaro che il nostro non è uno sgarbo al Milan. Eravamo interessati a Tevez già da tempo e se il City non lo darà in prestito al Milan non sarà certo colpa nostra”.
Attento Milan, Leonardo vuole soffiarti Tevez. L’ex dirigente e allenatore rossonero, ora alla guida dirigenziale del Paris SG, si è inserito nella corsa all’Apache complicando l’operazione Tevez in rossonero che fino ad ieri sembrava definita, almeno al 50%.
Per stessa ammissione di Galliani infatti il Milan aveva strappato il sì dell’attaccante, in rotta da mesi con Mancini e il Manchester City, sbilanciandosi sul buon esito della trattativa. Accordo per 3 milioni di euro fino a giugno, poi un contratto fino al 2015 a 5 milioni netti a stagione, quasi la metà di quelli che attualmente l’argentino percepisce al Manchester: “Tevez per il Milan è disposto a rinunciare ad una montagna di soldi, l’accordo è fatto per metà ora aspettiamo una risposta dal City” aveva dichiarato l’ad rossonero che già si sfregava le mani per quello che sarebbe stato il grande colpo ad effetto di gennaio.
Ma a mettere il bastone tra le ruote l’ex pupillo di Galliani e Berlusconi, Leonardo. Il dg del club parigino, secondo quanto riferiscono fonti ben informate, sarebbe stato anche chiamato dall’amministratore delegato del Milan per chiedere lumi sulla vicenda. Leo avrebbe confermato l’esistenza della trattativa e la volontà di portare Tevez a Parigi negando però qualsiasi tipo di “implicazione personale” sulla vicenda, scaricando la responsabilità sul patron del Psg, lo sceicco Tamim Al Thani, che vuole rinforzare ulteriormente il Paris Saint Germain a gennaio. Al Thani può sfruttare la parentela che lo lega al “collega” del Manchester City Mansour (sono cugini) ma anche l’ampia disponibilità economica di cui può disporre: si parla infatti di un’offerta tra i 20 e 30 milioni immediati per Tevez, molto più vantaggiosa di quella del Milan che ha proposto un prestito gratuito con un riscatto a giugno fissato in 23 milioni. In più lo “sceicco parigino” sarebbe pronto a garantire all’Apache la stessa retribuzione che percepisce al City, ovvero 9 milioni di euro a stagione, cifra assolutamente fuori dalla portata delle casse rossonere.
Ovvio che il Manchester City preferirebbe di gran lunga accettare la proposta del Paris SG lasciando così il Milan con un palmo di naso. A quel punto i rossoneri farebbero un ultimo tentativo per Drogba, più difficile dopo la doppietta realizzata in Champions, in scadenza di contratto a fine stagione con il Chelsea o per Maxi Lopez del Catania, per il quale si era già trovato un accordo di massima diverse settimane fa, per rinforzare il reparto avanzato orfano di Antonio Cassano.
Improvvisa accelerata nella trattativa per portare Tevez al Milan. Galliani dopo l’ormai famosa cena da Giannino in compagnia dell’agente dell’argentino, iraniano Kia Joorabchian e dell’intermediario Giuseppe Riso, ieri pomeriggio si è replicato in via Turati con tanto di videoconferenza con l’Argentina dove entusiasta e pronto a sbarcare in Italia c’era proprio Tevez. L’argentino ha scelto il Milan e il Milan ha scelto Tevez considerando l’ennesima operazione di rilancio di un giocatore vantaggiosa per le casse societarie e per aumentare il tasso tecnico qualitativo a disposizione di Allegri.
Dopo Ibra, Robinho e Cassano un altro extraterrestre è pronto a rinunciare a tantissimi milioni di euro pur di vestire la maglia rossonera con i club di appartenenze disposti addirittura a sconti per farsi che l’operazione avvenga. Per molti la trattativa con i Citizens potrebbe chiudersi già oggi, ma verosimilmente, con l’undici di Mancini impegnato in una partita importantissima contro il Bayern Monaco in Champions League il calciomercato e la richiesta Tevez al Milan sarà vagliata a partire da domani.
Nel fax inviato da Galliani al Manchester City c’è la richiesta di un prestito secco fino al termine della stagione con l’opzione per l’acquisto a giugno per una cifra vicina ai 25 milioni di euro. Gli inglesi almeno inizialmente tenteranno di monetizzare se non completamente almeno per il prestito ma vista l’esposizione mediatica di Adriano Galliani e del Milan la trattativa Tevez al Milan sembra possa andare in porto. Galliani rivela anche le prossime tappe: “L’idea è quella portare Tevez in Dubai a fine dicembre come fatto negli anni scorsi con Beckham e Cassano”
Tevez comunque sarebbe un rinforzo per il campionato e non per la Champions League avendo già giocato i preliminari in stagione con la maglia del Manchester City.
Il Milan di scena a Praga, Galliani a Milano a trattare Tevez, basta questo assunto per capire quale importanza potesse rivestire Viktoria Plzen Milan per i rossoneri da sempre coccolati dall’ad nelle occasioni più o meno importanti. Il secondo incontro in poche ore tra Galliani, l’agente Fifa Giuseppe Riso e il procuratore di Tevez Joorabchian ha prodotto l’effetto sperato. L’argentino vuole il Milan e pur di averlo si è decurtato sensibilmente l’ingaggio percepito a Citizens passando dagli 8 milioni di euro a stagione ai 5 che percepirà in rossonero per ogni anno di contratto che lo legherà ai rossoneri dall’estate del 2012 fino al 2015. Tevez infatti sarà preso adesso soltanto in prestito percependo un compenso di 2,5 milioni di euro fino al termine della stagione. Toccherà adesso alla diplomazia di Galliani e Joorabchian convincere gli inglesi ad accettare il prestito secco con un diritto di riscatto compreso tra i 15 e i 20 milioni di euro.
Viktoria Plzen Milan si e no Come premesso il risultato non era importante ma una vittoria avrebbe dato ancor più fiducia al gruppo convincendo anche le “seconde linee” di poter far parte del progetto rossonero. Per Allegri qualche problema in difesa dove centralmente il solo Yepes al momento offre garanzie, sulla sinistra invece quella contro cechi potrebbe esser stata l’ultima partita in rossonero di Taiwo sempre impacciato e a disagio. Positivo invece il lancio dei giovani De Sciglio e Cristante così come l’intesa e la vivacità di Pato e Robinho in attacco che forse sollecitati dall’arrivo di Tevez hanno dato vita ad una partita ricca di spunti interessanti e qualitativamente importanti.
Video highlights Viktoria Plzen Milan 2-2
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Milan Sorteggio ottavi Champions League
Il Milan chiudendo alle spalle del Barcellona il proprio girone beccherà dal sorteggio una prima classificata giocando il match di andata tra le mura amiche e rischiando di giocarsi la qualificazione ai quarti con un top club. Escluso il Barcellona e l’Inter dall’urna il Milan potrebbe beccare il Real Madrid di Josè Mourinho, il Bayern Monaco o l’incubo inglese rappresentato da Chelsea e Arsenal. L’avversario più semplice sarebbe Apoel Nicosia mentre l’ultimo si deciderà stasera e sarà una tra Benfica e Manchester United.