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  • Tevez al Milan, prestito oneroso e obbligo di riscatto

    Tevez al Milan, prestito oneroso e obbligo di riscatto

    Quando la trattativa sembrava dovesse definitivamente arenarsi il tormentone Tevez al Milan torna in auge con nuove indiscrezioni positive per il popolo rossonero. Il colloquio di Ariedo Braida con i dirigenti del Manchester City avvenuto ieri all’ora di pranzo ha di fatto riavvicinato le due società distanti fino al momento per la volontà degli inglesi di far cassa subito mentre per i rossoneri disposti si a rilevare l’Apache ma solo la prossima estate. Le parti sembra si siano ravvicinate dopo che Braida per portare Tevez al Milan a gennaio sia arrivato a proporre un prestito oneroso di tre milioni di euro, decurtati però dai 23 inizialmente previsti per il riscatto al termine della stagione.

    Carlos Tevez | © GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    I Citizens prima rigorosi sembra che adesso iniziano ad alleggerire la propria intransigenza facendo aumentare le speranze di veder Tevez al Milan già nella tournèe di Dubai dove i rossoneri si recheranno per ricaricare le pile in vista della seconda parte di stagione. Mancini e dirigenti del City pare siano adesso più possibilisti anche grazie alla pressione dell’agente dell’attaccante Kia Joorabchian presente all’incontro e categorico nel sostenere la volontà del suo assistito di accettare solo il rossonero come possibile destinazione.

    Apparentemente squadre vogliose di acquistare Tevez al momento non sembrano esserci con la JUve definitivamente fuori dopo il quasi accordo con Borriello, l’Inter orientata più ad un tornante esterno che un attaccante puro, mentre il Paris Saint Germain dopo aver strappato il si a Carlo Ancelotti pare voler virare verso Kaka pupillo sia di Leonardo che del tecnico.

    La quasi fumata bianca di Tevez al Milan dovrebbe liberare di fatto l’opzione strappata al Catania per Maxi Lopez con l’argentino libero adesso di trovarsi una nuova squadra e a questo punto non è da escludere la pista estera. In uscita per il Milan potrebbe esserci anche El Shaarawy seguito dal Cagliari e dal Novara.

  • Milan Keita, Galliani firma il colpaccio

    Milan Keita, Galliani firma il colpaccio

    La strategia dei parametro zero sembra esser sempre più congeniale ad Adriano Galliani ed Ariedo Braida riuscendo sempre ad anticipare la concorrenza regalando al Milan colpi di grandissima qualità. In questa stagione sono arrivati Mexes, che dopo l’infortunio sta iniziando a dimostrare il suo valore, Taiwo che al momento a dire la verità ha deluso e sopratutto Nocerino pagato soltanto 500 mila euro ma il cui apporto nella prima parte di stagione è stato determinante.

    Seydou Keità Milan | ©TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/Getty Images
    Rinforzata la difesa e con l’attacco rinforzato dal sempre più probabile arrivo di Carlos Tevez. Il Milan deve iniziare a prender in considerazione i rinforzi per il centrocampo che nella prossima stagione dovrebbe perdere sicuramente Van Bommel e Flamini e con molta probabilità anche i senatori Gattuso, Ambrosini e Seedorf. Si è più volte parlato di un possibile accordo con Montolivo che però sembra esser entrato in orbita Juventus, nelle ultime ore però ha preso sempre più quota colpaccio portato a termine da Galliani: Seydou Keità centrocampista del Barcellona e della Nazionale del Mali. Giocatore eclettico e universale che pur non trovando un posto fisso nell’undici catalano è spesso chiamato in causa da Guardiola.

    Seydou Keità avrebbe il contratto in scadenza nel 2014 ma alcuni accordi contrattuali gli permetterebbero di liberarsi a parametro zero già questa estate. Indiscrezioni proveniente dalla Francia ma che trovano conferme nell’ambiente Milan parlano però di un accordo totale raggiunto da Galliani e il procuratore del giocatore per il trasferimento nella prossima stagione. Oltre a Keità sempre per la mediana è tornato a prender quota il nome di Nainggolan centrocampista belga che ben sta impressionando con la maglia del Cagliari. Proprio martedì in occasione del match al Sant’Elia Cellino e Galliani avrebbero abbozzato la trattativa con il Milan che concederebbe al Cagliari El Shaarawy in prestito e l’intero cartellino di Paloschi chiamato a dar manforte all’attacco di Ballardini asfittico in zona gol.

  • Milan, Braida a Manchester. Tevez patto con Galliani

    Milan, Braida a Manchester. Tevez patto con Galliani

    Il pareggio di Udinese Juventus regala al Milan la prima posizione in classifica sotto l’albero di Natale. Un obiettivo prefissato da Allegri dopo l’avvio di stagione stentato e portato a termine con brillantezza, gol e qualche partita giocata davvero alla grande. Il filotto di 9 vittorie e due pareggi nelle ultime 11 partite è un bottino da scudetto ma per arrivare alla meta, adesso, bisognerà pensare al mercato. In casa Milan a tener banco è sempre il tormentone Tevez per il quale oggi a Manchester ci sarà il primo incontro ufficiale tra i dirigenti del City e Ariedo Braida con la presenza interessata dell’agente del giocatore Kia Joorabchian e dell’agente Fifa Giuseppe Risi che dovrebbe ricoprire il ruolo di intermediario tra i club.

    Ariedo Braida a Manchester per Tevez
    Le posizione dei due club al momento è chiara e diametralmente opposta. Il Milan come Galliani e lo stesso Berlusconi hanno tenuto più volte a precisare ha le intenzioni di prender il giocatore in prestito gratuito garantendo però al Manchester City l’acquisto in estate ad una cifra già concordata ma diluita in tre trance, gli inglesi, invece, vogliono monetizzare subito e al momento appaiono intransigenti. Il colloquio a questo punto servirà a capire quali e quanti sono i margini di trattativa, il Milan ha chiaramente cambiato un pò strategia e gli annunci di Berlusconi “siamo apposto così, tornerà Cassano” o quelli di Galliani “Tevez, costa troppo ma ci proviamo” fanno intuire come l’acquisto dell’argentino non sia una esigenza ma bensì un colpo favorevole solo a certe condizioni.

    A Manchester quest’oggi non ci sarà Galliani ma Ariedo Braida, scelta che molti hanno visto erroneamente come un tentativo da parte del Milan di snobbare il City. In realtà il ds rossonero è una delle persone più apprezzate nell’ambiente europeo e oltretutto ha già avuto rapporti con il Manchester City conducendo insieme a Raiola la trattativa per portare a Milano Robinho due stagioni fa. L’ad rossonero è volato in Brasile, ufficialmente in vacanza, con la speranza di trovare qualche occasione in saldo per i rossoneri vista l’impossibilità dei rossoneri di metter nuovi acquisti a bilancio. Prima di partire Galliani ha però consolidato ulteriormente l’alleanza con Tevez promettendogli di aspettarlo fino all’ultimo giorno di mercato in cambio l’argentino rifiuterà tutte le altre proposte.

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  • Mancini gela il Milan “Tevez via non in prestito”

    Mancini gela il Milan “Tevez via non in prestito”

    Si complica, e non poco, l’affare Tevez per il Milan. Solo qualche giorno fa, più precisamente domenica sera in occasione della festa di Natale organizzata dalla Curva Sud, l’ad rossonero Adriano Galliani aveva assicurato ai tifosi milanisti che avrebbe fatto tutto il possibile e l’impossibile per portare Carlos Tevez a Milanello guardandosi bene però dal fare promesse che poi, per verbo dallo stesso diretto interessato, non avrebbe potuto mantenere.

    Carlos Tevez | © Laurence Griffiths/Getty Images

    Il Milan, come ci ha abituato ultimamente, sta attuando la propria strategia forte di un accordo totale già raggiunto con l’Apache sulla base di 3 milioni di euro da gennaio fino a giugno e 5 netti a partire dalla prossima stagione ma, proprio quando la trattativa sembrava oramai essersi incanalata a favore del club di via Turati, a smorzare l’entusiasmo di tutti i tifosi rossoneri e di Galliani ci ha pensato il tecnico dei Citizens Roberto Mancini che ha sì confermato la volontà del Manchester City di cedere Tevez, con il quale ormai i rapporti sono ridotti ai minimi termini, ma solo a titolo definitivo e non temporaneo come vorrebbe il Milan:

    Vogliamo che Carlos torni a giocare e la migliore soluzione per noi è venderlo. Ma non possiamo lasciarlo andare via in prestito. Non sarebbe corretto nei confronti degli altri giocatori. Il City ha investito molto su Tevez per un contratto triennale. Se un altro club lo vuole, si chiami Paris Saint Germain, Milan o Juventus, è giusto che lo paghi per il suo valore“.

    In effetti i rossoneri stanno lavorando per un un prestito secco dell’attaccante argentino riservandosi poi un diritto di riscatto a giugno fissato in circa 20 milioni, proposta che non ha soddisfatto per nulla le richieste della dirigenza del City la quale continua a ribadire che Tevez, valutato tra i 25 e i 30 milioni di euro, verrà ceduto soltanto in via definitiva per tali cifre e, cosa più importante, subito.

    La posizione di forza del Milan è la volontà ferma di Tevez, che nel frattempo se la sta spassando in Argentina sui campi da golf continuando a percepire il suo lauto stipendio di 9 milioni di euro a stagione (alla faccia della depressione ndr), di trasferirsi solo in rossonero avendo già rifiutato l’offerta allettante del Tottenham e quella del Paris Saint Germain che lo avrebbero voluto per costruire attorno a lui un progetto importante.
    Ma che la trattativa sia lontana dall’essere chiusa lo testimonia il fatto che sarà Braida e non Galliani, che dopo la partita di stasera con il Cagliari si trasferirà in Brasile per trascorrere le vacanze (o per portare avanti qualche trattativa in sudamerica in proiezione per la prossima stagione), a volare in Inghilterra nei prossimi giorni – è atteso a Manchester per giovedì – per riallacciare i contatti con i Citizens. Attenzione però a non tirare troppo la corda perchè il City non è il Barcellona (a livello di potenziale economico si intende ndr) e difficilmente potrebbe ripetere un’operazione “alla Ibrahimovic” visto che lo sceicco Mansour può permettersi tranquillamente il lusso di garantire a Tevez lo stipendio di 9 milioni di euro facendo a meno dei suoi servizi, pagarlo a vuoto in pratica. Riuscirà il Milan ad assicurarsi le prestazioni di uno dei più forti attaccanti che il palcoscenico mondiale può offrire in questo mercato di riparazione?

  • Milan Tevez, il City fa muro. Maxi Lopez saluta Catania

    Milan Tevez, il City fa muro. Maxi Lopez saluta Catania

    Il borsino del mercato rossonero questa sera dà in calo le quotazioni di Tevez al Milan e in salita quelle di Maxi Lopez. Ovviamente non sono ancora definitive e come capita spesso nel calciomercato gli stravolgimenti potrebbero esser ancora dietro l’angolo. Cerchiamo però di analizzare la situazione, in modo da capire le posizioni dei club e gli eventuali cambi di strategia. Quella di casa Milan è ormai standard e sotto gli occhi di tutti, Galliani e Braida si sono specializzati infatti a trattare giocatori a disagio nel proprio club d’appartenenza sfruttando il fascino rossonero per far breccia su di loro e sui loro procuratori. Dall’altra, il Manchester City, è una società inesperta forse nella gestione del mercato e dei casi spinosi ma ha dalla sua un’importantissima capacità economica che gli permette di non dover ricorrere a mezzucci o a estenuanti trattative per accaparrarsi un determinato giocatore.

    Maxi Lopez Milan? ©Getty Images
    Sulla cessione di Tevez molto probabilmente i Citizens si giocheranno molta della sua credibilità e proprio in virtù di questo allo stato attuale e senza un minimo esborso da parte del Milan difficilmente ci sarà la fumata bianca e a dimostrare l’intransigenza degli inglesi arriva la conferma di Brian Marwood amministratore delegato del Manchester City ai microfoni di Sky Sport News “La nostra posizione non è cambiata. Il Milan è venuto da noi con una proposta di prestito che abbiamo respinto e la situazione è rimasta invariata. Loro hanno deciso di condurre questa operazione attraverso i media, cosa che invece noi abbiamo scelto di non fare e continueremo così. La situazione è sempre la stessa e Tevez è ancora un giocatore del City.” – l’ad continua poi confermando la volontà di cedere Tevez ma solo a determinate condizioni “Tevez ha espresso il desiderio di andare via e noi abbiamo deciso di considerare questa possibilità a patto però di ricevere un’offerta adeguata. Vediamo cosa succederà nelle prossime 3-4 settimane. Sapete che non c’è solo il Milan interessato, per cui se i rossoneri decidono di aspettare fino alla fine del mercato, magari potrebbero ritrovarsi a pagare il prezzo che noi vogliamo, sempre se qualche altro club non lo faccia prima”.

    Ulteriore conferma di qualche rallentamento sulla trattativa dell’Apache arriva anche dalle dichiarazioni del presidente Berlusconi che questa volta lascia scivolare il discorso Tevez “consigliando” ad Allegri una formazione spettacolare con Seedorf e Boateng in regia e un tridente con Ibra e Pato in attacco e Robinho alle loro spalle “Se Tevez viene è il benvenuto, ma non è fondamentale: abbiamo una rosa che ci può consentire di essere protagonisti in Europa e tranquillamente pensare di affermarci in Italia. Perchè il trio composto da Robinho, Ibrahimovic e Pato è di livello mondiale”

    Strategie ovviamente che possono dir tutto o niente ma se fatte con le lacrime di Maxi Lopez dopo aver vinto il derby con Catania Palermo possono significare qualcosa in più. L’argentino non è un mistero che voglia vestire il rossonero grazie all’intesa tra le due società e al momento sembra esser lui la prima alternativa a Tevez.

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  • Calciopoli non si dimentica, il tavolo c’e’ ma manca la pace

    Calciopoli non si dimentica, il tavolo c’e’ ma manca la pace

    Nemmeno il clima natalizio ha portato al rasserenamento degli animi dei protagonisti del c.d. “tavolo della pace” che si è tenuto in giornata a Roma, presso la sede del CONI.

    L’incontro è durato 4 ore e 36 minuti, un tempo lunghissimo che faceva già presagire un esito negativo della vicenda ed infatti, all’uscita dell’incontro, nessuno si è fermato a parlare con i giornalisti presenti. Calciopoli è una ferita ancora aperta e tutt’altro dimenticata da due dei protagonisti più importanti del tavolo e cioè Andrea Agnelli ed ovviamente Massimo Moratti.

    Massimo Moratti presente al Tavolo della Pace | ©Paolo Bruno/Getty Image

    Il tentativo del Presidente del Coni Gianni Petrucci non è quindi riuscito, ma d’altronde era facile prevedere un finale simile considerate le premesse della vigilia. Cercare di eliminare i veleni presenti nel calcio italiano con un tavolo era impresa assai ardua, quasi velleitaria dopo il terremoto del 2006. Massimo Moratti ed Andrea Agnelli si son parlati con la consueta calma e chiarezza ma nessuno dei due ha fatto un passo indietro con la Juve che è rimasta decisamente ferma sulle sue posizioni anche per quanto riguarda la richiesta di maxi risarcimento di 443 milioni di euro fatta alla Federcalcio.

    Un tentativo non riuscito“, è questo il commento tanto semplice quanto scontato del numero uno dello sport italiano Gianni Petrucci che si sforza di respingere parole come fallimento o sconfitta, perché comunque “si è discusso, anche se nella fattispecie gli interessi sono divergenti“. Pensare che la Juventus dopo la battaglia legale intrapresa a suon di ricorsi per riavere i due scudetti e l’Inter che si considera la società vittima del sistema moggiano potessero fare un passo indietro grazie solamente alla mediazione del Coni e con la presenza di illustri esponenti dei club più importanti d’Italia era, ribadiamo, pensiero utopistico ed al limite dell’impossibile.

    Certo, resta da capire l’utilità della presenza di alcuni club nel tavolo e la loro effettiva posizione con il Milan e la Fiorentina benché colpite diciamo di striscio dallo scandalo, convinte comunque anche loro di aver subito un torto nel 2006, il Napoli del presidente De Laurentiis estraneo ai fatti e con la Lazio del presidente Claudio Lotito colpita anch’essa da calciopoli ma inspiegabilmente assente al tavolo romano.

    Il parere di chi vi scrive è volto verso un indirizzo prettamente politico dell’incontro che aveva come unico scopo quello di pesare la forza economica e politica delle società presenti e con l’ennesima presa in giro di un governo sportivo italiano nuovamente dimostratosi assolutamente incapace a gestire uno degli scandali, se non lo scandalo, più grande della storia del calcio italiano.

  • Tevez al Milan, minaccia Psg una strategia del City?

    Tevez al Milan, minaccia Psg una strategia del City?

    Tevez al Milan sarà il tormentone che coinvolgerà i tifosi rossoneri e non almeno fino alla fine dell’anno. Galliani forte dell’accordo totale raggiunto con l’agente del giocatore Kia Joorabchian nei giorni scorsi ha inoltrato la richiesta di prestito gratuito più al Manchester City attendendo adesso una risposta prima di sedersi intorno ad un tavolo e trattare.

    Carlos Tevez al Milan?| ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Dopo la stretta finale compiuta in via Turati martedì scorso è di colpo piombata la notizia di un possibile sgarbo del Paris Saint Germain di Leonardo pronto ad ostacolare il Milan chiedendo il giocatore a titolo definitivo al Manchester City a cifre decisamente fuori dalla portata dei rossoneri e di qualsiasi altro club europeo.

    Proviamo però ad analizzare i dettagli di questa complicata trattativa cercando di capire il misterioso intreccio di mercato che porterà Tevez al Milan. Il City è costretto a cedere l’Apache dopo la rottura con Mancini ma vorrebbe riuscire quantomeno a monetizzare riducendo così l’amarezza di una cessione pesante. La strategia del Milan ha però messo con le spalle al muro lo sceicco Mansour trovando un accordo vantaggiosissimo con Tevez e avendo l’appoggio incondizionato del potentissimo Kia Joorabchian, agente che insieme a Raiola riesce quasi sempre a condizionare il normale corso del mercato.

    A questo punto la risposta del Manchester City per cercare di strappare almeno il prestito oneroso dal passaggio di Tevez al Milan sfruttando i rapporti privilegiati e di parentela tra sceicchi avrebbe potuto coinvolgere il Paris Saint Germain proprio per alzare la posta e inserire un oggetto di disturbo. Il Milan difficilmente però parteciperà ad un asta e lo stesso Tevez nonostante la possibilità di tener un contratto più vantaggioso non rinuncerà la possibilità di giocare con i rossoneri e con Ibrahimovic.

    Il Milan continua ad ingolosire il giocatore lanciando attestati di stima attraverso i suoi giocatori simbolo, dopo le parole di Ibra e Boateng ieri anche Thiago Silva ha sposato l’arrivo di Tevez al Milan considerandolo il rinforzo giusto per vincere tutto. Leonardo invece quest’oggi dalle pagine del Corriere della Sera ha raffreddato un pò l’interesse del Paris Saint Germain “Il PSG non ha fatto nessuna offerta per Tevez, giocatore sul quale avevamo peraltro già effettuato dei sondaggi in estate. Io ho parlato con il procuratore di Carlitos e so che lui preferirebbe andare al Milan. Ma so anche che il Manchester City vuole cederlo a titolo definitivo…” Lasciando però uno spiraglio finale “Se il City accetterà di dare in prestito Tevez al Milan, basta, è chiusa. Altrimenti… il mercato è aperto. Del resto con l’ingaggio che ha l’argentino quanti sono i club disponibili a investire cifre del genere? E’ ovvio che il proprietario del Psg e quello del City si parlino: sono di famiglia, ma sia chiaro che il nostro non è uno sgarbo al Milan. Eravamo interessati a Tevez già da tempo e se il City non lo darà in prestito al Milan non sarà certo colpa nostra”.

  • Tra Tevez e il Milan s’inserisce il Psg di Leonardo

    Tra Tevez e il Milan s’inserisce il Psg di Leonardo

    Attento Milan, Leonardo vuole soffiarti Tevez. L’ex dirigente e allenatore rossonero, ora alla guida dirigenziale del Paris SG, si è inserito nella corsa all’Apache complicando l’operazione Tevez in rossonero che fino ad ieri sembrava definita, almeno al 50%.

    Carlos Tevez | © Laurence Griffiths/Getty Images

    Per stessa ammissione di Galliani infatti il Milan aveva strappato il sì dell’attaccante, in rotta da mesi con Mancini e il Manchester City, sbilanciandosi sul buon esito della trattativa. Accordo per 3 milioni di euro fino a giugno, poi un contratto fino al 2015 a 5 milioni netti a stagione, quasi la metà di quelli che attualmente l’argentino percepisce al Manchester: “Tevez per il Milan è disposto a rinunciare ad una montagna di soldi, l’accordo è fatto per metà ora aspettiamo una risposta dal City” aveva dichiarato l’ad rossonero che già si sfregava le mani per quello che sarebbe stato il grande colpo ad effetto di gennaio.

    Ma a mettere il bastone tra le ruote l’ex pupillo di Galliani e Berlusconi, Leonardo. Il dg del club parigino, secondo quanto riferiscono fonti ben informate, sarebbe stato anche chiamato dall’amministratore delegato del Milan per chiedere lumi sulla vicenda. Leo avrebbe confermato l’esistenza della trattativa e la volontà di portare Tevez a Parigi negando però qualsiasi tipo di “implicazione personale” sulla vicenda, scaricando la responsabilità sul patron del Psg, lo sceicco Tamim Al Thani, che vuole rinforzare ulteriormente il Paris Saint Germain a gennaio. Al Thani può sfruttare la parentela che lo lega al “collega” del Manchester City Mansour (sono cugini) ma anche l’ampia disponibilità economica di cui può disporre: si parla infatti di un’offerta tra i 20 e 30 milioni immediati per Tevez, molto più vantaggiosa di quella del Milan che ha proposto un prestito gratuito con un riscatto a giugno fissato in 23 milioni. In più lo “sceicco parigino” sarebbe pronto a garantire all’Apache la stessa retribuzione che percepisce al City, ovvero 9 milioni di euro a stagione, cifra assolutamente fuori dalla portata delle casse rossonere.

    Ovvio che il Manchester City preferirebbe di gran lunga accettare la proposta del Paris SG lasciando così il Milan con un palmo di naso. A quel punto i rossoneri farebbero un ultimo tentativo per Drogba, più difficile dopo la doppietta realizzata in Champions, in scadenza di contratto a fine stagione con il Chelsea o per Maxi Lopez del Catania, per il quale si era già trovato un accordo di massima diverse settimane fa, per rinforzare il reparto avanzato orfano di Antonio Cassano.

  • Tevez al Milan, Galliani “ci siamo”

    Tevez al Milan, Galliani “ci siamo”

    Improvvisa accelerata nella trattativa per portare Tevez al Milan. Galliani dopo l’ormai famosa cena da Giannino in compagnia dell’agente dell’argentino, iraniano Kia Joorabchian e dell’intermediario Giuseppe Riso, ieri pomeriggio si è replicato in via Turati con tanto di videoconferenza con l’Argentina dove entusiasta e pronto a sbarcare in Italia c’era proprio Tevez. L’argentino ha scelto il Milan e il Milan ha scelto Tevez considerando l’ennesima operazione di rilancio di un giocatore vantaggiosa per le casse societarie e per aumentare il tasso tecnico qualitativo a disposizione di Allegri.

    Carlos Tevez al Milan, ci siamo| ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Tevez al Milan, l’accordo con il giocatore è totale e la conferma arriva dalle parole di Adriano Galliani L’ho convinto a rinunciare a un sacco di soldi. “C’è l’accordo, abbiamo mandato una mail con una proposta al City: prestito gratuito con diritto di riscatto a certe condizioni. Tevez vuole venire da noi, metà dell’accordo è fatto, adesso aspetteremo la risposta del City. Berlusconi mi ha dato l’ok all’operazione, dimostrando ancora una volta di amare tantissimo i colori rossoneri”.

    Dopo Ibra, Robinho e Cassano un altro extraterrestre è pronto a rinunciare a tantissimi milioni di euro pur di vestire la maglia rossonera con i club di appartenenze disposti addirittura a sconti per farsi che l’operazione avvenga. Per molti la trattativa con i Citizens potrebbe chiudersi già oggi, ma verosimilmente, con l’undici di Mancini impegnato in una partita importantissima contro il Bayern Monaco in Champions League il calciomercato e la richiesta Tevez al Milan sarà vagliata a partire da domani.

    Nel fax inviato da Galliani al Manchester City c’è la richiesta di un prestito secco fino al termine della stagione con l’opzione per l’acquisto a giugno per una cifra vicina ai 25 milioni di euro. Gli inglesi almeno inizialmente tenteranno di monetizzare se non completamente almeno per il prestito ma vista l’esposizione mediatica di Adriano Galliani e del Milan la trattativa Tevez al Milan sembra possa andare in porto. Galliani rivela anche le prossime tappe: “L’idea è quella portare Tevez in Dubai a fine dicembre come fatto negli anni scorsi con Beckham e Cassano”

    Tevez comunque sarebbe un rinforzo per il campionato e non per la Champions League avendo già giocato i preliminari in stagione con la maglia del Manchester City.

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  • Viktoria Plzen Milan 2-2, da Pato e Robinho messaggio a Tevez

    Viktoria Plzen Milan 2-2, da Pato e Robinho messaggio a Tevez

    Il Milan di scena a Praga, Galliani a Milano a trattare Tevez, basta questo assunto per capire quale importanza potesse rivestire Viktoria Plzen Milan per i rossoneri da sempre coccolati dall’ad nelle occasioni più o meno importanti. Il secondo incontro in poche ore tra Galliani, l’agente Fifa Giuseppe Riso e il procuratore di Tevez Joorabchian ha prodotto l’effetto sperato. L’argentino vuole il Milan e pur di averlo si è decurtato sensibilmente l’ingaggio percepito a Citizens passando dagli 8 milioni di euro a stagione ai 5 che percepirà in rossonero per ogni anno di contratto che lo legherà ai rossoneri dall’estate del 2012 fino al 2015. Tevez infatti sarà preso adesso soltanto in prestito percependo un compenso di 2,5 milioni di euro fino al termine della stagione. Toccherà adesso alla diplomazia di Galliani e Joorabchian convincere gli inglesi ad accettare il prestito secco con un diritto di riscatto compreso tra i 15 e i 20 milioni di euro.

    Il balletto di Pato, Robinho e Thiago in Viktoria Plzen Milan | ©MICHAL CIZEK/AFP/Getty Images
    Galliani sul mercato, Allegri in cerca di risposte da Viktoria Plzen Milan . Il tecnico rossonero per evitare la debacle della scorsa stagione contro l’Ajax aveva caricato di significati importanti la sfida chiedendo a chi scendeva in campo il massimo impegno e la concentrazione giusta. Rossoneri con una formazione più che sperimentale con Mexes e Bonera coppia centrale, il giovane prodotto della Primavera Mattia De Sciglio a destra e Taiwo a sinistra. Mediana con Ambrosini, Nocerino ed Emanuelson nell’insolito ruolo di vice Aquilani. Seedorf ha giostrato alle spalle delle punte Robinho e Pato. I rossoneri faticano nel primo tempo a tener le distanze tra i reparti soffrendo troppo in difesa per via dell’emozione di De Sciglio e della mancanza di confidenza con il campo di Mexes. Il Viktoria crea tantissime occasioni che per imprecisione e per la bravura di Amelia spreca permettendo al Milan di carburare e andare sul doppio vantaggio ad inizio ripresa con due squilli della coppia Pato Robinho. I due brasiliani rompono l’equilibrio della partita scacciando le critiche e dimostrando di poter esser utili alla causa rossonera. Sopratutto il papero ha dato dimostrazione di forza e qualità chiudendo la partita con un gol, un assist, un palo ed un gol sbagliato. Proprio i gol sbagliati e le amnesie difensive permettono però a all’undici di Vrba di rientrare in partita e trovare il pari a 18” dalla fine.

    Viktoria Plzen Milan si e no Come premesso il risultato non era importante ma una vittoria avrebbe dato ancor più fiducia al gruppo convincendo anche le “seconde linee” di poter far parte del progetto rossonero. Per Allegri qualche problema in difesa dove centralmente il solo Yepes al momento offre garanzie, sulla sinistra invece quella contro cechi potrebbe esser stata l’ultima partita in rossonero di Taiwo sempre impacciato e a disagio. Positivo invece il lancio dei giovani De Sciglio e Cristante così come l’intesa e la vivacità di Pato e Robinho in attacco che forse sollecitati dall’arrivo di Tevez hanno dato vita ad una partita ricca di spunti interessanti e qualitativamente importanti.

    Video highlights Viktoria Plzen Milan 2-2
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    Milan Sorteggio ottavi Champions League
    Il Milan chiudendo alle spalle del Barcellona il proprio girone beccherà dal sorteggio una prima classificata giocando il match di andata tra le mura amiche e rischiando di giocarsi la qualificazione ai quarti con un top club. Escluso il Barcellona e l’Inter dall’urna il Milan potrebbe beccare il Real Madrid di Josè Mourinho, il Bayern Monaco o l’incubo inglese rappresentato da Chelsea e Arsenal. L’avversario più semplice sarebbe Apoel Nicosia mentre l’ultimo si deciderà stasera e sarà una tra Benfica e Manchester United.