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  • Milan – Juventus, calma apparente. Galliani recrimina ancora

    Milan – Juventus, calma apparente. Galliani recrimina ancora

    Scoppia la pace fra Milan e Juventus, o forse no. Dopo la telefonata di Galliani al presidente bianconero nella giornata di ieri sembrava che la frattura tra i due club si fosse risanata. In realtà lo strappo di domenica non è completamente ricucito, e forse passerà ancora del tempo prima che torni la normalità. Se da una parte Agnelli si dice contento per le scuse dell’amministratore delegato rossonero, dall’altra il numero due della società di Via Turati non dimentica il gol-fantasma che ha scatenato l’ira funesta dei campioni d’Italia. A complicare le cose ci pensa un eloquente comunicato ufficiale del Milan.

    Poco prima di prendere parte all’assemblea di Lega, Agnelli è ritornato sulle scuse di Galliani. Il patron della Juventus ha apprezzato il gesto di distensione da parte del rossonero, ribadendo quanto sia stato importante per tutto il club bianconero. Ha inoltre manifestato la propria soddisfazione per il fatto che Galliani si sia scusato anche con il calciatore Andrea Pirlo, definito dallo stesso Agnelli come un monumento della storia milanista e non un giocatore che tira gomitate.

    adriano galliani | © Claudio Villa/Getty Images

    L’amministratore delegato del Milan continua a non darsi pace dopo il gol-fantasma di Muntari. Subito dopo aver confermato la pace con la Juventus, è ritornato sull’episodio nero del big match di domenica scorsa, dichiarando che “il cuore come quello dei milanisti gronda sangue”. Nonostante ciò, Galliani ha salutato i giornalisti presenti con un “andiamo avanti” carico di speranze per il futuro, che nell’immediato significa Palermo-Milan.

    La pace armata tra Milan Juventus è espressa particolarmente bene da un comunicato successivo del sito ufficiale rossonero che chiarisce come le scuse di Galliani siano state a titolo personale. A rincarare la dose inoltre ci pensa Massimiliano Allegri durante la conferenza stampa prima della partenza in Sicilia. Il tecnico toscano ha dichiarato che “il Milan non ha alcuna ragione di scusarsi con la Juventus, perché il teatrino l’hanno fatto e smontato loro”. Parole durissime quelle di Allegri, che non passeranno di certo inosservate.

  • Ibrahimovic Milan, prove di matrimonio eterno?

    Ibrahimovic Milan, prove di matrimonio eterno?

    Il Milan ha iniziato i colloqui con Zlatan Ibrahimovic per il prolungamento del contratto fino al 2016. Lo svedese è intenzionato a restare in rossonero ancora a lungo. Si allontana così l’ipotesi di un trasferimento al Real Madrid la prossima estate circolata le settimane scorse. Oltre a Ibra, Galliani ha parlato con Raiola del futuro dell’olandese Van Bommel che è in scadenza a giugno. Questa mattina un tweet del sito ufficiale rossonero ha annunciato che gli stessi Robinho e Mexes hanno incontrato l’amministratore delegato per discutere riguardo la situazione dei rispettivi contratti.

    Nel pomeriggio di ieri a Milanello il dott. Galliani ha dato inizio alle danze di corteggiamento per ottenere il sì del bomber di Malmoe. Prima però dovrà convincere Padre Raiola, che già in passato a dimostrato come i matrimoni all’interno della sua comunità non siano così semplici. Non è sufficiente infatti l’amore, quest’ultimo va alimentato con il denaro, difronte al quale Raiola si è dimostrato particolarmente sensibile in più di un’occasione. Ibrahimovic ha il contratto in scadenza fra due anni, e vorrebbe da subito un ritocco dell’ingaggio, che al momento è il più alto di tutta la Serie A (9 milioni di euro all’anno ndr). Il Diavolo, anche per non andare a sbattere contro il fair play finanziario di Platini, dovrà essere molto astuto e utilizzare tutte le migliori armi di seduzione a cui può attingere se non vuole ricevere il classico due di Picche.

    zlatan ibrahimovic | © Scott Heavey/Getty Images

    Sempre nella giornata di ieri il Milan ha gettato le basi per il prolungamento del contratto di Van Bommel. A dicembre l’olandese aveva manifestato la volontà di chiudere la sua carriera in patria al Psv. Le dichiarazioni del centrocampista rossonero erano state interpretate come un chiaro segno del suo addio alla maglia rossonera al termine della stagione. Evidentemente però qualcosa è cambiato in questi ultimi due mesi e l’orange è determinato nel recitare un ruolo da protagonista anche il prossimo anno, potendo contare sulla cieca fiducia del tecnico Allegri, che la scorsa estate lo preferì a Pirlo.

    Infine Galliani al margine dell’allenamento di ieri si è intrattenuto con Robinho e Mexes, presumibilmente per discutere anche con loro del rinnovo contrattuale. Il brasiliano sembra essersi finalmente svegliato dal torpore agonistico registrato durante tutto il girone d’andata, mentre il francese nonostante il pugno rifilato a Borriello sta offrendo prestazione via via più convincenti tanto da convincere l’allenatore toscano nel preferirlo all’esperto Nesta.

  • Milan, Pato si allontana, Tevez il futuro. Occhio a Muriel e Jovetic

    Milan, Pato si allontana, Tevez il futuro. Occhio a Muriel e Jovetic

    Pato lontano dal Milan a fine stagione? L’ennesimo infortunio muscolare del Papero da forma ad un’ipotesi che a Milanello non viene più taciuta.

    Nonostante il niet di gennaio espresso da Berlusconi, gli stop incontrati dal brasiliano nell’ultimo anno e mezzo fanno vacillare le convinzioni del numero uno di Via Turati.

    Galliani e Allegri non si opporrebbero di certo alla partenza del numero 7 rossonero. L’amministratore delegato del Milan non ha scordato Tevez.

    Rimane calda la pista Van Persie mentre appare più remota l’idea Balotelli. Attenzione anche alla sorpresa Muriel e al gioiellino viola Jovetic.

     

    CHI SI FIDA? – Alzi la mano chi vorrebbe essere il proprietario di una supercar che si blocca ogni 10 km. Assicurazione, bollo, benzina, riparazioni, tutte voci che invoglierebbero chiunque a disfarsi di una macchina bellissima ma terribilmente inefficace. La Patorghini è di nuovo ferma ai box, non è dato sapere per quanto. I tifosi sono ormai stufi di dover leggere ogni settimana il nome di Pato tra gli indisponibili. Ogni ritorno viene celebrato come una sorta di resurrezione, quando però si arriva al quarto giorno ci si accorge che era tutto uno scherzo. I numeri accumulati sul libretto di circolazione fanno paura: 13 infortuni seri dal 2010 ad oggi, 50 partite saltate. C’è ancora qualcuno che si fida del Papero?

    TEVEZ SI, BALOTELLI NO – L’Apache rimane l’obiettivo numero uno del Milan. A quest’ora è lecito immaginare come Galliani si stia mangiando letteralmente le mani dopo il nuovo infortunio di Pato. Quel giorno a Londra era quasi riuscito a tagliare il traguardo, con la cessione del brasiliano al Psg per 40 milioni di euro e il contemporaneo arrivo di Tevez a Milanello. Una chiamata dall’Italia fece saltare il banco, ma fra l’argentino e i rossoneri fu soltanto un arrivederci.

    Si allontana invece dai cancelli di San Siro Mario Balotelli, promesso sposo del Diavolo da tempo immemore. Il procuratore Raiola infatti non vede di buon occhio la convivenza fra Supermario e Ibrahimovic, e solo quando lo svedese avrà lasciato il Milan sarà disposto a portare l’attaccante del City alla corte di Allegri.

    alexandre pato | © Shaun Botterill/Getty Images

    VAN PERSIE PENSIEROSO – All’indomani del successo della sua Nazionale contro l’Inghilterra a Wembley, l’attaccante dell’Arsenal ha espresso la volontà di attendere la prossima estate prima di firmare il rinnovo di contratto con i Gunners, in scadenza nel 2013, aprendo così più di una possibilità per la squadra rossonera, rimasta letteralmente fulminata dal talento dell’orange nella partita di andata degli ottavi di Champions League.

    NOVITÀ – Non è detto però che il mercato del Milan si focalizzi esclusivamente sui tre nomi appena citati. La notizia della giornata è l’interessamento del Diavolo a Muriel, talento grezzo del Lecce ma di proprietà dell’Udinese, per il quale sarebbe pronta un’offerta pari a 10 milioni di euro. Una cifra che consentirebbe alla famiglia Pozzo di compiere una plusvalenza vantaggiosissima, dopo averlo comprato qualche anno fa a soli 1,5 milioni di euro dall’America Calì. Alla punta salentina va ad aggiungersi il montenegrino Jovetic. Il giocatore della Fiorentina, ieri autore di una doppietta nell’amichevole del Montenegro contro l’Islanda, ha da sempre grandi estimatori all’interno dell’ambiente rossonero. La crisi tecnica e di risultati che i viola stanno attraversando potrebbe anche far riflettere Jojo nel cercarsi una nuova sistemazione.

    Il Milan non ha che l’imbarazzo della scelta per sostituire la Patorghini.

  • Agnelli chiama Galliani. Juve e Milan fanno la pace?

    Agnelli chiama Galliani. Juve e Milan fanno la pace?

    Forse una semplice telefonata non basterà a far scoppiare la pace tra le due (ex?) alleate ma per ricucire i rapporti dopo lo strappo del post Milan – Juventus basta e avanza. Il primo passo per il riavvicinamento tra le due società è stato fatto dal presidente bianconero Andrea Agnelli che ha nella giornata di ieri ha impugnato la cornetta e digitato il numero di telefono dell’ufficio di via Turati di Adriano Galliani, una chiacchierata tra due uomini di sport che in maniera intelligente hanno ripreso il dialogo dopo le frecciate e battute al veleno degli ultimi giorni.

    Il rampollo di casa Agnelli e l’amministratore delegato rossonero hanno deciso così di seppellire, almeno per il momento, l’ascia da guerra e firmare un armistizio. Fino a quando questa durerà non si sa, ma oltre alle questioni di campo, Milan e Juventus hanno una causa comune da portare avanti, quella della elezione del presidente di Lega. Rossoneri e bianconeri spingono infatti per la rielezione di Maurizio Beretta, una battaglia già difficile di suo dal momento che altri 8 club di Serie A, tra cui anche l’Inter, vorrebbero invece un cambio alla presidenza e “togliere di mezzo” l’attuale numero uno di via Rossellini, figurarsi se portata avanti singolarmente e non come alleate.

    Agnelli e Galliani © Claudio Villa/Getty Images

    Nella telefonata Agnelli – Galliani si è parlato anche si stemperare e moderare i toni tra i tesserati delle due società, partendo dai vertici, dalla dirigenza, per finire ai giocatoi e passando per entrambi gli allenatori, condizione necessaria per raggiungere gli scopi comuni tenendo un profilo più basso e non alimentare ulteriormente il fuoco delle polemiche con dichiarazioni che potrebbero incrinare ancora di più i rapporti.

    L’ira di Galliani si era abbattuta in particolare sulla quaterna arbitrale e sul tecnico della Juventus Conte durante l’intervallo della sfida scudetto giocato sabato scorso, l’ad rossonero, in seguito al clamoroso gol di Muntari non convalidato, era sceso negli spogliatoi per aspettare nel tunnel che porta sul rettangolo verde di gioco e scagliarsi prima contro il direttore di gara e al suo assistente Romagnoli – colui che ha fatto tornare sui propri passi Tagliavento che in un primo momento aveva assegnato la rete – per esprimere tutta la sua rabbia e il suo disappunto, e poi contro Conte con il quale ha avuto un diverbio molto acceso. Anche i giocatori in campo non si sono risparmiati con Chiellini, Ambrosini, Van Bommel, Nocerino, Bonucci e Storari tra i più attivi nel “faccia a faccia” avuto all’ingresso del tunnel subito dopo il triplice fischio. Il tutto poi era proseguito con le polemiche sulle prove tv con il sito ufficiale rossonero che attraverso un comunicato aveva richiesto che questa venisse applicata anche all’ex Pirlo, reo di aver rifilato due gomitate a Van Bommel, mentre la società juventina aveva preferito tacere su Mexes e Muntari e non rispondere in merito.

    In attesa della pace, la telefonata è servita per sancire una tregua.

  • Prova tv, stangata Mexes, assolti Muntari e Pirlo

    Prova tv, stangata Mexes, assolti Muntari e Pirlo

    E’ arrivata nel pomeriggio la decisione del giudice sportivo in relazione agli episodi incriminati di Milan-Juventus. L’unico a subire una squalifica il francese Mexes, che sarà assente per tre giornate. Assolti Muntari e Pirlo, per il quali Tosel ha scelto di non prendere alcun provvedimento disciplinare. Come preventivato alla vigilia la rissa nel finale che ha visto protagonisti Ambrosini e Chiellini non è stata presa in considerazione, così come esente da qualsiasi sanzione Antonio Conte, dopo lo scontro a muso duro avuto con Adriano Galliani durante l’intervallo della partita. Tira un sospiro di sollievo anche l’amministratore delegato rossonero, al quale viene comminata soltanto una ammonizione con diffida.

    Giustizia è fatta? La squalifica al solo Mexes sarà oggetto nei prossimi giorni di aspre polemiche fra le tifoserie delle due squadre, compresi gli stessi dirigenti delle società interessate. Il difensore centrale francese è stato appiedato per tre turni, colpevole di aver dato un pugno all’attaccante della Juventus Borriello nel corso del secondo tempo.

    philippe mexes | © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Sorprende come il compagno di squadra Muntari, nonostante fosse stato in precedenza differito al giudice sportivo dalla Procura federale, non abbia ricevuto alcuna giornata di squalifica. La manata al volto di Lichtsteiner nelle battute conclusive della partita non è stata giudicata meritevole di condanna.

    Discorso analogo per Andrea Pirlo. L’ex centrocampista del Milan era finito nel mirino di Milan Channel, il canale ufficiale rossonero, per aver rifilato due gomitate nell’arco dei 90′ minuti di gioco all’olandese Van Bommel. Anche per il bianconero il giudice sportivo si è mostrato clemente, scegliendo di non squalificare il faro della Nazionale azzurra.

    Le reazioni? Facile immaginare l’ennesima crociata della società di Via Turati, per via della scelta di utilizzare due pesi e due misure per Mexes e l’ex Pirlo. Tosel però è riuscito nell’impresa di scontentare entrambe le squadre perché la stessa Juventus non potrà gioire considerando l’impunità del ghanese Muntari dopo la dimostrazione del giocatore milanista riguardo il proprio talento naturale nell’arte della boxe.

  • Milan – Juve, dopo Mexes prova TV anche per Muntari?

    Milan – Juve, dopo Mexes prova TV anche per Muntari?

    Era prevedibile già dal 27′ della partita di ieri dello scontro diretto tra Milan e Juve, quello che doveva in parte ritagliare un’importante fetta di scudetto, che in settimana avremmo sentito molto parlare di episodi, di prove tv, di colpe e di responsabilità. Ed infatti ci troviamo ancora a parlare di tutto questo. Certamente il gol fantasma di Muntari non visto dalla terna arbitrale ha condizionato la partita non solo dal punto di vista del gioco e del risultato, ma anche degli animi. Poco importa se la ditta Tagliavento-Romagnoli ha ovviato al danno del primo tempo con l’annullamento del gol a Matri, i fatti dicono che a uscirne con il morale a terra, e anche i nervi, sia stato solo il Milan.

    Alla fine del primo tempo, ormai i fatti sono noti a tutti, Galliani, dg del Milan, si trovava già all’imbocco del tunnel degli spogliatoi ad attendere Tagliavento per riferire tutta la sua rabbia per la rete di Muntari non vista; di li a poco, all’arrivo di esponenti bianconeri (Albanese, responsabile delle relazioni esterne del club ed Antonio Conte), l’animo del direttore generale della società di Via Turati si sarebbe surriscaldato ulteriormente tanto che lo stesso non farà più ritorno in tribuna per un problema legato alla pressione.

    Sullay Muntari e Marco Borriello – Milan Juve | Valerio Pennicino/Getty Images

    Cosa ci si poteva aspettare nella ripresa dopo tanto nervosismo? Una stretta di mano tra giocatori e dirigenti? Niente di tutto questo ma, anzi, una situazione non facile da gestire per la terna arbitrale, ancor meno per i giocatori, soprattutto rossoneri, che hanno pagato con un eccesso di nervosismo la prestazione della seconda metà di gara. Nervosismo che è sfociato in un pugno poco sportivo di Mexes verso il suo ex compagno di squadra Borriello, una rissa sfiorata tra giocatori, anche compagni di Nazionale, a fine partita. Infine, secondo le ricostruzioni delle moviole dell’ultima ora, un altro episodio che certamente finirà al vaglio del giudice sportivo per la prova TV: Muntari si supera di una serie ripetuta di colpi, pugni o manate, contro il mal capitato di turno, Lichtsteiner. Grazie ad un video postato su YouTube da un tifoso e soprattutto grazie alle telecamere Sky, si vede all’85’ il tentativo del difensore bianconero di marcare il ghanese che con mestiere, neanche fosse il mitico Muhammad Ali, sferra all’avversario una serie di colpi fino a stenderlo al tappeto “verde”.
    Certamente il compito di domani del giudice sportivo sarà quanto mai arduo e chissà che martedì, giorno in cui si avranno notizie sulla decisione dell’episodio di Mexes e forse anche di Muntari, non ci siano ancora proteste su giudizi vergognosi.

    Video Youtube Muntari pugni a Lichtsteiner

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  • Milan – Juventus, polemiche e veleni con rissa finale

    Milan – Juventus, polemiche e veleni con rissa finale

    Non si placano le polemiche dopo la sfida scudetto tra Milan – Juventus di ieri sera, conclusasi con il risultato di 1-1. La rete annullata a Muntari nel corso del primo tempo, che avrebbe portato i rossoneri sul 2-0, ha acceso gli animi dentro e fuori dal rettangolo di gioco, con la rissa finale che ha coinvolto Chiellini e Ambrosini.

    Galliani ha incarnato all’ennesima potenza il malcontento del Diavolo, rendendosi protagonista di un intervallo da censura negli spogliatoi di San Siro. Nel post-partita Allegri si è servito dell’ironia per l’episodio incriminato, sebbene non si sia fatto scappare una frecciata al rivale bianconero. Dall’altra parte Conte ha cercato di stemperare le tensioni, sottolineando però come gli errori dell’arbitro si siano bilanciati con l’annullamento della rete di Matri prima che lo stesso attaccante segnasse la rete del pareggio. Infine Berlusconi ha invocato l’utilizzo della tecnologia, dicendosi dispiaciuto del risultato ma rimanendo ottimista sul futuro in campionato.

    FURIA GALLIANI – Pochi secondi dopo il fischio finale del primo tempo, Galliani è sceso giù negli spogliatoi inveendo contro Nicchi (il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri) per poi scagliarsi contro il responsabile della comunicazione bianconera, Claudio Albanese, colpevole secondo l’amministratore delegato rossonero di chiamare i giornali per lamentarsi degli arbitri. In seguito è arrivato il turno di Conte, al quale Galliani si è complimentato ironicamente per le sue lamentele contro la classe arbitrale nelle ultime settimane. Infine il numero due della società di Via Turati avrebbe inveito su Tagliavento. Per quest’ultimo episodio l’a.d. della Juventus Marotta ha fortemente protestato, domandando ad Albanese se in quegli istanti fosse presente qualcuno della Procura federale.

    rissa milan juventus | © Dino Panato/Getty Images

    RISSA CHIELLINI-AMBROSINI – Se non bastasse alla fine della partita il capitano del Milan si è lanciato contro il difensore bianconero per regolare i conti, con i due che sono finiti ben presto alle mani e neanche l’intervento di Conte è riuscito a sbollire la tensione fra i due giocatori. La rissa ha visto coinvolti anche Van Bommel e Mexes. Il francese rischia una lunga squalifica per il pugno rifilato a Borriello durante i secondi 45′ minuti di gioco, quando ha assestato un pugno al proprio ex compagno di squadra alla Roma senza essere visto dalla terna arbitrale. Non è del tutto remota anche una squalifica sia per il capitano del Milan e il difensore centrale della Juventus.

    ALLEGRI E CONTE – L’allenatore dei rossoneri si è mostrato sorridente difronte ai giornalisti al termine della partita, dicendosi in ogni caso soddisfatto della prova dei suoi uomini, affermando però che il risultato della gara sia stato falsato dall’errore del guardalinee Romagnoli (lo stesso che annullò una rete regolare di Seedorf nel match pareggiato al Franchi contro la Fiorentina quest’anno per un fuorigioco inesistente). Sempre Allegri ha dichiarato che “è sempre meglio star zitti”, riferendosi apertamente sia a Beppe Marotta che Conte. Il tecnico dei bianconeri ha glissato sull’episodio che l’ha visto coinvolto con Galliani, al quale avrebbe risposto “da che pulpito, qui è la mafia”, cercando di abbassare i toni della polemica e facendo in primis autocritica per il clima incandescente venutosi a creare nei giorni precedenti la sfida.

    BERLUSCONI VUOLE LA TECNOLOGIA – Dispiaciuto sì ma non arrabbiato. Questo in sintesi il Berlusconi-pensiero al termine del big-match di ieri sera, iniziato con le dichiarazioni riguardo la squalifica di Ibrahimovic (“decisione non ingiusta ma vergognosa”). Sul gol-fantasma di Muntari il patron rossonero ha invocato l’aiuto della tecnologia per gli arbitri, in modo che le partite non possano venire falsate. Si è poi complimentato con la propria squadra, considerate anche le numerose assenze, e ha rivelato di non essere entrato negli spogliatoi della Juve come negli ultimi anni proprio per via della violenta diatriba mediatica scatenata dalle polemiche juventine nelle scorse settimane. Infine ha bacchettato Gigi Buffon, affermando che un portiere della Nazionale dovrebbe mostrare ben altro fair-play. Il numero uno bianconero aveva dichiarato in precedenza di non essersi accorto che il pallone fosse entrato, ma in ogni caso non avrebbe aiutato l’arbitro Tagliavento nel correggere la decisione a favore del Milan.

    VIDEO RISSA AMBROSINI CHIELLINI 

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  • Calciomercato Milan, Van Persie colpo di fulmine

    Calciomercato Milan, Van Persie colpo di fulmine

    La “partita perfetta” del Milan di mercoledì sera non ha distolto l’attenzione della dirigenza rossonera verso Van Persie, l’unico a rendersi pericoloso fra gli uomini di Wenger. Galliani ha decantato le lodi per l’attaccante olandese. D’accordo con l’amministratore delegato di Via Turati il tecnico Massimiliano Allegri, che non ha mai nascosto la propria ammirazione verso il calciatore dell’Arsenal. Fino ad ora non c’è stato alcun avvicinamento fra le due parti, sebbene non sia da escludere un assalto da parte del club italiano durante il calciomercato estivo, quando a Milanello potrebbero verificarsi numerosi colpi di scena.

    COLPO DI FULMINE – Adriano Galliani al termine del match di Champions League contro l’Arsenal ha rivelato di essere stato catturato dalla prestazione di un giocatore della squadra avversaria. Il nome è quello di Robin Van Persie. Per il numero due del club rossonero, il giocatore dei Gunners rientra nella lista dei migliori attaccanti europei. Ad affascinarlo in particolar modo i movimenti “perfetti” del calciatore olandese. Così come Galliani è rimasto piacevolmente colpito dal leader della squadra londinese, lo stesso si può dire anche per Allegri. L’allenatore toscano ha sempre apprezzato i giocatori tecnici e pronti al sacrificio per il bene della squadra, e Van Persie assolve in maniera perfetta a questo identikit.

    robin van persie | © Claudio Villa/Getty Images

    MARGINI DI TRATTATIVA – La punta dell’Arsenal ha il contratto in scadenza a giugno del 2013, e per il momento non ha mostrato alcuna intenzione di lasciare Londra. Ciò però non toglie che il giocatore possa avere un improvviso ripensamento, dicendo addio ai propri compagni di squadra. I Gunners sono ancora sotto choc per la vicenda Fabregas, che quest’estate ha abbandonato il progetto incompiuto costruito da Wenger oltre 10 anni fa. Qualora il club londinese non riuscisse ad ottenere un piazzamento in Champions League per la prossima stagione, Van Persie potrebbe anche cercarsi una nuova casa, e l’Arsenal si vedrebbe costretta ad accontentare l’olandese per non perderlo durante il mercato invernale a parametro zero.

  • Calciomercato Milan, c’è l’accordo con Montolivo

    Calciomercato Milan, c’è l’accordo con Montolivo

    La prossima stagione Montolivo sarà un calciatore del Milan. A rivelarlo questa mattina la trasmissione radiofonica Lady Radio, secondo la quale il centrocampista della Fiorentina avrebbe raggiunto l’accordo con i rossoneri per un quadriennale da 2,5 milioni di euro, con l’opzione per il quinto anno.

    Termina così la vicenda legata al giocatore viola, che già in estate era stato vicino al club di Via Turati per poi essere bloccato dal ds Corvino, poiché l’offerta dell’ad rossonero Adriano Galliani era stata etichettata come “ridicola” dallo stesso dirigente dei gigliati (comproprietà di Paloschi e Strasser ndr). Sempre durante il calciomercato estivo, il calciatore era stato seguito da vicino anche dal Bayern Monaco, ma lo stesso Montolivo aveva rifiutato il trasferimento in Germania, così come declinò la proposta dell’Arsenal di Arsene Wenger, che vedeva nel ragazzo cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta il nuovo metronomo dei Gunners, dopo la cessione di Fabregas al Barcellona.

     

    Ancora non si registrano né conferme ufficiali né smentite. Nonostante ciò la notizia appare concreta e segue un filo logico ininterrotto dallo scorso agosto fino ad oggi. L’interesse del Milan nei confronti del centrocampista non è mai scemato, e il viola si era promesso alla squadra di Allegri fin da quelle ultime settimane d’estate. Era soltanto un arrivederci, che fra sei mesi si trasformerà in un caloroso buongiorno.

    L’arrivo di Montolivo a parametro zero consentirà ai rossoneri di riavere in rosa un calciatore che sappia fare la differenza in mezzo al campo, ed è facile immaginare che il giocatore della Fiorentina occuperà il posto che in passato fu di Pirlo. Sarà un centrocampo meno fisico e di maggiore qualità, ipotizzando anche il riscatto di Aquilani dal Liverpool il prossimo giugno e l’addio di Van Bommel, quest’ultimo in scadenza di contratto e la volontà già manifestata nel recente passato di tornare in patria.

  • Ibrahimovic squalificato per 3 giornate. Il Milan annuncia ricorso

    Ibrahimovic squalificato per 3 giornate. Il Milan annuncia ricorso

    Piove sul bagnato per il Milan. Zlatan Ibrahimovic è stato squalificato dal giudice sportivo per 3 giornate, in seguito all’espulsione rimediata ieri pomeriggio nel big match contro il Napoli. Lo schiaffo ad Aronica costa caro allo svedese, il quale sarà costretto a saltare le gare contro Udinese, Cesena e la sfida scudetto contro la Juve di fine febbraio. Divampano le polemiche dopo che la Procura federale ha deciso di non utilizzare la prova televisiva per il buffetto dello stesso difensore partenopeo nei confronti del centrocampista Nocerino, mentre la società di Via Turati ha già fatto sapere che ricorrerà in appello alla decisione presa dal giudice Tosel.

    Un lunedì da dimenticare per il club rossonero. Ciò che veniva respinto come irrealistico o perlomeno altamente improbabile, si è manifestato nel pomeriggio come triste realtà. L’arbitro Rizzoli ha deciso per la condotta violenta, reputando quindi estremamente grave il gesto dell’attaccante rossonero nei confronto dell’avversario. Rimane comunque uno spiraglio aperto per il Milan, che nei prossimi giorni potrebbe diventare luce. Infatti fa riflettere il fatto che non sia stata utilizzata la prova tv, segno che la Procura federale non abbia ritenuto violenta la manata dello svedese a tal punto da condannarlo per 3 giornate.

    Quest’ultimo aspetto spinge Galliani a non arrendersi. L’ad rossonero, tramite il sito ufficiale della società, annuncia subito la volontà del Milan di impugnare la decisione del giudice sportivo. La speranza è quella di ottenere la riduzione della squalifica portandola a 2 giornate, permettendo così il rientro del calciatore per il big match del 25 febbraio. C’è infatti la possibilità che il gesto venga inteso come “gravemente antisportivo”, per il quale è previsto uno stop fino ad un massimo di due gare.

     

    Balza alla memoria la recente vicenda che ha visto coinvolto il difensore brasiliano della Lazio Dias, proprio in occasione della partita di campionato contro il Milan all’Olimpico di qualche settimana fa. Allora il giocatore biancoceleste aveva colpito con un pugno il calciatore rossonero Van Bommel in piena area di rigore. Il direttore di gara non vide l’accaduto e così intervenne la prova televisiva, che squalificò per tre giornate il laziale, facendo scattare quindi automaticamente la “condotta violenta”.

    A questo punto la logica vorrebbe che se per Ibra non sono state richieste le immagini della prova tv, l’azione non è stata considerata “violenta”, come appuntato verosimilmente dall’arbitro Rizzoli, lasciando quindi margine di azione al club milanista. Se l’appello venisse accolto, l’attuale vice capocannoniere della Serie A sarebbe regolarmente a disposizione per match clou della 25 ^ giornata, quando a San Siro andrà in scena Milan Juve.

    Nel frattempo fa discutere la decisione della Procura federale sportiva nel “chiudere un occhio” riguardo la provocazione di Aronica nei confronti di Nocerino prima che Ibra si scagliasse su di lui con la manata che gli è costata tre giornate di stop. Lo stesso difensore del Napoli ha poi risposto allo schiaffo dell’attaccante del Milan colpendo a sua volta Nocerino.

    La vicenda è destinata a suscitare vibranti polemiche durante i prossimi giorni, e qualunque decisione sarà presa dal giudice sportivo circa l’appello della società rossonera, questa continuerà a dividere le tifoserie di Milan e Juve.