Tag: adriano galliani

  • Nesta alla Juve, Pirlo prova a convincere l’ex compagno

    Nesta alla Juve, Pirlo prova a convincere l’ex compagno

    Se in campo Juventus e Milan sono acerrimi rivali, destinati a darsi battaglia fino all’ultimo minuto alla conquista del tricolore, in ambito del business le cose non sembrano andare diversamente, forse. Una nuova operazione di mercato infatti potrebbe portare presto in maglia bianconera Alessandro Nesta.

    Il condizionale è d’obbligo se si considera che affinchè il colpo possa andare a segno occorre superare due grossi ostacoli: il Milan, che vorrebbe provare a tenere il campione, e lo stesso giocare in oggetto che dalla sua ha la voglia di chiudere la carriera proprio nella squadra che in ambito sportivo gli ha regalato i maggiori successi.

    Già nei mesi scorsi si è ipotizzato un possibile passaggio di Nesta nella città della Mole, ma nei giorni scorsi questa ipotesi pare abbia irrobustito le sue fondamenta grazie anche all’intervento di un altro ex rossonero illustre, Andrea Pirlo, intestarditosi nel voler convincere l’ex compagno a vestire la maglia bianconera. Al fianco del fantasista nella “battaglia” da vincere per portare Nesta alla Juve vi è anche la società di corso Ferraris la quale sembra disposta ad offrire garanzie davvero ghiotte e difficili da rifiutare.

    Alessandro Nesta | © Claudio Villa/Getty Images

    Il difensore infatti avrebbe a disposizione una serie di privilegi nelle clausole contrattuali come quella di essere utilizzato a cadenza non assidua. Ipotesi questa che alletterebbe molto il giocatore visto che nell’ultimo periodo la sua presenza in campo si è notevolmente ridotta a causa degli infortuni che lo hanno colpito. Giusto qualche giorno fa, in occasione della partita di andata di Champions contro il Barcellona, si è registrato il suo ingresso in campo, da titolare, dopo un lungo periodo d’assenza.

    Toccherà a Marotta ora lavorare al meglio la trattativa e riuscire laddove altri a suo tempo non furono in grado, Nesta infatti già in passato è stato molto vicino ad indossare la maglia bianconera ma poi, proprio all’ultima giornata di calciomercato estivo nel 2002, l’annuncio a sorpresa del club di via Turati che aveva avuto la meglio sui rivali. Ora Galliani dovrà pensare al rinnovo del contratto prima di commettere un nuovo errore, quello di vedere partire un altro campione a parametro zero, proprio come è avvenuto la scorsa estate con Pirlo. E chissà che a Milano qualcuno non stia ancora rimpiangendo quella scelta….

  • Il Barcellona denuncia San Siro, Galliani difende il Milan

    Il Barcellona denuncia San Siro, Galliani difende il Milan

    All’indomani del pareggio a reti inviolate nell’andata dei quarti di Champions League, Milan Barcellona continua a far parlare di sé. Non tanto per la spettacolarità dell’incontro, quanto per alcune decisioni arbitrali che non sono state accettate dai blaugrana ma sopratutto per le condizioni del terreno di gioco, giudicate improponibili sia dal Barca che dagli stessi dirigenti rossoneri. Galliani ha espresso l’intenzione di apportare una modifica sostanziale, trasformando San Siro da un campo di patate a un terreno di nuova concezione. Ha precisato inoltre che attende una risposta definitiva dai cugini dell’Inter, che insieme al Diavolo detiene il 50% dello stadio. Nel frattempo fa discutere la denuncia presentata all’Uefa da parte del Barcellona in merito al terreno di San Siro.

    Indignados, questo il sentimento espresso dalla stampa iberica il giorno dopo la sfida europea contro il Milan. Indignados per il rigore non concesso dall’arbitro svedese Eriksson nel corso del 16′ minuto del primo tempo, quando Abbiati ha travolto in area Alexis Sanchez lanciato a rete. Il direttore di gara ha fatto cenno al blaugrana di rialzarsi, e l’azione è poi proseguita senza ulteriori patemi d’animo per la difesa rossonera. Un altro episodio, forse meno pubblicizzato rispetto a quello dell’ex Udinese, è stato quello che ha coinvolto Lionel Messi durante il finale di gara. L’argentino è stato bloccato a sandwich dal doppio intervento dei centrali difensivi del Milan, anche in questa occasione l’arbitro non ha intravisto gli estremi per un penalty in favore della squadra blaugrana.

    Già nel mirino dei giocatori catalani nel corso della partita, con un Dani Alves letteralmente furibondo contro il manto erboso di San Siro, e messo sotto accusa nel post partita anche da Guardiola, il campo rossonero è stato ufficialmente denunciato dal Barcellona. La società spagnola ha sporto reclamo all’Uefa per le condizioni ritenute proibitive del terreno di gioco. Non si è fatta attendere la risposta del Milan, attraverso un comunicato ufficiale pubblicato sul sito ufficiale della società nel primo pomeriggio:

    adriano galliani | © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    In riferimento alla protesta ufficiale inoltrata alla Uefa dal FC Barcellona relativamente alle condizioni del campo di San Siro, AC Milan comunica che:
    1) L’innaffiatura del campo, da farsi entro un’ora prima dell’inizio della partita come concordato nella riunione organizzativa di ieri mattina e come da Regolamento della Uefa Champions League al punto 14.15, non è stata effettuata viste le condizioni di elevata umidità del campo stesso;
    2) Le condizioni generali del campo, sul quale il FC Barcellona si era regolarmente allenato la sera prima senza sollevare alcun problema, sono state ritenute idonee sia dagli arbitri sia dai Delegati Uefa nel corso del sopralluogo di ieri mattina.

    Infine anche Galliani è voluto intervenire in merito al terreno di gioco di San Siro. Nel corso dell’intervista ai microfoni di Mediaset Premium, l’ad rossonero ha svelato che la società del Milan ha già inviato una richiesta formale all’Inter per eliminare definitivamente il problema di un campo troppo spesso teatro di spiacevoli infortuni e magre figure a livello internazionale. Queste le parole di Galliani: “L’idea è quella di passare ad un terreno di gioco naturale sopra e sintetico sotto. Stiamo aspettando un ok dell’Inter che non è ancora arrivato”. A tal proposito il dirigente rossonero ha chiuso con una battuta affermando che qualora i nerazzurri non avvallassero la proposta, il Milan sarebbe disposto ad installare il sintetico nella metà campo della Curva Sud, quella dei tifosi del Diavolo.

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  • Milan mercato giovane e low cost: Muriel, Jordi Alba e Bakaye Traoré

    Milan mercato giovane e low cost: Muriel, Jordi Alba e Bakaye Traoré

    Alla vigilia di un match al cardiopalma in Champions League e in piena corsa per la conquista del 19° titolo nazionale Adriano Galliani ed Ariedo Braida trovano anche il tempo per pianificare il calciomercato Milan per la prossima stagione. La nuova filosofia societaria è oramai chiara ed orientata ad acquistare giocatori giovani e di prospettiva al fianco di parametri zero e colpi low cost di gente esperta e pronta ad esser rigenerata dall’entusiasmo di Milanello. Gli esperimenti vincenti di Van Bommel ed Emanuelson lo scorso inverno e il colpaccio Nocerino questa estate hanno convinto la società di poter abbassare i costi rastrellando il mercato alla ricerca di giocatori in scadenza di contratto.

    Come abbiamo già avuto modo di scrivere Allegri e l’intero staff rossonero sono rimasti stregati dalle immense qualità di Luis Muriel, il giovane attaccante sta contribuendo a far rimanere alte le speranze di salvezza da parte di tutta Lecce confermando allo stesso tempo la lungimiranza dell’Udinese che nella scorsa stagione ne acquistò il cartellino.

    Bakaye Traoré primo colpo calciomercato Milan | ©KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
    La famiglia Pozzo continua a precisare l’intenzione di puntare su Muriel per il futuro respingendo ogni tentativo di contatto da parte delle tante pretendenti. Braida però sembra aver messo al centro del calciomercato Milan il nome di Muriel tanto da aver scelto la partita tra Novara e Lecce domenica pomeriggio per osservarlo ancora una volta da vicino. Inutile ribadire le qualità del giocatore che in coppia con El Shaarawy fa sognare i tifosi rossoneri per una grande coppia d’attacco per il futuro.

    Se Luis Muriel è al momento un sogno le certezze sembrano esser due parametri zero accostati con insistenza nelle ultime ore alla società di via Turati. Il primo colpo del calciomercato Milan 2012 è Bakaye Traoré centrocampista maliano dal Nancy classe ’85 bravo a far legna in mediana e con una discreta esperienza è stato bloccato ma potrebbe esser utilizzato per qualche scambio sopratutto se venissero rinnovati i contratti di Massimo Ambrosini e Mark Van Bommel.

    Il nome più interessante è quello di Jordi Alba duttile esterno sinistro di grandissime qualità che in scadenza di contratto sta attirando su di se l’interesse di tanti club d’Europa. Il Valencia in realtà sembra aver un’opzione di prolungamento di contratto per un’altra stagione ma difficilmente verrà esercitata senza aver la sicurezza di un rinnovo nella prossima stagione. Jordi Alba è un classe ’89 e dovrebbe esser l’ennesima scommessa per il ruolo di terzino sinistro del Milan 2012/13 anche se nel Valencia viene spesso utilizzato come esterno di centrocampo e molto spesso anche come esterno d’attacco.

    Video Bakaye Traoré in gol durante la Coppa d’Africa
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    Video assist all’esordio con la Spagna per Jordi Alba
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  • Calciomercato Milan Galliani rilancia il tormentone Tevez

    Calciomercato Milan Galliani rilancia il tormentone Tevez

    Nonostante la trattativa tra il Milan e Carlitos Tévez si sia arenata durante il calciomercato invernale, a discapito del club di via Turati, l’ad rossonero ritorna a parlare dell’argentino, elogiando soprattutto la sua grande capacità di essere decisivo anche dopo uno stop forzato di sei mesi causato non solo dall’attrito con Mancini ma anche e soprattutto con la società stessa, colpevole di non averlo ceduto al Milan nel momento in cui si era presentata l’occasione.

    Gli elogi di Galliani aumentano a dismisura proprio dopo la partita di Premier League tra i Citizen e il Chelsea di Di Matteo terminata 2-1 nella quale l’Apache subentrato al 66° riesce a essere decisivo nella vittoria della squadra di casa.

    Sono innamorato di Tévez. Dopo sei mesi che non giocava è entrato in campo e chiunque capisca di calcio ha visto chi è Carlitos Tévez .

    Queste le parole di Galliani, una vera e propria dichiarazione d’amore per il talento argentino, amore che l’ad milanista dimostra anche oggi, affermando:

    ” Il treno passa una sola volta e siamo felicissimi di aver preso un giocatore come Maxi Lopez”.

    Tevez torna ad infiammare il Calciomercato Milan | ©Getty Images

    C’è sicuramente rammarico per la trattativa fallita, ma il Milan ha abituato i suoi tifosi a colpi di scena improvvisi, anche se si dubita su un approdo futuro dell’attaccante del Manchester City. Se con Tevez sembra sia tutto concluso, non si può dire per un’altro attaccante in forza alla rosa di mister Mancini; si tratta del giovane Mario Balotelli molte volte accostato alla Milano rossonera e un sogno per molti tifosi.

    Supermario è un grande giocatore, ha qualità e formerebbe una coppia eccezionale insieme ad Ibrahimovic.

    Le parole di Adriano Galliani fanno sognare i tifosi per un possibile approdo a Milanello del giovane nazionale alla corte di mister Allegri, spinti anche dai buoni rapporti che la Società ha stretto col procuratore Mino Raiola che oltre a Balotelli ha molti assistiti in casa Milan. La battaglia è aperta e i tifosi rossoneri possono continuare a sognare sperando che il tutto si trasformi in realtà.

  • Imbattibilità Juve si alza lo scontro Marotta replica a Galliani

    Imbattibilità Juve si alza lo scontro Marotta replica a Galliani

    Ci avevamo visto lungo quando alla fine Juventus Milan bellissimo match di Coppa Italia finito soltanto ai supplementari raccogliemmo la voce della rete scrivendo dell’imbattibilità Juve come nuovo tema di rivalità tra rossoneri e bianconeri ma non ci saremmo mai aspettati che la querelle diventasse cosi alta coinvolgendo addirittura i dirigenti facenti funzione maggiori delle due società. Le due squadre un tempo alleate in questa stagione scontrandosi per la vittoria del campionato sono state più volte allo scontro frontale anche se poi le dirigenze hanno preferito non abbandonare il rispettivo aplomb lasciando sparare di mortaio i due tecnici che dialetticamente si sono “divertiti” ad alzare la tensione. Dopo la partita di campionato fu il gol di Muntari il pretesto per far alzare i toni dello scontro, adesso è invece l’eurogol di Mirko Vucinic che oltre a regalare la finale alla Juventus permette alla Vecchia Signora di mantenere l’imbattibilità stagionale.

    Adriano Galliani contesta l'imbattibilità Juve | © Getty Images

    A dire il vero l’imbattibilità Juve è stata messa in discussione prima dai tifosi perché il pareggio di Vucinic è arrivato nei tempi supplementari e poi confutata dal regolamento delle scommesse che pagarono vincente il 2 del Milan al 90′. In realtà fonti ufficiali come l’Uefa e autorevoli come l’album Panini scriveranno nei propri annali il 2-2 come risultato finale facendone perder traccia dei tempi supplementari. Il motivo di vanto della Vecchia signora, come dicevamo, ha però disturbato Adriano Galliani che letta la Gazzetta dello Sport si è presa la briga di scriverle per ribadire che il risultato al 90′ premia il Milan e a tal proposito l’imbattibilità Juve è venuta meno.


    “Tenuto conto dei 90′ regolamentari, la Juve ha perso la sua imbattibilità. Questa conclusione mi pare possa essere ricavata dalla Regola 7 del Regolamento del Giuoco del Calcio vigente, che prevede per l’appunto che “la gara si compone di due periodi di gioco di 45 minuti ciascuno, a meno che una diversa durata sia stata convenuta di comune accordo tra l’arbitro e le due squadre”. Tale però non è il caso del nostro, l’aggiunta dei supplementari è derivata nel caso specifico dal Regolamento della competizione. Conclusione ne è che, esclusivamente ai fini del record di imbattibilità, non può dirsi che la Juventus l’abbia mantenuto”.

     

    Puntuale come un orologio svizzero arriva la risposta di Marotta, il quale tiene a precisare la veridicità di quanto scritto dalla Gazzetta confermando la volontà bianconera di continuare a fregiarsi del “titolo” d’imbattibilità.

    “Mi sembra che la Gazzetta abbia già spiegato cosa conti a livello di statistiche. In caso di supplementari va archiviato il risultato finale e non quello parziale dei 90′. e francamente mi sembra una cosa anche logica. Dopo il 2-1 di Maxi Lopez non eravamo fuori e sapevamo di poter contare su un’altra mezz’ora di gioco se non avessimo fatto sciocchezze entro il 90′. In campionato rimetti la palla al centro e carichi subito a testa bassa, in una gara situazione come quella capitata a noi il discorso è inevitabilmente diverso. Si gestisce tutto con maggiore freddezza proprio perché sai di avere più tempo grazie ai supplementari”.

    Polemica sterile e forse anche inutile ma che dimostra ancora una volta come ogni pretesto sia buono per destabilizzare l’avversario e avvantaggiarsi nella corsa al titolo. Quello si che conta più di una semplice imbattibilità.

  • Milan, Pato in bilico. Torna di moda Tevez

    Milan, Pato in bilico. Torna di moda Tevez

    Al Milan tiene banco il caso Pato. Il brasiliano lunedì volerà negli Usa dove verrà seguito da un nuovo guru del settore. Nonostante le rassicuranti esternazioni di Adriano Galliani, il futuro del Papero appare lontano da Milanello. L’ad rossonero non ha fatto nulla per nascondere la propria ammirazione per Carlos Tevez, tornato a giocare in Premier e subito protagonista nel match vinto contro il Chelsea di Di Matteo. Oltre all’Apache il Milan segue da vicino anche l’evolversi della situazione Van Persie, il cui contratto scade a giugno del 2013. In ogni caso Galliani avrebbe già allacciato i discorsi con il Catania per  completare l’acquisto di Maxi Lopez quest’estate. Tra il Milan e Pato sarà ancora amore?

     

    PATO – Gli infortuni che hanno colpito il numero 7 rossonero rappresentano un vero e proprio rebus, e nonostante l’intervento dei più grandi specialisti l’attaccante brasiliano continua a restare fermo ai box. In questa stagione ha totalizzato soltanto 11 presenze in campionato, realizzando un solo gol. Da quando è approdato in Italia, il 22 enne ha subito 13 infortuni gravi, quasi tutti a livello muscolare. Il miglior Pato è stato proprio quello della stagione 2008-2009, l’ultima che ha visto Carlo Ancelotti sedere sulla panchina del Milan, quando venne schierato in 36 occasioni realizzando 15 gol (fin qui il miglior score del brasiliano in Serie A). Dall’arrivo di Leonardo all’avvento di Allegri, il Papero in quasi 3 anni ha disputato meno di 60 incontri in campionato, praticamente la metà di quelli disponibili.

    Sebbene la carta d’identità induca a riflettere bene prima di una cessione avventata, in Via Turati non hanno avuto particolari remore nell’imbastire la duplice trattativa che avrebbe permesso l’arrivo di Tevez in rossonero e l’approdo di Pato a Parigi, dove ad aspettarlo a braccia aperte c’era il maestro Ancelotti insieme a Leonardo. L’affare saltò a causa dell’intervento presidenziale, con Berlusconi primo tifoso del “genero” e preoccupato dalle bizze dell’argentino. Da gennaio ad oggi il verdeoro si è bloccato per altre due volte, disputando la miseria di due incontri, quanto basta per convincere anche il tifoso più scettico. Il viaggio negli Usa del Papero è da leggersi in chiave mercato, perché al Milan c’è l’assoluta necessità di mostrare un Pato sano per l’ultima parte di stagione, affinché l’interesse e il prezzo del giocatore rimangano alti. Il Psg rimane alla finestra.

    alexandre pato | © Valerio Pennicino/Getty Images

    TEVEZ – La punta del City rimane in cima alla lista dei desideri di Galliani. L’assist per Nasri nell’ultimo incontro di campionato sarà stato tuffo al cuore per l’ad rossonero, da sempre estimatore dell’argentino. Il flirt tra Tevez e il Milan potrebbe sbocciare nuovamente in estate, quando i rossoneri avranno la possibilità di presentarsi adeguatamente al cospetto della dirigenza inglese, forti della sempre più probabile cessione di Pato al Psg.

    VAN PERSIE – Non è però tramontata nemmeno l’ipotesi Van Persie. L’olandese dell’Arsenal non ha ancora rinnovato il proprio contratto (in scadenza nel 2013 ndr)  con i Gunners, e qualora il club londinese non dovesse centrare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, l’attaccante olandese potrebbe salutare Londra e offrirsi ad una nuova squadra. Su Van Persie non c’è soltanto il Milan. La stagione fin qui straordinaria del giocatore ha suscitato l’interesse dei più grandi club europei, fra cui Real Madrid e lo stesso City di Roberto Mancini.

     

    MAXI LOPEZ – Da non sottovalutare infine il futuro dell’ex Barcellona. L’argentino sta facendo di tutto per conquistare la considerazione di mister Allegri, e le ottime prestazioni fin qui disputate (Udine, Torino) sembrano aver convinto Galliani nell’acquistare a titolo definitivo il cartellino dell’etneo, potendo contare sugli ottimi rapporti con la società del Catania e il direttore sportivo Lo Monaco.

  • Milan, Sneijder stuzzica Galliani. Tradimento Inter?

    Milan, Sneijder stuzzica Galliani. Tradimento Inter?

    La notizia è di quelle clamorose, Milan Sneijder insieme a giugno. L’olandese vuole lasciare l’Inter, un dato ormai assodato da tempo. L’eroe del triplete, idolo della tifoseria nerazzurra, pare riluttante ad abbandonare Milano, con la bellissima moglie Yolanthe desiderosa di restare in Italia. L’idea di passare dall’altra parte del Naviglio è stuzzicante, un alto tradimento che difficilmente verrebbe digerito dal presidente Moratti. Galliani ha già rizzato le antenne e aspetta la prima mossa dell’olandese. L’operazione Sneijder però presenta più di un punto interrogativo, che spazia dall’inserimento nel modulo tattico di Allegri alla compatibilità caratteriale con l’uomo chiave del Milan, Zlatan Ibrahimovic.

     

    CIAO CIAO INTER – Ci eravamo tanto amati. Potrebbe iniziare così il messaggio di addio del trequartista al club interista, considerata l’usanza piuttosto originale che vige all’interno dell’Inter, con i cellulari dei calciatori ultimamente forieri di tristi novelle al presidente Moratti (Thiago Motta docet). La clessidra di Sneijder sta scandendo gli ultimi granelli di sabbia della sua esperienza alla Pinetina. Sono trascorsi due anni da quella magica notte al Bernabeu, 24 mesi che agli occhi dell’orange, e non solo, sembrano un’eternità. E’ cambiato tutto da allora. Il maestro Mourinho è rimasto in Spagna, il fuoriclasse Eto’o è migrato in Russia, e l’egemonia in Italia è ormai un vecchio ricordo.

    MILAN, CI SONO – Il Milan e Sneijder, un’accoppiata difficilmente immaginabile anche per gli stessi tifosi rossoneri. Eppure il calcio da sempre insegna di non dare nulla per scontato, e a Milanello questo lo sanno bene (basta citare Istanbul come esempio edificante). Le gole profonde parlano di un Galliani concretamente attivo per mettere in piedi le fondamenta di un trasferimento che avrebbe del clamoroso. Gli sposi Sneijder-Cabau hanno più volte manifestato il proprio amore verso il Bel Paese, le sirene inglesi non squillano più come in passato (United e City in testa), e se uno più uno fa due la soluzione rossonera non è poi così fantascientifica.

    wesley sneijder | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    SNEIJDER, REMEMBER ME?Milan e Sneijder, alt. Non tutto è oro ciò che luccica, e sul passaggio dell’olandese agli odiati cugini ci sarebbero alcune considerazioni da non trascurare. Problema numero uno, Allegri. Il mister toscano predilige un uomo di forza e di inserimento come Boateng piuttosto che un trequartista classico come il nerazzurro, quindi un eventuale arrivo di Sneijder andrebbe a snaturare l’idea tattica dell’allenatore rossonero. Problema numero due, Ibrahimovic. I due ai tempi dell’Ajax non si amavano particolarmente, sebbene sia stato Van der Vaart ad avere la peggio. E’ vero che sono passati tanti anni, però il carattere dello svedese non ha dato segnali di incoraggiamento in tal senso.

    ENNESIMO TRADIMENTO? – A Moratti ormai non lo sorprende più nulla. Dopo l’addio di Mourinho la sera stessa della finale di Champions al Bernabeu, il presidente dell’Inter ha ricevuto più schiaffi che carezze (sul piano simbolico, certo). L’ingeneroso (o realista, dipende dai punti di vista) Benitez post-Mazembe, il Leonardo ballerino, l’Eto’o sognatore e il Thiago Motta parigino. Tutto questo in due anni. Un’altra storia però è quando i calciatori nerazzurri decidono di cambiare aria sì, ma senza andare troppo lontano. Tra i grandi “traditori” citiamo Pirlo, Seedorf, Vieri, Ronaldo. L’ultimo in ordine di tempo  è il ghanese Sulley Muntari. A giugno la lista verrà aggiornata?

  • Milan, Muriel affascina. Galliani ci prova

    Milan, Muriel affascina. Galliani ci prova

    Muriel è il giovane del momento. Lo vogliono tutti, in particolare il Milan. Non sarà facile però strapparlo all’Udinese, che ne detiene il cartellino. A Lecce, dove si trova attualmente in prestito, l’attaccante colombiano sta dimostrando di avere numeri da campione.

    Forse il paragone con Ronaldo è azzardato, in ogni caso fanno impressione i movimenti che ricordano l’indimenticato Fenomeno.

    Lui sogna di giocare accanto a Messi, al momento però l’interesse più concreto pare sia quello dei rossoneri. A Milanello sognano un tridente d’attacco composto da El Shaarawy, Pato e Muriel.

     

    GLI INIZI – Luis Muriel cresce calcisticamente nelle giovanili dell’Atletico Junior, società che milita nella massima serie colombiana, dove rimane fino al 2008, quando viene acquistato dal Deportivo Cali. Dopo un primo anno trascorso tra gli Under-19, fa il suo debutto in prima squadra segnando nove gol in 11 presenze. Viene scoperto dalla famiglia Pozzo che lo ingaggia per 1,8 milioni di dollari, decidendo poi di girarlo in prestito agli spagnoli del Granada. Nella Liga attraversa una stagione difficile, totalizzando soltanto 9 presenze per 182 minuti complessivi, segnando soltanto una rete.

    A LECCE – Da qui la decisione dell’Udinese di riportarlo in Italia, dove viene dato in prestito al Lecce. Dopo un avvio stentato, si sblocca il 3 dicembre contro il Napoli al San Paolo.  Due settimane dopo segna all’Inter, l’ex squadra del Fenomeno. Nelle ultime 4 gare di campionato realizza altri tre gol, portando il suo bottino personale a quota 5 in Serie A. Oltre alle cinque marcature, il colombiano ha fornito sei assist ai propri compagni di squadra. Fin qui ha disputato 19 partite, partendo dalla panchina solamente in tre occasioni, e ha una media di un gol ogni 272 minuti.

    luis muriel | © EITAN ABRAMOVICH/AFP/Getty Images

    NAZIONALE U20 – Muriel ha offerto le prestazioni più brillanti con la maglia della selezione colombiana U20. Durante il campionato del mondo di categoria disputato nella passata stagione, l’attaccante classe ’91 ha firmato quattro gol in sei gare, realizzando una doppietta nel primo match contro la nazionale francese. Con le debite distanze, quando indossa la maglia numero nove del suo Paese si fa fatica a non ricordare il Fenomeno brasiliano. La progressione, le movenze, il fisico, persino il doppio passo sono incredibilmente simili a quelli del primo Ronaldo.

    LUNGIMIRANZA POZZO – Ancora una volta l’Udinese può gongolare per aver scovato lo sconosciuto Muriel quando muoveva i suoi primi passi in Colombia, portandolo in Italia con un esborso economico esiguo. Alle voci di un interessamento del Milan Muriel, il patron Pozzo aveva risposto che il prezzo del sudamericano è già superiore ai 20 milioni di euro. Una discreta plusvalenza per la società friulana, l’ennesima dopo le cessioni di Sanchez e Inler la scorsa estate. Volendo citare l’ad rossonero Galliani, l’Udinese nel corso degli anni è diventata una gioielleria dalle rarità eccezionali. L’unico problema per il Milan, fortemente interessato al diamante bianconero, è il prezzo richiesto dal padrone della gioielleria.

    ATTACCO DI PROSPETTIVA – Qualora il corteggiamento dei rossoneri andasse in porto, a Milanello si andrebbe a costituire un trio d’attacco dalle enormi potenzialità. Recuperando Pato dalla sua interminabile serie di infortuni e confidando nella crescita di El Shaarawy, Muriel completerebbe quello che in prospettiva potrebbe risultare l’attacco più forte non solo Italia, ma anche competere con quello di Real e Barcellona. In estate il Milan tenterà il corteggiamento alla famiglia Pozzo, consapevole che la trattativa non sarà agevole, sopratutto se i blaugrana di Guardiola si facessero avanti proponendo un’offerta irrinunciabile così come l’estate scorsa con Sanchez.

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  • Ibrahimovic arrabbiato? Galliani “meglio per il Milan”

    Ibrahimovic arrabbiato? Galliani “meglio per il Milan”

    Ibrahimovic è arrabbiato? No problem, anzi. Questo in sintesi il pensiero di Galliani, espresso questa mattina all’arrivo in Lega. La paura londinese non è stata fatta salire sull’aereo che ha riportato i rossoneri sani e salvi a Londra, e il viso tirato a lucido dell’ad milanista era quello delle giornate migliori. Forse il consiglio del mind the gap non è stato pienamente ascoltato, ma dopotutto nel calcio contano i risultati e non delle inutili quanto noiose divagazioni filosofiche sulla metropolitana inglese.

    Qualcuno però non l’ha dovuta pensare così, e sul vuoto rossonero contro l’Arsenal si è posto più di un interrogativo, trovando in fretta sia la risposta che il colpevole.

    IBRAHIMOVIC, L’ESTETA – La metamorfosi di Ibra è sotto gli occhi di tutti. In campo non gioca più da solo, e l’egoismo di quando era in nerazzurro è un concetto che non ritroviamo in nessuna delle partite giocate di questa stagione. Ai tempi dell’Inter una qualificazione come quella contro l’Arsenal due giorni fa sarebbe stata accolta in maniera trionfalistica dall’attaccante di Malmoe, anche perché i quarti di Champions League fino ad oggi rappresentano un qualcosa di abbastanza raro nella carriera dello svedese. Desta quindi scalpore come il numero 11 del Milan sia riuscito ad arrabbiarsi per la prova generale della squadra all’Emirates Stadium, senza neanche trovare un sorriso per il traguardo raggiunto. Perché? Il motivo rimane piuttosto oscuro, o forse prevedeva già che, il giorno dopo, il paragone con Messi avrebbe fatto capolino su tutti i quotidiani sportivi, senza però immaginare in alcun modo la manita de Dios.

    zlatan ibrahimovic | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    BORDATA SU ALLEGRI – Non c’ha pensato su due volte nel battere una punizione contro Allegri, scagliando una bordata che il tecnico rossonero avrà faticato e non poco nel trattenerla. Oggetto di discordia il tridente schierato dal mister, che a detta dello svedese, avrebbe avuto come conseguenza non secondaria il suo vagabondare senza meta durante tutti i 90′. Quindi secondo la versione di Ibra, la sua prestazione incolore sarebbe da attribuire esclusivamente alle tre punte schierate da Allegri. Che fortuna! potrebbe esclamare qualcuno dei tifosi del Diavolo, che magari pensava fosse colpa dello scoglio psicologico “european nights”, insuperabile dal titanic svedese, sebbene il mare debba essere particolarmente affine a chi è nato nella penisola scandinava.

    GALLIANI E’ CONTENTO – Il paradosso di tutta la vicenda è la risposta di Galliani, che si è detto felice di un Ibrahimovic arrabbiato, confidando in una non meglio precisata cabala, secondo la quale quando l’attaccante rossonero è adirato fioccano i gol (chiedere informazioni al Palermo e ad Aronica). Il sorriso di Galliani investe anche Allegri, velatamente criticato nei minuti successivi al triplice fischio dello sloveno Skomina. Al tecnico viene riconosciuta l’attenuante degli infortuni a centrocampo, con Allegri che aveva a disposizione solamente tre calciatori in quel ruolo più Aquilani che rientrava da un lungo infortunio. Pace fatta quindi, i tortellini e il vino possono fare capolino sui tavoli di Milanello.

    IL SILENZIO DEL PRESIDENTE – Il post-Arsenal è mancante di un tassello, e non di poco conto. In passato i tifosi del Diavolo erano abituati alle bacchettate di Silvio Berlusconi, che incurante del risultato finale coglieva sempre l’occasione di ricordare la missione del Milan, “essere padrone del campo e vincere attraverso il bel giuoco”. Ultimamente poi al diktat presidenziale si è aggiunto anche il nome del Barcellona, il cui tique-toque deve essere preso come modello e trapiantato sul prato di San Siro. Un’operazione calcistica non certamente facile, anche perché il principale medico chiamato ad effettuarla non ha nel proprio curriculum vitae tale intervento. La risposta di Allegri è stata già inviata ad Arcore, francobollo di Milanello compreso, e recitava all’incirca così: “il Barcellona non si imita, si batte”

  • Tregua Milan Juventus, Galliani e Agnelli insieme in Lega pro Beretta?

    Tregua Milan Juventus, Galliani e Agnelli insieme in Lega pro Beretta?

    La santa alleanza tra Milan Juventus si riduce ad una mera questione terrena. Galliani e Agnelli hanno confermato di creare un duo inossidabile all’interno dell’assemblea di Lega. Moratti e gli altri presidenti ribelli di Serie A devono digerire l’ennesimo boccone amaro. Beretta è stato riconfermato presidente fino al termine della stagione, quando sarà discusso il nuovo statuto della Lega. A margine dell’assemblea il patron rosanero Zamparini si è detto scettico riguardo la presunta crisi dei rapporti fra la società rossonera e quella juventina. Il linguaggio politichese sortisce un effetto miracoloso sui nervi scoperti di Milan e Juve.

    Il palazzo ripiana la rissa verbale che si trascinava dal primo tempo del big match di sabato scorso, e accende un sole che non si vedeva da tempo (oggi a Milano giornata primaverile con 24° gradi). Avrà sicuramente destato scalpore l’improvvisa riappacificazione tra Agnelli e Galliani. La sottolineatura è d’obbligo perché il Milan e lo stesso amministratore delegato rossonero hanno chiarito che si tratta di una pace  strettamente personale tra la figura del numero uno bianconero e l’ad della società di Via Turati.

    andrea agnelli | © Dino Panato/Getty Images

    Non a caso l’intesa è stata ritrovata in prossimità di un giorno strategico importante, ovvero l’elezione del nuovo presidente di Lega. La posizione di Milan e Juve è riuscita a imporsi anche oggi. Confermato il dimissionario Beretta e l’ipotesi di un presidente interno affiancato da un amministratore interno (secondo quanto dichiarato dallo stesso Maurizio Beretta al termine dei lavori odierni).

    Tra coloro che non credono alla guerra descritta dai quotidiani sportivi c’è il patron rosanero Zamparini. Quest’ultimo infatti ha espresso tutte le sue perplessità in merito alla situazione creatasi in seguito al gol-fantasma di Muntari, dichiarando in maniera esplicita che “se c’è da spartire il bottino in Lega vanno d’accordissimo”, e ricordando come le due società in questione non siano abituate a ricevere errori arbitrali.