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  • Sintetico a San Siro, Milan e Inter trovano l’accordo

    Sintetico a San Siro, Milan e Inter trovano l’accordo

    Sintetico a San Siro , il sogno è diventato realtà. La rivoluzione è attesa per la stagione 2012-2013, . Milan e Inter infatti hanno trovato l’accordo per il nuovo manto erboso dello stadio meneghino. Il sintetico verrà innestato sotto il prato verde, attraverso una soluzione che nel calcio è conosciuta con il nome di erba naturale rinforzata. I lavori inizieranno al termine del campionato in corso, durante la pausa estiva. Con ogni probabilità il sintetico sarà pronto pochi giorni prima dell’inizio della nuova stagione. Una decisione attesa da tempo, preannunciata da Adriano Galliani nel post partita di Milan Barcellona, sfida valida per l’andata dei quarti di Champions League di quest’anno, dopo la quale la società blaugrana denunciò all’Uefa il campo di San Siro.

    ADDIO CAMPO DI PATATE – Saranno stati in tanti questa mattina a salutare in maniera trionfale l’annuncio dato dalla Gazzetta dello Sport. Era impensabile che Milan e Inter continuassero a giocare su un terreno simile, paragonabile più a un’area agricola dissestata piuttosto che un campo di calcio, sopratutto se questo è destinato al torneo continentale più prestigioso.

    stadio san siro | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Non solo lo spettacolo beneficerà del sintetico, ma anche tutti quei calciatori che possono definirsi vittime di San Siro. Certo, ciò non significa che dal prossimo anno gli infortuni cesseranno in maniera miracolosa, però un piccolo passo avanti in tal senso verrà compiuto.

    ESTETI – In ogni caso sarà proprio lo spettacolo in campo a “resuscitare”, con i tifosi di entrambe le squadre pronti a godersi nuove trame di gioco e azioni più divertenti. Calciatori come Cassano, Ibrahimovic, Sneijder potranno esaltarsi al massimo con il sintetico a San Siro. Le denunce all’Uefa da oggi in poi saranno soltanto un lontano ricordo, e proprio il presidente francese Michel Platini potrebbe scegliere San Siro come stadio della finale di Champions League dell’edizione 2015-2016.

  • Mercato Milan un giapponese, tre low cost e un grande colpo?

    Mercato Milan un giapponese, tre low cost e un grande colpo?

    La volata scudetto sembra non assorbire completamente Juventus e Milan che con i propri uomini mercato stanno sondando il terreno e tessendo alleanze per rinforzare gli organici della prossima stagione. Come oramai ci ostiniamo da tempo a ribadire il calciomercato in Europa e sopratutto in Italia è notevolmente cambiato per via del fairplay finanziario ma anche del forte indebitamento in cui versano le nostre squadre. Il mercato Milan un pò come avviene da qualche stagione si baserà tanto sui colpi a parametro zero che nell’ultima stagione ha portato in rossonero il vice capocannoniere Antonio Nocerino e Sulley Muntari acquisto che si sta rivelando prezioso in questa ultima stagione. Adriano Galliani e Ariedo Braida si sono oramai specializzati in questo tipo di colpi tanto da esser presi come esempio da molti e monitorati nelle proprie strategie.

    Mercato Milan prima fase. Cosi come avvenne nella passata stagione il Milan e Galliani a fine stagione dovranno far i conti con la grande truppa di giocatori in scadenza di contratto. Dal portiere Flavio Roma ai veterani Massimo Ambrosini, Gennaro Gattuso e Clarence Seedorf dal loro futuro dipenderà molto del mercato Milan per il 2012 2013.

    Mercato Milan i low cost. Adriano Galliani sembra aver già bloccato per la prossima stagione Riccardo Montolivo cercato già la scorsa estate e adesso libero di firmare con Milan. Il centrocampista in viola ha vissuto una stagione difficile giocando a fase alterne ma nell’ambiente rossonero è apprezzatissimo per la sua grande capacità di sdoppiarsi come recupera palloni e come playmaker godendo di una buona qualità di base. Montolivo può esser sia la mezzala destra del centrocampo a tre di Allegri o il regista basso che fa da collante con la difesa. L’altro parametro zero sembra esser Cesare Natali difensore d’esperienza che nelle idee della società dovrebbe andare a sostituire uno tra Yepes e Bonera. Galliani sembra aver bloccato da qualche settimana Bakaye Traoré in scadenza di contratto con il Nancy e protagonista con qualche rete in questa ultima parte di stagione.

    Eiji Kawashima -mercato Milan | ©BEHROUZ MEHRI/AFP/Getty Images

    Eiji Kawashima, il mercato Milan guarda ad estEiji Kawashima è il portiere titolare del Giappone campione d’Asia di Alberto Zaccheroni. Nominato man of the match nella finale è un portiere di gran temperamento che oltre ad esser un altro parametro zero può servire al Milan per posizionarsi meglio nel merchandising in Asia, continente fertile per il calcio e da qualche tempo meta dei più grossi club europei. Eiji Kawashima è un classe ’83 e va in scadenza di contratto a giugno con il Lierse, da qualche giorno è in Italia e attraverso il suo procuratore sta cercando di piazzarsi al Milan dove potrebbe sostituire il partente Marco Amelia.

    Acerbi futuro mercato Milan. Galliani sembra poi pronto ad investire per il giovane Francesco Acerbi che dopo aver lasciato un bel ricordo di se in riva allo Stretto con una grande stagione con la maglia della Reggina quest’anno è cresciuto di partita in partita fino a diventare un pilastro per il Chievo mettendosi in luce proprio nel match contro il Milan quando è riuscito a limitare Ibra e a farsi apprezzare anche come terzino sinistro.

    Mercato Milan e il grande colpo. La passata stagione era Mister X, a gennaio era Tevez la prossima estate chi sarà? In molti sono sicuri che Galliani riproverà a prender l’Apache e a confermarlo sarebbero i continui contatti con Kia Joorabchian, il potente procuratore divenuto famoso in Italia lo scorso inverno. Un altro nome caldo è sempre quello di Mario Balotelli e quello di Luis Muriel, nome suggestivo e la legato alla voglia di ringiovanimento della rosa.

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  • Nuova maglia Milan 2012 2013, prime indiscrezioni

    Nuova maglia Milan 2012 2013, prime indiscrezioni

    Milan e Adidas continueranno a viaggiare insieme anche nella prossima stagione e per aumentare l’attesa e la curiosità intorno alle nuove divise hanno iniziato a regalare ai tifosi un video nel quale si iniziano ad intravedere i segni distintivi della nuova maglia Milan 2012 2013. Se ricorderete la passata stagione la presentazione delle maglie fu un grande evento trasmesso in streaming e con la partecipazione di tutti i giocatori più rappresentativi. Il video pubblicato da Adidas e Milan attraverso i propri canali ufficiali vuole ripercorrere in questo viaggio verso il gran giorno della scoperta delle nuova maglia tutte le tappe importanti della leggendaria storia rossonera. L’incipit è la frase su cui si fonda il Milan “I nostri colori saranno il rosso, perché saremo dei diavoli, e nero, come la paura che incuteremo nei nostri avversari” detta dal primo capitano Herbert Kilpin nel 1899.

    In rete, come consuetudine, da qualche tempo sono iniziate a girare le prime indiscrezioni e dall’unico scorcio della nuova maglia Milan 2012 2013 presente del video sembra essere abbastanza reali. Il ritorno alle Bande larghe e il colletto bianco le prime conferme ma nella lunga attesa tanti altri piccoli particolari usciranno allo scoperto.

    ANTICIPAZIONE NUOVA MAGLIA MILAN 2012 2013
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    Le immagini della nuova maglia Milan 2012 2013 che circolano in rete

  • Milan, bilancio in rosso. Il futuro è a parametro zero

    Milan, bilancio in rosso. Il futuro è a parametro zero

    Un bilancio in rosso e un futuro, almeno per quanto riguarda il mercato… in nero! Venerdì prossimo infatti è prevista l’assemblea dei soci del Milan e il punto più importante all’ordine del giorno è l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2011. Nulla di particolare se non fosse che lo stesso si chiuderà con una perdita che ammonta a circa 67 milioni di euro. Due in meno rispetto al 31 dicembre 2010, ma sempre di rosso si tratta, e anche importante se si va a considerare la cifra. Il tutto nonostante il tentativo della società lombarda di aumentare i ricavi e cercare di diminuire i costi nel corso dei mesi passati. Pesano enormemente infatti i pesanti ingaggi, visto che il totale dei soldi da sborsare nei confronti di giocatori e staff tecnico ammonta addirittura a 160 milioni di euro, il più alto di tutta la Serie A.

    Un valore veramente molto elevato, spesso e volentieri legato a giocatori rimasti diverse volte ai box per infortunio. L’occasione per cercare di diminuire tale monte ingaggi arriverà a partire dal primo luglio. Sono diversi infatti i giocatori in scadenza di contratto a fine giugno, tutti con ingaggi abbastanza alti e alcuni dei quali quasi mai utilizzati in questa stagione. Sono ben dieci i giocatori in scadenza di contratto tra due mesi e mezzo. Si tratta del portiere Roma, dei difensori Nesta, Yepes e Zambrotta, dei centrocampisti Ambrosini, Flamini, Gattuso, Seedorf e Van Bommel e dell’attaccante Inzaghi. Quasi un undici da mettere in campo dunque.

    Ancora incerto il futuro di molti di loro: se per Yepes, Inzaghi e forse Seedorf l’avventura rossonera terminerà qui, per gli altri ancora è tutto in discussione. Ma le grosse perdite del bilancio 2011 potrebbero pesare e non poco. Aquilani e Maxi Lopez invece sono arrivati in prestito, dunque il loro discorso va considerato a parte. Per Galliani compito non semplice sul mercato: sembra improbabile che vengano fatti ulteriori investimenti, almeno per l’acquisizione di cartellini costosi. Si mirerà a coloro che si svincoleranno a parametro zero, e potrebbero allo stesso tempo essere ceduti altri elementi che potrebbero consentire di far cassa.

    Adriano Galliani © Maurizio Lagana/Getty Images

    In entrata sembra quasi ufficiale l’arrivo di Montolivo dalla Fiorentina. Il centrocampista azzurro era già stato accostato ai rossoneri nel corso dell’estate 2011 ma poi non se ne fece nulla ne in quell’occasione ne a gennaio. Adesso sembrerebbe fatta tra le parti e dunque un suo arrivo sicuramente farà saltare uno degli altri centrocampisti presenti in rosa con ingaggio simile o più alto. Natali e Bakaye Traoré sono altri due elementi sui quali si sta lavorando da tempo, mentre Acerbi potrebbe arrivare senza spendere, per il momento, l’intera cifra del suo cartellino. Magari con il famoso prestito con diritto di riscatto che va molto di moda nel corso degli ultimi anni. L’unico modo per arrivare ad un grande giocatore, Tevez su tutti, sembra essere legato alla cessione di un altro big. Pato sembra essere in pole in tal senso. Sempre se qualcuno scommetta su una sua ripresa e decida di ingaggiarlo, come aveva tentato di fare nel corso della sessione di mercato invernale il Paris Saint Germain.

  • No allo slittamento, la 33esima di Serie A il 25 Aprile

    No allo slittamento, la 33esima di Serie A il 25 Aprile

    Slittamento o recupero? Alla fine, è prevalsa la seconda opzione e, dunque, è ufficiale che si scenderà in campo il 24 e 25 Aprile per disputare il recupero della 33esima giornata di Serie A, che era in programma lo scorso weekend, e che è stata rinviata a seguito della notizia della morte di Piermario Morosini nel pomeriggio di sabato scorso. La decisione, però, non sembrava affatto agevole da concordare perchè era necessario metter d’accordo due opposte fazioni in seno al consiglio straordinario di Lega Calcio, svoltosi questo pomeriggio a Milano.

    La prima “fazione”, che comprendeva l’Inter ed altre tre società, spingeva per far giocare la 34esima giornata regolarmente come previsto dalle date del calendario (ossia il prossimo weekend, ndr), e recuperare la 33esima proprio mercoledì 25 Aprile. L’altra fazione, invece, costituita dagli altri club (tra cui la Juventus, ndr) avrebbe preferito far disputare la 33esima nel prossimo weekend e la 34esima il 25 Aprile, per seguire, così, “l’ordine” del calendario. In sostanza “ha vinto l’Inter” anche se i toni dei partecipanti al consiglio di Lega pare non siano stati neppure troppo accesi, al contrario di quanto era possibile ipotizzare alla vigilia.

    Stando alle dichiarazioni post-riunione, infatti, sembra che la decisione sia stata presa in un clima sereno, “in un’ora e mezza ed a larghissima maggioranza, nell’interesse di tifosi e televisioni“, come ha sottolineato Adriano Galliani. Il dirigente rossonero, inoltre, ha aggiunto che “per il Milan era quasi indifferente l’una o l’altra soluzione considerando che dovrà affrontare due partite casalinghe con Bologna e Genoa, e nemmeno un indovino saprebbe quale delle due è meglio affrontare per prima”. Molto soddisfatto, invece, è parso Ernesto Paolillo – ad nerazzurro – che ha sottolineato come in tale decisione abbia prevalso “il buonsenso”, rimarcando la “condivisione della scelta”. Impressioni positive anche dal presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, secondo il quale “la Lega ha fatto quello che doveva fare, ieri è stata la giornata del silenzio e del rispetto, oggi quella delle decisioni”.

    maurizio beretta | © Vittorio Zunino/Getty Images

    Deciso, dunque, che non ci sarà nessuno slittamento, per il programma delle partite del giorno della Liberazione le fasce orarie a disposizione per il recupero della 33esima giornata di Serie A saranno quella delle 12.30, delle ore 15:00 e delle 18:00, mentre non vi sarà un turno serale alle 20:45 poichè le disposizioni Uefa impediscono la contemporaneità dei campionati nazionali con le gare di Champions e, nel caso specifico, con la semifinale di Champions League fra Bayern Monaco e Real Madrid.

    Per il recupero della 33esima giornata, dunque, il 24 Aprile anticiperanno alle 18.30 Atalanta-Chievo; Cagliari-Catania (che si disputerà a Trieste, ndr), mentre il 25 Aprile  alle 12.30 si disputerà Novara-Lazio; alle 15.00 Lecce-Napoli; Palermo-Parma; Roma-Fiorentina; Siena-Bologna; Udinese-Inter; ed alle 18.00, in contemporanea, Cesena-Juventus e Milan-Genoa.

    Inoltre, sempre nella riunione di Lega svoltasi quest’oggi, è stato deciso di apportare una leggera modifica al calendario previsto per la 34esima giornata, considerando che gli anticipi previsti per sabato 21 Aprile saranno quattro anzichè due, con l’aggiunta di Parma-Cagliari e Catania-Atalanta.

    Pertanto, alle 18.00 si disputeranno Chievo-Udinese e Parma-Cagliari, mentre alle ore 20.45 sono previste Napoli-Novara e Catania-Atalanta. Resterà immutato, invece, il programma delle restanti gare previste, con in posticipo il big match di domenica 22 Aprile alle 20.45 fra Juventus e Roma.

  • Kevin Strootman, un tulipano per il centrocampo Milan

    Kevin Strootman, un tulipano per il centrocampo Milan

    Alla scoperta di Kevin Strootman, il nuovo talento del calcio olandese. Dall’esordio tra i professionisti con lo Sparta Rotterdam al debutto in Nazionale maggiore lo scorso anno sotto la gestione Van Marwijk. Le ultime prestazioni con la maglia del Psv hanno attirato l’attenzione dei maggiori club europei, fra cui il Milan, pronto a rinnovare il suo reparto di centrocampo in vista della prossima stagione. Eventualmente i rossoneri dovranno fare i conti con un investimento importante. Nonostante sia salito alla ribalta soltanto di recente infatti, Strootman ha già una quotazione di mercato importante. Vediamo tutti i numeri del giovane centrocampista olandese e il video che racconta le sue migliori qualità.

    Gli esordi. Il piccolo Kevin trascorre la propria infanzia calcistica nelle giovanili del VV Rijsoord, club dilettantistico dei Paesi Bassi che vanta una sola partita a livello professionistico, la sconfitta contro l’EVV Echt al primo turno della Coppa d’Olanda all’inizio della stagione 2007-2008. Match che non vide protagonista Strootman, il quale aveva appena firmato il contratto con la storica società dello Sparta Rotterdam, che quell’anno militava in Eredivisie (la Serie A olandese). In pochi mesi l’emergente centrocampista stupisce lo staff tecnico della sua nuova società che lo promuove a gennaio del 2008 in prima squadra. Strootman non aveva ancora 18 anni. Fa il suo esordio tra i professionisti un mese più tardi, il 15 febbraio 2008, nientemeno che nel tempio dell’Ajax. Il giocatore entrò in campo nell’ultima mezzora di gioco, in una gara che fu dominata completamente dai lancieri (6-2 finale). Trascorrono quattro settimane e Strootman centra la sua seconda presenza in Eredivisie, partendo sempre dalla panchina. Esordirà tra i titolari nella partita contro l’Az, dove rimase in campo per tutti i 90 minuti.

    Crescita. Nei successivi due anni Strootman ha una crescita esponenziale, e in poco tempo si trasformerà in un gioiello per la sua società. Nella stagione 2008-2009 totalizza 25 presenze in campionato, segnando due reti, oltre a realizzare tre assist per i propri compagni di squadra. Va a segno per la prima volta in Eredevisie nella partita Sparta-Nac Breda, vinta dai padroni di casa per 4-0. Sempre in quell’anno fa il suo esordio nella Coppa d’Olanda, e anche lì è capace di segnare una rete (Sparta-Cambuur 2-1). Terzo anno sfortunato per Strootman, che vede il suo club retrocedere in Jupiler League (Serie B olandese) dopo l’eliminazione ai Playout per opera dell’Excelsior. Nonostante la retrocessione, il centrocampista classe ’90 si rende protagonista dell’ennesima stagione brillante. Le sue ottime prestazioni in Eredivisie gli consentono di ottenere la chiamata per disputare le qualificazioni all’Europeo Under 21, dove totalizza quattro presenze (tre da titolare).

    Passaggio all’Utrecht ed esordio in Nazionale.  Strootman resta allo Sparta fino a dicembre del 2009, dove continua ad accrescere il suo potenziale. Lo acquista l’FC Utrecht, club di Eredivisie per una cifra di 700 mila euro. I successivi sei mesi consacrano definitivamente il giovane centrocampista. Infatti il ct dell’Olanda Van Marwijk decide di convocarlo per la prima volta tra i senior, facendolo debuttare negli ultimi 20′ minuti dell’ amichevole fra Olanda-Austria, giocata il 9 febbraio 2011. Un mese dopo debutta nelle qualificazioni per Euro 2012 in Ungheria-Olanda. E’ nata una stella?

    kevin strootman | © Dean/Getty Images

    Psv. I dirigenti del Psv credono nelle doti di Strootman e lo acquistano dall’Utrecht staccando un assegno da 4,5 milioni di euro. L’ormai ex tecnico della squadra di Eindhoven gli assegna da subito una maglia da titolare a centrocampo. Il giocatore lo ripaga con 6 gol e 14 assist in 35 partite (3049 minuti effettivi di gioco). Segna la prima rete in campionato con il Psv  nella vittoria casalinga per 7-1 contro il malcapitato Roda (7^ giornata). Oltre alla marcatura Strootman mette a referto anche due assist. Il giovane centrocampista si era però già fatto notare in Europa League, quando aveva contribuito con un gol e un assist al successo sul Ried nell’ultimo turno di preliminari per un posto nel girone della competizione europea. Fin quando il Psv è rimasto in gara (eliminato agli ottavi dal Valencia), Strootman ha realizzato tre gol e sei assist. Anche sotto la gestione del nuovo allenatore Cocu, il calciatore non pare aver perso la propria fama di assist man, avendo già firmato due assist.

    Primo gol con l’Olanda. Appena approdato al Psv, Strootman corona il suo sogno realizzando la sua prima rete con la maglia della Nazionale maggiore, durante l’incontro valido per le qualificazioni ad Euro 2012 tra Finlandia-Olanda (0-2), il sei settembre del 2011. Ad oggi il ragazzo di Rotterdam ha disputato in tutto 10 presenze in Nazionale.

    Caratteristiche tecniche. Strootman è un mancino naturale. Il suo ruolo è quello di centrocampista centrale, ma può essere impiegato anche come interno di sinistra. E’ dotato di una struttura fisica importante (1,86 m per 78 kg), che lo rende un osso duro per i diretti avversari nei contrasti. Ciò che fa di lui un calciatore “diverso” rispetto ai suoi coetanei è la visione di gioco di cui dispone, che abbinata a un’ottima tecnica lo rendono un assist-man micidiale. Un’altra qualità fondamentale di Strootman è la capacità di penetrare negli spazi lasciati liberi dalla difesa, grazie anche a un’invidiabile velocità per un atleta così alto.

    Milan, che aspetti. L’interesse del Milan è quindi altamente giustificato. Il giocatore del Psv rispecchia forse tutte le caratteristiche “richieste” dal centrocampo rossonero: qualità, giovane, veloce, concreto. Quest’estate ha firmato un contratto che lo lega al club olandese fino a giugno del 2016. Attualmente è valutato intorno agli 8 milioni di euro, ma pare piuttosto improbabile che il Psv se lo faccia scappare per una cifra inferiore ai 15 milioni di euro. Galliani sarà pronto ad investire una cifra così importante la prossima estate considerando le ultime campagne acquisti del Milan votate all’insegna del risparmio (vedi Van Bommel, Emanuelson, Nocerino, Mexes, Mesbah, Muntari) ?

    Strootman, scheda giocatore
    Nome: Kevin Strootman
    Data di nascita: 13 febbraio 1990
    Città natale: Rotterdam
    Paese: Olanda
    Altezza: 1,86 m
    Peso: 78 kg
    Ruolo: centrocampista centrale
    Piede: sinistro
    Debutto in Eredivisie: 15 febbraio 2008 (Ajax-Sparta Rotterdam 6-2)
    Primo gol in Eredivisie: 30 novembre 2008 (Sparta Rotterdam-Nac Breda 4-0)
    Debutto in Under21: 09 ottobre 2009 (Finlandia U21-Olanda U21 0-1)
    Debutto con l’Olanda: 09 febbraio 2011 (Olanda-Austria 3-1, amichevole)
    Primo gol con l’Olanda: 06 settembre 2011 (Finlandia-Olanda 0-2, qualificazioni Euro 2012)
    Curiosità: somiglia a Van Persie
    Profilo Twitter: @Kevin_strootman

    KEVIN STROOTMAN, VIDEO MIGLIORI GIOCATE
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  • Milan a Chievo senza mezza squadra

    Milan a Chievo senza mezza squadra

    Il Milan non molla. Dopo l’amara sconfitta di sabato contro la Fiorentina, i rossoneri tornano in campo domani alle 20:45 ospiti del Chievo di Di Carlo, partita valida per l’anticipo della 32^ giornata di Serie A. Veronesi ipoteticamente salvi, rossoneri a caccia di una scossa per rianimare il discorso scudetto. Allegri a distanza di poche ore dal match di Verona, ha parlato del rush finale che attende i rossoneri: “Il discorso scudetto non è chiuso. La Juve è passata avanti di un punto, ma non ci sentiamo già sconfitti.  Sarebbe sciocco gettare la spugna ora. Noi crediamo in questo scudetto, certo, ora non dipende solo da noi, ma non dobbiamo avere un atteggiamento rinunciatario, perchè sarebbe l’errore più clamoroso che si possa commettere”. Del periodo un po’ “storto” ha parlato anche l’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani: “Non dobbiamo mollare la presa. Quello che è successo a noi con la Fiorentina potrebbe succedere alla Juventus in qualsiasi momento. Noi siamo il Milan siamo abituati alle pressioni, non dobbiamo temere nulla, dobbiamo essere consapevoli della nostra forza”.

    Massimiliano Allegri | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Intanto a Milanello scoppia il caso” infortuni”. Dopo il prolungato stop di Pato, stagione finita per lui, preoccupano anche le condizioni di Boateng , utilizzato ad intermittenza in questa stagione e non disponibile per il match di domani. Ma cosa succede a “Milan Lab“? Stamane si è fermato nuovamente Ignazio Abate, problema al polpaccio. Anche lui, non sarà disponibile per la trasferta di Verona. E’ chiaro che Allegri non appaia sereno, il capitolo infortuni ha pesato come un macigno in questa stagione. Ma come fare per invertire la rotta sotto questo aspetto? I dirigenti rossoneri hanno analizzato anche i campi di allenamento del centro sportivo di Milanello, ritenuti potenziali artefici degli infortuni di quest’anno. Si è pensato a tutto, certo la fortuna sicuramente non sorride agli uomini di Allegri, ma c’è sicuramente qualcosa che non va. Due sono le opzioni: o esistono allenamenti sostanzialmente errati o esistono muscoli troppo fragili.

    Ecco l’elenco dei 21 convocati del Milan per il match di domani contro il Chievo:

    Abbiati, Amelia, Piscitelli, De Sciglio, Mexes, Nesta, Zambrotta, Yepes, Emanuelson, Flamini, Gattuso, Muntari, Nocerino, Seedorf, Strasser, Valoti, Cassano, El Shaarawy, Ibrahimovic, Maxi Lopez, Robinho.

    Allegri dovrebbe affidare la regia a Seedorf schierando ancora una volta Muntari e Nocerino ai lati, il criticatissimo Emanuelson agirà ancora una volta da trequartista mentre in avanti Robinho riconquista una maglia da titolare al fianco di Ibrahimovic. Tantissimi problemi anche in difesa, sugli esterni, dove gli infortuni di Antonini, Abate e Mesbah costringono Zambrotta alla seconda partita in tre giorni mentre sulla destra agirà il giovanissimo De Sciglio. Queste le probabili formazioni di Chievo Milan

    Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Andreolli, Dainelli, Sardo; Luciano, Rigoni, Bradley; Cruzado; Paloschi, Pellissier. A disp.: Puggioni, Cesar, Vacek, Hetemaj, Sammarco, Thereau, Grandolfo. All.: Di Carlo.
    Milan (4-3-1-2): Abbiati; De Sciglio, Nesta, Mexes, Zambrotta; Seedorf, Nocerino, Muntari; Emanuelson; Robinho, Ibrahimovic. A disp.: Amelia, Yepes, Flamini, Gattuso, Cassano, El Shaarawy, Maxi Lopez. All.: Allegri.

  • Milan, Cassano: “Se non sono più bravo, smetto”

    Milan, Cassano: “Se non sono più bravo, smetto”

    E’ un Antonio Cassano a 360° gradi quello che si racconta ai microfoni di Mediaset Premium, per la trasmissione sportiva Studio Sport. L’attaccante del Milan, ricevuta l’idoneità per giocare nuovamente a calcio, è pronto a vivere una seconda vita.

    Aggregato alla Primavera, Fantantonio è tornato subito al gol durante l’allenamento di ieri. Allegri potrebbe addirittura convocarlo già per l’incontro casalingo di domani contro la Fiorentina. Ripercorriamo i temi più caldi dell’intervista a Cassano realizzata dal giornalista di Premium Pierluigi Pardo.

    Inizialmente Cassano parla della paura avuta nelle ore seguenti al malore accusato dopo Roma Milan, il 31 ottobre scorso:

    Ho avuto paura, sopratutto quattro giorni prima dell’operazione, ma non per me, sopratutto per i miei cari, mio figlio, mia moglie. E’ trascorso un giorno e mezzo che non riuscivo a parlare, facevo fatica a ricordarmi le cose, però l’importante è che sia tutto passato, che adesso stia bene.

    Fantantonio vuole poi ringraziare tutte le persone che gli sono state vicino, non nascondendo un certo stupore:

    Mi ha fatto tanto piacere come mi siano stati vicino in quei momenti, dal Real Madrid al Barcellona, Mourinho, Capello, Del Neri, Iniesta, mi ha chiamato veramente il mondo intero. Ho capito quanta gente stima sopratutto l’uomo, non il calciatore, e questa è la cosa più importante. Sono rimasto contento per il rispetto che mi hanno portato gli stessi tifosi delle squadre avversarie che in campo mi fischiavano.

    Un ringraziamento doveroso poi alla società rossonera, con due dediche particolari:

    Voglio ringraziare tutta la società del Milan, dal presidente Berlusconi a Barbara (la figlia del presidente ndr), in particolar modo al dottor Galliani, per avermi curato e messo a disposizione le migliori strutture sanitarie possibili. Nel periodo più buio Galliani mi chiamava anche due volte al giorno, mi spiegava come stavo. E sopratutto voglio ringraziare chi mi ha salvato la vita, Tavana (il responsabile medico dei rossoneri ndr). Se non mi avesse preso per i capelli sarebbe stata dura restare su questo mondo.

    antonio cassano | © Claudio Villa/Getty Images

    Non manca inoltre una dedica speciale all’attuale commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli, che non ha mai smesso di credere nel recupero del talento di Bari vecchia:

    Un’altra persona molto importante, direi fondamentale, per il mio recupero è Cesare Prandelli. Lo ringrazio perché ha sempre detto a tutti, specialmente a me, che mi avrebbe aspettato fino all’ultimo momento per convocarmi agli Europei.

    Una battuta anche sul quarto di finale di Champions che ha visto i suoi compagni di squadra del Milan essere eliminati dagli spagnoli del Barcellona. I blaugrana secondo Cassano:

    Giocare contro Messi è dura. Ci può essere Cristiano Ronaldo, Rooney, Cassano, Ibrahimovic, se l’argentino è in giornata è impossibile per chiunque. Mourinho dice che è difficile battere il Barcellona perché è la squadra più forte degli altri, poi le polemiche che ci sono intorno ai blaugrana fanno parte dello spettacolo, del quale mi interessa ben poco. Per me il Barcellona è imbattibile.

    Cassano si è però detto convinto che in Italia sia ancora il Milan la squadra da battere, lanciando così la sfida ai bianconeri della Juventus:

    Il campionato lo vince il Milan. Se loro le vincono tutte, e noi le vinciamo tutte e otto, complimenti a loro ma siamo noi a vincere.

    Circa le sue condizioni fisiche, l’attaccante rossonero si mostra schietto e sincero:

    Se mi accorgo che fra sei mesi, un anno, non sono più il calciatore di prima, smetto. Perché voglio che la gente si ricordi del Cassano bravo, non di quello che fa compassione. Se non sto più in piedi vado a casa.

    Infine a Cassano viene chiesto un commento sulle ultime notizie che stanno scuotendo la Serie A, con lo scandalo del calcioscommesse sempre attuale:

    Non lo so se è vero o meno, però se una persona trucca una partita è un uomo senza dignità, perciò deve andare fuori, non dovrebbe fare nemmeno l’allenatore dei ragazzi.

    Tutto Milan:
    Milan, Pato un mistero. Impossibile la cessione in estate
    Cassano può giocare. Il Milan riabbraccia Fantantonio

  • Milan, Pato un mistero. Impossibile la cessione in estate

    Milan, Pato un mistero. Impossibile la cessione in estate

    Alexandre Pato fatica a trovare la luce in fondo al tunnel in cui è sommerso dalla scorsa stagione. La frequenza degli infortuni del Papero è un qualcosa di impressionante, inspiegabile. Un esempio più unico che raro quello dell’attaccante del Milan, che in due anni si è fermato per 10 volte ai box, sempre a causa di problemi muscolari. Arrivati a questo punto sembrano chiariti almeno due aspetti dell’intera vicenda Pato, ovvero l’assoluta innocenza del campo di San Siro e il motivo per il quale Galliani, in accordo con il tecnico Allegri, aveva deciso di vendere il brasiliano quando ancora poteva esserci una plusvalenza in favore dei rossoneri. Forse ora è troppo tardi.

    STOP SENZA FINE – Tutto ebbe inizio nella stagione 2009-2010, con Leonardo sulla panchina del Milan. Pato disputò quasi l’intero girone d’andata, segnando anche un discreto numero di reti (8), per poi infortunarsi alla 17^ giornata contro la Fiorentina alla vigilia di Natale. Trascorsero quasi due mesi prima di rivedere il Papero in campo, ma l’attesa venne ripagata subito con un gol da parte dell’asso brasiliano nell’incontro casalingo contro l’Udinese. L’infortunio però era di nuovo dietro l’angolo, e dopo tre partite un nuovo stop di un mese. Rientra alla 29^ giornata nella sfida contro il Napoli e dopo appena 16′ minuti è costretto a tornare negli spogliatoi per l’ennesimo infortunio muscolare. Stagione praticamente finita per Pato, che tornerà soltanto due mesi più tardi a campionato ormai concluso, lasciando la sua firma contro la Juventus, in quella che fu l’ultima partita di Leonardo sulla panchina del Milan. Nel corso di quell’anno l’attaccante rossonero disputò 23 partite in Serie A, mettendo a referto 12 gol.

    alexandre pato | © Valerio Pennicino/Getty Images

    PRIMO ANNO ALLEGRI – E’ la stagione del 18° scudetto del Milan, e nonostante sia costretto ad arrendersi per tre volte a causa degli stessi infortuni dell’anno precedente, Pato riesce a scrivere un pezzo fondamentale del cammino trionfale della squadra di Allegri, migliorando addirittura la media realizzativa del 2009-2010 (25 presenze, 14 gol). Un primo stop di un mese ad inizio settembre, dopo la sfortunata trasferta di Cesena. Segue poi un filotto di sei partite consecutive nelle quali realizza quattro reti. Quando tutto sembrava tornato alla normalità, Pato ricade nell’ennesimo infortunio muscolare della sua giovane carriera, salterà due mesi. Rientra nella penultima gara d’andata, e da lì continua la sua marcia inarrestabile fino alla 33^ giornata, quando ricade nuovamente nel match casalingo contro la Sampdoria. Lo stop dura poco meno di un mese. Ha così il tempo di partecipare alla festa scudetto insieme ai suoi compagni di squadra nella trasferta di Roma. Nessuno però si sarebbe immaginato che la stagione successiva diventasse una reale Via Crucis per il brasiliano.

    ANNO MALEDETTO – I numeri di quest’anno sono impietosi nei confronti di Pato . Undici presenze totali in campionato, sette da titolare, con un solo gol all’attivo. E’ stato in campo due mesi, dall’altra parte cinque mesi fermo. Quattro infortuni, sempre al bicipite femorale. Il primo durante la 4^ giornata, quando esce dopo 21′ minuti per lasciare spazio a El Shaarawy nella sfida contro l’Udinese. Torna a fine novembre, totalizza sei presenze prima di infortunarsi nuovamente nella partita di Coppa Italia contro il Novara, nella quale segna il gol che porta i rossoneri ai quarti. Rientra esattamente un mese più tardi nell’andata degli ottavi di Champions contro l’Arsenal. Dieci giorni dopo si riferma nel big match di San Siro contro la Juventus. Ciò che segue è storia recente, il viaggio negli Usa, il miracolo tanto decantato ai media nazionale, rivelatosi poi un autentico flop. Al Camp Nou i muscoli di Pato tengono 14′ minuti prima di rompersi nuovamente. E’ la fine?

    CESSIONE – L’affare costruito a gennaio dalla mente di Galliani, cessione di Pato al Psg e con il ricavato assegno agli sceicchi del City per Tevez, è improponibile nel prossimo futuro. I 40 milioni di euro offerti dal club parigino sono difficilmente ipotizzabili all’apertura del mercato estivo, e se davvero il Milan volesse ancora l’Apache, dovrà cercare di fare cassa in un altro modo. Magari vendendo Robinho, che ha ampiamente deluso le aspettative nella sua seconda stagione in rossonero, perché la doppietta in Champions contro l’Arsenal non può cancellare la miseria di 5 gol fatti fin qui in campionato.

    A Pato gli estimatori non mancano, dal suo maestro Carlo Ancelotti, ad Arsene Wenger dell’Arsenal, fino allo stesso Roberto Mancini del City. Una domanda però nasce spontanea, chi ancora crede in lui? Chi potrebbe investire in un calciatore di 22 anni che negli ultimi 2 anni ha subito infortuni che l’hanno costretto ai box per quasi 12 mesi? Fino a tre anni fa Pato era considerato una promessa del calcio mondiale. A distanza di 36 mesi stridono le profezie di Ancelotti prima e Leonardo poi, che avevano affermato di vedere il Papero prossimo Pallone d’oro, con un potenziale maggiore a quello del suo vecchio compagno di squadra Kaka. La carriera di Pato è destinata a concludersi nel modo più assurdo oppure una nuova luce investirà il numero 7 rossonero?

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    Dalle parole ai fatti. Alle dichiarazioni di Allegri e Galliani nel post partita di Catania Milan, il sito ufficiale rossonero Acmilan.com è passato all’attacco, pubblicando il fermo immagine del gol fantasma di Robinho, rete regolare non assegnata dall’arbitro Bergonzi su segnalazione errata del guardalinee Ghiandai. L’episodio che ha visto come protagonista il brasiliano non è stato l’unico a sfavore della squadra di Allegri. Sempre sul portale del Diavolo è stato pubblicato un mini-dossier che illustrava tutti gli errori arbitrali subiti nel match contro gli etnei. Ormai è guerra aperta fra il Milan e la Juventus. Da questo momento in poi lo scudetto non si giocherà soltanto sul campo ma anche attraverso i media.

    Queste le dichiarazioni di Allegri rilasciate durante l’intervista concessa ai microfoni di Mediaset Premium, durante la trasmissione Serie A live:

    Dispiace perché abbiamo lasciato due punti contro un’ottima squadra, che ha giocato bene e ci ha messo in difficoltà. Purtroppo nel secondo tempo abbiamo avuto dieci minuti di black-out dove abbiamo subito il gol di Spolli. Dopo ci siamo subito ripresi, abbiamo sprecato qualche occasione, e alcune decisioni arbitrali ci sono state sfavorevoli.

    massimiliano allegri | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    La cosa che mi dispiace è che noi non abbiamo mai discusso un fuorigioco, falli, rigori, per lasciare sereni gli arbitri. Poi sollevare come ha fatto il signor Marotta da Torino il problema arbitri (in riferimento all’intervista rilasciata la mattina dal dirigente bianconero a Tuttosport), allora a questo punto lo solleviamo anche noi. Noi le uniche cinque partite che abbiamo giocato e che sono rimaste in equilibrio in tutto l’arco del campionato, abbiamo subito delle decisioni arbitrali sfavorevoli. Sono le gare contro Lazio, Fiorentina, Juventus, e quella di stasera contro il Catania. Dispiace che ogni volta viene tirata in ballo la serenità degli arbitri e poi alla fine della giostra siamo noi i più penalizzati.

    Io non so se alla Juventus non danno i rigori perché non ci sono o non entrano in area. Posso solamente dire che noi spesso abbiamo vinto partite con largo punteggio e in quei cinque match equilibrati abbiamo subito delle decisioni arbitrali contrarie. Questo non è per dire che gli arbitri sbagliano o gli assistenti sbagliano, però se da Torino cominciano di nuovo a fare polemica, allora anche noi ci comportiamo come  la Juventus.

    Dopo le esternazioni di fuoco del tecnico livornese, è giunta anche l’amarezza dell’amministratore delegato del Milan Galliani, registrata dal giornalista di Mediaset Carlo Pellegatti:

    Noi non commentiamo gli arbitraggi a differenza di altri, e quindi mi va bene tutto, fuorigioco, rigori non dati. Però quest’anno sta succedendo qualcosa di incredibile, la seconda volta che un pallone varca la linea, che sarebbero due gol del Milan, che non vengono convalidati. Questo francamente non è accettabile.

    Sebbene non ufficiale, è arrivata la risposta da parte dell’ambiente bianconero, attraverso la pagina di facebook “Juve orgoglio bianconero”. I tifosi della Vecchia Signora accusano il Milan di aver taroccato l’immagine del gol fantasma di Robinho, evidenziando alcune irregolarità che la foto postata sul sito della società rossonera presenta.

    Manca ancora un mese e mezzo alla fine del campionato, la sfida tra i due club sta vivendo un momento cruciale, chi la spunterà a maggio? Milan Juve, è qui lo spettacolo.

    LA FOTO DEL GOL FANTASMA SU ACMILAN.COM

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