Tag: adriano galliani

  • Thiago Silva, Berlusconi e Galliani vincono l’Oscar

    Thiago Silva, Berlusconi e Galliani vincono l’Oscar

    Benvenuti su Scherzi a Parte, conduce Silvio Berlusconi con la regia di Adriano Galliani. Autori del programma Carlo Ancelotti, Leonardo  Nascimento de Araujo, Massimiliano Allegri, Thiago Silva e Paulo Tonietto. Invitati Le Parisien, L’Equipe, La Gazzetta dello Sport, Il Corriere dello Sport, Tuttosport, Eurosport, Milan Channel, Sportmediaset, Speciale Calciomercato (sì, anche loro, Criscitiello e la Carrà), Il Pallonaro. Parteciperanno alla puntata i 10 milioni di fan Facebook del Milan. Le riprese verranno effettuate tra Milanello e Parco dei Principi, senza dimenticare qualche nota di colore come ristoranti rigorosamente italiani e atmosfere esotiche, tra Rio e Arcore. Valletto d’onore per l’occasione Paolo Maldini, figlio di Cesare. Ave.

    OSCAR – Sono state giornate da brividi. Sembrava la realtà, invece era fiction. Degno della migliore Elisa di Rivombrosa, una sceneggiatura in maschera impossibile da intuire nell’immediato. Apre le danze Le Parisien, offerta shock da 40 milioni di euro per il difensore centrale più forte al mondo. I tifosi del Milan sono in pre-allerta. No, un’altra volta no. D’accordo Sheva, c’era un figlio da educare alla cultura anglosassone. D’accordo Kakà, c’era il Real Madrid che chiamava. Ma Thiago Silva no. Il film prosegue, ed entra in scena proprio lui, Thiago. Il carioca con il suo agente sono in Francia, a Parigi, insieme nientemeno che con Leonardo. La trama si infittisce, i dettagli la rendono reale, e i 10 milioni di like iniziano a scivolare nella trappola.

    silvio berlusconi e adriano galliani | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    HOLLYWOOD – Picchia duro Le Parisien, in collaborazione con L’Equipe: accordo totale fra le due parti, 8 milioni di euro a stagione per il difensore, proposta irrinunciabile per chi guadagna poco più di 4 milioni con il Milan. Leonardo fa capire che l’operazione è ormai prossima alla conclusione. Tifosi inferociti, non ci credono. Un’altra delusione dal Diavolo, dalla squadra per cui i like sono fioccati come nessun’altra squadra quotata su Facebook. E se non bastasse ecco il rilancio, 77 milioni. Sì, Thiago Silva e Ibrahimovic, le due colonne del Milan. Tutte e due insieme, lì a Parigi. Che storia! E per rendere il tutto più affascinante, più mistico, compare anche la vecchia gloria rossonera, Paolo Maldini. Sarebbe stato proprio lui a convincere Thiago nell’accettare l’offerta di Leonardo e Ancelotti. Non manca nulla?

    LA PREGHIERA GLOBALE – Padre Silvio, tieni duro. All’incirca così recitava il comunicato ufficiale di Milan Channel nei confronti del Deus ex machina, colui che può tutto, l’onnipotente (sempre con le debite distanze, claro). E qui la sceneggiatura inizia a scricchiolare. Inizia ad intravedersi il buio nella luce fin troppo abbagliante. Un buio che porta il tifoso rossonero a sentirsi tradito. La fabula prosegue secondo le aspettative. Galliani rientra in Italia. Dirà che le preghiere certe volte funzionano. Il disegno è sempre più evidente. Silvio Berlusconi osannato, ha resistito all’assalto (finto) del Paris Saint Germain. Grazie Padre. Grazie per aver tenuto in squadra Thiago Silva. Grazie perché con questo “acquisto” hai mantenuto la squadra competitiva sia in Italia che in Europa. Non importa se poi questo eroico salvataggio ci impedirà di fare un mercato serio anche quest’anno, anzi, grazie per averci ricordato che il calciomercato del Milan è chiuso il 15 giugno. Ma sopratutto grazie perché la Sua comparsa a Speciale Calciomercato ha davvero chiuso il cerchio di una storia incredibile. Alla prossima!

  • Thiago Silva resta al Milan, miracolo Berlusconi. Adieu Psg

    Thiago Silva resta al Milan, miracolo Berlusconi. Adieu Psg

    Al Milan i colpi di scena non finiscono mai. Un po’ come i film di Tarantino o Spielberg. Fino a ieri mattina Thiago Silva sembrava a un metro dal Psg, una misura che nel calcio equivale ai decimi di secondo della Formula. Leonardo e Thiago erano lì, pronti a stringersi la mano. Bastava un tanto così, ma anche stavolta a Parigi sono rimasti con un pugno di mosche. Destino vuole che quando Galliani tratti con gli sceicchi qualcosa debba sempre andare alla rovescia. A gennaio un altro rossonero, anche lui carioca, era stato ad un passo dal vestire la maglia del Paris Saint Germain. Sappiamo bene come andò a finire. Pato a Milanello, Tevez a Manchester, strade tanto diverse quanto lontane. Stessi sceicchi di allora, stesso finale. Il nulla cosmico.

    ANDATA E RITORNO – Poco più di 48 ore fa Galliani partiva per quel di Parigi. Un viaggio in Oltralpe con destinazione Parco dei Principi, la nuova casa dell’ex Leonardo, ora mano armata dello sceicco Nasser-Al-Khelaifi. Lui, il brasiliano, ci mette la faccia, l’altro, padre e padrone, i soldi. A gennaio l’ad milanista lo gabbò senza troppi complimenti, con l’affare Pato andato a farsi benedire in un ufficio di Manchester. Martedì grandi abbracci tra i due, sorrisi a 30 denti in macchina, cena in ristorante tra bonus e cavilli burocratici da sistemare. Thiago Silva alla finestra, da Rio, con un contratto in mano più che duplicato rispetto a quello a strisce rossonere. Pezzo di carta destinato a rimanere soltanto virtuale, nei sogni del difensore brasiliano. Thiago resta lì, alla finestra, Leonardo là, a Parigi, Galliani qui, a Milano. Andata e ritorno, come se niente fosse successo.

    silvio berlusconi | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    PATER – E miracolo fu. Nel pomeriggio di ieri Milan Channel si era trasformato in un tempio buddhista, o qualcosa di simile, dove i tifosi pellegrini si sono radunati per chiedere ciò che da tanti è già stato definito come il nuovo miracolo, profano si intende. Silvio Berlusconi è apparso come in sogno ai milioni di pellegrini, ha ascoltato e provveduto, come nelle migliori parabole. Thiago Silva resterà, l’ha confermato anche Adriano Galliani di ritorno da Parigi. Le preghiere funzionano, non sempre, ma funzionano. Però esistono anche le pecorelle nere, quelle che camminano fuori dal gruppo, metafora degli uomini di poca fede. Uno di loro potrebbe anche porsi qualche domanda: perché dopo averlo praticamente venduto se lo ripigliano? E’ stata solo fiction o c’era qualcosa di vero? E’ una mossa solamente di facciata, per tenere calmi i tifosi, per poi completare l’operazione ad agosto? Amen.

  • Giallo Thiago Silva: Braida smentisce ma Galliani vola a Parigi

    Giallo Thiago Silva: Braida smentisce ma Galliani vola a Parigi

    Come preannunciato ieri, Thiago Silva è ormai ad un passo dal dire oui al Psg. Leonardo può già rilassarsi, mentre Ancelotti dovrà mettersi presto al lavoro per modellare una squadra che si preannuncia ricca di stelle. Il club parigino sta ripercorrendo le tappe del Manchester City, con cui ha in comune i petroldollari. Primo anno senza colpi di scena, mentre dal secondo in poi liberi tutti, i soldi ovviamente. Il difensore brasiliano è nella capitale francese già da ieri, dove ha avuto modo di incontrarsi con la dirigenza del Paris Saint Germain intorno alle 18, mentre la Francia sfidava i Leoni d’Inghilterra. Galliani arriverà invece oggi, pronto per chiudere l’affare. Bene, tutti d’accordo quindi, tranne uno. Braida infatti ha voluto smentire la cessione di Thiago. L’ultimo profeta?

    CONTRATTO DA ROI – Nella giornata di ieri, durante l’incontro con gli uomini di Nasser Al-Khelaïfi, Thiago Silva ha ricevuto un’offerta da Roi di Parigi, 10 milioni di euro, più del doppio di quanto guadagni ora a Milano, cose che soltanto Messi e altri pochi eletti possono capire. Ed evidentemente nella casta dei top-player rientra di diritto anche il difensore del Milan, dopo tre stagioni “discrete” in Italia e con la Nazionale verdeoro.

    thiago silva | ©Claudio Villa/Image Sport

    VOLO GALLIANI – Alla seconda offerta proveniente direttamente dalla Torre Eiffel Galliani non c’ha più visto e si è diretto in fretta e furia a Parigi per concludere l’affare. Non capita tutti i giorni, sopratutto di questi tempi, che un club bussi alla tua porta con un assegno da 40 milioni di euro (+ altri 10 in bonus) per un tuo difensore, sia esso il più forte del mondo. Cifra che se paragonata con gli altri trasferimenti nel reparto difensivo non trova eguali. Un’offerta irrinunciabile anche per una società come il Milan, la quale aveva più volte dichiarato in passato che nessun calciatore sarebbe stato venduto per questioni economiche. Un altro mito dei rossoneri è così crollato.

    FUORI TEMPO – In tutto questo è quasi paradossale la posizione di Ariedo Braida, che stamattina ha ribadito l’incedibilità di Thiago Silva, sebbene in contemporanea il numero due di Via Turati prendeva a Linate l’aereo con cui avrebbe raggiunto neanche un’ora dopo la capitale francese, e stavolta non per assistere al Roland Garros. Il tempo delle pallate è finito, il tifoso rossonero non vuole più riceverle, ha bisogno di altro. Altro che corrisponda alla voce rinforzi, e non l’ennesimo gioco del mago Houdini, con l’assegno degli sceicchi fatto scomparire misteriosamente così come accadde per Kaka, quando gli oltre 60 milioni di euro incassati vennero utilizzati per ripianare il debito.

    PSICOLOGIA – Tornando a Thiago Silva, perché ha accettato l’offerta del Psg? Perché quello che è considerato universalmente uno dei più forti difensori centrali al mondo accetta di andare in Ligue One, campionato discreto ma non eccelso? Solo per soldi? Difficile, anche perché il Barcellona volendo avrebbe potuto avvicinare, e di molto, la proposta parigina. E allora, c’è dell’altro? Oui. Non è la bellezza della città, chiariamo subito. E’ una scelta dettata da quella che rappresenta forse la scommessa più affascinante dell’intero continente europeo. Il Barcellona ha perso l’appeal che fino a qualche tempo fa lo rendeva unico dopo i successi dell’era Guardiola. In Inghilterra il City non è più una scommessa da vincere. Resta il Psg, con Carlo Ancelotti in panchina e Leonardo nei piani alti della Torre Eiffel. Per una sfida internazionale alle super-potenze del calcio. Oggi Thiago Silva, domani Lavezzi, e poi potrebbe arrivare anche il turno di Dani Alves. C’è dell’altro?

  • Addio Milan, Thiago Silva al Psg questione di ore

    Addio Milan, Thiago Silva al Psg questione di ore

    Anche le belle favole finiscono, e quella di Thiago Silva al Milan sembra proprio recitare il bad-end. Dalla Francia sono pronti infatti a strappare il brasiliano alla società rossonera. Sarà vero, o sarà una bufala estiva? La fonte è sempre quella, Le Parisien, ripreso poi a ruota da tutti gli altri quotidiani transalpini e non, compreso l’Equipe. Il Paris Saint Germain sarebbe a un passo dall’acquisto del difensore centrale per la modica cifra di 40 milioni di euro, sebbene non sia da escludere anche un eventuale rialzo delle ultime ore. A firmare l’operazione il duo Leonardo-Ancelotti, che non meno di un lustro fa aveva saputo conquistare l’ultimo grande successo a livello internazionale per il Diavolo. Galliani cederà di fronte ai petroldollari coniati vicino la Torre Eiffel?

    THIAGO SILVA A PARIGI – Se fosse vero Le Parisien ha fatto davvero il botto stavolta. L’offerta è quella ventilata da una settimana ormai, assegno da 40 milioni di euro, chiavi in mano. L’ad del Milan, tra un rovescio di Nadal e un dritto di Djokovic, vacilla sempre di più, tanto da ricevere in pieno lo smash del vecchio amico Leonardo, 40 milioni freschi freschi serviti con la racchetta dalle corde rosso-blu parigine. Non sarà il Roland Garros, non sarà Wimbledon, ma si tratta pur sempre di calciomercato. E Thiago Silva dov’è? Secondo i tabloid francesi proprio lì, sotto la Torre Eiffel, e non per fare una foto ricordo insieme al suo procuratore. Il brasiliano è sbarcato questa mattina sul suolo d’oltralpe, di rientro dalla sfortunata amichevole persa dal suo Brasile contro l’Argentina.

    thiago silva | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    MILAN, CHE FAI? – Quello che doveva essere un assedio strenuo, fino alla morte, paragonabile soltanto alla Maginot, è verosimilmente crollato. Destino ha voluto che sia stato proprio il territorio francese a raccogliere le macerie del muro eretto a Milanello. E a dire che riecheggiano ancora forti le parole di Adriano Galliani, pronunciate non meno di 10 giorni fa ai microfoni di mezza stampa italiana. Quel “faremo il possibile e l’impossibile” si è trasformato in breve tempo in si salvi chi può. Evidentemente in Via Turati non c’era tutta questa volontà espressa a voce nei giorni scorsi dal numero due del Milan. Anche la Linea Maginot prima di cadere aveva resistito per più di due settimane. Certe volte la storia si ripete d’accordo, ma con sfumature diverse.

    CONCORRENZA BARCELLONA – Non ci resta ora che aspettare l’ultima controffensiva del Barcellona, interessata già da oltre un anno a Thiago Silva. Si dirà, una rondine non fa primavera, però l’arrivo di Rosell a Milano potrebbe scompigliare i piani del Paris Saint Germain, con i vari Equipe e Le Parisien  che dovrebbero reimpostare nuovamente da capo le loro prime pagine. Anche se un eventuale offerta del Barca spingerebbe il Psg ad alzare ulteriormente la posta in palio, scatenando così una vera e propria asta tra due super potenze economiche del calcio mondiale. Galliani sorride, i tifosi un po’ meno. E dopo Thiago Silva toccherà ad Ibrahimovic? L’allarme dei 10 milioni di fan rossoneri su Facebook è già scattato.

  • Milan, arriva lo sceicco. Berlusconi incontrerà Al Maktum

    Milan, arriva lo sceicco. Berlusconi incontrerà Al Maktum

    Non sarà un’estate facile in casa Milan. Le continue voci che vorrebbero i due top player milanisti (Ibrahimovic e Thiago Silva) lontano da Milanello e la pochezza di un mercato che si preannuncia votato alla politica low cost stanno facendo preoccupare i tifosi rossoneri. La realtà economica del club di Silvio Berlusconi non permette ad Adriano Galliani di poter fare un mercato all’altezza di un grande club e costringe lo stesso Galliani a prendere in considerazione le eventuali offerte circolanti intorno a Ibra e Thiago Silva. Al momento l’ad rossonero resiste bene agli affondi di Psg e Barcellona e potrebbe continuare a farlo anche in futuro. Perchè? La prossima settimana è previsto un summit tra il presidente rossonero Berlusconi e lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktum, primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti. Lo sceicco arabo possiede un patrimonio grandioso che ammonta a 16 miliardi di dollari e il suo arrivo a Milano prevede una visita di cortesia con Berlusconi e Galliani, visto anche che Al Maktum rappresenta Emirates, main sponsor della società rossonera.

    Adriano Galliani e Silvio Berlusconi © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    Non è da escludere però che l’incontro con Al Maktum possa porre le basi per una entrata in società dello sceicco arabo anche perchè non è la prima volta che il nome di Al Maktum viene accostato al club di Via Turati, due anni fa si parlò infatti di un’offerta di 500 milioni di euro da parte del primo ministro arabo per acquistare il 35% del Milan. La notizia fu prontamente smentita da entrambe le parti ma in questo momento potrebbe tornare di moda questa ipotesi ricca di milioni. All’incontro tra Berlusconi e Al Maktum parteciperà anche Adriano Galliani, che vedrebbe di buon occhio l’eventuale entrata in società di un potente sceicco in grado di finanziare le manovre rossonere e porre fine ai tormentoni Ibra e Thiago Silva. Comunque sia il destino estivo del Milan è strettamente legato ad uno sceicco. Dopo quelli di Manchester City e Paris Saint-Germain, ecco che spunta Al Maktum.

  • Ibrahimovic al Psg, il Milan ci pensa Zlatan pure

    Ibrahimovic al Psg, il Milan ci pensa Zlatan pure

    Ibrahimovic Psg, matrimonio in vista? Chi avesse sostenuto una tale affermazione due o tre settimane fa sarebbe stato bannato dal circus del calciomercato per un po’ di anni. Ma si sa, il calcio non è prevedibile, sia sul campo che negli uffici dei dirigenti sportivi, e lasciamo perdere sim dei giocatori e altre faccende strane. L’attaccante del Milan sta flirtando con il Paris Saint Germain, squadra ricca, che può contare sul fascino della Torre Eiffel, su di un tecnico come Carlo Ancelotti, null’altro però. Perché, fino a prova contraria, la Ligue One non ha sicuramente il fascino di Premier e Liga, e nemmeno della Bundesliga se vogliamo ampliare i confini europei. D’accordo, è un gradino sopra l’Eredivisie forse (Paese abbondantemente frequentato dal bomber di Malmoe), ma in ogni caso resta una tappa atipica per un top player, nonostante debba compiere ad ottobre 31 anni, quindi non più giovanissimo. Eppure a volte il denaro tira brutti scherzi, e quindi con un Eto’o che decise di lasciare l’Inter per sposare il progetto russo dell’Anzhi, salvo poi pentirsene qualche mese più tardi, ora, stando a quanto pubblicato stamani dalla Gazzetta dello Sport, starebbe per succedere di nuovo.

    L’offerta c’è, si parla di circa 34 milioni di euro più altri 6 in base ai traguardi che il Psg saprà raggiungere la prossima stagione, e ci sarebbe anche la volontà da parte del calciatore di cambiare aria. Qualcosa di strano comunque continua ad esserci, dal momento che soltanto ieri Ibrahimovic diceva di aver risolto completamente le incomprensioni dei giorni scorsi con la dirigenza rossonera, in primis col dottor Galliani, dopo le dichiarazioni poco felici riguardo la pochezza delle casse rossonere. Quello era stato l’ultimo dei mal di pancia dello svedese, arrivato dopo un’altra serie di inquietanti malumori che hanno fatto scattare più di un allarme a Milanello negli scorsi mesi. I tifosi del Diavolo non avranno dimenticato il post derby del mese di gennaio, oppure lo sfogo all’Emirates Stadium, e neanche quanto pronunciato al termine del campionato, con il Milan fermo a zero titoli. Però davvero in pochi avrebbero immaginato che Zlatan potesse lasciare l’Italia per la Torre Eiffel, e tutt’ora fatichiamo ancora a crederlo.

    zlatan ibrahimovic a segno contro il Psg quest'anno | © MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images

    Non resta che fare un’analisi su ciò che lo svedese ha potuto pensare nelle ultime ore insieme al suo procuratore Mino Raiola. Appare piuttosto ragionevole come ci sia stata dapprima una valutazione del mondo Milan, con i suoi limiti e i suoi progetti per il futuro. Limiti che pongono gli accenti su una campagna acquisti finalizzata quasi esclusivamente a parametri zero, e da tale comportamento si evincono i progetti futuri, ovvero una conferma in Italia senza però avere il coraggio di sfidare le grandi squadre europee nella contesa della Champions League, da sempre fiore all’occhiello della dirigenza rossonera, considerati gli ultimi 25 anni di trionfi in terra continentale e non.

    A questo punto Ibrahimovic e Raiola si sono guardati in faccia e probabilmente hanno convenuto che la soluzione migliore fosse quella di trasferirsi in una nuova squadra che possa garantire un progetto tecnico tale da essere protagonisti anche in campo europeo. E’ difficile che il primo nome a saltare fuori sia stato quello del Psg di Ancelotti, poiché il club parigino non sembra in grado di offrire da subito una vetrina importante in Champions. Premier e Liga sono state verosimilmente le osservate speciali. In Premier forse l’unica soluzione in tal senso è il Manchester City di Roberto Mancini. La pista Inghilterra però continua a raffreddarsi con il passare dei giorni, dal momento che i Citizen stanno puntando maggiormente su Robin Van Persie, calciatore dalle qualità completamente diverse rispetto a quelle del rossonero. Niente City quindi, e con ogni probabilità niente Real Madrid, in quanto Florentino Perez ha già avuto modo di spiegare in passato come siano finite le spese folli per gli ultra-trentenni, anche se si chiamassero Zlatan Ibrahimovic.

    Fatta quest’analisi resta una margherita in mano con dei petali da sfogliare. Rimanere al Milan, sapendo sì di essere in una delle società più gloriose in Europa ma al momento con il freno a mano tirato, oppure farsi tentare dalla scommessa Psg, sapendo che questa potrebbe essere l’ultima sfida importante della carriera. Scegliere il Psg non tanto per il contratto quanto per le illimitate potenzialità dello sceicco nel costruire una rosa in grado di lottare con le altre big in campo internazionale, sapendo inoltre che sulla panchina francese non siede uno sprovveduto, ma un allenatore che ha vinto negli ultimi 10 anni quanto Mourinho e Guardiola a livello europeo. E’ pur sempre una scommessa, ma affascinante, e all’età di 31 anni crediamo che possa stuzzicare parecchio una simile eventualità.

    Altro tassello del puzzle parigino viene aggiunto dalle parole stesse di Adriano Galliani, arrivate in risposta a quanto riportato da France Football, attraverso le quali non ha smentito l’affare, anzi (“voglio molto bene a Leonardo, quindi potrei resistere un po’ meno“), salvo successivamente correggere il tiro con la solita percentuale del 99,9%. C’è poi la versione di Mino Raiola (“io non so nulla“), alla quale fatichiamo onestamente a credere. Tutto ci lascia pensare che le prossime saranno delle calde notti, e non per il meteo.

  • Calciomercato Milan, Dossena e Papadopoulos idee per la difesa

    Calciomercato Milan, Dossena e Papadopoulos idee per la difesa

    Continuano a spuntare nomi nuovi per il calciomercato Milan . E’ risaputo ormai che uno dei maggiori problemi della squadra rossonera riguarda il ruolo di terzino sinistro. Quest’anno è stato un vero e proprio terno a lotto, tra Taiwo, Mesbah, Antonini e Zambrotta, con nessuno di loro capace di far vacillare Massimiliano Allegri e sceglierlo come titolare inamovibile. Oltre al terzino sinistro in Via Turati si cerca un difensore centrale per il dopo Nesta. Tra i più papabili resta in pole position Acerbi, sebbene nelle ultime ore si sia fatta avanti l’Inter, come dichiarato dallo stesso agente del clivense. Non sono top player, parola diventata sconosciuta in casa Milan negli ultimi anni. Chi è finito nel mirino di Galliani stavolta?

    CALCIOMERCATO MILAN: KIRIAKOS PAPADOPOULOS – Il nome nuovo per il reparto centrale è quello di Kyriakos Papadopoulos, stella dell’Under 21 greca e di proprietà dello Schalke 04. Secondo quanto riporta il sito Milannews, il difensore sarebbe finito sul taccuino di Adriano Galliani. Al momento l’ostacolo più grande è rappresentato dalla valutazione che il club tedesco ha del suo calciatore, circa 9 milioni di euro. Anche per questo sembra più facile arrivare all’altro obiettivo, ovvero lo svedese del Genoa Granqvist, sponsorizzato direttamente da Zlatan Ibrahimovic, senza trascurare il centrale difensivo del Chievo Acerbi, già vicino a vestire la maglia rossonera poche settimane fa.

    andrea dossena | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    CALCIOMERCATO MILAN ANDREA DOSSENA – Per la fascia sinistra è spuntato il nome di Andrea Dossena, ex Liverpool, ora in forza alla squadra di Mazzarri, valutato intorno ai 3 milioni di euro. Il calciatore partenopeo è a Napoli dal gennaio 2010. La sua ultima presenza con la Nazionale azzurra è stata nel 2009, anno in cui l’Italia venne eliminata nella fase a gironi della Confederation Cup. L’agente ha confermato le indiscrezioni che vogliono il Milan interessato al suo assistito. Si ipotizza che la società di Aurelio De Laurentiis chieda in cambio una contropartita tecnica, verosimilmente uno tra Antonini e Mesbah, entrambi stimati dal tecnico Mazzarri.

    NON E’ CAPODANNO – Per il momento i botti di capodanno sono decisamente lontani da Milanello e dintorni. Non tanto perché il calendario mostra il mese di maggio anziché quello di dicembre, quanto per le strategie messe in piedi dalla dirigenza rossonera e seguite fedelmente giorno dopo giorno. Archiviati gli acquisti a parametro zero di Montolivo e Traoré, Galliani fiuta il terreno per nuovi possibili affari, certificati low cost. Per buona pace dei big che abitano nella casa del Milan, Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic in testa. Poi a chi non piacerà il nuovo Diavolo formato 2012-2013 troverà la porta di uscita ad aspettarlo. Berlusconi da una parte e Galliani dall’altra non accetteranno più uscite come quella dello svedese di qualche giorno fa, senza guardare in faccia a nessuno.

  • Thiago Silva resto al Milan ma Ibra ha ragione

    Thiago Silva resto al Milan ma Ibra ha ragione

    Dopo le dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic sulle problematiche economiche del Milan e sulle conseguenti presunte difficoltà nel far pervenire in rossonero i giusti rinforzi per la prossima stagione, si aggiungono le dichiarazioni del brasiliano Thiago Silva, perno della difesa di Allegri, ancor più dopo l’addio di Alessandro Nesta, elemento essenziale ed imprescindibile.

    Il centrale difensivo parla dal ritiro della nazionale brasiliana ed analizza la sua situazione personale, sia in chiave mercato che in ottica recupero post-infortunio: Thiago Silva, infatti, dichiara di esser intenzionato a rimanere in maglia rossonera, invitando, però, la società ad intervenire sul mercato, per arricchire l’organico con i necessari innesti di qualità.

    Anche per lui, dunque, i rinforzi sono assolutamente prioritari per rendere la squadra più competitiva, dopo la delusione del tricolore sfuggito quest’anno e del cammino europeo interrotto prematuramente. Tuttavia, per il difensore resta il grande orgoglio di esser considerato dalla società un elemento prioritario, incedibile, come lui stesso sottolinea: “Al Milan mi considerano importante, mi sento coccolato, questa società è casa mia. E’ importante sentirsi incedibile. Se il club è disposto a trattare è diverso, invece ho avuto la conferma che sono fondamentale”. Nessuna ipotesi di cessione, dunque, anche alla luce delle dichiarazioni dell’amministratore delegato rossonero Galliani, che pare assolutamente deciso a respingere ogni assalto delle grandi d’Europa, tra cui le varie Manchester City e Barcellona.

    La sua mente, ora, è proiettata alle vacanze e, poi, alla preparazione per le Olimpiadi di Londra, cui parteciperà con la Nazionale Verde oro come fuori quota; a tal proposito, Thiago Silva rivela un particolare curioso, relativo ad una raccomandazione ricevuta da Adriano Galliani, che gli avrebbe detto “vai all’Olimpiade solo se prometti di fare anche un mese di vacanza. 

    Thiago Silva | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Per quanto riguarda il capitolo condizioni fisiche, dopo l’infortunio dello scorso mese di Marzo, che lo ha costretto a terminare anzitempo la stagione, il brasiliano sembra stia ritrovando la giusta forma, così come ha evidenziato l’amichevole disputata ieri ad Amburgo contro la Danimarca in cui è sceso in campo proprio per testare le sue condizioni, nella prima gara dopo il lungo stop:“sto bene ho giocato una buona partita. Il problema muscolare contro la Roma è stato solo colpa mia, volevo giocare a tutti i costi nonostante non stessi benissimo ed alla fine mi sono fatto male; il mister e i preparatori non c’entrano nulla. Se tornassi indietro, non lo rifarei oggi. La nostra stagione, forse, sarebbe stata diversa”.

    A proposito dello scudetto sfuggito, Thiago Silva non sembra aver ancora metabolizzato completamente la delusione, e lo afferma apertamente riferendosi alla rabbia ed al rimpianto provato nel vedere la Juventus trionfare: “rimpianto è dire poco, sono ancora incazzato per come sono andate le cose, mi chiedo ancora come sia stato possibile perdere uno scudetto del genere, avevamo quattro punti di vantaggio ed abbiamo chiuso con quattro punti di meno”.

    Tuttavia, nonostante la delusione, il brasiliano è già pronto a proiettarsi alla prossima stagione, tracciando quelli che sono i suoi obiettivi principali: “Ora voglio le Olimpiadi con la mia Nazionale, poi la Champions League sarebbe il massimo”. Il Milan è avvertito.

  • Allarme Ibrahimovic “Milan senza soldi”

    Allarme Ibrahimovic “Milan senza soldi”

    Tira aria di tempesta in Svezia. E in Via Turati l’aria che si respira non è da meno. Fanno ancora clamore le recenti dichiarazioni rilasciate da Zlatan Ibrahimovic nel ritiro della sua Nazionale, impegnata mercoledì 30 maggio in amichevole contro l’Islanda. Il bomber di Malmoe non ha evidentemente digerito la politica a costo zero del Milan in questi ultimi due anni, e avrebbe espresso la propria amarezza nel constatare come al Diavolo manchino i soldi per acquistare 4 o 5 giocatori di livello per diventare nuovamente grande in Europa e competere con le altre big del calcio continentale. Galliani non l’ha presa benissimo, pretendendo in serata l’immediato dietrofront da parte di Mino Raiola, il quale ha puntualmente corretto il suo assistito.

    LE DICHIARAZIONI DI IBRA – Queste le dichiarazioni dello svedese, riportate stamani dalla Stampa: “Il problema del Milan è economico. Non ci sono i soldi per acquistare cinque giocatori, o quelli che servono. Abbiamo fatto un paio di acquisti, forse ne arriverà un terzo. E’ anche vero che più a lungo giochi insieme, più migliori”. Di certo non parole d’amore nei confronti della società rossonera, sebbene al termine dell’intervista Ibrahimovic abbia ribadito l’intenzione di rispettare il contratto. Aggiungendo però una postilla non meno importante: “Tutto può succedere, ma per ora non succede nulla”. Real Madrid e Manchester City avvisate.

    zlatan ibrahimovic | © JONATHAN NACKSTRAND/AFP/GettyImages

    PRONTA SMENTITA – Dopo un pomeriggio presumibilmente infuocato nella sede di Via Turati, con Galliani visibilmente contrariato dalle parole del suo calciatore (rifiutando di commentare le stesse davanti ai microfoni dei giornalisti), è giunta in tarda serata la smentita di Mino Raiola. Più che smentita, l’agente ha corretto il tiro, inglobando il discorso di Ibrahimovic dentro la crisi mondiale economica che ha colpito gravemente anche l’Italia. Dichiarazioni degne del miglior statista europeo, di un Mario Monti o di un Angela Merkel, se non fosse che a parlare sia uno dei più forti attaccanti del calcio, che a 30 anni vuole coronare il sogno di vincere la Champions League e forse ha capito come il Milan non possa accontentarlo.

  • Milan Nuri Sahin, Galliani ci riprova 12 mesi dopo

    Milan Nuri Sahin, Galliani ci riprova 12 mesi dopo

    Il calciomercato Milan incontra nella propria strada un nome nuovo. E’ Nuri Sahin , centrocampista turco del Real Madrid, ex stella del Borussia Dortmund di Jurgen Klopp. Secondo quanto riportato dai maggiori media sportivi, nella serata di ieri Adriano Galliani si sarebbe incontrato con il procuratore del giocatore, Reza Fazeli. Rispetto alla visita di Mancini definita di cortesia dall’ad rossonero, quello di ieri è stato un primo sondaggio da parte del Diavolo per scoprire se ci siano possibilità concrete di portare a Milano il Blancos. Una trattativa che vede protagonista anche l’Inter. Crediamo non ci voglia un mago per capire come il Milan non possa competere con i nerazzurri qualora si parlasse di una cessione definitiva. Discorso diverso per il prestito.

    nuri sahin | © Angel Martinez/Getty Images

    OPERAZIONE TURCA – Il tifoso rossonero rischia di trascorrere l’estate con la cartina geografica in mano. Fino a 24 ore fa si vedevano i grattaceli imponenti degli Stati Uniti. Dimenticati gli attici e la Grande Mela, ci si tuffa nel Black Sea, là dove potremmo recuperare alcuni frammenti del glorioso Impero Romano. La mezzaluna di Nuri Sahin inizia a salire nella sera milanese. Chissà se in una notte d’estate riuscirà a splendere sul Naviglio. Ad oggi è noto come l’amore per il Real Madrid non sia più lo stesso rispetto a dodici mesi fa, quando Mourinho era sbarcato in Germania con un assegno di 19 milioni di euro per il Dortmund. Infortuni in serie patiti all’ombra del Bernabeu, uno schema tattico che non rende giustizia alle sue qualità, 127′ minuti in Liga che gridano allo scandalo.

    GIOCHI PREZIOSI – In pochi in Spagna hanno intravisto quel giocatore che aveva stupito tutti con prestazioni superbe nel biennio ’09-10, ’10-11, venendo eletto anche miglior giocatore della Bundesliga nel 2011. Non è eresia affermare come Nuri Sahin possa essere insignito della medaglia al valore nell’impresa Klopp. Mancino naturale, Sahin fa dei passaggi la sua arma migliore. Tecnica elevatissima, quando calcia le sciabolate rischia di infrangere il copyright di Pirlo. Oltre ai passaggi, è famoso anche per le sue punizioni. Quando calcia da fuori area pare voglia passarla a uno spettatore in curva, invece il pallone termina in rete con una semplicità imbarazzante. Montolivo e Sahin insieme a centrocampo, nuova sinfonia per il Milan.

    VIDEO: QUALCHE GIOCATA DI NURI SAHIN 
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