Tag: adrian mutu

  • Cesena – Fiorentina, le probabili formazioni. Fuori Vargas, Mutu scalpita

    Cesena – Fiorentina, le probabili formazioni. Fuori Vargas, Mutu scalpita

    La Fiorentina di Sinisa Mihajlovic e di Stefan Jovetic (fresco di rinnovo fino al 2016), è attesa al Manuzzi di Cesena contro la squadra di Giampaolo in forte crisi con quest’ultimo, in odor di esonero. Mihajlovic non convoca il peruviano Vargas a causa della notte brava trascorsa dal giocatore alla vigilia della partita contro la Lazio, chance importante per il “tanque” Silva in attacco con Jovetic a supporto. Nel Cesena importanti defezioni con Colucci (fermo un mese) e Martinez e Bogdani non convocati per problemi muscolari. Occhio all’ex Mutu pronta a dare un dispiacere alla sua ex squadra.

    Adrian Mutu ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    Cesena : Antonioli; Ceccarelli, Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Candreva, Guana, Parolo; Eder, Mutu, Ghezzal. A disp.: Ravaglia, Ricci, Benalouane, Djokovic, Livaja, Malonga, Meza Colli. All.: Giampaolo Fiorentina:  Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Cerci, Santiago Silva, Jovetic. A disp.: Neto, Nastasic, De Silvestri, Kharja, Romulo, Ljajic, Munari. All.: Mihajlovic

  • Mutu, se segno alla Fiorentina non esulto

    Mutu, se segno alla Fiorentina non esulto

    Nulla di nuovo all’orizzonte: “se segno non esulto”. Una frase spesso pronunciata dai vari ex delle varie squadre del nostro campionato, alla vigilia dei ritorni negli stadi che li hanno amati ed osannati, ostentando una parvenza di rispetto nei confronti delle tifoserie avversarie, verso le quali si rivolgevano – fino a pochi mesi prima – per esultare. Una frase non originale, ma pronunciata anche da Adrian Mutu alla vigilia del match fra Cesena e Fiorentina, in programma alle 12.30 al Manuzzi di Cesena. Una partita amarcord per il rumeno, che per anni ha vestito la maglia Viola, fra alti e bassi legati ad infortuni e questioni doping, ma stringendo un forte legame con la tifoseria e la città.

    Adrian Mutu | © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Perciò, Adrian promette ai suoi ex tifosi di non esultare se dovesse far gol, una magra consolazione comunque. Ma la vigilia del match è anche l’ occasione per stilare un bilancio dei suoi cinque anni in Viola, nei quali il rumeno racconta di aver stretto un forte legame con tutto l’ambiente, al punto che avrebbe voluto restare in Toscana se la società non avesse deciso che era opportuno terminare il suo ciclo. A Cesena, però, Adrian ha trovato un ambiente tranquillo, a misura d’uomo, ideale in questo momento della sua vita, come lui stesso precisa. Una situazione in cui ha scoperto anche i “piccoli piaceri della vita”, come la cucina: ecco perchè si è presentato in conferenza stampa con una mano fasciata. Nessun incidente di campo, ma solo una scottatura con l’olio bollente fra i fornelli. Unico rammarico per Mutu sarà l’assenza dell’amico ed ex compagno di reparto Alberto Gilardino, ancora infortunato, con il quale è rimasto in contatto, ed al quale è rimasto vicino anche dopo l’infortunio, mentre lo trasportavano all’ospedale di Udine. Un’assenza che toglie incisività all’attacco Viola, che, però, Mutu teme ugualmente data la presenza di Jovetic, che definisce “un grande giocatore”. Mutu vs Fiorentina: il pranzo della Domenica sarà senz’altro gustoso.

  • Milan-Cesena ultime e probabili formazioni. Riposo per Nesta e Aquilani

    Milan-Cesena ultime e probabili formazioni. Riposo per Nesta e Aquilani

    Un Milan incerottato ha l’obbligo di centrare la prima vittoria stagionale per dar vigore ad una classifica che lo vede distante dalle posizioni che più le competono. Allegri ancora una volta dovrà fare i conti con una infermeria stracolma e con la voglia di stupire del Cesena bravo ed ordinato nel chiudersi ma allo stesso tempo potenzialemnte devastante in contropiede.

    El Shaarawy ©Claudio Villa/Getty Images
    Rispetto alla gara contro l’Udinese non partiranno dall’inizio Nesta, Aquilani e ovviamente Pato. In vista della Champions League Allegri dunque da riposo a qualche elemento facendo debuttare dal primo minuto Yepes in difesa ed Emanuelson nel ruolo di trequartista anche se non è escluso l’avvicendamento nel ruolo con Seedorf. Potrebbe esserci a sorpresa anche l’esordio di Taiwo per far rifiatare Zambrotta. In casa Cesena Giampaolo ha praticamente l’undici già fatto. Comotto dovrebbe giocare a sinistra con la conferma di Ceccarelli sulla destra. A centrocampo con Parolo ci saranno Guana e Candreva. Attacco esplosivo con l’ex Martinez ad illuminare Mutu ed Eder. Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Thiago Silva, Yepes, Zambrotta; Nocerino, Van Bommel, Emanuelson; Seedorf; El Shaarawy, Cassano. A disp.: Amelia, Nesta, Taiwo, De Sciglio, Aquilani, Valoti, Inzaghi. All.: Allegri Squalificati: nessuno Indisponibili: Antonini, Mexes, Bonera, K.P. Boateng, Robinho, Gattuso, Ibrahimovic, Ambrosini, Flamini, Pato Cesena (4-3-3): Ravaglia; Ceccarelli, Von Bergen, Rodriguez, Comotto; Parolo, Guana, Candreva; Eder, Mutu, Martinez. A disp.: Calderoni, Lauro, Rossi, Ghezzal, Colucci, Malonga, Bogdani. All.: Giampaolo Squalificati: nessuno Indisponibili: Rennella, Antonioli, Meza Colli, Djokovic, Martinho

  • Cesena-Napoli 1-3, spettacolo al Manuzzi. Video

    Cesena-Napoli 1-3, spettacolo al Manuzzi. Video

    Esordio con tre punti per la squadra di Walter Mazzarri che supera un buon Cesena per 3-1 con reti di Lavezzi, intervallata dal momentaneo pareggio di Guana nel primo tempo e di Campanaro e Hamsik nella ripresa. Nella prima gara di serie A disputata su un campo sintetico, il Napoli si presenta al Manuzzi di Cesena con una novità, fuori Hamsik e tridente d’attacco formato da Santana-Cavani-Lavezzi, con l’uruguaiano punto di riferimento avanzato nel 3-4-2-1 di Mazzarri e la coppia argentina a supporto, subito dietro. Giampaolo, dal canto suo, disegna un Cesena a trazione anteriore anche se viene inizialmente lasciato in panchina l’ex juventino Martinez sostituito da Candreva con la coppia d’attacco formata da Mutu ed Eder.

    ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Pronti via e subito gol per i partenopei che bucano la rete con Lavezzi dimenticato incredibilmente da tutta la difesa bianconera su una rimessa laterale da centrocampo. Il gol subito non scompone però la squadra di Giampaolo che minuto dopo minuto prende sempre più campo con sugli scudi Candreva ed Eder ed al 24’ corona gli sforzi profusi proprio con Eder che serve una palla d’oro al centro dell’area napoletana con Guana pronto a ribadire alle spalle di De Sanctis. Primo tempo a ritmi altissimi con azioni continue da ambedue le compagini, al 36’ il pocho semina il panico nella difesa bianconera, chiede il triangolo con Santana, viene accontentato ma sul più bello manda a lato una palla invitante mangiandosi un gol praticamente fatto. Il primo tempo si chiude con due azioni del Cesena, la prima con Mutu che, servito ancora splendidamente da Eder, tira in bocca a De sanctis ignorando Candreva tutto solo in area e la seconda con proprio Candreva che, defilato, impegna il portiere azzurro in una difficile respinta con i pugni. Il secondo tempo si apre con gli stessi 22 del primo tempo ma, ovviamente, si iniziano ad abbassare i ritmi e ad aumentare i falli. Partita molto nervosa nella ripresa che cambia con l’espulsione di Benaoluane che, ammonito pochi minuti prima, ferma un probabile assist per Cavani con un tocco di mano evidentissimo. Mazzarri inserisce subito Hamsik e poco dopo anche Pandev con il Napoli che raggiunge il vantaggio su azione da calcio d’angolo con assist di Hamsik per Campagnaro che da due passi insacca. Giampaolo tenta le carte Bogdani e Martinez per tentare di riacciuffare almeno il pareggio, ma è ancora il Napoli che prima si divora con Pandev a porta vuota il gol del 3-1, per poi insaccarlo con il suo giocatore simbolo e vera e propria anima, Marek Hamsik che su respinta della difesa bianconera, esplode un sinistro terrificante che pietrifica il giovane Ravaglia. Buon esordio per il Napoli di Mazzarri che ha faticato nel primo tempo grazie ad un ottimo Cesena che però ha dovuto fare i conti con il proprio difensore, il francese Benalouane che prima si dimentica di Lavezzi, in occasione del primo gol del Napoli  e poi si fa espellere con due gialli in 5 minuti. Video Highlights Youtube [jwplayer config=”240s” mediaid=”95600″]

  • Mutu recidivo, radiato dalla nazionale

    Mutu recidivo, radiato dalla nazionale

    In molti sopratutto a Cesena speravano in un nuovo corso della vita privata di Adrian Mutu, il talento rumeno però ha ancora una volta deciso di finire sulle prime pagine dei giornali e non per un euro gol bensì per essersi presentato in ritiro in ritardo e completamente ubriaco.

    ©Gabriele Guerra /Getty Images
    Mutu in passato è stato spesso al centro di polemiche e contenziosi proprio per la sua eccessiva euforia nel condurre la vita privata. Dopo la pesante multa da pagare al Chelsea e la lunga squalifica adesso l’ex talento viola dovrà dire addio alla nazionale rumena. Il ct Piturca infatti è stato categorico nei confronti di Mutu e di Tamas, suo compagno di banchetto, chiudendo definitivamente le porte della Nazionale rumena in nome di un rigore etico profetizzato sin dal suo insediamento. Il suo addio a Firenze adesso sarà forse meno doloroso mentre a Cesena più di uno inizierà a dubitare alla bontà dell’operazione condotta dalla società.

  • Mutu al Cesena, è ufficiale. Il rumeno lascia la Fiorentina

    Mutu al Cesena, è ufficiale. Il rumeno lascia la Fiorentina

    Era nell’aria già da parecchio tempo nonostante la trattativa aveva subìto una brusca frenata proprio in questi ultimi giorni: il Cesena ha perfezionato l’acquisto a titolo definitivo dalla Fiorentina di Adrian Mutu. L’attaccante rumeno si trasferirà così in Romagna dopo averla sfiorata già in passato durante il mercato di riparazione di gennaio di alcuni mesi fa.  

    © Paolo Bruno/Getty Images
    Mutu firmerà un contratto biennale con opzione per il terzo a ingaggio ridotto lasciando Firenze dopo 5 anni vissuti tra gioie calcistiche e dolori extracalcistici: l’attaccante, reduce già da una condanna sportiva per uso di cocaina ai tempi del Chelsea, fu infatti squalificato per 9 mesi dopo essere risultato positivo alla subitramina in ben due controlli antidoping, poi l’abbandono del campo di allenamento senza permesso (pare che ci sia stato proprio il mancato passaggio di Mutu al Cesena durante la finestra di mercato di gennaio) che ha incrinato definitivamente i rapporti con la dirigenza viola ma nonostante questo il giocatore, messo dapprima fuori rosa, è stato perdonato nuovamente e reintegrato il 3 febbraio dopo aver rotto il rapporto con i suoi vecchi procuratori, i fratelli Becali, che avevano avuto in quell’occasione screzi non di poco conto con il ds Pantaleo Corvino e il presidente Andrea Della Valle riappacificandosi sia con i vertici dirigenziali che con la tifoseria viola.   Mutu nella sua lunga permanenza a Firenze ha realizzato la bellezza di 54 reti in 112 presenze in campionato e 69 gol totali, considerando anche le coppe, timbrando per 143 volte il cartellino con la maglia viola. Ora la nuova avventura a Cesena dopo le esperienze in passato con Inter, Verona, Parma, Chelsea e Juventus.

  • Mutu vicino agli Emirati

    Mutu vicino agli Emirati

     

    dal web
    Il futuro di Adrian Mutu potrebbe essere lontano dalla Fiorentina, ma anche dall’Europa, poichè “scartato” dai piani della dirigenza Viola per la prossima stagione, all’insegna della politica di abbassamento del monte ingaggi e di svecchiamento dell’età media della rosa: per l’attaccante rumeno, infatti, pare molto serio l’interessamento di alcune squadre degli Emirati Arabi. In particolare, l’Al Ain sarebbe la squadra maggiormente interessata all’acquisto della punta, ex di Inter, Parma, Juventus e Chelsea, come alcuni esponenti del club arabo hanno riferito apertamente, dichiarando il loro apprezzamento per molti giocatori Europei, fra cui Adrian Mutu stesso.   Resta aperta, però, anche la pista “interna”, ossia Italiana. Mutu interessa al Cesena anche se il club bianconero romagnolo può contare su un potenziale economico nettamente inferiore rispetto alla squadra araba: l’eventuale scelta del Cesena, però, potrebbe essere giustificata dalla volontà di Mutu di misurarsi ancora nel nostro campionato, almeno per un’altra stagione, anche perchè il rumeno ha ancora solo trentadue anni ed alcuni colleghi, fra cui Luis Olivera, gli avrebbero consigliato di attendere ancora qualche anno prima di misurarsi in un’avventura negli Emirati. La pista Cesena, qualora venisse preferita alle altre, potrebbe portare a Firenze come contropartita tecnica il centrocampista Marco Parolo, che piace molto all’entourage dei Della Valle. In alternativa, resta fermo l’interesse anche della squadra turca del Galatasaray, allenata da Fatih Terim che apprezza molto le doti di Mutu, e del Kuvan, allenato dal connazionale rumeno Petrescu. Non è escluso che la Fiorentina, pur di cedere Mutu, possa concedergli il cartellino a zero euro.

  • Le pagelle di Inter – Fiorentina 3-1. Pazzini fa sempre colpo

    Le pagelle di Inter – Fiorentina 3-1. Pazzini fa sempre colpo

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 7 Strepitoso oggi in diverse occasioni. Forse non si sarebbe parlato di grande vittoria dell’Inter in sua assenza. Determinante quanto Pazzini sull’esito delle partite, quando nega il gol a Cerci nel primo tempo, e nella ripresa chiudendo lo specchio a Mutu. Non bastasse, nel finale anticipando Gilardino con un’uscita perfetta. Fortunato sulla traversa iniziale, ma si sa la fortuna aiuta gli audaci!

    Cambiasso 8 Perfetta la partita dell’argentino. Sembra un direttore d’orchestra in mezzo al centrocampo, perché è lui a dirigere tutti gli altri, ed è sempre lui a dare i tempi di gioco a tutta la squadra. Preziosissimo in fase di copertura, quando recupera mille palloni e imposta il gioco per primo, favorendo le ripartenze veloci, e ancora più utile davanti quando vola in cielo anticipando anche Pazzini, di testa per segnare il gol del 2-0. Un giocatore tatticamente devastante.

    Coutinho 7 Chi non t’aspetti! Non doveva partire nemmeno titolare nelle possibili formazioni e invece Leo a sorpresa lo schiera nell’undici iniziale dandogli una bella iniezione di fiducia. Lui lo ricambia con buone giocate, bei dribbling e forse qualche pallone perso troppo ingenuamente. Nella ripresa dopo il gol di Gilardino, quando sembra calare l’Inter, si va a prendere il pallone con determinazione per calciare la punizione e ti tira fuori dal cilindro una magia degna del maestro Sneijder. Primo gol in Serie A per un giocatore che avrà ancora molto da dimostrare ai suoi tifosi.

    Pazzini 7,5 Il gol dell’ex: un classico! Lui è il ragazzo che riesce a far colpo su tutte le ‘porte’, a colpo sicuro, e l’appuntamento a cui non manca mai è quello con il gol! Devastante nell’area, quando riceve un pallone difficilissimo da Eto’o, lo aggancia da vero rapace d’area e spalle alla porta marcato stretto fa partire un destro micidiale per Boruc. Gesto delle dita agli occhi e tifosi nerazzurri sempre più innamorati di lui! Una Garanzia!

    Eto’o 7 Non segna? E qual è il problema quando in 60 minuti di partita fa impazzire mezza difesa viola e ti tira fuori una prestazione condita con due assist decisivi? Il primo sul gol di Pazzini quando praticamente manda in black out la difesa della Fiorentina facendo doppi passi e serpentine per nascondere il pallone. Il secondo con un pallone pennellato sulla testa di Cambiasso su una punizione dalla trequarti campo. Standing ovation per lui!

    Pagelle Fiorentina

    Beherami 6 Ci mette molta corsa e molto impegno per tutta la partita, soprattutto cercando di contenere un cliente scomodo come Eto’o. Ma subisce anche lui come tutta la squadra il contraccolpo psicologico dei due gol interisti in rapida successione. Comunque non si arrende e serve assist a raffica per gli attaccanti, offrendo una discreta copertura in fase difensiva quando può.

    Vargas 5 Perde su tutti i fronti la sfida tra lui e Maicon, sia in fase difensiva dove praticamente è assente che in quella propositiva dove non punge come dovrebbe. In calo rispetto alla prestazione discreta contro l’Udinese nello scorso turno di campionato. Mihajilovic si farà sentire, soprattutto con lui, che può e deve dare di più.

    Gilardino 6,5 Gila Bomber facci un gol canta la curva viola, e lui non si fa pregare due volte per accontentare i suoi tifosi. Stop di coscia destra e gran conclusione al volo di sinistro per realizzare un gol bellissimo. Sbaglia forse un gol più facile pochi minuti prima, e nel finale vorrebbe mangiarsi le mani per essersi fatto anticipare da Julio Cesar in un’occasione favorevolissima al raddoppio, ma senza dubbio è il migliore dei suoi.

    Cerci 6,5 Peperino. Fa impazzire Chivu nel primo tempo e manca il gol solo grazie a una splendida chiusura di Julio Cesar. Ottimi i movimenti senza palla e ottimi gli inserimenti. Buona la sua prestazione nel complessivo. Il più in forma dal punto di vista fisico.

    Mutu 6,5 Devastante quando entra. E qui sorge il dubbio perché lasciare fuori uno così? Salta Lucio e Ranocchia mettendoli a sedere in un paio di occasioni. Poi lanciato a rete si fa chiudere lo specchio della porta da Julio Cesar in un’occasione, mentre nella seconda serve l’assist decisivo a Gilardino, ma forse la palla è leggermente avanzata e favorisce l’uscita del portiere nerazzurro. Andava schierato dall’inizio!

  • Inter Fiorentina 3-1. Secondo posto nerazzurro

    Inter Fiorentina 3-1. Secondo posto nerazzurro

    L’Inter di Leonardo ottiene l’undicesima vittoria su undici a San Siro, e consolida in maniera più forte il secondo posto in campionato approfittando dello scivolone del Napoli. Bella la prova dell’undici nerazzurro con un Pazzini sempre più ispirato, Eto’o uomo assist, Julio Cesar in forma strepitosa e il primo gol in Serie A di Coutinho.

    Scarsa l’intesa invece tra gli attaccanti viola che hanno sprecato diverse occasioni e avranno fatto infuriare non poco Sinisa Mihajilovic. Rimane tra le file nerazzurre un pizzico di amarezza, dopo queste ultime vittorie, nella consapevolezza di aver visto sfuggire via la possibilità di aver una voce in capitolo in questo campionato proprio nel derby scudetto perso contro i cugini rossoneri.

    Nel dettaglio l’andamento della sfida tra Inter e Fiorentina:

    Sorpresa nella formazione iniziale per l’Inter dove Leonardo sceglie Materazzi per tornare titolare al centro della difesa con Ranocchia, e lancia il baby Coutinho a centrocampo con Kharja, Cambiasso e Zanetti. Nessuna novità per Mihajilovic  con il tridente Cerci, Gilardino e Vargas confermato.

    PRIMO TEMPO– Primi minuti con una Fiorentina molto ordinata che cerca di far girare palla e rendersi pericolosa in zona offensiva, mentre i nerazzurri aspettano il momento giusto per colpire la difesa viola.

    Gol sfiorato al 10’ con Cerci che dalla fascia serve un assist perfetto per Gilardino. Il bomeber viola da rapace d’area colpisce la palla al volo e la stampa sulla traversa, facendo tirare un sospiro di sollievo a Julio Cesar.

    Risposta nerazzurra al 12’ su spunto di Coutinho che serve la palla in area al Pazzo. Stop di Pazzini spalle alla porta, controllo e tiro violentissimo che impatta sulla traversa. Un legno per parte e partita bellissima.

    Al 25’ è l’Inter a portarsi in vantaggio con Eto’o che manda in tilt mezza difesa viola per servire un pallone difficilissimo a Pazzini, che marcato stretto aggancia la palla e spalle alla porta fa partire una rasoiata micidiale per Boruc. Inter 1 Fiorentina 0. Non passano nemmeno tre minuti e i nerazzurri tornano a esultare quando,al 28’ sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Eto’o Cambiasso si fa trovare pronto e in area stacca anticipando tutti e mettendo la palla alle spalle di Boruc, raddoppiando il vantaggio sulla Fiorentina. Viola frastornati da questo uno due dell’Inter, e soprattutto non in grado di rendersi più pericolosa dopo la bell’azione di Cerci segnalata in precedenza.

    Brividi per la Fiorentina nel finale di primo tempo quando su una lunga azione insistita nerazzurra Maicon ha la possibilità di calciare a botta sicura, e non trova il gol solo grazie a una fenomenale parata di Boruc, che tiene il risultato sul 2 a 0. Fischio di Banti e squadre a riposo.

    SECONDO TEMPO- Nessuna modifica negli schieramenti per entrambe le squadre al ritorno in campo. Occasione clamorosa all’8’ per la Fiorentina con Gilardino  servito da Beherami, che riesce ad aggirare Ranocchia e a tu per tu con Julio Cesar sbaglia un gol impossibile calciando a lato.

    Mihahjilovic  non  si arrende e prova  a dare atteggiamento più offensivo alla sua squadra, sostituendo al 11’ D’agostino con Mutu, tenendo Mutu Cerci e Vargas alle spalle di Gilardino.

    Troppo molle la difesa nerazzurra al 27’ su spunto di Beherami che di testa serve l’assist per il compagno Mutu. Il romeno prova un gol di rara bellezza, cercando di scavalcare con una traiettoria a pallonetto Julio Cesar con la palla che va di poco sulla traversa. È solo il preludio al gol della Fiorentina che arriva al 29’  con Gilardino, che anticipa Ranocchia, stoppa il pallone in corsa con la coscia destra e calcia di sinistro al volo battendo Julio Cesar realizzando un gol bellissimo. Inter 2 Fiorentina 1. Partita riaperta.

    Almeno così sembrerebbe. Perché sulla punizione guadagnata dall’Inter al 31’ dal limite dell’area, Coutinho si prende la responsabilità di calciare e riesce con uno splendida conclusione a segnare il suo primo gol in Serie A, portando l’Inter sul punteggio di 3 a 1. Ancora un’occasione per i viola al 35’ con Mutu in area defilato che impegna Julio Cesar in una parata non facile. Nel finale leggerezza di Lucio che si dimentica il pallone e lo regala a Mutu, che in corsa serve un pallone perfetto a Gilardino, chiuso da un’uscita perfetta di Julio Cesar. 5 minuti di recupero e fischio finale di Banti e Nerazzurri sempre più lanciati verso la conquista del secondo posto a discapito dei partenopei guidati da Mazzarri.

  • Inter – Fiorentina, probabili formazioni. Sneijder ancora fuori

    Inter – Fiorentina, probabili formazioni. Sneijder ancora fuori

    Gara dal sapore particolare quella che i nerazzurri affronteranno oggi contro la Fiorentina dell’ex Sinisa Mihajilovic. Infatti dopo aver ritardato di una settimana la festa scudetto rossonera, ieri sera il Milan ha potuto brindare e ‘laurearsi’ Campione d’Italia per la 18esima volta nella sua gloriosa storia.  Rimangono le briciole quindi per le altre squadre, considerando che per l’Inter il rischio preliminari Champions è stato scongiurato con la vittoria delle ultime partite, rimane la voglia e il dovere per una squadra con il blasone nerazzurro di dover chiudere il campionato almeno al secondo posto. Anche per i viola il discorso vittoria oggi non è legato al raggiungimento di un vero obiettivo, perché la loro classifica non gli permetterà nemmeno di potersi giocare l’Europa League il prossimo anno.

    INTER – Leonardo è un pizzico amareggiato nel riconoscere i meriti rossoneri nella vittoria del titolo, aggiungendo come la settimana nera (Derby e Schalke 04) abbia letteralmente tagliato le gambe e escluso i nerazzurri dalla lotta scudetto: “Chi vince, merita sempre. C’è l’amarezza di non essere riusciti, nel momento cruciale, a scavalcare il Milan nel derby. L’Inter ha lottato”. Sulla partita contro la Fiorentina  e sulla possibilità di un calo dovuto alla mancanza di motivazioni, Leonardo aggiunge: “È tutto importante: il campionato come la Coppa Italia, la gara con la Fiorentina come quella contro la Roma. Si tratta solo di saper gestire ogni partita singolarmente. Noi abbiamo i nostri obiettivi e non sono ancora stati raggiunti, abbiamo avuto due settimane intere per lavorare e non credo sia un problema affrontare due partite a tre giorni di distanza”.

    Per quanto riguarda la formazione da scegliere per la sfida odierna, il tecnico brasiliano dovrà fare a meno di alcuni giocatori importanti. Si ferma Thiago Motta a causa di una lieve distorsione al ginocchio destro rimediata nell’allenamento. Rimane indisponibile ancora per un turno Sneijder in vista della prossima sfida di ritorno delle semifinali di Tim Cup contro la Roma mentre viene convocato e al massimo si accomoderà in panchina Walter Samuel, di ritorno dal brutto infortunio al legamento crociato. L’undici titolare dovrebbe vedere tra i pali Julio Cesar, in difesa Lucio e Ranoccchia al centro, con Maicon e il ritorno di Chivu a sinistra. A centrocampo troviamo Cambiasso con il possibile inserimento di Kharja, Zanetti all’esterno e l’avanzamento in fase offensiva di Nagatomo. Attacco con Eto’o e, guai a lasciarlo fuori, Pazzini.

    FIORENTINA – Sinisa lancia i messaggio chiaro ai suoi giocatori, cercando di trovare le motivazioni giuste per una partita un po’ atipica: “Contro l’Inter guai a chi si arrende, contro le grandi abbiamo fatto bene, però a volte ci siamo accontentati. Magari di un pareggio, o addirittura di una sconfitta per 2-1, come con il Milan. Ecco, con l’Inter non deve succedere, voglio una squadra che non si arrenda mai”.

    Il tecnico viola dovrebbe schierare la stessa formazione che una settimana fa è risultata vincente contro l’Udinese, con Boruc tra i pali, difesa a quattro con il dubbio tra Natali e Kroldrup al centro, affiancato da Gamberini e sugli esterni Pasqual e De Silvestri. Linea mediana con l’ex West Ham Beherami, D’Agostino autore di una bella prestazione nell’ultimo turno di campionato e l’immancabile faro del centrocampo viola Riccardo Montolivo. Tridente offensivo composto dal bomber Gilardino, Cerci e l’avanzato Vargas che sembra aver ritrovato la forma della passata stagione.

    INTER (4-4-2) Julio Cesar; Maicon, Ranocchia, Lucio, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Kharja, Nagatomo; Pazzini, Eto’o.
    A disposizione
    : Castellazzi, Materazzi, Faraoni,Obi,  Pandev, Coutinho, Milito.
    Allenatore: Leonardo.

    FIORENTINA (4-3-3) Boruc; De Silvestri, Gamberini, Kroldrup, Pasqual; Behrami, D’agostino, Montolivo; Cerci, Gilardino, Vargas.
    A disposizione:
    Frey, Comotto, Natali, Donadel, Santana, Mutu, Babacar.
    Allenatore:
    Mihajlovic.