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  • Mutu zittisce il Barbera. Palermo Cesena 0-1

    Mutu zittisce il Barbera. Palermo Cesena 0-1

    Un risultato dai toni clamorosi, soprattutto perchè giunto contro ogni previsione della vigilia. Il Palermo di Devis Mangia, reduce da sei vittorie consecutive al Renzo Barbera, ad un passo dalla conquista del record di sette vittorie, si ferma per opera del Cesena di Arrigoni e, soprattutto, di Adrian Mutu, il fuoriclasse prestato alla provincia romagnola, che sta ritrovando la sua dimensione più congeniale, quella del gol, e delle reti decisive.

    Adrian Mutu | © Getty Images

    Al Renzo Barbera la partita inizia con il Cesena che, da subito, mostra di essere più tonico ed in partita, sfruttando la mobilità di Candreva e Mutu dietro la punta Eder, che riescono a creare non pochi grattacapi alla difesa rosanero ed al portiere Benussi, in grande serata, che chiude la porta ad Eder e Mutu più volte, evitando un passivo più pesante di quello finale.

    Il primo tempo si chiude sul risultato di 0 a 0, anche se già nella prima frazione i bianconeri avevano mostrato salute atletica, bel gioco, capacità di ripartire, freschezza e meccanismi di squadra collaudati, al contrario di una situazione di classifica ancora non del tutto rosea, anche se il picco della gara rosanero giunge proprio sul finire del primo tempo, con due grandi interventi di Ravaglia prima su Silvestre e poi su Fabrizio Miccoli.

    Ad inizio ripresa, però, il Cesena ritorna in campo con grande determinazione, sfiorando subito il gol del vantaggio, colpendo la traversa con cross di Ghezzal deviato da Munoz, con il portiere rosanero già battuto. Pochi minuti dopo, al 63′ la rete che decide la gara, firmata di testa da Adrian Mutu, che salta più alto di Acquah e batte il portiere Benussi, infilando la palla sotto la traversa, sfruttando al meglio in calcio  d’angolo battuto da Antonio Candreva.

    Un minuto dopo, al 64′, Munoz – al culmine della sua serata negativa – raccoglie il secondo cartellino giallo per fallo su Eder, e termina, così, anzitempo la sua gara, lasciando in inferiorità numerica il Palermo.

    Al 72′, però, il Palermo prova a scuotersi, con assist di Ilicic per Miccoli, che prova il sinistro da fuori area, parato dal portiere romagnolo. Al 77′ ci prova, invece, Lores per i rosanero, ma anche il suo tiro viene respinto da  Ravaglia.

    Resi inutili i tentativi dei padroni di casa di evitare la prima sconfitta fra le mura amiche, dopo quattro minuti di recupero la gara termina con la vittoria del Cesena, che conduce la gara in porto senza troppe difficoltà, sfruttando anche le difficoltà del Palermo che, oltre all’inferiorità numerica per l’ espulsione di Munoz, ha perso anche Pisano per infortunio, costretto a terminare la gara in attacco perchè il mister Mangia aveca già effettutato le tre sostituzioni.

    Una serata da dimenticare, dunque, per i siciliani, che oltre all’imbattibilità interna, è parso avessero perso lo smalto che aveva contraddistinto le gare casalinghe, fatte di bel gioco e determinazione. Il Palermo di questa sera, invece, è sembrata la squadra formato trasferta, opaca e spenta, timorosa e distratta.

    La squadra di mister Arrigoni, invece, ha ripreso il positivo cammino intrapreso prima della sconfitta dello scorso turno contro la Juventus, conquistando tre punti fondamentali in chiave classifica, ma non esaltandosi eccessivamente, ben consapevole del lungo cammino ancora da intraprendere: nonostante la serata vincente, infatti, il mister Arrigoni non ha voluto mancare alla sua consuetudine scaramantica tale per cui, da inizio stagione non commenta mai le vittorie della sua squadra.

  • Marchisio mantiene la Juve in vetta, Cesena ko 2-0

    Marchisio mantiene la Juve in vetta, Cesena ko 2-0

    La Juventus conquista tre punti preziosissimi contro un Cesena completamente chiuso in difesa per tutti i 90’ che ha dovuto soccombere al gol di Claudio Marchisio nella ripresa ed al rigore di Vidal nel finale partita.

    Claudio Marchisio trascina la Juve | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Come da previsione Antonio Conte sostituisce lo squalificato Pirlo con Pazienza, Chiellini gioca a sinistra con Bonucci al centro della difesa. Arrigoni presenta davanti Mutu con Bogdani a supporto.

    I primi 45’ sono un monologo juventino con la squadra di Conte che arriva facilmente al tiro ma non riuscendo mai a concretizzare con i suoi attaccanti. Matri per ben due volte ha l’occasione giusta per sbloccare il risultato ma nella prima occasione si fa respingere il tiro da Antonioli e nella seconda cicca clamorosamente un ottimo invito di Marchisio. Pericoloso è anche Mirko Vucinic che si procura due ottime occasioni sciupate dal montenegrino che non fa della concretezza sotto porta, la sua arma migliore.

    Nella ripresa Antonio Conte sostituisce la coppia d’attacco inserendo Quagliarella e Del Piero per Matri e Vucinic. Non cambia la situazione nella ripresa con i bianconeri che sfiorano ripetutamente il vantaggio con Vucinic e Pepe in più di due occasioni. Del Piero non fa in tempo nemmeno ad entrare che è costretto ad uscire a causa di un brutto scontro di gioco con Rossi che procura al capitano bianconero un bruttissimo taglia sulla testa. Sembra stregata la porta difesa da Antonioli quando Claudio Marchisio si dimostra il vero leader bianconero inventandosi il gol del vantaggio con un preciso tiro da fuori area che si infila all’angolino sinistro di un incolpevole Antonioli. A fine partita la Juve raddoppia grazie ad un rigore molto dubbio concesso per un fallo di Antonioli su Giaccherini che produce anche l’espulsione del portiere cesenate. Vidal trasforma il rigore chiudendo di fatto una partita senza storia in cui la Juve dimostra di saper affrontare anche le cosiddette piccole in maniera autorevole e nel prossimo turno ci sarà la Roma, decimata dalla trasferta di Firenze.

  • Verso Juventus Cesena, Pazienza vice Pirlo

    Verso Juventus Cesena, Pazienza vice Pirlo

    Dopo il bel pareggio raccolto in casa del Napoli la Juventus affronterà domenica, 4 Dicembre, il Cesena allo Juventus Stadium e cercherà di portare a casa tre punti fondamentali per la testa della classifica. I bianconeri sono stati scavalcati in testa alla classifica dal Milan che nell’anticipo di venerdi ha battuto per 2 a 0 il Genoa. Obiettivo per la squadra di Conte è quello di  riprendersi il primato in classifica per questo motivo il mister ha fatto sapere già il giorno dopo l’impresa al San Paolo di non voler pensare ad un turn over in vista dell’importante partita di Domenica prossima contro la Roma di Luis Enrique: “Non mi interessa fare turnover o pensare ai diffidati per domenica. La partita con il Cesena è fondamentale, dobbiamo dare continuità ai risultati di Roma e Napoli, altrimenti avremmo fatto tanta fatica per nulla” – queste le sue parole.

    Michele Pazienza | ©Getty Images

    Contro il Cesena i bianconeri dovranno fare a meno di Pirlo squalificato per una giornata,  a centrocampo dovrebbe debuttare dal primo minuto Pazienza al posto di Pirlo, anche se toccherà questa volta a Vidal interpretare il ruolo di playmaker. Dopo lo stop per squalifica che l’ha visto assente a Napoli, riprende il suo posto a centrocampo  Claudio Marchisio. In difesa non dovrebbero esserci cambi anche se le indiscrezioni danno quasi per certo la bocciatura di Bonucci dopo le deludenti prove nei match passati ma, conoscendo Conte, difficilmente cambierà formazione. Anche in attacco confermata la coppia Matri-Vucinic con spazio nella ripresa per Quagliarella e Del Piero.

    Nel Cesena di Arrigoni, in ripresa nelle ultime giornate, si dovrà fare a meno di Comotto (infortunato) e Ceccarelli (squalificato);  torna Candreva  e in campo dal primo minuto ci sarà Bogdani si affiancherà all’ex Mutu.

    Juventus Cesena probabili formazioni

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pazienza, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic
    A disp.: Storari, De Ceglie, Estigarribia, Krasic, Giaccherini, Del Piero, Quagliarella. All. Conte
    Squalificati: Pirlo (1)
    Indisponibili: Manninger
    Cesena (4-4-2): Antonioli; Comotto, Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Candreva, Guana, Parolo, Martinho; Bogdani, Mutu
    A disp.: Calderoni, Benalouane, Rossi, Ricci, Djokovic, Eder, Livaja. All.: Arrigoni
    Squalificati: Ceccarelli (1), Ravaglia (1)
    Indisponibili: Colucci, Malonga, Ghezzal, Martinez

  • Cesena Genoa 2-0, le pagelle. Cucchiaio e perla di Mutu

    Cesena Genoa 2-0, le pagelle. Cucchiaio e perla di Mutu

    Il Cesena riesce ad ottenere la prima vittoria stagionale allo stadio Manuzzi, contro un Genoa che cercava la vittoria che doveva consentirgli di compiere il tanto ricercato salto di qualità, ossia la continuità: la squadra di Malesani, tuttavia, nonostante la sconfitta non ha demeritato particolarmente anche se è mancata la concretezza necessaria.

    Il Cesena, invece, ha conquistato i tre punti fondamentali, grazie al ritrovato Adrian Mutu, autore di una doppietta di straordinaria fattura, un rigore “a cucchiaio” ed un destro a girare di assoluta precisione, che batte un incolpevole Sebastian Frey, suo compagno di squadra per lungo tempo.

    Vittoria del Cesena per 2-0 contro il Genoa | © Getty Images

    PAGELLE CESENA

    Antonioli 6.5 Nel primo tempo due interventi provvidenziali, uno su Palacio in uscita ed uno sul tiro di Merkel. Nel secondo tempo rimane attento ma non è più necessario fare il superman: a 42 anni è ancora una garanzia importante

    Comotto 6.5 Il suo intervento in scivolata a frenare il tiro cross di Palacio indirizzato in porta, vale come un gol. In quell’occasione si infortuna e viene sostituito da Ricci: eroico

    Von Bergen 6 Buona prova difensiva, riesce a contenere a sufficienza le iniziative di Palacio

    Benalouane 6 Attento e concentrato, la difesa romagnola se la cava bene contro lo sterile attacco rossoblu

    Marco Rossi 6 Contro il suo omonimo, non demerita: buona prestazione

    Ceccarelli 6 Buona gara, di grande sostanza

    Parolo 6.5 Il cervello del Cesena, inventa e suggerisce: prezioso a centrocampo, dà equilibrio

    Guana 6 Gara positiva, di buona corsa e sostanza

    Martinho 6 Una buona occasione per lui respinta da Frey in angolo. Sostituito da Djokovic all’ 82′

    Mutu 7.5 Il migliore in campo: calcia un rigore magistrale, un cucchiaio morbido a battere l’amico Frey, realizza il secondo gol ricordando a tutti di essere ancora un campione.

    Malonga 5.5 Non incide sulla gara, viene sostituito da Bogdani al 60′: l’ingresso dell’albanese è un “plus” decisivo nell’equilibrio della gara, procurandosi il rigore che porta in vantaggio il Cesena.

    PAGELLE GENOA

    Frey 7 Ottimi interventi su Mutu, al primo minuto del secondo tempo, e Malonga: sulle due reti spettacolari dell’amico Mutu, non può nulla, se non applaudirlo

    Mesto 6 Non demerita, trova qualche cross interessante e contiene bene gli inserimenti del Cesena nella sua zona di competenza

    Kaladze 6 Gara sufficiente contro avversari che lo costringono agli straordinari

    Granqvist 5.5 Patisce il confronto con Adrian Mutu, impreciso in alcune chiusure

    Moretti 5 E’ suo il fallo che provoca il rigore su Bogdani, poi realizzato da Mutu, che sblocca la partita. Ammonito, poco attento

    Marco Rossi 6 Contro il suo omonimo a centrocampo, riesce a mostrare i muscoli e la maggiore esperienza; nonostante la sconfitta, una buona gara da parte sua

    Constant 5.5 Da lui ci si attende di più, invece resta ai margini della gara e viene sostituito da Kucka al 67′

    Veloso 6.5 Uno dei migliori del Genoa, con le sue geometrie preziose che consentono di controllare per buona parte il gioco.

    Merkel 6 Una straordinaria occasione da gol, negatagli da un grande Antonioli, ma si mette in luce con buona personalità

    Palacio 5 Un’occasione nel primo tempo, negatagli da un intervento miracoloso da parte di Comotto; da lui, ci si attende di più

    Caracciolo 5 La sua gara odierna conferma le sensazioni sul suo stato di forma non ottimale: non incide

    VIDEO HIGHLIGHTS CESENA GENOA 2-0

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  • Mutu trascina il Cesena e abbatte il Genoa con una doppietta

    Mutu trascina il Cesena e abbatte il Genoa con una doppietta

    Cesena – Genoa allo stadio Manuzzi è una partita fra dua squadre alla ricerca di punti, anche se per diversi obiettivi. La squadra di casa, dopo la vittoria di Bologna nella scorsa giornata, cerca conferme e punti pesanti, per cercare di risollevarsi dall’ultimo posto in classifica, anche alla luce della vittoria di ieri del Novara, diretta concorrente per la salvezza. Il Genoa, a quota 15 punti e con una gara da recuperare, appare in una condizione invidiabile di classifica, ma l’ambiente rossoblu non appare contento dell’operato di mister Malesani, pretendendo di più, anche sul piano del gioco.

    La gara inizia con le due squadre impegnate a studiarsi reciprocamente, senza spingere troppo: nei primi minuti, buone iniziative dei padroni di casa con Parolo che suggerisce per gli inserimenti di Mutu, ma la difesa rossoblu regge bene e non concede pericoli particolari verso la porta di Sebastian Frey.
    Al 18′ buona iniziativa di Martinho, che sfodera un buon tiro dalla distanza deviato in angolo da Frey. Qualche minuto dopo è invece il Genoa a rendersi molto pericoloso, impegnando Antonioli con un inserimento di Palacio che si ritrova a tu per tu con il portiere del Cesena che riesce, però, ad intervenire in maniera precisa e provvidenziale, senza commettere fallo sull’attaccante rossoblu.

    Al 38′, altra grande parata di Antonioli, questa volta su ottimo tiro dalla distanza di Merkel, che il portiere riesce a deviare in angolo. Un minuto dopo altra potenziale occasione per Palacio che si inserisce in area ma la difesa del Cesena riesce a contenerne l’iniziativa ed il suo tiro risulta come un passaggio ad Antonioli. Il primo tempo termina, così, sullo 0-0 evidenziando comunque una gara giocata con buon ritmo e gioco fluido da parte di entrambe le squadre.

    Il secondo tempo si apre con maggiori emozioni rispetto al primo: al 7′ grande occasione per Malonga che libera una conclusione potente e centrale sulla quale Frey si supera. All’8′, su capovolgimento di fronte, è di Palacio l’occasione che può sbloccare la gara con un tiro cross indirizzato in porta ma Comotto riesce a salvare provvidenzialmente, con un gesto atletico decisivo sul quale subisce un infortunio muscolare.
    Al 23′ inserimento di forza di Bogdani in area di rigore che subisce fallo da parte di Moretti: Rizzoli concede il penalty al Cesena e ammonisce il difensore. Mutu contro Frey, pallonetto tanto incosciente quanto morbido e geniale che batte il portiere francese e porta in vantaggio il Cesena, realizzando il suo secondo gol in campionato.

    Adrian Mutu, rigore realizzato contro Frey | © Getty Images

    Dopo il gol, in apparenza irridente nell’esecuzione, bel gesto di Adrian Mutu nei confronti di Sebastian Frey, suo amico oltre che compagno di squadra per lungo tempo, con un abbraccio che significa “scusa, era l’unico modo per batterti”.
    Al 34′ Mutu si ripete con un gol strepitoso, destro a giro che appare telecomandato e si infila alle spalle di Frey che non può fare nulla sulla traiettoria del tiro del rumeno sotto l’incrocio dei pali: 2-0 e sesto gol di Adrian Mutu contro il Genoa in carriera. Al 37′ però Sebastian Frey si supera, evitando il terzo gol dei romagnoli, prima su tiro di Jokovic, e poi – rialzandosi prontamente – su tiro ravvicinato di Ceccarelli.

    La partita, scivola così nei minuti finali con il Cesena che difende il risultato ed il Genoa che prova ad aggredire, ma invano, non riuscendo a dimostrare la maturità e la continuità di rendimento che si richiedeva alla vigilia alla truppa di Malesani, e consentendo al Cesena di portare a casa la prima vittoria stagionale fra le mura amiche, e la conseguente standing ovation del Manuzzi, che intona “Romagna mia” ed inneggia ad Adrian Mutu, eroe di giornata.

  • Serie A 13 Giornata: risultati, marcatori e classifica

    Serie A 13 Giornata: risultati, marcatori e classifica

    Secondo successo consecutivo per l’Inter, cosa ancora mai accaduta quest’anno in campionato, che a Siena trova i 3 punti fondamentali per continuare a scalare la classifica di Serie A con la rete al 90′ di Castaignos, un gol pesante per il giovane attaccante olandese al suo primo gol con la maglia nerazzurra.

    Ritorno da avversario amaro nella “sua” Palermo per Delio Rossi, i rosanero infatti si confermano spietati in casa e infilano la sesta vittoria su altrettante gare disputate al Barbera battendo la Fiorentina dell’ex tecnico acclamatissimo dal pubblico di casa per 2-0 con gol di uno dei tanti ex del match Miccoli e di Ilicic. Un cammino anomalo per la squadra siciliana allenata da Devis Mangia che si mantengono al quinto posto nella classifica di Serie A ma che ancora non ha trovato la gioia dei 3 punti in trasferta ottenendo solo un misero punto lontano dal Barbera. I viola invece, fermi a quota 13 punti, vengono risucchiati nella zona calda della classifica.

    Un punto a testa per Cagliari e Bologna, al Sant’Elia finisce 1-1 e succede tutto nel finale con gol di Di Vaio per i felsinei e Conti su calcio di rigore per i padroni di casa. Seconda vittoria consecutiva per il Cesena che, dopo un avvio disastroso di campionato, trova il secondo successo consecutivo sotto la guida di Daniele Arrigoni subentrato al posto dell’esonerato Marco Giampaolo, 2-0 al Genoa firmato dalla doppietta di Adrian Mutu. Stasera il posticipo Milan – Chievo con i rossoneri che in caso di successo possono tornare a -1 dalla vetta occupata dalla Juventus e raggiungere l’Udinese a quota 24 punti.

    Risultati e marcatori 13 Giornata Serie A 2011-2012

    ATALANTA – NAPOLI 1-1
    64′ Denis (A), 94′ Cavani (N)
    CAGLIARI – BOLOGNA 1-1
    75′ Di Vaio (B), 81′ rig Conti (C)
    CESENA – GENOA 2-0
    70′ rig Mutu, 80′ Mutu
    LAZIO – JUVENTUS 0-1
    34′ Pepe
    LECCE – CATANIA 0-1
    90′ Barrientos
    NOVARA – PARMA 2-1
    29′ aut Centurioni (N), 70′ Rubino (N), 78′ Rigoni (N)
    PALERMO – FIORENTINA 2-0
    22′ Miccoli, 73′ Ilicic
    SIENA – INTER 0-1
    89′ Castaignos
    UDINESE – ROMA 2-0
    79′ Di Natale, 89′ Isla

    stasera ore 20:45
    MILAN – CHIEVO

    CLASSIFICA

    Pos Squadra Pt G
    1. JUVENTUS 25 11
    2. UDINESE 24 12
    3. LAZIO 22 12
    4. MILAN 21 11
    5. PALERMO 19 12
    6. ROMA 17 12
    7. CATANIA 17 12
    8. NAPOLI 16 11
    9. GENOA 15 11
    10. CHIEVO 15 11
    11. PARMA 15 12
    12. INTER 14 11
    13. SIENA 14 12
    14. ATALANTA [-6] 14 12
    15. CAGLIARI 14 12
    16. FIORENTINA 13 12
    17. BOLOGNA 11 12
    18. NOVARA 10 12
    19. CESENA 9 12
    20. LECCE 8 12

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    10 – Denis (Atalanta)
    9– Di Natale (Udinese)
    7 – Giovinco (Parma)
    6 – Klose (Lazio)
    5 – Calaiò (Siena), Ibrahimovic (Milan), Jovetic (Fiorentina), Matri (Juventus), Marchisio (Juventus), Osvaldo (Roma), Palacio (Genoa), Cavani (Napoli), Rigoni (Novara)
    4 – Moralez (Atalanta), Nocerino (Milan), Miccoli (Palermo)

  • Marco Parolo gela il dall’Ara, Bologna Cesena 0-1

    Marco Parolo gela il dall’Ara, Bologna Cesena 0-1

    Il Cesena conquista tre punti vitali per la salvezza in serie A vincendo il derby contro il Bologna grazie ad un tiro imprendibile di Marco Parolo nel finale del match.

    I padroni di casa si presentano con lo schieramento tipo con Ramirez alle spalle del duo Acquafresca-Di Vaio. Arrigoni deve far fronte a molte assenze e manda titolare il francese Malonga ad affiancare Mutu in attacco.

    Marco Parolo ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    La prima frazione di gioco si apre all’insegna dello studio da parte delle due compagini in campo con Ramirez e Mutu, rispettivi aghi della bilancia per i rispettivi attacchi. Dopo un buon quarto d’ora dei padroni di casa, grazie soprattutto all’ottimo pressing a centrocampo, il cesena diventa padrone del campo andando vicinissimo al gol in due occasioni con marco Parolo che prima di sinistro e poi di destro spedisce fuori di pochissimi centimetri. Mutu è molto propositivo a differenza di Ramirez, abulico per tutti i primi 45’ che si chiudono a reti bianche.

    La seconda frazione si apre con la novità Pulzetti al posto di al posto dell’ammonito Perez a rischio espulsione con il Bologna che inizia subito forte con un tiro di Mudingay, fuori di poco con Antonioli comunque a proteggere sicuro la porta bianconera. Bologna molto più incisivo con Acquafresca che ha la grande occasione davanti ad Antonioli che per poco non combina una frittata facendosi quasi sfuggire un tiro non certo irresistibile dell’attaccante rossoblù. A metà ripresa escono Di Vaio e Malonga rispettivamente per Diamanti e Bogdani, ma a sbloccare il risultato non sono gli attaccanti ma un centrocampista, quel Marco Parolo del Cesena che dopo due tentativi nel primo tempo riesce ad infilare Gillet a 5’ dalla fine. Forcing del Bologna nei minuti finali con la speranza del pareggio che si spegne sulla parata di Antoioli su Gimenez che da due passi tira in faccia al portiere bianconero.

    Vittoria importantissima per il Cesena di Arrigoni che può cambiare il suo campionato da qui in vanti mentre male il Bologna con il solo Gaston Ramirez il solo a salvarsi fra le fila rossoblù.

    Il video di BOLOGNA – CESENA 0-1

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  • Giudice Sportivo, mano pesante su Kaladze e Mutu

    Giudice Sportivo, mano pesante su Kaladze e Mutu

    Stangata per Kaladze e Mutu appiedati dal giudice sportivo rispettivamente per quattro e turni dopo un domenica di ordinaria follia. Il georgiano del Genoa espulso nella ripresa della partita a Marassi contro il Lecce ha tenuto un comportamento fortemente offensivo e minaccioso nei confronti dell’arbitro pronunciando oltretutto frasi blasfeme.

    La rabbia di Kaladze |©Getty Images
    Il club del presidente Preziosi ha comunque annunciato il ricorso ma difficilmente le giornate di squalifica potranno scender sotto le tre. Tre giornate per Adrian Mutu per aver colpito con un pungno un avversario nel corso del secondo tempo. Squalificati per una giornata, infine, il difensore della Roma Simon Kjaer e il centrocampista dell’Udinese Giampiero Pinzi. Il video Youtube della manata di Mutu a Cassani [jwplayer config=”30s” mediaid=”100808″]

  • Cesena-Fiorentina 0-0, le pagelle. Follia Mutu

    Cesena-Fiorentina 0-0, le pagelle. Follia Mutu

    Un pareggio a reti bianche al Manuzzi di Cesena con la squadra di casa che avrebbe meritato qualcosa in più visto le due traverse e la follia del suo giocatore simbolo, Adrian Mutu, espulso per fallo di reazione su Cassani.

    Sinisa Mihajlovic | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Cesena Mutu 4,5 fino alla follia su Cassani la sua partita era stata ottima, belle incursioni diventando l’uomo più pericoloso della sua squadra, tutto però vanificato inspiegabilmente da un cartellino rosso sicuramente evitabilissimo. Von Bergen 7 perfetta la partita del difensore bianconero, fermato alla grande Santiago Silva ed ottime chiusure anche su Cerci. Fiorentina Jovetic 6,5 il montenegrino è l’unico della Fiorentina a dare un po’ di vivacità soprattutto nel secondo tempo in cui è andato molte volte al tiro, senza però ottenere, i frutti sperati Cerci 5,5 prima partita sotto tono per l’ex giocatore della Roma, mai veramente pericoloso sulla fascia con alcuni sprazzi nel secondo tempo ben controllati dalla difesa bianconera. Santiago Silva 5,5 il “tanque” non sfrutta la sua prima da titolare, si muove molte su tutto il fronte offensivo ma non riesce mai a tirare per tutta la durata dei 90’. Cesena: Antonioli 6,5; Ceccarelli 6,5 (90’ Ricci s.v.), Von Bergen 7, Rodriguez 6,5, Lauro 6; Candreva 6, Guana 6,5, Parolo 6; Eder 6, Mutu 4,5, Ghezzal 6 (85’ Livaja s.v.). All.: Giampaolo Fiorentina:  Boruc 6,5; Cassani 6, Gamberini 6, Natali 6, Pasqual 6; Behrami 6, Montolivo 6 (73’ Ljajic 5), Lazzari 5,5 (66’ Munari 5,5); Cerci 5,5, Santiago Silva 5,5, Jovetic 6,5. All.: Mihajlovic

  • Un pari indolore, Cesena-Fiorentina 0-0. Mutu espulso

    Un pari indolore, Cesena-Fiorentina 0-0. Mutu espulso

    Finisce 0-0 il lunch match fra Cesena e Fiorentina con la squadra guidata da Giampaolo che si è lasciata preferire fino alla folle espulsione di Adrian Mutu e con la Fiorentina troppo sterile in attacco e assolutamente noiosa in molti tratti della partita.

    Adrian Mutu | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Le formazioni annunciate alla vigilia vengono rispettate con Ceccarelli a sostituire infortunato Comotto nel Cesena e con Santiago Silva in cerca del primo centro in maglia viola. I primi minuti della partita servono ad entrambe le compagini per studiarsi a vicenda ma sin da subito è il Cesena che si dimostra meglio messo in campo rispetto ad una Fiorentina molto lenta nella circolazione di palla. La prima palla gol è però della Fiorentina che, al 17’, sfiora il gol con Gamberini che incredibilmente non riesce ad insaccare a due passi dalla porta su azione da calcio d’angolo. Il Cesena reagisce subito con Guana che colpisce la traversa e due minuti dopo con ceccarelli che dal limite dell’area impegna severamente un attento Boruc. La Fiorentina ha una fiammata con Silva che mette una palla al centro per cerci in ritardo per un millesimo di secondo all’appuntamento con il gol. Finisce 0-0 la prima frazione con un ottimo cesena ben messo in campo da Giampaolo ed una Fiorentina troppo scialba. Mihajlovic tenta di svegliare i suoi nell’intervallo, ma è sempre il cesena pericoloso con la seconda traversa della partita colpita da Candreva all’11’. Il secondo tempo è molto falloso, molti cartellini gialli con il gioco troppe volte interrotto. Dal 27’ al 29’ della ripresa l’immagine della carriera di Adrian Mutu, prima sfiora il vantaggio con un azione sulla fascia e poi si fa buttare fuori per aver reagito con un pugno in pieno volto su Cassani reo di averlo trattenuto per la maglia. La follia di Mutu non viene sfruttata da Mihajlovic che pensa bene si cambiare il suo giocatore più tecnico (Montolivo) per infoltire un reparto d’attacco con Ljajic. Finisce a reti bianche con il Cesena che raccoglie un buon punto contro una Fiorentina brutta, noiosa e mal guidata dal suo allenatore, Sinisa Mihajlovic mentre continua l’avventura di Giampaolo sulla panchina bianconera.