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  • Psg, prove di fuga. Lione e Marsiglia ko

    Psg, prove di fuga. Lione e Marsiglia ko

    Prove di fuga per il Psg. La squadra di Carlo Ancelotti e del bomber Ibrahimovic ha di che sorridere dopo l’ultima giornata di Ligue 1 appena trascorsa. Battendo il Tolosa 4-0 in trasferta, il Paris Saint Germain si è assicurato un vantaggio di tre punti sul Lione, che invece ha perso fuori casa sul campo dell’Ajaccio per 3-1. Cade anche il Marsiglia, terza forza del campionato francese. Davanti ai propri tifosi, la squadra allenata da Baup si fa sorprendere dal Nancy, che fino a 24 ore prima era ultimo in classifica. Dopo 23 giornate il Psg è al comando quindi con 48 punti. Segue il Lione a tre lunghezze, mentre il Marsiglia insegue con sei punti di distacco nei confronti della capolista. E’ ancora presto per dirlo, ma se il Psg conserva l’attuale stato di forma anche nelle prossime settimane, sarà dura per le rivali raggiungere i parigini.

    Psg, sette vittorie nelle ultime otto partite. Mutu è risorto!

    Ruolino di marcia strepitoso quello del Psg in queste ultime giornate. Sette le vittorie conquistate da dicembre ad oggi, ed un solo pareggio (in casa contro l’Ajaccio nella seconda partita del 2013). A Tolosa sono andati in gol Pastore e Ibrahimovic nel corso del primo tempo, Sakho e van der Wiel nella ripresa. I padroni di casa hanno giocato in dieci uomini dal minuto 38 della prima frazione di gioco per l’espulsione di Mbengue, cacciato dal direttore di gare per doppia ammonizione.

    Mutu show ad Ajaccio | ©PASCAL POCHARD CASABIANCA/AFP/Getty Images
    Mutu show ad Ajaccio | ©PASCAL POCHARD CASABIANCA/AFP/Getty Images

    Alla vittoria del Psg non riesce a rispondere il Lione. Nonostante l’iniziale vantaggio di Lacazette in avvio di secondo tempo, l’Ajaccio ha risposto con una rimonta incredibile, pareggiando dopo soli tre minuti con Belghazouani e trovando in Adrian Mutu (doppietta per l’ex Fiorentina) l’eroe di giornata.

    Cade, e male, il Marsiglia, che si fa sorprendere per 1-0 dal modesto Nancy. La sfortunata autorete di André Ayew è costata carissimo ai padroni di casa, che vedono la vetta allontanarsi di sei punti.

    Ne approfittano Bordeaux e Nizza, entrambe vittoriose rispettivamente contro Valenciennes e Brest. Sono quattro ora i punti che distanziano le due squadre dal terzo posto.

    Importante successo anche del Montpellier. I campioni uscenti della Ligue 1 hanno battuto in casa per 3-1 il Reims. Con i tre punti conquistati ieri, gli uomini di Girard agganciano il Lorient all’ottavo posto. La quarta piazza dista solo tre lunghezze.

    In coda grande passo in avanti dell’Ajaccio di Mutu, che si porta in 14^ posizione a quota 25 punti, potendo contare su un vantaggio di cinque rispetto alla zona retrocessione. Oltre all’Ajaccio, fa un bel passo in avanti anche il Nancy, non più ultimo e a 4 punti dal Sochaux, che occupa l’ultima posizione utile per la permanenza in Ligue 1.

    I risultati

    Tolosa-Psg 0-4
    Lorient-Rennes 2-2
    Brest-Nizza 0-2
    Bordeaux-Valenciennes 2-0
    Bastia-Evian 0-0
    Lille-Troyes 1-1
    Sochaux-Saint Etienne 1-2
    Ajaccio-Lione 3-1
    Montpellier-Reims 3-1
    Marsiglia-Nancy 0-1

    Il prossimo turno

    Psg-Bastia 08/02
    Saint Etienne-Montpellier 09/02
    Valenciennes-Brest 09/02
    Troyes-Sochaux 09/02
    Nizza-Lorient 09/02
    Ajaccio-Bordeaux 09/02
    Nancy-Reims 09/02
    Evian-Marsiglia 10/02
    Rennes-Tolosa 10/02
    Lione-Lille 10/02

    La classifica

    1. Psg 48
    2. Lione 45
    3. Marsiglia 42
    4. Bordeaux 38
    5. Nizza 38
    6. Saint Etienne 37
    7. Rennes 37
    8. Montpellier 35
    9. Lorient 35
    10. Lille 31
    11. Tolosa 31
    12. Valenciennes 30
    13. Bastia 26
    14. Ajaccio 25
    15. Brest 24
    16. Evian 22
    17. Sochaux 22
    18. Reims 20
    19. Nancy 18
    20. Troyes 17

    Il video

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  • Cesena – Udinese 0-1, lampo di Fabbrini poi il nulla

    Cesena – Udinese 0-1, lampo di Fabbrini poi il nulla

    Cesena Udinese finisce 0-1, decide il primo gol in Serie A di Diego Fabbrini nel primo tempo. Cesena mai sceso in campo con Adrian Mutu che sbaglia anche un rigore.

    Importantissima vittoria dei friulani che mantengono il contatto con il Napoli per la corsa al terzo posto valido per i preliminari di Champions League approfittando anche dei passi falsi della Lazio, fermata in casa dal Siena e dell’Inter capitolata al “Tardini” di Parma sotto i colpi di Sebastian Giovinco.

    Francesco Guidolin decide all’ultimo minuto di schierare Totò Di Natale dall’inizio, a far coppia con il capitano bianconero c’e’ Diego Fabbrini, giovane talento bianconero e nazionale Under 21 di Ciro Ferrara. La decisione di Guidolin è azzeccata, infatti è proprio Fabbrini che sblocca il risultato dopo appena 4’ di gioco:  cross di Pasquale, assist non del tutto volontario di Danilo (in netta posizione di fuorigioco) e il trequartista insacca da due passi. Il gol rassicura gli ospiti che si limitano a controllare il match e probabilmente segnano anche il 2-0 con Asamoah che con un diagonale di sinistro prima colpisce la traversa e poi non si vede assegnare il gol con la palla che varca decisamente la linea di porta. L’unico sussulto dei padroni di casa arriva al 20’ quando un fallo di Domizzi su Mutu consente proprio al romeno di presentarsi sul dischetto di fronte a Samir Handanovic. Ma anche dal dischetto il rumeno conferma la sua stagione no, colpendo la traversa e sprecando di fatto l’unica occasione per i padroni di casa di segnare il gol del pareggio.

    Fabbrini festeggiato dai compagni ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Infatti i secondi 45’ non regalano assolutamente nulla allo spettacolo con Mario Beretta che tenta di animare un po’ l’apatico attacco cesenate, con l’inserimento di Malonga per uno spento Mutu. Il cambio non dà i frutti sperati, non succede praticamente nulla di rilevante con qualche sprazzo regalato solo da Totò Di Natale che viene risparmiato da Guidolin al 34′, in vista della delicata sfida di domenica prossima contro il Genoa. Tutto fila liscio per ospiti che comodamente controllano i ritmi del match fino al 90’ senza correre mai alcun rischio.

    Qualificazione in Europa League in cassaforte per la squadra del Patron Pozzo ma la speranza dell’ingresso nell’Europa che conta per i friulani non è ancora del tutto svanita. Adesso Udinese e Napoli sono appaiate al terzo posto con 58 punti ma i partenopei, oltre ad avere lo scontro diretto a favore, hanno anche un calendario più semplice con Bologna e Siena che hanno poco da chiedere ormai a questo campionato ma, dopo il capitombolo inaspettato della Juventus in casa contro il Lecce, tutto può succedere fino all’ultimo minuto di recupero di domenica 13 maggio.

    Tabellino e Pagelle Cesena Udinese 0-1

    CESENA (3-5-2) Ravaglia 6; Benalouane 6, Moras 6, Von Bergen 5,5; Ceccarelli 5,5 (dal 32′ s.t. Filippi 6), T. Arrigoni 6 (dal 45′ s.t. Urso s.v.), Guana 6, Djokovic 6, Martinho 6,5; Rennella 5, Mutu 4,5 (dal 1′ s.t. Malonga 5,5). (Antonioli, Rodriguez, Rossi, Colucci). All. Beretta

    UDINESE (3-5-1-1) Handanovic 6; Coda 6, Danilo 6,5, Domizzi 5,5; Basta 6, Pereyra 6, Pinzi 6, Asamoah 6,5, Pasquale 6,5; Fabbrini 6,5 (dal 27′ s.t. Fernandes 6); Di Natale 6 (dal 34′ s.t. Floro Flores s.v.). (Padelli, Ekstrand, Pazienza, Armero, Torje). All. Guidolin

  • Cesena – Udinese, Guidolin dilemma Di Natale

    Cesena – Udinese, Guidolin dilemma Di Natale

    Cesena Udinese si sfideranno questa sera al “Manuzzi” in una sfida dal valore inestimabile esclusivamente per la compagine bianconera guidata da Mister Guidolin che ha ancora speranze di qualificazione per i preliminari di Champions League.

    Tuttavia il Cesena, sebbene già retrocesso, non concederà assolutamente nulla avendo il dovere di chiudere a testa alta una stagione disastrosa che doveva portare alla vigilia, a ben altri traguardi.

    Mario Beretta dovrà raschiare il fondo del barile per riuscire a presentare una formazione affidabile, tante e troppe le assenze fra i padroni di casa che devono rinunciare, oltre allo squalificato Mario Alberto Santana, anche a Simone Del Nero, Colucci, Comotto, Lauro e Vincenzo Iaquinta con l’ex giocatore della Juve alle prese con un affaticamento ai flessori. Quindi  Moras e Ceccarelli  agiranno sugli esterni e Benalouane, Von Bergen e Rodriguez come centrali. A centrocampo il trio composto da Arrigoni Parolo e Guana, mentre in avanti la coppia sarà formata da Mutu e Rennella.

    Totò Di Natale ©Dino Panato/Getty Images

    Francesco Guidolin è invece alle prese con il dilemma rappresentato dalla presenza in campo di Totò Di Natale, il capitano e trascinatore dei friulani è alle prese con un affaticamento muscolare che lo terrà in dubbio fino all’ultimo minuto. Se Di Natale non dovesse farcela ecco pronto Floro Flores, il trequartista sarà Fabbrini. A sinistra ballottaggio tra Armero e Pasquale con l’italiano favorito nei confronti del colombiano. A centrocampo conferma per Pereyra dopo il contestatissimo e rocambolesco gol contro la Lazio ed in difesa, squalificato Benatia, ci sarà Coda con Domizzi e Danilo.

    Formazioni Cesena Udinese

    Cesena (5-3-2): Antonioli; Moras, Benalouane, Von Bergen, Rodriguez, Ceccarelli; Arrigoni, Parolo, Guana; Mutu, Rennella. Panchina: Ravaglia, Rosi, Lolli, Urso, Martinho, Djokovic, Malonga. Allenatore: Mario Beretta.

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic; Coda, Danilo, Domizzi; Basta, Fernandez, Pinzi, Asamoah, Fabbrini; Torje; Di Natale. Panchina: Padelli, Ekstrand, Pazienza, Abdi, Pereyra, Barreto, Floro Flores. Allenatore: Francesco Guidolin.

  • Cesena – Juventus, Matri con Vucinic. Out Mutu e Iaquinta

    Cesena – Juventus, Matri con Vucinic. Out Mutu e Iaquinta

    La Juventus capolista farà visita al Cesena, ultima in classifica, per il recupero della 33a giornata di campionato dopo la sospensione del campionato per la tragica morte di Piermario Morosini.
    La vittoria schiacciante di domenica sera contro la Roma ha permesso ai bianconeri di guadagnare due punti portandosi a + 3 sul Milan, tuttavia la classifica non deve trarre in inganno visto che il Cesena è imbattuto da cinque partite consecutive e un buon risultato contro la prima della classe potrebbe alleviare l’amarezza per la scontata retrocessione.

    Ancora imbattuta in campionato (si avvicina il record di Capello di 34 partite senza sconfitte), la Juventus è reduce da sei vittorie consecutive ma nel girone d’andata ha spesso dimostrato di soffrire con le piccole squadre, ne sono conferma i numerosi pareggi che ne sono derivati da incontri che sulla carta erano considerati “facili”. Per questo Conte chiede concentrazione ai suoi ragazzi e invita tutti a non pensare già agli allori:

    Ci sono cinque finali da qui alla fine, cinque partite della vita. Viviamo momenti importanti, le situazioni si evolvono in fretta, noi non dobbiamo però cambiare atteggiamento. Sono curioso di vedere il nostro atteggiamento. Finora i ragazzi hanno superato prove straordinarie, hanno giocato sempre con l’obbligo di vincere e l’hanno fatto con maturità e personalità. Dobbiamo dare il massimo fino alla fine, e poi vedremo se questo ci porterà a coronare il sogno. Però, prima bisogna vincere: i record fanno piacere, ma solo se si vince, perchè chi arriva secondo non se lo ricorda nessuno“.

    Unico indisponibile per Conte è Quagliarella fermato dal giudice sportivo per una giornata poichè ammonito nel corso del match contro la Roma, mentre saranno tutti a disposizione gli altri elementi della rosa. Il modulo scelto dovrebbe essere il 3-5-2 con il ballottaggio tra Matri e Borriello per affiancare Vucinic in attacco, l’ex cagliaritano è in netto vantaggio, mentre gli altri 10 giocatori dovrebbero essere gli stessi vittoriosi scesi in campo Domenica contro la Roma: Buffon in porta protetto dai tre centrali Barzagli, Bonucci e Chiellini, sulle fasce laterali agiranno Lichtsteiner a destra e De Ceglie a sinistra, mentre la linea mediana sarà formata da Marchisio, Vidal e Pirlo, in attacco unico sicuro del posto al momento è Vucinic con Matri principale indiziato a sostituire Quagliarella squalificato.

    Alessandro Matri © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Beretta deve fare a meno dello squalificato Von Bergen e degli indisponibili Calderoni, Pudil, Martinho e Martinez, a cui si sono aggiunti nelle ultime ore le assenze di Mutu e dell’ex Iaquinta entrambi alle prese con problemi fisici, al loro posto sono stati convocati i primavera Nicolò Lolli e Mattia Filippi.
    E’ una squadra dalle grande forza fisica e mentale, non ha ancora perso e questo la dice tutta sui valori del gruppo. E’ favorita per lo scudetto è in grande condizione, soprattutto mentale. Dovremo dare più del 100% e sperare che loro non siano al massimo, altrimenti si farà dura” – spiega Beretta nel corso della conferenza stampa.

    Il Cesena potrebbe così scendere in campo con Antonioli difesa a 4 con Ceccarelli, Moras, Rodriguez e Lauro, mentre il centrocampo sarà confermato con Guana, Colucci e Parolo, Santana che agirà da trequartista dietro le due punte Malonga e Rennella. Possibili sorprese sono quelle di Comotto sulla fascia destra difensiva e Del Nero in qualità di regista dietro le due punte.

    PROBABILI FORMAZIONI CESENA – JUVENTUS

    CESENA (4-3-1-2): Antonioli; Ceccarelli, Moras, Rodriguez, Lauro; Guana, Colucci, Parolo; Santana; Malonga, Rennella.
    Panchina: Ravaglia, Comotto, Benalouane, Arrigoni, Del Nero, Djokovic, Filippi.
    Allenatore: Beretta.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Licthsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Matri, Vucinic.
    A disp: Storari, Caceres, Giaccherini, Estigarribia, Pepe, Del Piero, Borriello.
    Allenatore: Conte.

  • Cesena – Palermo, torna Miccoli. Iaquinta in panca

    Cesena – Palermo, torna Miccoli. Iaquinta in panca

    Al “Dino Manuzzi” di Cesena i bianconeri di Beretta ospiteranno il Palermo di mister Bortolo Mutti in un match che riscuote interesse esclusivamente per la salvezza matematica ancora da raggiungere per gli ospiti.

    Infatti la serie A è stata abbondantemente abbandonata dai padroni di casa nelle scorse giornate, con le ultime sei partite, che devono essere utilizzate per onorare al meglio un Campionato partito sotto ben altre aspettative e finito nel peggiore dei modi.

    Beretta recupera un paio di pezzi importanti per l’undici iniziale, Adrian Mutu, sicuramente la delusione più grande in casa bianconera, affiancherà Malonga con Vincenzo Iaquinta che partirà inizialmente dalla panchina. Recupero importante anche in mediana con il rientro di Parolo che formerà, insieme a Guana e Colucci, il trio a copertura del trequartista Santana mentre in difesa Gianluca Comotto, recupera il suo posto nella fascia sinistra.

    Fabrizio Miccoli ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    Il Palermo deve fare a meno dello squalificato Josip Ilicic, ma viste le ultime prestazioni dello sloveno, l’assenza non è di quelle sicuramente più importanti. Fabrizio Miccoli, dopo la panchina a Verona contro il Chievo, riprende le redini dell’attacco rosanero con l’uruguaiano Abel Hernandez a supporto, Vazquez dovrebbe prendere il posto di Ilicic sulla destra offensiva, mentre in difesa ci sono da registrare una buona ed una cattiva notizia: in settimana forfait di Federico Balzaretti a causa di un risentimento muscolare, ma è importantissimo il recupero di Matias Silvestre al centro della difesa che sarà affiancato da Munoz con Mantovani spostato a sinistra.

    Le probabili Formazioni di Cesena  Palermo

    Cesena (4-3-1-2): Antonioli; Comotto, Moras, Von Bergen, Lauro; Guana, Colucci, Parolo;Santana; Mutu, Malonga. Panchina: Ravaglia, Ceccarelli, Rodriguez, Djokovic, Arrigoni, Delnero, Iaquinta. Allenatore: Beretta.

    Palermo (4-4-2): Viviano; Mantovani, Munoz, Silvestre, Pisano; Vazquez, Donati, Dellarocca, Bertolo; Miccoli, Hernandez. Panchina: Tzorvas, Bacinovic, Milanovic, Acquah, Zahavi, Budan. Allenatore: Bortolo Mutti.

  • Genoa – Cesena 1-1. Rossoblu ad un passo dal baratro

    Genoa – Cesena 1-1. Rossoblu ad un passo dal baratro

    Genoa Cesena potrebbe essere solo l’inizio del calvario rossoblù. Dopo l’ennesimo passo falso tra le mura amiche, ora i liguri viaggiano a solo due lunghezze di vantaggio sulla zona calda delimitata dal Lecce. Grande merito anche al Cesena, squadra con un piede e mezzo in Serie B, ma con un grande spirito condottiero.

    Genoa Cesena è una gara dal doppio volto. Partono meglio i padroni di casa, subito pericolosi con Palacio. Il Cesena risponde con un calcio piazzato di Mutu, disinnescato da Frey. Gli emiliani aumentano il ritmo, ancora Mutu vicino al goal, ma il suo tiro termina a lato di poco. Ma è il Genoa a passare in vantaggio a ridosso della fine del primo tempo. Sculli scodella per capitan Rossi, che con un tocco ravvicinato batte l’incolpevole Antonioli.

    La ripresa è una vera e propria girandola di sostituzioni. Malesani lancia Bovo per Kaladze, Beretta risponde lasciando negli spogliatoi Malonga e Djokovic rilevati da Rennella e Santana. La partita rimane sostanzialmente equilibrata. A metà ripresa ci prova Gilardino, ma Antonioli risponde presente. Per gli ospiti destro da fuori area di Guana, ma Frey è attento. Ancora Frey protagonista su colpo di testa ravvicinato di Rennella, vicinissimo al punto del pareggio per il Cesena.

    Genoa Cesena 1-1 © Marco Luzzani/Getty Images

    Malesani gioca la carta Jankovic per un esausto Sculli, Beretta risponde inserendo Del Nero per un acciaccato Martinho. Alla mezz’ora della ripresa il colpo di scena. Mutu, a ridosso dell’area di rigore, calcia un destro in diagonale, sul quale Frey non può intervenire, 1-1! Il finale serve solo per sancire l’ennesimo passo falso del Genoa, ora inguaiata seriamente nella bagarre salvezza. Tifosi rossoblù pronti all’ennesima contestazione. Grande merito al Cesena, che nonostante la stagione opaca, ha dimostrato grande professionalità, orgoglio e detrminazione.

    LE PAGELLE DI GENOA CESENA

    GENOA

    Frey 6,5: Evita scenari peggiori a squadra e tifosi. Spendida la parata su Rennella. Si dimostra sempre un portiere di grande affidabilità. INNOCENTE

    Mesto 4,5: Non è più il pendolino della passata stagione. Insicuro, lento e impacciato, ha perso quella freschezza atletica sinonimo di garanzia. SPAESATO

    M.Rossi 6,5: L’ultimo a mollare. Il capitano, l’esempio da seguire. E’ lui che lancia il grifone in vantaggio, ma poi si ritrova a dover lottare da solo. SOLO CONTRO TUTTI

    Gilardino 4: Il suo violino non suona più. Sbaglia tutto ciò che c’è da sbagliare. Spesso in ritardo sui movimenti, inerme in zona goal. DESAPARECIDO

    CESENA

    Antonioli 6: Ordinaria amministrazione. Incolpevole sul goal di M.Rossi. La sua esperienza consolida il reparto arretrato. INTRAMONTABILE

    Arrigoni 7:  Una delle note positive di questa stagione emiliana. Nonostante la giovane età, pare avere l’esperienza di un veterano. STANTUFFO

    Martinho 6: Parte bene, poi va via via spegnendosi. Buone alcune iniziative, ma può fare sicuramente di più. Esce per problemi fisici. RIMANDATO

    Mutu 7: Destro in corsa e palla in buca. Grande impatto sulla partita. Grande tasso d’esperienza messa al servizio della squadra accompagnata da tanta qualità. DECISIVO

    TUTTE LE PAGELLE

    GENOA (4-3-3): Frey 6,5, Mesto 4,5, Granqvist 5, Kaladze 5,5 (dal 1′ s.t. Bovo 5), Moretti 5,5, Rossi 6,5, Veloso 5, Biondini 5,5, Palacio 5, Gilardino 4, Sculli 5,5 (dal 23′ s.t. Jankovic 5,5). Allenatore: Malesani 5.

    CESENA (3-5-2): Antonioli 6; Benalouane 5,5, Moras 6, Rossi 6; Ceccarelli 5,5 Djokovic 6(dal ‘1’ s.t. Santana 5,5), Guana 5,5, T. ArrigonI 7, Martinho 5,5 (dal ’14’ s.t. Del Nero6); Malonga 5,5 (dal ‘1’ s.t. Rennella 6,5), Mutu 7. Allenatore: Beretta 5,5.

    Video Genoa Novara 1-1, highlights Youtube

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  • Genoa – Cesena, il Grifone tenta il riscatto. Iaquinta out

    Genoa – Cesena, il Grifone tenta il riscatto. Iaquinta out

    Genoa Cesena, gara valida per la 32^ giornata di Serie A, nasconde alcuni retroscena di una stagione disastrosa per entrambe le squadre. Se da una parte, la squadra emiliana ha tutte le ragioni per via di un mercato un po’ sterile, eccezion fatta per gli acquisti di Mutu e Iaquinta a gennaio, il Genoa non ha alcun alibi.

    L’inizio devastante di Malesani ha gettato nello sconforto tutta la piazza genoana, illusa di poter finalmente lottare per un traguardo europeo con l’ arrivo di un bomber principe come Gilardino. Ma sappiamo benissimo come è andata a finire. L’arrivo di Marino non ha migliorato le cose, anzi, tanto da spingere la proprietà a richiamare Malesani. Il solo Palacio, non è sufficiente per colmare alcune lacune evidenziate in questa stagione. Il Presidente Preziosi in estate metterà mano al portafoglio per regalare definitivamente quel sogno Europeo stile “Gasperiniano”.

    Alberto Malesani © Claudio Villa/Getty Images

    Malesani si affida al collaudato 4-4-2. I difesa ritorna Moretti, che riprenderà il suo posto come esterno basso di sinistra. A centrocampo Out Belluschi e Kucka, spazio dunque a Marco Rossi e Sculli. In avanti confermati Palacio e Gilardino.

    Genoa Cesena è un match di vitale importanza anche per gli emiliani, oramai con un piede e mezzo in Serie B,  pronti comunque a non mollare la presa. Beretta dovrà rinunciare ancora a Iaquinta, fermo ai box da un mese. Il mercato estivo è stato forse il primo tassello sbagliato di questa stagione per gli emiliani. I vari Martinez, Martinho, Mutu, Santana, non hanno garantito quel salto di qualità che la dirigenza Cesenate si aspettava. Martinez ha subito un’ involuzione imbarazzante; basti pensare che la Juventus due anni fa lo pagò al Catania 12 milioni di euro, per la gioia degli etnei! Beretta si affiderà ancora una volta al solito 4-3-1-2, con Ceccarelli e Lauro sugli esterni. A centrocampo ancora out Parolo, quindi spazio a Guana dal 1′. Sugli esterni confermati Martinho e Santana. In attacco l’inedita coppia Malonga-Mutu.

    PROBABILI FORMAZIONI GENOA – CESENA

    Genoa (4-4-2): Frey, Mesto, Carvalho, Kaladze, Moretti, Rossi, Veloso, Biondini, Sculli; Gilardino, Palacio.
    Panchina: Lupatelli, Granqvist, Bovo, Jankovic, Birsa, Jorquera, Ze Edoardo.
    Allenatore: Malesani

    Cesena (4-3-1-2): Antonioli, Ceccarelli, Moras, Rodriguez, Lauro, Arrigoni, Guana, Martinho, Santana, Malonga, Mutu.
    Panchina: Ravaglia, Benalouane, Colucci, Djokovic, Del Nero, Filippi, Rennella.
    Allenatore: Beretta

  • Cesena – Catania 0-0, le pagelle. Mutu, che succede?

    Cesena – Catania 0-0, le pagelle. Mutu, che succede?

    Il Cesena spreca anche l’ultima occasione che il calendario offriva, pareggiando 0-0 contro un Catania sprecone in avanti. Il rientrante Mutu si è reso protagonista di una prova sconcertante, tanto da costringere lo stesso Beretta ad escluderlo ad inizio secondo tempo. Tra gli ospiti Barrientos ha avuto le migliori chances per segnare, ma la sfortuna e poca lucidità nella finalizzazione hanno fatto sì che l’argentino le fallisse tutte. Nel finale di gara deplorevole la testata di Almiron ai danni di Comotto, ex compagni di squadra alla Fiorentina.

    Cesena Catania 0-0, le pagelle.

    CESENA
    Antonioli 6: ordinaria amministrazione per l’estremo difensore bianconero. Scommettiamo che ancora per un paio di giorni si sognerà l’argentino Barrientos, per tutte le volte che quest’ultimo ha provato a fargli gol.
    Pudil 4,5: l’esterno di sinistra lascia in 10 uomini al 21′ del primo tempo i suoi compagni di squadra in una partita fondamentale, protestando platealmente con l’arbitro Rocchi per l’ammonizione appena subita. Dopo la sua espulsione il Cesena diventa un fantasma in campo.
    Parolo 5: dove è finito il centrocampista che mezza Serie A corteggiava durante la scorsa estate? Allora venne rifiutata un’importante offerta da parte del Cagliari (6 milioni di euro più la metà di Biondini), perché considerata non adeguata al reale valore del calciatore. Difficilmente ora un’altra squadra si presenterà a giugno proponendo un’offerta migliore.

    adrian mutu | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Mutu 4: imbarazzante la sfrontatezza e la superficialità con cui il rumeno scende in campo al Manuzzi. Ad inizio stagione era stato acclamato come il salvatore della patria, ora invece gli viene preferito addirittura un ragazzino di 18 anni (Arrigoni ndr).
    Iaquinta 6: è l’unico a provarci durante tutti i 90′ minuti di gara, non trova però l’assistenza dei propri compagni. Arrivato in prestito dalla Juventus a fine gennaio, l’ex attaccante dell’Udinese si aspettava sicuramente qualcosa di diverso dal disastro in cui è andata incontro la squadra nelle ultime partite.

    CATANIA
    Carrizo 5,5: difronte non ha né Messi né Rooney, una serata tutto sommato tranquilla per il portiere sudamericano. Macchia però la sua partita con un intervento approssimativo sugli sviluppi di un corner, e per poco Rodriguez non ne approfitta.
    Bellusci 6,5: a sorpresa in campo al posto di Legrottaglie, il difensore classe ’89 risulta essere uno dei migliori in campo a fine partita. Montella ha tra le mani un gioiellino niente male, Prandelli dovrebbe farci più di un pensierino.
    Almiron 3: più che della sua prova in campo (nulla di trascendentale), siamo costretti a giudicarlo per la testata che rifila al suo ex compagno di squadra viola Comotto. Come si dice, a volte ritornano (Zidane docet).
    Barrientos 6: sufficienza per la voglia e determinazione con cui cerca la via della rete, trasformandosi in attaccante aggiunto nell’undici etneo. Non è un caso che gli attacchi del Catania abbiano come comune denominatore la fascia destra, dove l’argentino è il padrone assoluto. Montella avrà comunque già pronto un piano di allenamenti specifici per migliorarne la finalizzazione sotto porta.
    Bergessio 5,5: più in ombra rispetto ad altre giornate. Gioca quasi sempre di sponda per i propri compagni, e non trova quasi mai delle buone occasioni di tiro. Il riscatto dell’ex St.Etienne già nella prossima sfida casalinga contro la Fiorentina?

    Tabellino Cesena Catania 0-0
    Cesena (3-5-2):  Antonioli 6, Comotto 5, Rodriguez 5,5, Moras 5,5, Pudil 4, Colucci s.v. (26′ M.Rossi 5,5), Guana 5, Parolo 5, Santana 5,5 (18′ s.t. Martinho 5), Mutu 4 (1’s.t. Arrigoni 5,5), Iaquinta 6.
    A disposizione: Ravaglia, Rennella, Ceccarelli, Martinez. Allenatore: Beretta 4,5.

    Catania (4-3-3): Carrizo 5,5, Motta 6, Bellusci 6,5, Spolli 6, Marchese 6 (10′ s.t. Llama 6), Izco 5,5, Lodi 6, Almiron 3, Gomez 6,5 (20′ s.t. Catellani 6), Bergessio 5,5, Barrientos 6 (30′ s.t. Ricchiuti 5,5)
    A disposizione: Kosicky, Legrottaglie, Capuano, Seymour, Catellani. Allenatore: Montella 6.

  • Cesena – Catania, Mutu e Iaquinta sfidano Montella

    Cesena – Catania, Mutu e Iaquinta sfidano Montella

    Alle ore 18.30 si affrontano Cesena Catania per il recupero della 22 giornata di Serie A. I padroni di casa devono assolutamente vincere se vogliono sperare ancora nel treno salvezza e affideranno alla coppia d’attacco Mutu-Iaquinta le speranze nel trovare i tre punti quest’oggi. Gli etnei, reduci dal rocambolesco pareggio di San Siro contro l’Inter, arrivano al Manuzzi con la serenità di chi sa che ormai il più è stato fatto. Ai siciliani mancano soltanto 6 punti per raggiungere la fatidica quota dei 40 punti e il gioco mostrato di recente consente a Montella di dormire sogni tranquilli.

    QUI CESENA – Per i romagnoli si tratta di una sfida da dentro o fuori. In pochi ad inizio stagione avrebbero immaginato che quella di oggi non sarebbe stata una sfida salvezza, con il Catania in piena corsa per un posto in Europa League. Da quando Beretta si è seduto in panchina, a seguito delle dimissioni dell’ex Arrigoni, la squadra non è riuscita a invertire il trend negativo delle ultime giornate. Due sconfitte consecutive per il nuovo tecnico, che vanno a sommarsi alle altre 4 negli ultimi 7 incontri del campionato. Il Cesena ha conquistato un solo punto da fine gennaio ad oggi, grazie al pareggio ottenuto nella trasferta di Napoli. Per la sfida contro il Catania, Beretta è intenzionato a dare fiducia al 3-5-2, con Antonioli in porta, difesa a tre composta da Rodriguez, Moras e Marco Rossi. A centrocampo l’ex tecnico di Chievo e Parma schiera Ceccarelli e Pudil sugli esterni con Santana, Guana e Parolo in mezzo al campo. In attacco ritorna Mutu dopo il turno di riposo osservato contro la Fiorentina nell’ultima di campionato, insieme a Iaquinta.

    Alejandro Gomez | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    QUI CATANIA – Montella vuole proseguire la striscia positiva iniziata con il pareggio casalingo del 28 gennaio scorso contro il Parma. Da allora 3 pareggi, 3 vittorie e una sola sconfitta (a Torino contro i bianconeri di Antonio Conte) ha permesso alla squadra etnea di raggiungere l’ottavo posto in classifica a quota 34 punti. Qualora dovesse vincere quest’oggi al Manuzzi, il Catania raggiungerebbe l’Inter al 7° posto in classifica, a un solo punto di distacco dalla zona Europa League occupata dalla Roma, sesta con 38 punti. L’ex allenatore della Roma conferma il 4-3-3 anche per questa trasferta. Carrizo tra i pali, in difesa spazio alla coppia di centrali Legrottaglie-Spolli, mentre Motta e Marchese sono chiamati a spingere ogni qualvolta se ne presenti l’occasione. A centrocampo Lodi verrà assistito dagli argentini Almiron e Ricchiuti. In attacco la boa centrale di riferimento sarà Bergessio, con Gomez e Catellani pronti a tagliare dentro l’area e creare seri pericoli alla retroguardia del Cesena.

    PRECEDENTI – Il Cesena non batte il Catania dal 2005, quando nel campionato di Serie B superò gli ospiti con il risultato di 1-0. Negli ultimi due anni invece, con entrambe le squadre in Serie A, il Cesena non ha mai vinto, raccogliendo un solo punto a fronte di due sconfitte. Nel girone d’andata fu il Catania ad aggiudicarsi i 3 punti grazie all’1-0 conquistato al Cibali con la rete di Maxi Lopez su rigore.

    Cesena Catania, le probabili formazioni.

    Cesena (3-5-2): Antonioli, Moras, Rodriguez, M.Rossi, Ceccarelli, Santana, Parolo,  Guana, Pudil, Iaquinta, Mutu.
    Panchina: Ravaglia, Lauro, Comotto, Colucci, Martinho, Malonga, Martinez. Allenatore: Mario Beretta

    Catania (4-3-3): Carrizo, Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese, Lodi, Almiron, Ricchiuti, Gomez, Catellani, Bergessio.
    Panchina: Kosicky, Bellusci, Capuano, Llama, Seymour, Izco, Barrientos. Allenatore: Vincenzo Montella

  • Cesena Milan formazioni. Debutta Muntari, ballottaggio Robinho El Shaarawy

    Cesena Milan formazioni. Debutta Muntari, ballottaggio Robinho El Shaarawy

    Operazione sorpasso. Il Milan di Allegri carico dopo la splendida serata di Champions League arriva al Manuzzi di Cesena con l’intento di conquistare i tre punti e rispondere quindi alla Juventus ieri vittoriosa sul Catania al Juventus Stadium in questa altalena in vetta alla classifica di serie A. Cesena Milan è sulla carta partita scontata ma in realtà gli imprevisti per i rossoneri possono esser in agguato e materializzarsi nelle bocche da fuoco romagnolo con Iaquinta e Mutu a formare un attacco di tutto rispetto e Santana, a supporto, che può garantire qualità e profondità all’undici di Arrigoni. I problemi in casa Milan sono sempre legati agli infortuni e alla squalifica di Ibrahimovic che lascia incertezza in attacco.

    Muntari al debutto in rossonero | ©PIUS UTOMI EKPEI/AFP/Getty Images

    Allegri perde nuovamente Boateng per un riacutizzarsi del fastidio muscolare e in difesa dovrà fare a meno di Nesta e Mexes inserendo Bonera al centro come partner di Thiago Silva. Novità assoluta a centrocampo con l’esordio dal primo minuto di Muntari, un acquisto dell’ultim’ora che torna utile viste le ripetuta assenze in mediana. Con Muntari ci dovrebbero essere il jolly Emanuelson quest’oggi schierato come trequartista, Nocerino e Ambrosini preferito a Van Bommel nel ruolo di perno davanti la divesa. In attacco sembra scontato l’utilizzo di Maxi Lopez mentre è in ballottaggio il secondo posto con Robinho comunque in vantaggio su El Shaarawy.

    Il Cesena affronta il Milan con qualche problema di troppo in difesa e Arrigoni dovrebbe provare una inedita difesa a tre con Comotto e Rodriguez ai lati di Benalouane. In mediana Parolo farà da schermo mentre la fase di palleggio sarà condotta da COlucci e Santana. Sugli esterni Pudil e Ceccarelli.

     

    Cesena Milan Probabili Formazioni:

    Cesena (3-5-2): Antonioli; Comotto, Benalouane, Rodriguez; Ceccarelli, Santana, Colucci, Parolo, Pudil; Iaquinta, Mutu
    A disp.: Ravaglia, Lauro, M. Rossi, Martinho, Guana, Martinez, Malonga. All.: Arrigoni
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Djokovic, Moras, Von Bergen

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Bonera, Thiago Silva, Mesbah; Nocerino, Ambrosini, Muntari; Emanuelson; Robinho, Maxi Lopez
    A disp.: Roma, Yepes, Zambrotta, Antonini, Van Bommel, El Shaarawy, Inzaghi. All.: Allegri
    Squalificati: Ibrahimovic (2)
    Indisponibili: Cassano, Gattuso, Merkel, Strasser, Amelia, Seedorf, Mexes, Nesta, Pato, Boateng