Tag: abel hernandez

  • Palermo-Cagliari, ultime e probabili formazioni. Hernandez o Pinilla?

    Palermo-Cagliari, ultime e probabili formazioni. Hernandez o Pinilla?

    Devis Mangia il nuovo tecnico del Palermo dopo essersi meritato la panchina dei rosanero e soprattutto i complimenti più sinceri del suo presidente Zamparini dopo la vittoria casalinga contro l’Inter dovrà dimostrare sul campo di essere all’altezza  della situazione. Mangia stupì tutti battendo i nerazzurri al Barbera per 4 a 3, tanto da portare Zamparini a definirlo come il nuovo Wenger! Confermarsi ad alti livelli non è cosa facile, e a soli pochi giorni di distanza nella sfida contro gli stessi colori nerazzurri , stavolta dell’Atalanta, arriva la prima sconfitta per 1 a 0. A questo punto la voglia di riscatto dovrebbe essere il catalizzatore per portare a casa i 3 punti, e la sfida contro il Cagliari di oggi potrebbe rappresentare per Mangia una bella occasione per dimostrare al proprio presidente il buon lavoro svolto dai ragazzi. Attenzione però perché le insidie sono proprio dietro l’angolo, perché nonostante il Palermo giochi in casa, il Cagliari rappresenta senza dubbio un brutto cliente, poiché nonostante il cambio di tecnico in corsa (Ficcadenti per Donadoni), la squadra sarda gioca a memoria e nelle prime due giornate ha fatto bottino pieno vincendo con la Roma e con il Novara  portandosi così al primo posto in classifica a quota 6 punti.

    Vediamo nel dettaglio le possibili scelte dei due tecnici.

    PALERMO- Mangia nella conferenza stampa alla vigilia della partita ha evitato di fare pretattica, spiegando come l’undici che manderà in campo potrebbe essere simile all’ultimo visto contro l’Atalanta. Indisponibile Alvarez vittima di una distrazione muscolare di primo grado al flessore della coscia sinistra, e Cetto in difesa alle prese con un risentimento muscolare al bicipite femorale della coscia destra, gli unici dubbi riguardano appunto il ballottaggio per il posto a centrocampo, dove sembra essere favorito il talento Zahavi su Bertolo. Il tecnico rosanero dovrebbe quindi scegliere un 4-4-2 classico con un centrocampo in linea a quattro, che gli garantirà il mix di copertura e giusta velocità in caso di ripartenze veloci. Tra i pali il greco Tzorvas, difesa a quattro con Silvestre e l’adattato Migliaccio, ormai sempre più a suo agio come centrale difensivo, mentre sugli esterni E.Pisano e l’immancabile Balzaretti garantiranno corsa e copertura. Nella linea mediana Barreto e Della Rocca più centrali con Ilicic e Zahavi ad agire sulle corsie laterali subito dietro le due punte Miccoli e Pinilla leggermente favorito su Hernandez, pronto al rilancio.

    CAGLIARI- Ficcadenti dopo aver stupito tutti e aver portato il Cagliari a questa partenza sprint, vuole continuare a vincere e strappare ulteriori punti in casa del Palermo. Impresa durissima ma non impossibile, per un Cagliari che gioca davvero un buon calcio e sembra non aver risentito minimamente del cambio di allenatore a pochissimi giorni dallo start del campionato. Il tecnico dei sardi proporrà molto probabilmente l’undici vincente contro Roma e Novara, lanciando da subito uno dei nuovi idoli cagliaritani: Thiago Ribeiro autore di ottime prestazioni e già nel cuore dei tifosi. Ficcadenti dovrebbe adottare il classico 4-3-1-2 già vincente nelle prime stagionali, così messo in campo: in porta Agazzi, difesa schierata a quattro con F. Pisano e Agostini sulle corsie laterali e Canini ed Astori al centro. Centrocampo rodato formato dal terzetto con capitan Conti, Nainggolan e Biondini, mentre Cossu agirà alle spalle del tandem d’attacco formato da Thiago Ribeiro e uno tra Nenè e Larrivey, con l’argentino apparso in ottima forma contro il Novara.
    Palermo (4-4-2): Tzorvas; Pisano, Silvestre, Migliaccio, Balzaretti; Ilicic, Barreto, Della Rocca, Zahavi; Pinilla, Miccoli.

    All. Mangia.
    A disp.: Benussi, Mantovani, Aguirregaray, Munoz, Acquah, Bertolo, Hernandez


    Cagliari (4-3-1-2):
    Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu; Nenè, Thiago Ribeiro.

    All. Ficcadenti.
    A disp.: Avramov, Perico, Ariaudo, Rui Sampaio, Larrivey, Ibarbo, Ekdal.

  • Decide Denis, Atalanta-Palermo 1-0. Video

    Decide Denis, Atalanta-Palermo 1-0. Video

    Bella vittoria per la compagine di Colantuono che supera grazie ad un gol di German Denis un Palermo molto brutto, fratello sbiadito di quello capace di superare l’Inter una settimana fa. All’Atleti azzurri d’Italia Atalanta e Palermo si sfidano nell’anticipo dell’ora di pranzo con Colantuono e Mangia che schierano gli stessi undici della prima giornata di Campionato.

    German Denis ©Atalanta.it
    Terreno in non perfette condizioni causa un temporale molto forte abbattutosi su Bergamo un ora prima del match che inizia appunto, a ritmi molto blandi ma con l’Atalanta che si fa preferire nei primi 20’ soprattutto con Schelotto e Bonaventura. Nel Palermo Ilicic sembra in una sua giornata no e Miccoli non viene mai servito con l’Atalanta che sfiora prima il vantaggio con Denis su azione sontuosa di Schelotto e poi, sempre con Denis al 34’, buca la porta rosanero su assist delizioso si Bonaventura ma con la complicità di Tzorvas che si fa infilare sul proprio palo. Il terreno pieno di buche è molto insidioso e ne pagano le conseguenze sia Lucchini che lvarez, usciti per problemi muscolari. Nel secondo tempo Miccoli si arrende dopo pochi minuti ad un risentimento all’inquine ed al suo posto entra Pinilla, ma subito dopo ritorna il temporale che non consente il proseguimento della partita allagando il terreno di gioco in pochi minuti. Un sopralluogo condotto da arbitro e capitani di Atalanta e Palermo stabilisce che il terreno di gioco è tornato in condizioni plausibili, la gara riprende. Ma non succede praticamente nulla con la compagnine di mister Colantuono che incamera 3 punti preziosissimi riducendo a 2 punti la penalizzazione e dunque mercoledì a Lecce potrebbe tagliare il suo primo traguardo stagionale azzerando del tutto la zavorra del suo iniziale -6. Passo indietro del Palermo che paga la giornata no dei suoi giocatori di più talento ed una papera del suo portiere.

  • Nasce il Palermo di Mangia, Inter ko. Gasp da rivedere

    Nasce il Palermo di Mangia, Inter ko. Gasp da rivedere

    Notte amara per l’Inter di Gasperini che al Barbera prende quattro dal Palermo e inizia nel peggiore dei modi la stagione appena iniziata. L’avvertimento di Moratti nei confronti della difesa a 3 forse non è stato ben recepito, e se Mourinho nella sua prima stagione alla Pinetina capì che l’adattamento a un modulo non suo era necessario, Gasp dovrà mostrare sicuramente di più di quello visto stasera per non essere ricordato come il sosia di Benitez. Difesa colabrodo, gioco approssimativo, e scelte davvero discutibili (vedere il cambio di Zarate al 33’): queste i capi d’imputazione a suo carico.

    Devis Mangia ©Marcello Paternostro/Getty Images
    Vediamo nel dettaglio lo svolgimento della partita: Guardando le formazioni balza subito all’occhio nella panchina nerazzurra la figura di Sneijder che viene lasciato a riposo probabilmente in vista della sfida di Champions, mentre per il Palermo la novità è l’arretramento di Migliaccio al centro della difesa al posto di Cetto, con l’inserimento di Della Rocca a centrocampo. PRIMO TEMPO- Parte subito forte il Palermo, con un pressing alto, aggredendo fin da subito i primi portatori di palla nerazzurri. Avvio difficile per l’Inter con un brutto errore di Zarate che al 5’ cerca di dribblare Miccoli e perde la palla vicino la propria area, il numero 10 salentino serve Abel Hernandez che di testa schiaccia e vede negarsi il gol da una bella parata di Julio Cesar. Difesa nerazzurra troppo fragile, con le imbucate di Hernandez che mettono davvero i brividi alla squadra di Gasperini.  Davvero sterile la manovra offensiva nerazzurra con le uniche conclusioni degne di nota, di Cambiasso e Forlan,  entrambe lontane dai pali del greco Tzorvas. Segnali di preoccupazioni per Gasperini che nemmeno alla mezz’ora del primo tempo manda a scaldare Sneijder vista la pessima prestazione di Zarate. GOAL È nel momento più buio al 33’ che l’Inter trova la luce con un gol di Milito che porta i suoi in vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo con un pallone rimpallato, dal limite dell’area Stankovic  trova una gran botta e Milito di astuzia colpisce il pallone deviandolo e anticipando il portiere rosanero: Palermo 0 Inter 1. Nemmeno il tempo di festeggiare e Zarate viene sostituito per far posto a Sneijder.
    Il ritorno del Principe Milito ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Il primo tempo si chiude con i nerazzurri in vantaggio. SECONDO TEMPO- La squadre tornano in campo con il Palermo che sostituisce l’italiano Della Rocca inserendo Acquah, mentre per l’Inter scendono in campo gli stessi uomini. Partono subito forte i giocatori rosanero, sulla stessa riga del primo tempo. GOAL Doccia fredda per i nerazzurri, al 3’ minuto con Miccoli che viene servito da Acquah solo davanti a Julio Cesar e mette con assoluta freddezza il pallone alle spalle del portiere carioca. Tutto da rifare Palermo 1 Inter 1. Al 6’ l’Inter si riaffaccia davanti con Forlan che serve Milito, che a porta vuota calcia a botta sicura ma trova una ‘strana’ deviazione di Migliaccio che colpisce il pallone con un braccio. L’arbitro non ritiene sanzionabile l’azione e fa proseguire come niente fosse tra le proteste nerazzurre, assegnando solamente calcio d’angolo.
    La gioia dopo il gol di Miccoli ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    GOAL Sugli sviluppi del corner Silvestre butta giù in piena area Samuel e stavolta il direttore di gara non ammette repliche assegnando un calcio di rigore che Diego Milito trasforma senza troppi problemi. Palermo 1 Inter 2. GOAL Partita assurda, con il Palermo che si affaccia davanti al 9’ ed è devastante ancora una volta con una verticalizzazione di Ilicic a trovare Miccoli, che entra in area e serve un solitario Hernandez che mette in cassaforte il pareggio portando la partita nuovamente sul pari: Palermo 2 Inter 2. Difesa nerazzurra assolutamente inguardabile. Al 26’ molte proteste rosanero su un brutto fallo di Samuel che essendo già ammonito avrebbe meritato il secondo giallo e la relativa espulsione mentre Brighi lo grazia tra i fischi del pubblico. GOAL E’ Fabrizio Miccoli a mettere il sigillo decisivo a questa partita al minuto 40’ quando su punizione pennella una traiettoria imprendibile e porta i suoi in vantaggio battendo Julio Cesar: Palermo 3 Inter 2. GOAL L’umiliazione per i nerazzurri arriva nel finale al 43’ con un tiro da fuori di Pinilla che Julio Cesar ‘battezza’ fuori e invece incredibilmente la palla centralmente entra in rete. Ingenuità clamorosa per un portiere di tale calibro. Lezione del Parlermo avanti 4 a 2. GOAL Proprio quando la partita sembra finita è Sneijder ad accendere le speranze per i suoi servendo un pallone perfetto a Forlan che da solo davanti a Tzorvas non sbaglia e scarica il pallone in rete, portando l’Inter sul 3 a 4. Arrembaggio finale dei nerazzurri ma il Palermo regge all’impatto e porta a casa un risultato importantissimo. Finale Palermo batte Inter 4 a 3.

  • Rivoluzione Palermo, anche Miccoli pronto a partire?

    Rivoluzione Palermo, anche Miccoli pronto a partire?

    Cosa sta succedendo a Palermo? La società rosanero dopo aver perso la possibilità di disputare la prossima Champions League ha attuato una autentica rivoluzione privando la squadra dei suoi elementi migliori sostituendoli con un manipolo di ragazzi il cui rendimento è quantomeno da valutare.

    ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Se la cessione di PAstore è stata seppur dolorosa condivisibile si fa a capire il perchè si è deciso di smembrare la difesa privandola di due veterani e da sempre tra i più positivi. La paura dei tifosi adesso che a Cassani e Bovo seguano nuovi pesanti addii con Hernandez corteggiatissimo dalla Roma di Sabatini e Fabrizio Miccoli allettato da un ritorno nella sua Lecce. E’ proprio la posizione di Miccoli quella che in queste ultime 24 ore ha tenuto banco con le indiscrezioni raccolte dagli organi di stampa che lo vogliono partente e il ds Sogliano invece costretto a smentire nuove fuoriuscite. In un clima di totale cambiamento però non è esclusa una nuova cessione eccellente che sicuramente scontenterà i tifosi privandoli del giocatore simbolo e della bandiera rosanero.

  • Roma, in arrivo 80 milioni. Se parte Borriello ecco Hernandez

    Roma, in arrivo 80 milioni. Se parte Borriello ecco Hernandez

    Ossigeno puro per i tanti tifosi romanisti, spiazzati e confusi nel marasma di questa Estate fatta di termini come “Closing” e “Ricapitalizzazione”, fornito dal Consiglio di Amministrazione di Unicredit. La banca romana, socio di minoranza del club giallorosso, ha aperto nuove linee di credito per capitalizzazione e finanziamento a DiBenedetto per il club di calcio, per un ciifra vicina ai 100 milioni. Ma l’a.d. di Unicredit Federico Ghizzoni, che ieri nel cda ha ratificato la chiusura della semestrale con un utile netto di 1,3 miliardi di utile, avverte i compratori statunitensi: “Noi siamo gente seria e stiamo agli accordi. Ora non ci sono proprio ostacoli alla chiusura della vendita per il 18 agosto.

    Abel Hernandez | ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Ghizzoni spiega: “I cambiamenti principali nel nuovo accordo riguardano la ricapitalizzazione che passerà a 80 milioni di euro: 50 milioni nel 2011, 20 nel 2012 e 10 nel 2013”. Negli accordi UniCredit sarebbe pronta anche ad un ulteriore ricapitalizzazione fino a 100 milioni. Ma aumenta anche il finanziamento, con ulteriori 25 milioni. Il direttore operativo di UniCredit Paolo Fiorentino, che ha seguito l’intera trattativa con Italpetroli-Sensi e ora con DiBenedetto, sottolinea: “Stiamo lavorando alla stabilità finanziaria del club che è una condizione per dare anche stabilità tecnica”. Con questi soldi Walter Sabatini potrà cercare di rinforzare una rosa ancora un po’ povera, tanto da costringere ad un segnale “stile Mourinho”, da parte di Luis Enrigue, nell’ultima conferenza stampa. Ma le novità non ci sono solo sul fronte acquisti, ma anche sulle cessioni. Il Psg di Leonardo ha fatto un sondaggio per Marco Borriello, Sabatini chiede una cifra tra i 10 e i 15 milioni e qualora dovesse partire l’attaccante ex Milan, ecco che il ds Giallorosso si butterà a capofitto su un altro dei suoi pupilli e scoperte ai tempi del Palermo, quel Abel Hernandez degno sostituto per classe e duttilità tattica di Mirko Vucinic, partito alla corte di Antonio Conte in bianconero.

  • Uruguay-Messico, probabili formazioni. Celeste senza Cavani

    Uruguay-Messico, probabili formazioni. Celeste senza Cavani

    Ultima giornata del girone C, quello dell’Uruguay di Oscar Tabarez che dopo due pareggi è obbligato a vincere contro il fanalino di coda Messico, per ottenere una qualificazione ai quarti ancora in bilico. Il tecnico della Celeste dovrà però fare a meno di Cavani che, vittima di un infortunio durante la gara contro il Cile, non sarà della partita e proverà eventualmente a forzare il recupero qualora i suoi compagni si qualificassero ai quarti. In sostituzione del bomber partenopeo scenderà in campo un altro “italiano” Abel Hernandez, attaccante del Palermo chiamato a non far rimpiangere “El Matador”.

    Per quanto riguarda il resto della formazione confermato il modulo dovrebbero esserci alcune modifiche rispetto agli effettivi che hanno pareggiato le due gare precedenti, 4-3-3, dunque, con Muslera fra i pali, M. Pereira dirottato a destra con l’arretramento di A. Pereira sulla sinistra e Caceres relegato in panchina, coppia centrale formata dai soliti Lugano e Coates. In mediana detto dell’arretramento di A. Pereira, sarà Arevalo a sostituirlo con lo spostamento del bolognese Perez sulla sinistra e Gonzalez a completare il reparto. In attacco come detto Hernandez al posto di Cavani giocherà con al fianco Forlan e bomber Suarez.

    Uruguay (4-3-3): Muslera; M. Pereira, Lugano, Coates, A. Pereira; Gonzalez, Arevalo, Perez; Forlan, Hernandez, Suarez.

    I messicani di Tena che in pratica hanno fatto da comparsa in questa Copa, non dovrebbero sulla carta creare grossi problemi agli uomini in maglia celeste, ma non hanno niente da perdere e vorranno sicuramente chiudere il girone in maniera dignitosa e non a 0 punti, questo quindi potrebbe essere un motivo in più per trovare la giusta concentrazione. Il tecnico della Tricolor dovrebbe schierare un coperto 5-3-2 con Michel in porta, protetto da un terzetto composto da Araujo, Reynoso e Mier, mentre sulle fasce dovrebbero agire Aguillar e Chavez, impegnati sia nella fase di spinta che di difesa. In mediana Reyes in regia avrà al suo fianco Aquino ed Enriquez, con il talentuoso Giovani Dos Santos a far coppia con Marquez in attacco.

    Messico (5-3-2): Michel; Anguillar, Araujo, Reynoso, Mier, Chavez; Aquino, Reyes, Enriquez; Dos Santos, Marquez.

  • Zamparini: Pastore andrà al Barca

    Zamparini: Pastore andrà al Barca

    Il vulcanico presidente Zamparini scopre le carte sul mercato rosanero, facendo il punto della situazione soprattutto in chiave cessioni, anche in considerazione dei pezzi molto appetiti dai grandi club di cui il suo Palermo dispone: in primis Javier Pastore, ma anche Hernandez.
    L’argentino, pupillo del presidente, ha una probabilità di restare in Sicilia pari al 50% mentre, se dovesse partire, secondo Zamparini andrà quasi sicuramente al Barcellona, per costituire una coppia delle meraviglie con il connazionale ed amico Lionel Messi che lo avrebbe già convinto a raggiungerlo in blaugrana.

    Per un pezzo pregiato come Pastore è forte, però, l’interessamento anche di alcuni club italiani, su tutti Inter, Milan e Roma. Zamparini rivela di essere stato contattato personalmente solo da uno di questi club, mentre gli altri hanno preferito interloquire con il procuratore di Pastore, Simonian.

    Ma, secondo Zamparini, la pista italiana è la meno probabile da percorrere. In tal senso, infatti, il presidente ricorda le difficoltà riscontrate lo scorso anno nelle trattative con l’Inter, e soprattutto con Branca, per la cessione di Edinson Cavani, poi approdato al Napoli per “soli” 18 milioni di euro; mentre con il Milan la trattativa non sarebbe delle più agevoli data l’indecisione del club rossonero nel puntare su Pastore oppure su Ganso.
    Ora, dunque, il presidente del Palermo vuole tutelare i suoi interessi economici e, per questo, dichiara che esiste una clausola “verbale” per la cessione di Javier Pastore di circa 50 milioni di euro che potrebbe anche essere rivista anche al rialzo nel caso di reale interessamento da parte di un grande club.

    Maurizio Zamparini, poi, ha parlato anche di Hernandez, che rimarrà a suo avviso a Palermo almeno per un altro anno ancora per completare il suo processo di maturazione, senza alcuna possibilità di apertura neppure se vi fosse un interessamento da parte della Roma con Sabatini.
    Così come il portiere Sirigu cercato in precedenza dall’Inghilterra, ma che resterà in rosanero con tutta probabilità.

    Discorso a parte per capitan Fabrizio Miccoli, combattuto fra la volontà di tornare a casa, a Lecce, e la volontà di restare a Palermo: in tal caso, però, Fabrizio Miccoli dovrà accettare l’idea di non poter essere un titolare inamovibile ed entrare in campo senza malumori qualora venisse mandato in panchina. Tuttavia, l’uscita della famiglia Semeraro dalla società Leccese potrebbe essere un punto a favore della permanenza dell’attaccante salentino a Palermo, per concludervi la carriera.

    In ultimo, il presidente non può sottrarsi dal parlare del tecnico Delio Rossi, un allenatore con il quale “non c’è nè odio nè amore”, che definisce bravo e preparato, ma che teme alzerà le richieste economiche in caso di sua permanenza.
    Pertanto, il presidente Zamparini sta sondando il terreno con altri tecnici possibili sostituti di Delio Rossi. In primis, Gian Piero Gasperini, che Zamparini considera molto valido. Anche se, per stessa ammissione del Presidente rosanero, il suo sogno sarebbe stato un altro: Walter Mazzarri.
    Se il suo rapporto con De Laurentiis si fosse compromesso definitivamente, Zamparini sarebbe stato prontissimo a portarlo al Palermo, data l’estrema affinità caratteriale che li lega, entrambi fumantini e vulcanici.
    Il sogno Mazzarri, dunque, per ora è accantonato, ma con Zamparini mai dire mai.

  • Da Gattuso a Pastore, con Sabatini la Roma è in buone mani

    Da Gattuso a Pastore, con Sabatini la Roma è in buone mani

    E’ stato ieri il futuro presidente DiBenedetto a darne l’ufficializzazione affidandogli il mercato della rinascita giallorossa e oggi Walter Sabatini è in partenza per l’Argentina alla spasmodica ricerca di possibili colpi di mercato. L’ex ds di Palermo e Lazio è considerato uno dei migliori talent scout del nostro campionato, abile nell’individuare futuri campioni ancora in erba, nel suo curriculum infatti spiccano le scoperte di Gattuso e Giunti al tempo del Perugia fino ai più recenti Hernandez e Pastore per il Palermo, è stato ds dei cugini laziali portando in dote il cartellino di Kolarov acquistato per soli 800 mila euro e rivenduto da Lotito la scorsa estate per 18 milioni al Manchester City registrando una grossa plusvalenza, da raccontare anche la storia di Acquah scoperto in un oratorio e pagato poche migliaia di euro è adesso la prima alternativa a centrocampo per Delio Rossi.

    Il lavoro a cui è chiamato adesso a Roma è ambizioso in quanto i giallorossi devono subito esser competitivi e investire su giovanissimi potrebbe esser rischioso per una piazza entusiasta si ma pronta ad infiammarsi ai primi cenni di resa.

    Sabatini oggi partirà per la missione Argentina alla ricerca di colpi importanti e low cost per presentarsi nel migliore dei modi ai suoi nuovi tifosi. La Roma, in attesa di sciogliere il nodo relativo alla guida tecnica cerca infatti giocatori universali per non scontentare nessun allenatore, pare ancora certo l’interesse per i rosanero Hernandez e Pastore cosi come trovano conferme gli acquisti dei due talenti della Dinamo Zagabria Ivan Tomecak e Milan Badelj.

    I nomi sul taccuino prima del viaggio in Sudamerica sembrano esser quelli di Galeano dell’Indipendiente, dell’ormai famoso Lamela, e del bomber del Tigre accostato al Napoli Stracqualursi. Non è escluso però l’acquisto di qualche giocatore da inserire nella cantera giallorossa per il futuro, come Leandro Paredes considerato un piccolo sosia di Pastore.

  • “Adebayor andrà alla Juve” clamorosa indiscrezione di D’Ippolito a Goal

    “Adebayor andrà alla Juve” clamorosa indiscrezione di D’Ippolito a Goal

    Vincenzo D’Ippolito non ha bisogno di presentazioni essendo uno dei migliori procuratori sportivi in circolazione ed un esperto di calcio sudamericano, per questo la sua parola è molto più che una indiscrezione. L’agente intervistato in esclusiva da Goal.com parla del prossimo calciomercato svelando una trattativa tra la Juventus e il Manchester City per Adebayor.

    Il togolese adesso in prestito ai Galatticos sarà a suo dire il colpo di mercato della prossima stagione e ad assicurarselo sarà la Juventus, poi indiscrezioni sul futuro di Ramirez, di Gargano fino all’ultimo talento del calcio Uruguiano Facundo Piriz. DI seguito vi riportiamo l’intervista:

    Le chiedo che mercato sarà quello estivo. Pochi soldi e tanti scambi come negli ultimi tempi? “Sarà un mercato sulla falsariga della scorsa stagione. Di soldi ce ne sono pochi, anche per le grandi squadre”.

    Quale può essere il grande nome che sbarcherà nel nostro campionato?
    “Il grande colpo sarà Emmanuel Adebayor e penso che lo acquisterà la Juventus”.

    I tifosi del Napoli fremono per il futuro di Pazienza e Gargano, colonne della squadra di Mazzarri…

    “Ogni discorso che riguarda questi due giocatori è posticipato a fine campionato”.

    E’ sempre vivo l’interesse della Roma per Abel Hernandez?
    “Per ora sono solo voci, non c’è niente di definito”.

    Una delle grandi sorprese di questa stagione è stato Gaston Ramirez, già accostato a grandi squadre come l’Inter…

    “E’ un giocatore che farebbe comodo a diverse squadre. Per il suo bene penso che sia meglio che rimanga un altro anno al Bologna per farsi le ossa”.

    C’era grande attesa per Bruno Fornaroli che non è riuscito a sfondare in Italia. Quali i motivi?
    “Fornaroli appena arrivato alla Sampdoria ha giocato 270 minuti e segnato 4 gol. Gli è anche stato annullato un gol regolare nel derby. Poi si è un po’ perso, ma non so dirvi i motivi: io l’ho seguito nei primi mesi, ora non me ne occupo più”.

    Il nome nuovo dall’Uruguay è quello di Facundo Piriz. Che tipo di giocatore è?
    “E’ un centrocampista centrale, uno schermo davanti alla difesa. E’ dotato di grande fisico, non ci sono tanti giocatori in giro di queste caratteristiche. Farebbe la fortuna di parecchie squadre”.

    Napoli e Palermo per dirne due?
    “Lo conoscono e lo stanno valutando”.

  • Parma salvo, Palermo in vacanza. Parma – Palermo 3-1

    Parma salvo, Palermo in vacanza. Parma – Palermo 3-1

    Finisce con la vittoria del Parma di Franco Colomba la sfida che chiamava i ducali a conquistare la salvezza in casa contro un Palermo privo di stimoli in campionato e con la testa al ritorno al barbera con il Milan per la semifinale di Coppa Italia.

    Non c’e’ Amauri nel Parma, spazio a Crespo che affianca Giovinco in attacco, nel Palermo Delio Rossi schiera il trio in attacco composto da Iljcic, Pastore ed Hernandez.

    Pronti via e frittata confezionata da Sirigu che dopo 1’ rinvia sui piedi di Dzemaili che insacca per la disperazione del portiere rosanero. Il gol incassato non scuote il Palermo che si dimostra vivo solo con Pastore che dopo 10’ conclude in area da posizione angolata con Mirante pronto alla parata. Ma è Giovinco che fa ammattire i difensori rosanero, al 17’ sfiora la traversa con un destro a giro velenosissimo ed un minuto dopo serve in area un assist che viene lisciato prima da Goian poi da Cassani ma non da Modesto che insacca il 2-0. Il palermo non riesce a cambiare ritmo ed il parma si limita a far girare palla, a 4’ dalla fine è ancora Pastore che mette di destro a lato di pochissimo.

    Il secondo tempo si apre con la novità rappresentata da Pinilla per uno spento Ilicic e l’ attaccante si mette subito in mostra con un tiro a fil di palo. Il Palermo è più vivo e dopo 11’ accorcia le distanze con Pastore ma il merito del gol è tutto di Cassani che colpisce il palo con il “Flaco” che sfrutta la respinta mettendo alle spalle di Pavarini subentrato nella prima frazione a Mirante. Il palermo tenta il forcing e prima con Balzaretti e poi con Pinilla sfiora il pareggio ma Colomba, come contro l’ Inter, azzecca i cambi con l’ entrata in campo di Candreva e Bojinov al posto di Giovinco e Crespo con l’ ex Livorno che insacca a 4’ minuti dalla fine su assist di Valiani chiudendo i conti della partita e della salvezza raggiunta con 3 giornate d’ anticipo.