Tag: abel hernandez

  • Inter, chi è il vice Milito, tra Borriello e Lisandro Lopez?

    Inter, chi è il vice Milito, tra Borriello e Lisandro Lopez?

    Dopo la roboante vittoria con il Pescara, l’entusiasmo del gruppo e del tecnico dell’Inter Andrea Stramaccioni ha contagiato anche il presidente Massimo Moratti, convinto di dover regalare al proprio tecnico l’ultimo rinforzo a pochissimi giorni dalla chiusura del mercato estivo. Il nome del mister x che dovrebbe dare il cambio a Diego Milito inizia a prendere forma nelle ultime ipotesi sempre più plausibili, nei nomi di Marco Borriello, Sergio Floccari, o nelle suggestioni più complicate di Lisandro Lopez del Lione o Abel Hernandez del Palermo. Nonostante gli enormi sforzi finanziari per i numerosi acquisti, e gli ultimi tre arrivi in simultanea di Cassano, Gargano e Pereira, Branca dovrebbe chiudere il cerchio incassando denaro fresco dalle cessioni di Julio Cesar (con il risparmio sull’ingaggio lordo del portiere) ormai ufficialmente pronto per difendere i pali del Qpr, e l’addio sempre più vicino di Maicon in direzione Manchester City, nonostante le smentite e i bluff di Roberto Mancini.

    Lisandro Lopez © JEFF PACHOUD/AFP/GettyImages
    L’imperativo categorico a questo punto nella rosa dell’Inter, è inserire un giocatore che non possa rovinare gli equilibri che si sono creati, riuscendo a prendere il ruolo di vice Milito, considerando come il Principe non sia di certo più un giovincello. La ricerca è partita da tempo, e con il prestito secco di Samuele Longo all’Espanyol ora è il momento di concretizzare l’affare, scegliendo l’uomo giusto che ha richiesto lo stesso Stramaccioni. Occhio però, perché l’Inter non vuole svenarsi economicamente, cercando l’occasione last minute come il passato recente insegna (Sneijder e Zarate gli esempi più lampanti), o optando per un prestito come nel caso di Marco Borriello della Roma. Il calciatore giallorosso è ormai da tempo con le valigie in mano, resta solo da capire la sua prossima destinazione. L’Inter gradirebbe il suo approdo alla Pinetina, ma solo in caso di un prestito e magari accollandosi parte dello stipendio del calciatore. Rimane da capire se a Trigoria accetteranno la proposta.

    In alternativa si fanno i nomi di Floccari, sul quale sarebbe già da tempo il Bologna, e quello di Lisandro Lopez, attaccante di peso e di qualità in forza al Lione. Rimangono molti dubbi sulla buona riuscita della trattativa considerando come il costo del cartellino dell’attaccante argentino si aggiri intorno ai 15 milioni di euro, cifra inavvicinabile per la nuova politica monetaria nerazzurra. A questo punto rispunta fuori il nome di Abel Hernandez del Palermo, su cui avrebbe posto già tempo fa il suo veto negativo il presidente rosanero Maurizio Zamparini, dichiarandolo incedibile. Forse l’inserimento di qualche contropartita tecnica adeguata potrebbe dar vacillare le idee decise di Zamparini, convincendolo a rinunciare al suo gioiello migliore dopo Cavani e Pastore, anch’essi dichiarati incedibili all’epoca. La storia si potrebbe ripetere?

    Rimangono ancora pochi giorni per capire quale sia il volto di questo mister X per l’attacco. Gira e rigira vuoi vedere che il vice Milito potrebbe essere già in rosa, con Palacio che risponderebbe precisamente all’identikit del calciatore richiesto da Stramaccioni? Dopotutto inserendo in pianta stabile Coutinho o Cassano vicino a Sneijder, sarebbero proprio Palacio e Milito a darsi il turn over per l’unico posto libero da prima punta.

  • E’ Abel Hernandez del Palermo l’idea low cost per l’attacco dell’Inter

    E’ Abel Hernandez del Palermo l’idea low cost per l’attacco dell’Inter

    Abel Hernandez, attaccante uruguaiano classe 1990 in forza al Palermo dal gennaio 2009. E’ lui l’ultima idea dell’Inter per il ruolo di vice Milito dopo aver visto sfumare l’obiettivo Mattia Destro, ad un passo dalla Roma. Troppo costoso il bomber di Ascoli Piceno soprattutto in questo momento particolare a livello economico ma anche considerando il fatto che spendere 15 milioni per un vice Milito sarebbe stato l’ennesimo errore, dopo il primo ovvero aver perso tutto il cartellino di Destro l’anno scorso. Per un Destro che va, c’è un mancino che potrebbe arrivare. La Joya, così viene soprannominato il talento del Palermo, potrebbe rivelarsi un obiettivo importante per i nerazzurri, che sono alla ricerca di un attaccante di valore ed economico vista l’imminente cessione di Pazzini.

    Abel Hernandez © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Ecco Hernandez del Palermo, sembra rispondere perfettamente all’identikit tracciato dai dirigenti della società di Corso Vittorio Emanuele in quanto il suo valore tecnico è indiscusso tant’è che è nel giro della nazionale Uruguaiana da ben 3 anni e farà parte della selezione celeste alle Olimpiadi di Londra 2012. Dopo Matias Silvestre, l’Inter potrebbe continuare a far spesa a Palermo, anche se al momento stiamo parlando di un’idea che potrebbe concretizzarsi non nel breve. La trattativa per il gioiello rosanero potrebbe essere impostata sulla base di uno scambio di prestiti tra Inter e Palermo, con Hernandez a Milano e Samuele Longo in Sicilia.

    Il baby Longo, talento su cui l’Inter del futuro punta molto vedi il riscatto dell’intero cartellino avvenuto poche settimane fa, è molto gradito a Maurizio Zamparini tant’è che il presidente rosanero aveva tentato di inserirlo nella trattativa che ha portato Silvestre alla corte di Andrea Stramaccioni. Un prestito al Palermo sarebbe un ottimo trampolino di lancio per il classe 1992 italiano, soprattutto perchè il nuovo allenatore dei siciliani è Beppe Sannino, uno che con i giovani ci sa fare e l’esplosione di Mattia Destro nell’ultima stagione a Siena è una prova lampante. Lo stesso può esser detto per Abel Hernandez, che nelle sue 3 stagioni e mezzo a Palermo ha già dimostrato le sue qualità nonostante i tanti infortuni che lo hanno attanagliato soprattutto nell’ultima stagione sportiva. All’Inter troverebbe tanti campioni, un allenatore che lo apprezza molto e avrebbe la possibilità di dimostrare di valere un top club italiano.

  • Napoli – Palermo, Lavezzi in panchina, Miccoli da forfait

    Napoli – Palermo, Lavezzi in panchina, Miccoli da forfait

    Da una parte il forte richiamo della Champions, dall’altra la necessità di fare punti per evitare di venire risucchiati in zona retrocessione. Questa è Napoli – Palermo, due squadre che, al contrario di altre, hanno ancora tante motivazioni per raggiungere i propri obiettivi.

    Il Napoli ha dalla sua il vantaggio negli scontri diretti rispetto alle contendenti al terzo posto, in caso di arrivo a pari punti, e anche, forse, il calendario più agevole da qui fino a fine stagione rispetto alle rivali per la Champions. In successione, oltre ai rosanero, gli azzurri dovranno affrontare il Bologna alla penultima e il Siena all’ultima giornata; in più due di queste saranno disputate al San Paolo, dodicesimo uomo in campo per l’undici partenopeo che potrà contare sull’apporto del caloroso tifo dei napoletani per essere trascinati idealmente verso la conquista della qualificazione in Champions League per la seconda volta consecutiva dopo averla centrata anche lo scorso anno. I siciliani, invece, non vincono esattamente da un mese, l’ultima affermazione porta la data del primo aprile in quel di Bologna (1-3); a ciò va aggiunto che nelle ultime 10 giornate la squadra di Mutti ha portato a casa la miseria di 8 punti frutto di 1 vittoria, 5 pareggi e 4 sconfitte. In caso di un nuovo ko stasera le conseguenze potrebbero essere catastrofiche poichè potrebbe farsi incombente lo spettro di una retrocessione neanche lontanamente immaginata ad inizio anno.

    Mazzarri deve ancora sciogliere il dubbio circa l’impiego di Lavezzi dal primo minuto, il Pocho non è ancora al meglio della condizione e potrebbe accomodarsi nuovamente in panchina anche perchè distratto dalle voci di mercato riguardo una sua possibile partenza da Napoli quest’estate. Il tecnico in questo caso confermerà il centrocampo a 5 con Maggio e Zuniga, autore di uno splendido gol alla Roma sabato sera, sulle ali, Inler e Gargano in mezzo con Hamsik che dovrebbe agire in una posizione più arretrata rispetto a quella usuale; in avanti a far coppia con il Matador Cavani dovrebbe esserci Pandev, linea difensiva con Fernandez, in luogo di Campagnaro indisponibile, Cannavaro e Aronica. Assente Dzemaili squalificato dal giudice sportivo.

    Ezequiel Lavezzi © CARLO HERMANN/AFP/Getty Images

    Nel Palermo Mutti è intenzionato a confermare Abel Hernandez in attacco con Ilicic alle sue spalle considerata l’indisponibilità di capitan Miccoli, che in partite come queste sarebbe stato fondamentale. Folto centrocampo con Migliaccio, Barreto e Donati a formare la diga davanti alla difesa, Pisano e Aguirregaray avanzati sulla sulla linea dei centrocampisti e pronti a ricoprire in fase di non possesso palla formando una retroguardia a 5 insieme a Munoz, Silvestre e Labrin che avranno il compito di limitare l’ex di turno Cavani. Tra i pali ci sarà Viviano.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI – PALERMO

    NAPOLI (3-5-2): De Sanctis; Fernandez, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Hamsik, Zuniga; Pandev, Cavani.
    Panchina: Colombo, Grava, Britos, Dossena, Ammendola, Lavezzi, E. Vargas.
    Allenatore: Mazzarri.

    PALERMO (3-5-1-1): Viviano; Munoz, Silvestre, Labrin; E. Pisano, Migliaccio, M. Donati, E. Barreto, Aguirregaray; Ilicic; Hernandez.
    Panchina: Tzorvas, Milanovic, Acquah, Bertolo, Zahavi, Vazquez, Budan.
    Allenatore: Mutti

  • Fiorentina – Palermo 0-0, viola in lotta per non retrocedere

    Fiorentina – Palermo 0-0, viola in lotta per non retrocedere

    Fiorentina Palermo finisce a reti bianche al “Franchi” di Firenze, un pareggio che, in concomitanza della rocambolesca vittoria del Lecce a Catania, riapre la lotta per la zone retrocessione che adesso vede coinvolti anche i viola.

    In occasione del turno infrasettimanale, niente turn over per Delio Rossi che si affida allo zoccolo duro che ha espugnato San Siro per cercare di dare un po’ di continuità a questa disastrata stagione viola mentre, dall’altra parte, Bortolo Mutti manda un po’ a sorpresa in panchina il capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli, schierando a fianco di Abel Hernandez lo sloveno Josip Ilicic.

    La prima mezz’ora di gioco vede i padroni di casa decisi a sbloccare il risultato andandoci anche vicini con il palo colpito da Nastasic e due occasioni pericolosissime di Amauri e Cesare Natali. Stefan Jovetic sembra ispirato ma la classe del montenegrino si accende ad intermittenza ed in quelle poche occasioni, viene sprecata malamente dai propri compagni di squadra. Il Palermo cerca di sfruttare le ripartenze e non dispiace nel finale della prima frazione di gioco rendendosi anche pericoloso sia con Ilicic che con Hernandez che in due occasioni, fa tremare seriamente la curva Fiesole.

    Stefan Jovetic ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    La ripresa si apre con dei ritmi un po’ più bassi rispetto al primo tempo, la Fiorentina inizia a pensare che un punticino non sarebbe poi così male, considerato che il Lecce inizia la ripresa a Catania sotto di un gol e dello stesso avviso sembra essere anche Bortolo Mutti, con la dimostrazione della panchina per tutti i 90’ regalata a Fabrizio Miccoli. Iniziano i cambi per le due squadre ma l’inserimento di Bacinovic e Lazzari non cambiano il ritmo blando del match con L’unico sussulto di una scialba seconda frazione di gioco, rappresentato dalla “furbata” tentata da Amauri che tenta di mascherare con un colpo di testa, una schiacciata con la mano in rete. L’arbitro in un primo tempo concede il gol ma fortunatamente per i rosanero, il guardalinee segnala il fallo con il consequenziale annullamento del gol. Gli ultimi minuti vengono vissuti più con l’orecchio rivolto al Massimino di Catania dove arriva, proprio nei minuti finali, la notizia più brutta per i viola con il vantaggio firmato da David Di Michele allo scadere.

    Adesso si fa molto dura per la compagine guidata da Delio Rossi che non è certamente abituata a lottare per simili piazzamenti e tutti sappiamo come finì un anno fa con la Sampdoria, con il pianto finale di Angelo Palombo. Prestazione così così per il Palermo che si è comportato da vera e propria compagine in lotta per la salvezza e rischiando di capitolare solamente, nella prima metà del primo tempo.

    Tabellino e Pagelle Fiorentina Palermo

    FIORENTINA (3-5-2): Boruc 6; Gamberini 6, Natali 6,5, Nastasic 6,5; De Silvestri 6 (dal 32′ s.t. Cassani s.v.), Behrami 6, Montolivo 5,5, Kharja 6 (dal 23′ s.t. Lazzari 5,5), Pasqual 6; Jovetic 5,5, Amauri 5,5. (Neto, Felipe, Salifu, Cerci, Ljajic). All: Rossi

    PALERMO (3-5-2): Viviano 6; Munoz 6, Mantovani 6,5, Labrin 6,5; Pisano 6, Della Rocca 6, Donati 6,5, Barreto 5,5 (dal 4′ s.t. Bacinovic 6), Bertolo 6; Ilicic 6 (dal 44′ s.t. Vazquez s.v.), Hernandez 6 (dal 30′ s.t. Budan s.v.). (Tzorvas, Kosnic, Zahavi, Miccoli). All: Mutti

  • Fiorentina – Palermo, probabili formazioni. Amauri si, Ilicic no

    Fiorentina – Palermo, probabili formazioni. Amauri si, Ilicic no

    Fiorentina Palermo sarà uno dei match più interessanti del turno infrasettimanale di mercoledì 11 aprile. I viola sono a caccia della seconda vittoria consecutiva dopo l’exploit inatteso a San Siro contro il Milan, mentre i rosanero devono cercare di racimolare quei punti necessari per raggiungere la salvezza matematica e dare spazio a quei giovani tanto invocati dal patron Zamparini.

    La vittoria ottenuta a San Siro è stata vero e proprio ossigeno per i viola che hanno potuto calmare per un po’ le critiche di tifoseria ed addetti ai lavori mentre, per quanto riguarda la compagine di Bortolo Mutti, si deve assolutamente raggiungere quanto prima la quota salvezza, che con la vittoria del Lecce contro la Roma dell’ultimo turno, si è alzata non consentendo ancora di chiudere il campionato in tranquillità.

    Delio Rossi non ha sciolto ancora i pochi dubbi dell’undici iniziale viola ma si dovrebbe andare verso una riconferma in blocco della squadra che ha espugnato San Siro con l’italo – brasiliano Amauri da titolare e con Adem Ljajic in panchina. In mediana possibile opportunità dal primo minuto per Lazzari con il ballottaggio per l’ultimo posto fra Berhami ed Olivera con lo svizzero favorito. Bortolo Mutti recupererà Mantovani, Donati ed Hernandez, tutti assenti contro la Juve per squalifica con lo sloveno Josip Ilicic che si dovrà accomodare in panchina dopo la scialba – e per certi versi irritante prestazione – fornita al Barbera contro i bianconeri di Conte. In difesa sono ancora assenti sia Matias Silvestre che Federico Balzaretti e quindi, altra opportunità da titolare per il giovane Labrin che non ha certamente sfigurato nelle precedenti uscite.

    Amauri ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Probabili formazioni Fiorentina Palermo

    Fiorentina (3-5-2) – Boruc; Gamberini Natali Nastasic; De Silvestri Behrami Montolivo Lazzari Pasqual; Jovetic Amauri. A disposizione: Neto, Felipe, Olivera, Kharja, Vargas, Marchionni, Ljajic. Allenatore: Rossi

    Palermo (3-5-2) – Viviano; Munoz Mantovani Labrin; Pisano Migliaccio Donati Barreto Acquah; Miccoli Hernandez. A disposizione: Tzorvas, Milanovic, Della Rocca, Bertolo, Vazquez, Ilicic, Budan. Allenatore: Mutti.

  • Bologna Palermo 1-3, prima gioia esterna per i rosanero

    Bologna Palermo 1-3, prima gioia esterna per i rosanero

    Bologna Palermo 1-3, prima vittoria esterna per il Palermo di Bortolo Mutti che al Dall’Ara supera un Bologna svagato e sprecone per tre reti a uno in rimonta dopo il vantaggio iniziale rossoblù con i gol firmati tutti nella ripresa.

    Bortolo Mutti deve rinunciare sia a Balzaretti che a Fabrizio Miccoli, due assenze pesantissime, soprattutto quella del capitano salentino costretto a stare vicino alla moglie per un problema familiare. Stefano Pioli sceglie alla fine di affidarsi a capitan Di Vaio davanti, con il duo Ramirez – Diamanti a supporto.

    I primi 45’ sono soporiferi con le due squadre che sembrano non volersi fare del male reciproco e con il gioco che si sviluppa, in maniera sterile, a centrocampo. L’unica emozione del primo tempo è rappresentata da un incursione di Josip Ilicic che spara un sinistro a giro di poco alto a Gillet battuto. Il Bologna si dimostra una squadra con un organizzazione di gioco migliore ma la sua fantasia, rappresentata da Ramirez e Diamantiviene tenuta a bada dal pressing asfissiante dei rosanero che riescono a chiudere il primo tempo a reti bianche.

    Abel Hernandez ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Di tutt’altro tenore agonistico ed emozionale risulta essere la ripresa che viene accesa dopo pochi minuti da un occasionissima di Marco Di Vaio che viene anticipato all’ultimo momento da Viviano miracoloso che evita così, il vantaggio dei padroni di casa. Un vantaggio che è comunque è nell’aria e viene firmato, dopo pochi minuti dalla sua entrata in campo, dal danese Rosensen che lascia partire un destro al fulmicotone che batte un Viviano impotente. Il gol sveglia improvvisamente la partita con il Palermo che reagisce in maniera assolutamente inaspettata costringendo i rossoblù a difendersi tutti nella propria meta campo. Una punizione velenosa di Donati viene solamente sfiorata da Budan con Gillet che può solo raccogliere la palla in fondo alla rete per il pareggio momentaneo dei rosanero. Ilicic sfodera tutta la sua classe ed Hernandez non fa rimpiangere l’assenza di Miccoli, l’uruguaiano servito da Donati porta avanti gli ospiti e sul finire di gara, nonostante la superiorità numerica causata dall’espulsione di Mantovani, è Morleo che toglie ad Ilicic la gioia del gol, firmando l’autorete che chiude la partita sul 3-1 finale.

    Bologna Palermo 1-3, Tabellino e Pagelle

    BOLOGNA:  Gillet 6,5; Sorensen 6,5, Portanova 5,5, Cherubin 5; Pulzetti 5,5 (37’st Gimenez 6), Taider 5,5, Krhin 5,5 (45’pt Kone 5), Morleo 5; Diamanti 5,5, Ramirez 5; Di Vaio 5,5 (28’st Acquafresca 5). (Agliardi, Crespo, Loria, Rubin). All.: Pioli

    PALERMO:  Viviano 7; Labrin 6, Munoz 6,5, Mantovani 5,5; Pisano s.v. (23’pt Milanovic 6,5), Migliaccio 5,5 (16’st Budan 6,5), Donati 7, Barreto 6, Aguirregaray 6 (1’st Della Rocca 6,5); Ilicic 7; Hernandez 7. (Tzorvas, Acquah, Vazquez, Zahavi). All.: Mutti

    Ammoniti: Barreto (P), Donati (P), Labrin (P), Hernandez (P), Taider (B)

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  • Palermo-Lecce 2-0, le pagelle. Hernandez straripante

    Palermo-Lecce 2-0, le pagelle. Hernandez straripante

    Vittoria del Palermo su un Lecce che non ha certamente sfigurato ma che non ha potuto nulla, rispetto al miglior tasso tecnico dei rosanero che decidono la partita con Pinilla ed Hernandez migliore in campo per i rosanero.

    Abel Hernandez festeggia il gol contro il Lecce | ©Getty Images
    Palermo Hernandez: 7 migliore in campo l’uruguaiano, si procura il rigore e chiude la partita iniziando a non far rimpiangere la partenza di Cavani di cui è il suo naturale sostituto. Migliaggio: 6,5 perfetto sia da difensore che da centrocampista, chiusure puntuali denotando anche qualche spunto in attacco. Lecce Cuadrado: 6,5 il migliore del Lecce devastante in velocità, pecca in fase realizzativa. Corvia 5 l’ex primavera della Roma si divora il pareggio da due passi nel primo tempo e nella ripresa è un fantasma, venendo giustamente sostituito da Di Francesco. Le pagelle Palermo: (4-3-1-2) Tzorvas 5,5, Pisano 6,5, Silvestre 6,5, Cetto 6, Balzaretti 6, Migliaccio 6,5, Acquah 6,5 (70’ Bacimovic 6,5), Barreto 6, Ilicic 6 (65’ Miccoli 6), Pinilla 6 (46’ Zahavi 6,5), Abel Hernandez 7. A disp. Benussi, Mantovani, Aguirregaray, Bacimovic, Bertolo, Zahavi, Miccoli. Lecce (4-3-1-2): Benassi 6, Oddo 6, Carrozzieri 6, Tomovic 5,5, Mesbah 5, Piatti 5,5, Obodo 6 (65’ Oliveria 5,5), Giacomazzi 5,5, Grossmuller 5,5 (85’ Bertolacci s.v.), Corvia 5 (64’ Muriel 5), Cuadrado 6,5 . A disp. Gabrieli, Esposito, Giandonato, Oliveira, Muriel, Bertolacci, Strasser.

  • “Barbera” inespugnabile, Palermo – Lecce 2-0

    “Barbera” inespugnabile, Palermo – Lecce 2-0

    Un buon Palermo batte il Lecce per due reti a zero grazie al rigore realizzato da Pinilla nel primo tempo, ed al raddoppio di Abel Hernandez nella ripresa. Mangia schiera a sorpresa, ma forse neanche troppa, Pinilla al posto di Miccoli che risente sia per un fastidio al polpaccio che dal punto di visto emotivo troppo la partita contro la sua squadra del cuore. Di Francesco preferisce Cuadrado a Pasquato per affiancare l’unica punta, Corvia.

    Abel Hernandez ©Maurizio Lagana/Getty Images
    I primi minuti sono a ritmo molto basso ma è il Palermo che ha il comando del gioco, con il Lecce che agisce soprattutto in contropiede approfittando della velocità di Cuadrado. Il primo pericolo è targato rosanero con Balzaretti che spara da fuori area centrando Tomovic, ma il lecce non sta a guardare con Corvia che da fuori area impegna Tzorvas in calcio d’angolo. Ilicic è in palla ed è Hernandez che ne approfitta, l’uruguaiano viene lanciato in velocità, entra in area con Mesbah che lo stende procurano un rigore netto, Pinilla dal dischetto non sbaglia regalando il vantaggio ai rosanero ma subito dopo Corvia si mangia il pareggio non approfittando di una papera di torva che respinge goffamente un tiro di Obodo. Tuttavia è l’unico pericolo vero portato dal Lecce con il Palermo che legittima il vantaggio, prima con Hernandez da fuori area e poi con Acquah che colpisce da due passi a botta sicura colpendo Oddo che salva Benussi dal secondo gol. La ripresa si apre con la novità di Zahavi al posto di Pinilla infortunatosi alla fine del primo tempo con il Lecce che dimostra di essere più aggressivo soprattutto con Cuadrado che impegna la difesa rosanero in più occasioni. Mangia sente il pericolo ed inserisce Miccoli e Bacimovic, con lo sloveno che propizia il secondo gol del Palermo recuperando un bel pallone a centrocampo servendo Hernandez che chiude il triangolo con Zahavi chiudendo la partita. Il Lecce si sbilancia ma è Miccoli che si divora il terzo gol spedendo a lato da ottima posizione.

  • Mangia batte Sannino, Palermo-Siena 2-0

    Mangia batte Sannino, Palermo-Siena 2-0

    Il Palermo in versione casalinga continua a regalare gol ed emozioni a suoi tifosi. Devis Mangia batte Giuseppe Sannino nel match tra ex mister del Varese confermando la legge del Barbera dove i rosanero giocano da grande squadra non avendo nessun timore trascinato dal caloroso pubblico. Rispetto alle indicazioni della vigilia Mangia butta subito nella mischia Ilicic a centrocampo riportando in panchina Zahavi e affidandosi ancora una volta a Migliaccio in difesa e a Della Rocca e Barreto in mediana. Nessuna novità nel Siena con Sannino che ripropone in blocco l’undici vittorioso domenica scorsa contro il Lecce.

    Hernandez ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    La partita, nonostante le premesse, stenta però a decollare con le squadre contratte e abbottonate e gli attacchi ben imbrigliati dalle difese. Il Palermo passa alla prima occasione, con il solito Miccoli che pesca il terzo tempo di Migliaccio in area di rigore per il suo primo gol stagionale. Sulle ali dell’entusiamo i padroni di casa iniziano a macinare gioco andando vicini al raddoppio con Miccoli, il Siena si affida esclusivamente alle invenzioni dell’ex Brienza risultando troppo molle in attacco. Nella ripresa Mangia è costretto a rinunciare a Miccoli per problemi muscolari e inserisce l’israeliano Zahavi a sostegno dell’unica punta Hernandez con il ritorno al modulo caro a Delio Rossi con due trequartisti alle spalle della punta. Il Siena risponde con Reginaldo per Calaiò e poco dopo con Gonzalez per Mannini. I cambi però non sortiscono l’effetto sperato e i rosanero coprono bene cercando poi di pungere in contropiede. Al 10′ un ingenuo fallo di mani di Federico Balzaretti costringe il Palermo in dieci con Mangia costretto all’inserimento di Mantovani al posto di Bertolo. Nonostante l’uomo in meno il Siena si limita a qualche pericolo su palla inattiva mentre il Palermo punge in contropiede con Hernandez e Zahavi, che spreca un gran gol. In pieno recupero l’uruguiano chiude la partita su un generoso calcio di rigore concesso per un fallo di Rossettini, espulso, su Zahavi.

  • Palermo-Cagliari 3-2. Gol e spettacolo al Barbera

    Palermo-Cagliari 3-2. Gol e spettacolo al Barbera

    Partita assolutamente spettacolare e divertente tra Palermo e Cagliari, con i rosanero che praticamente dominano in lungo e in largo per tutto il primo tempo, soffrono nel secondo, arrivando nonostante tutto a portarsi in vantaggio per 3-0 per poi farsi incredibilmente rimontare fino al 3-2 finale. Giudizio finale? Grandissima prova di Miccoli e di Zahavi, assolutamente da rivedere la fase difensiva, ma Mangia ha mostrato di essere all’altezza della situazione. Mentre, il Cagliari si lecca le ferite, con la prima sconfitta stagionale regalando un intero primo tempo agli avversari.

    © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Novità nella formazione per Mangia che un pò a sorpresa lascia in panchina Ilicic e inserisce Bertolo, cercando di ripetere tatticamente la stessa partita contro l’Inter con un pressing altissimo in grado di fermare il gioco del Cagliari. Tutto confermato invece per Ficcadenti che lancia dal primo minuto la coppia d’attacco tutta verdeoro Thiago Ribeiro- Nenè, lasciando in panchina Larrivey. PRIMO TEMPO – Partita che nemmeno ha il tempo di iniziare che in 24 secondi Zahavi, il nuovo gioiellino lanciato da Mangia, fa impazzire i suoi tifosi insaccando il pallone alle spalle di Agazzi! Gol bellissimo con il giocatore israeliano che fa partire un destro violentissimo da fuori area davvero imprendibile per il portiere dei rossoblu. Palermo 1 Cagliari 0. Continua  il momento buono del Palermo che nei minuti a seguire si vede annullare il gol del 2-0 realizzato da Migliaccio su cross da punizione di Miccoli per presunta posizione di fuorigioco. Applausi a scena aperta del pubblico per un Palermo che sembra essere davvero padrone del campo, con un Cagliari fin troppo timido. Primo segnale di riscossa per il Cagliari con il solito Conti, al 13’ che dal limite dell’area fa partire un gran tiro di poco a lato. Il Palermo non perdona e al 15’ Miccoli serve un solissimo Bertolo in area, con l’argentino che ha il tempo di stoppare, girarsi e bucare Agazzi con un tiro di potenza all’angolo. Merito anche a Balzaretti che praticamente fa fuori mezza difesa prima che la palla arrivi sui piedi di Miccoli. Difesa cagliaritana messa malissimo e assolutamente inguardabile. Sbaglia un gol impossibile Miccoli al 32’ dopo un’incomprensione tra Pisano e Astori, il talento salentino si trova praticamente da solo davanti ad Agazzi, calcia cercando l’angolo basso sul secondo palo ma incredibilmente il pallone va fuori. Arriva al 37’ il risveglio dei rossoblu con Nenè che serve un cross splendido per Thiago Ribeiro che in spaccata al volo sfiora solamente il pallone mancando il tap-in vincente. Doppio fischio e squadre a riposo con un Palermo davvero devastante e troppo sprecone sotto porta. SECONDO TEMPO –  Squadre che tornano in campo nella ripresa con le stesse formazioni e un Cagliari che deve trovare il guizzo vincente di uno dei suoi uomini per rimettere la partita sui giusti binari. Ed è proprio al 6’ che Agostini serve un cross perfetto per la testa di Nenè: il brasiliano colpisce benissimo e si vede negare il gol solo da una strepitosa parata del greco Tzorvas. Il Cagliari ci crede e inizia a giocare avvicinandosi pericolosamente all’area rosanera, con la successiva girata di Conti in area che non trova lo specchio della porta di poco. Mentre nel primo tempo la manovra offensiva rosanero era fluida e velocissima, nel secondo tempo gli uomini di Mangia hanno molta più difficoltà a trovare gli spazi per far male. Viceversa è il Cagliari a fare la partita con le accelerazioni di Cossu e i movimenti delle punte che mancavano nella prima frazione di gioco. Assolutamente calato il pressing del Palermo che non avrebbe potuto continuare a tenere quel ritmo di gioco per tutti i 90 minuti. Quanto è strano il calcio: il Palermo si riaffaccia davanti alla mezz’ora nel momento migliore del Cagliari, con il capitano Miccoli che da posizione impossibile calcia una punizione a giro sul primo palo difeso da Agazzi, e trova il portiere rossoblu posizionato male che si fa beffare dal “Romario del Salento”. Palermo 3 Cagliari 0. L’ultimo uomo a mollare nelle file del Cagliari è  il capitano Daniele Conti che al 39’ realizza la rete della bandiera su punizione! Il numero 5 dei rossoblu approfitta di una barriera messa malissimo e buca il portiere greco Tzorvas portando i suoi sul 3-1. Incredibile al 46’ è Nainggolan ad accorciare ulteriormente le distanze mettendo il pallone in rete dopo una bellissima percussione centrale, con una difesa rosanero che si apre come il burro evidenziando lacune difensive davvero imbarazzanti. Partita di nuovo in bilico ma il triplice fischio decreta la vittoria dell Palermo che vince una partita che di certo non si potrà dire non abbia regalato spettacolo ed emozioni. Zamparini sarà felice!