Il primo trofeo stagionale se lo aggiudica la Juventus che battendo per 4-2 il Napoli vince la Supercoppa Italiana per la quinta volta nella sua storia. La gara ha lasciato non poche polemiche per alcuni episodi recriminati dagli azzurri tanto da indurre la società partenopea a disertare la cerimonia ufficiale di premiazione, uscendone non con una bella figura a livello internazionale.
Pechino. In uno stadio gremito di tifosi cinesi bianconeri ma con una buona rappresentanza di sostenitori del Napoli, prende ufficialmente il via la stagione 2012/2013 con la squadra Campione D’Italia che affronta i vincitori dell’ultima Coppa Italia in una gara che già alla vigilia ha tutte le premesse di una vera battaglia.
Per i bianconeri è la prima gara ufficiale senza l’allenatore Conte, sostituito in panchina da Carrera. Solito 3-5-2 con Bonucci centrale di difesa. In attacco Giovinco Matri.
Mazzarri, che nelle ore che precedevano l’incontro si professava l’inventore della difesa a 3, schiera sulla carta un’insolito 3-5-1-1 che sul campo però somiglia molto ad un 4-5-1 con Cavani spesso trasformato nel ruolo di terzino.
Partono subito bene i campioni d’Italia che già al 30′ registrano il 61% di possesso palla ai danni degli avversari. Tuttavia al 27′ è il Napoli ad andare a segno sfruttando il primo svarione difensivo: Cavani tutto solo davanti a Buffon insacca al secondo tentativo vanificando il miracolo del portierone azzurro. La Juve subisce il colpo del vantaggio e qualche minuto più tardi rischia il colpo del ko con Pandev prima ed Hamsik dopo, risultato salvato dall’estremo difensore bianconero.
Al 37′ i bianconeri provano a rialzare la testa e ci riescono con un bel tiro al volo di Asamoah che dal limite dell’area supera De Sanctis. 1-1 e partita che si fa sempre più bella e maschia. Il pareggio però è solo momentaneo perchè al 41′, dopo un imbarazzante svarione di Bonucci, Pandev punisce Buffon infilando il 2-1.
Nella ripresa la Juve prova a cambiare ritmo sostituendo uno spento Matri con Vucinic. E proprio il montenegrino cambia le sorti dell’incontro già al 49’quando scaglia un tiro potente che De Sanctis devia sulla traversa. E’ ancora De Sancits ad esaltarsi al 53′ vanificando una bella punizione di Pirlo.
Vucinic torna nuovamente protagonista tra i bianconeri: prima è Cannavaro a salvare miracolosamente su un tiro del montenegrino, poi al 72′ si procura il calcio di rigore anticipando in area l’intervento di Fernandez. Vidal trasforma dagli undici metri il 2-2 che manda su tutte le furie la panchina azzurra e i suoi uomini in campo. E’ solo il preludio di ciò che accadrà solo qualche minuto più tardi, esattamente all’85’ quando Pandev viene espulso da Mazzoleni su suggerimento del guardalinee che avrebbe sentito qualche parola di troppo del macedone. Il Napoli resta in 10 poco prima del fischio finale, ma allo scadere del 3′ di recupero c’è spazio anche per il rosso di Zuniga per un fallo su Giovinco: il Napoli resta in 9 uomini per la furia di Mazzarri che, per le proteste, viene invitato dal direttore di gara a dirigersi negli spogliatoi.
Si va ai supplementari con la Juve che in netta superiorità numerica infligge il colpo del 3-2 su un cross di Pirlo deviato in porta da Maggio e poi il definitivo 4-2 di Vucinic involato a rete da Asamoah, quest’ultimo tra gli uomini più in forma nelle fila bianconere.
La Juventus si aggiudica il trofeo, il Napoli non ci sta e decide di disertare la premiazione ufficiale per protesta.