Suicidio azzurro, l’Italia perde Europeo e Olimpiadi in Bielorussia

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Poteva e doveva esser solo una formalità, invece, un avvio di gara scellerato e condito da marchiani errori della retroguardia azzurra hanno permesso alla modesta Bielorussia di qualificarsi per il prossimo Mondiale Under in programma il prossimo anno, lasciando ancora una volta nello sconforto il calcio italico.

Dopo le delusioni dell’Under 20 in Egitto e sopratutto della Nazionale maggiore in Sudafrica molti speravano nella consacrazione di Ranocchia e compagni per il rilancio del calcio azzurro sopratutto in ottica dell’esigente ricambio generazionale di cui la prima squadra ha notevolmente bisogno.

Analizzando la gara, le imputazioni da fare a Casiraghi sono davvero poche, ma torna alla luce le assurde ammonizioni prese nel finale della gara di andata sul due a zero da Schelotto e De Silvestri, due degli elementi più esperti in organico.

La partita è stata ancora una volta la sopravvalutazione dei nostri giocatori ma anche la mancanza di coraggio delle società per far crescere questi ragazzi e abituarli a partite da dentro fuori. Con Mustacchio fuori partita, Destro evanescente e Okaka sempre troppo precipitoso a portare avanti la truppa azzurra ci ha pensato l’immenso Fabbrini, l’unico elemento lucido e in grado di metter in pericolo i bielorussi.

L’Italia avrà anche da recriminare per la mancata espulsione di capitan Sivakov autore di numerosi falli pericolosi ma graziato dall’arbitro turco, per la mancata concessione di un calcio di rigore per l’atterramento di Fabbrini e per la traversa di Okaka, ma gli azzurrini dovranno recriminare sopratutto contro se stessi per l’approccio alla gara.

Passeranno ancora altre due stagioni ma questa volta si spera che la fase finale venga preparata per tempo e con gli uomini giusti.

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