Stati Uniti a valanga sull’Angola

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Un vero e proprio massacro quello che gli Stati Uniti hanno messo in scena negli ottavi di finale dei Mondiali di basket di Turchia 2010 contro la malcapitata Angola.
Africani letteralmente stritolati ed il punteggio parla chiaro: 121-66, angolani quasi doppiati da una formazione concentrata fino agli ultimi secondi che ha dato il meglio di sè soprattutto dalla lunga distanza.
Ovviamente l’impegno non era dei più proibitivi, ma non è mai facile arrivare a punteggi così alti ed a scarti così elevati!
Gli “States” nei quarti affronteranno la vincente del confronto tra Russia e Nuova Zelanda in programma questa sera.
Miglior marcatore dell’incontro il playmaker Chauncey Billups con 19 punti seguito a ruota da un terzetto a quota 17 ovvero Eric Gordon, Rudy Gay e Kevin Durant, la superstar della squadra.
La prima volta che gli Stati Uniti hanno battuto l’Angola, nel debutto del vero Dream Team a Barcellona 1992, finì 116-48, con Charles Barkley che diede una gomitata al povero Coimbra spiegando poi ai microfoni che quella era la dura legge del ghetto.

La partita è stata senza storia sin dagli inizi con un parziale di 10-0 che ha portato il punteggio subito sul 22-7 per poi rotolare fino al +20 del decimo minuto. Nel secondo quarto gli angolani, privi del loro miglior realizzatore Cipriano, infortunato, hanno giocato anche bene mostrando le ottime doti di un isolato Joaquim Gomes, ma senza poter nulla contro le qualità atletiche e tecniche degli americani. L’Angola, che nonostante tutto può contare su un’ottima scuola di pallacanestro, (ha vinto 10 degli ultimi 11 campionati africani), davanti trova una squadra senza pietà che gioca con intensità in ogni angolo del campo e fino all’ultimo secondo di ogni possesso offensivo e difensivo. Per gli “States” la cosa più interessante da verificare, (ammesso che sia possibile in partite così facili), era se in vista delle partite importanti, Chauncey Billups, finora al 20% da tre punti, avrebbe dato qualche risposta alla crescita esponenziale di Eric Gordon che ambiva al suo posto. La risposta c’è stata, la guardia dei Nuggets ha segnato più triple con gli angolani, (con un ottimo 5/7), che nelle 5 gare precedenti (4/19). Gordon ha risposto con 5/6, arrivando a 16/30 complessivo, e adesso è Derrick Rose, che da fuori non tira quasi mai, a far meditare “Coach K”, convinto che per battere le squadre europee siano necessari grandi tiratori.
Il secondo tempo è accademia con largo spazio alle riserve e Angola sbriciolata nell’ultimo quarto dove segna solo 10 punti.
Ora resta da vedere chi sarà l’avversario dei quarti di finale per la formazione americana.

STATI UNITI-ANGOLA 121-66

USA: C. BILLUPS (19 pts), L. ODOM (8 rbs), D. ROSE (6 ast)
Angola: J. GOMES (21 pts), F. AMBROSIO (7 rbs), C. MORAIS (4 ast)

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