Tennis

Stangata Sinner, ci risiamo: ora è caos totale

L’effetto domino generato dalla squalifica di Jannik Sinner non accenna a fermarsi. Il numero uno del mondo è ancora fermo ai box fino al 4 maggio dopo aver patteggiato con la WADA per una positività al Clostebol.

Dalla PTPA, il sindacato fondato da Novak Djokovic, è partita un’azione legale con un riferimento diretto alla vicenda dell’altoatesino, inserito tra i casi che “dimostrerebbero l’opacità del sistema”. Ma se a colpire è il coinvolgimento istituzionale, fa ancora più rumore il clima che si è creato intorno a Sinner nel circuito. Non ci solo gli attacchi mediatici, le critiche di stampa e addetti ai lavori, ma anche sguardi storti da parte di colleghi e presunti amici (o nemici nel caso di Kyrgios), alcuni dei quali hanno espresso posizioni ambigue, chiedendo a gran voce più trasparenza nel tennis, proprio a partire dai casi recenti di doping.

Frasi lasciate cadere nel vuoto da Sinner, ma che puntano dritte nella direzione dell’azzurro, spesso senza neanche nominarlo apertamente. E pensare che Sinner è un ragazzo educato, umile, sempre misurato nelle parole e rispettoso degli altri. Ma forse proprio questa compostezza ha dato fastidio a qualcuno. Non è un mistero che, già nel recente passato, un grande ex lo avesse sbeffeggiato pubblicamente dopo un’intervista concessa a Eurosport. Ora che la pressione si è fatta insostenibile, la speranza è che a parlare, presto, torni il campo.

Caso Sinner, Wawrinka torna alla carica

Tra le voci critiche che hanno circondato Jannik Sinner nelle ultime settimane, spicca anche quella di Stan Wawrinka. Lo svizzero, mai timido nel dire la sua, ha commentato la situazione con parole molto chiare al Corriere dello Sport, che lasciano poco spazio all’interpretazione: “Se guardiamo l’ultimo anno, due numeri 1 sono risultati positivi. E noi giocatori l’abbiamo saputo soltanto diversi mesi dopo. Quello che chiediamo è trasparenza totale”. Un messaggio rivolto più al sistema che al diretto interessato, ma che inevitabilmente finisce per toccare anche Sinner, primo nella classifica mondiale e coinvolto in una vicenda di doping chiusa con un patteggiamento.

Caso Sinner, Wawrinka torna alla carica – Ilpallonaro.com (screen Youtube)

Wawrinka ha aggiunto: «Non vogliamo veder fuori dal nostro sport nessuno, figuriamoci il numero 1 al mondo. Vogliamo solo trasparenza», quasi a voler spegnere le polemiche, ma l’impressione è che tra le righe ci sia un giudizio sospeso. Già in passato, dopo una video intervista di Sinner a EurosportWawrinka aveva ironizzato pubblicamente con un tweet pungente, lasciando intendere un certo fastidio verso l’atteggiamento dell’azzurro e beccandosi le ire dei tifosi italiani nei commenti. Che si tratti di competizione, visione diversa del tennis o qualcosa di più personale, è chiaro che la vicenda ha riaperto tensioni mai del tutto sopite.

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Patrizio Trecca