La decisione del giudice sportivo Giampaolo Tosel di squalificare Eziquiel Lavezzi e Aleandro Rosi avvalendosi dell’ausilio delle immagini della prova tv viene visto nell’ambiente partenopeo come un tentativo dei poteri forti di tarpare le ali al Napoli lanciatissimo verso lo scudetto.
Pur stigmatizzando il gesto del Pocho la squalifica viene vista come un abuso di potere visto che le immagini non confermano lo sputo e l’arbitro Bergonzi ammonendo i due litiganti prendendo un provvedimento in campo verso i giocatori rendendo inammisibile l’utilizzo della prova tv.
I tifosi intanto si stanno organizzando per una doppia “panolada” per manifestare il proprio disappunto e sulla rete è iniziato il tam tam organizzativo per arrivare preparati al doppio impegno casalingo contro il Villareal giovedi in Europa League e la domenica successiva in campionato.
La società ha comunque impugnato la decisioni del giudice sportivo facendo subito ricorso sperando, cosi come avvenne per Zalayeta di ottenere la sospensione della squalifica.
è ovvio che una simile decisione tra l’altro del tutto sproporzionata tra chi ha offeso e chi ha reagito lascia adito a pensare che sia frutto di volontà di palazzo. Stà ai giudici avere un comportamento equo ma principalmente di buona fede che leda i diritto di una società che indelebilmente dopo anni di sacrifici, ha ridato al pubblico napoletano dignità sportiva. Senza dimenticare l’apporto della tifoseria napoletana all’industria calcio…….. Corre pertanto sempre l’obbligo per tutti di avere Buon senso.