Calcio

Squadra contro allenatore, scoppia il finimondo: Champions a rischio

Nel calcio, la frizione tra allenatori e giocatori può trasformarsi in un’escalation esplosiva, sfociando in veri e propri ammutinamenti. Un termine forte, certo, ma che descrive alla perfezione alcune delle pagine più turbolente della storia recente del pallone.

Non parliamo solo di malumori in spogliatoio o discussioni accese, ma di vere ribellioni collettive, capaci di cambiare il destino di una stagione, o persino di un intero progetto tecnico. L’Italia, da questo punto di vista, ha avuto casi emblematici. Impossibile dimenticare il Napoli del 2019 quando la squadra, dopo un pareggio con il Salisburgo, disertò il ritiro imposto da De Laurentiis, in un episodio che segnò profondamente il rapporto tra squadra e società. Oppure il Pescara del 2018, con Zeman che si rifiutò di presentarsi a una riunione voluta dal presidente, venendo esonerato e citato in tribunale.

Ma anche le Nazionali non sono immuni. La Francia del 2010 si ribellò al ct Domenech, con Anelka cacciato e i compagni che si rifiutarono di allenarsi. L’Argentina di Sampaoli nel 2018 fu di fatto gestita dai senatori dello spogliatoio. E come dimenticare l’Italia di Ventura, incapace di qualificarsi ai Mondiali dopo aver perso completamente la fiducia del gruppo. Ammutinamenti che, nel bene o nel male, lasciano il segno e che spesso preludono a un divorzio inevitabile. Sarà così anche per De Zerbi?

Clamoroso in Ligue 1, ammutinamento al Marisglia

Il caos scoppiato in casa Olympique Marsiglia ha riportato sotto i riflettori il nome di Roberto De Zerbi, protagonista di una clamorosa rottura interna con il suo spogliatoio. Dopo la pesante sconfitta per 3-1 contro il Reims, il tecnico italiano ha deciso di non presentarsi all’allenamento del lunedì, lanciando un messaggio chiaro alla squadra: atteggiamento e rendimento non sono stati all’altezza. Una mossa forte, che ha generato una reazione altrettanto netta: i giocatori si sono rifiutati a loro volta di allenarsi sotto la guida dello staff tecnico. A placare gli animi è dovuto intervenire il direttore sportivo Mehdi Benatia, che ha aperto un canale di dialogo tra le parti.

Clamoroso in Ligue 1, ammutinamento al Marisglia – Ilpallonaro.com (screen Youtube)

Al centro delle tensioni, anche il ritiro forzato imposto alla squadra dopo il ko, che ha fatto infuriare molti elementi del gruppo, privati di momenti personali importanti come la fine del Ramadan. Il risultato? Allenamenti proseguiti con De Zerbi presente sì, ma distaccato, come riportato da L’Équipe, “freddo come una lama”. In conferenza stampa, De Zerbi ha provato a minimizzare: “Sono cose che succedono in tutti i club. Mia madre mi ha chiamato per chiedermi cosa ho combinato, ma io non sono un criminale: sono un allenatore. I giocatori mi amano e voglio il loro bene”. Con una qualificazione Champions in ballo, non è certo la miglior situazione in cui trovarsi per i marsigliesi.

Published by
Patrizio Trecca