Il Pallonaro

Spagna-Italia, molto più di un’amichevole

Spagna-Italia non può essere una semplice amichevole, anche se il calendario ufficiale recita così. La sostanza è ben altra considerando il blasone delle due Nazionali, la vicinanza geografica e spirituale, le individualità in campo. In fondo, si tratta delle due ultime vincitrici del Campionato del Mondo: l’Italia nel 2006, la Spagna nel 2010, oltre che delle finaliste dell’Europeo 2012, anche se – in quell’occasione – gli uomini di Prandelli uscirono dal campo con le “ossa rotte” per la sonora sconfitta per 4-0 rimediata. In vista del Mondiale Brasile 2014, poi, Spagna-Italia è l’ultima occasione per rifinire il gruppo prima di stilare le convocazioni e partire per l’attesissima avventura carioca: ecco perchè il cittì Cesare Prandelli non ha voluto rinunciare agli uomini chiave del gruppo azzurro anche se – come nel caso di Giorgio Chiellini – la condizione fisica non è perfetta dopo tre settimane lontano dal campo. In questi casi, però, può essere importante esserci, anche solo nello spogliatoio, anche solo assistendo dalla panchina o dalla tribuna: è importante cementare il gruppo.

Spagna-Italia, più di un'amichevole | foto da web
Spagna-Italia, più di un’amichevole | foto da web

L’unica assenza di rilievo (tra i “disponibili”), che spicca particolarmente, è quella di Daniele De Rossi: in tal caso, però, la motivazione della non convocazione era già ben nota alla vigilia. Applicazione del codice etico, per il pugno rifilato a Icardi nel corso di Roma-Inter di sabato sera: il commissario tecnico, su questo aspetto, non transige “A Daniele voglio bene come a un figlio, ma non posso accettare simili comportamenti, in Brasile non possiamo permetterci di giocare in 10 se uno non riesce a reggere la tensione”.

I dubbi da sciogliere, sul piano dei nomi, riguardano soprattutto il reparto d’attacco: qui, in apparenza, v’è grande abbondanza ma, in realtà, a Giugno bisognerà fare i conti con le condizioni di forma degli Azzurri: per Spagna-Italia Prandelli dovrà fare a meno di Mario Balotelli (lasciato a casa per il problema alla spalla) e del lungo degente Giuseppe Rossi. Mercoledì sera alle 22, al Vicente Calderon di Madrid, vi potrebbe essere spazio per l’esperienza di Gilardino e, in panchina, Immobile e Destro.

Infine, il futuro del cittì Prandelli, con qualche rivelazione interessante in proposito che potrebbe far trapelare la sua intenzione di proseguire l’avventura con la Nazionale anche dopo i Mondiali 2014. Non c’è alcuna certezza ma pare vi sia “un progetto ampio, condiviso a tutti i livelli” e ciò potrebbe convincere Prandelli a restare in Azzurro con maggiori poteri e un ruolo maggiormente “manageriale”. La scelta da compiere sarà fra la proposta di un biennale (fino agli Europei di Francia 2016) oppure di un quadriennale, fino ai Mondiali di Russia 2018: ci sarà tempo per incontrarsi e valutare, per ora testa al Mondiale ed al match con le Furie Rosse. Spagna-Italia è molto più di un’amichevole.

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