Se Sky ha il tormentone Melioni di Melioni, se l’Inter ha l’inno Amala, se il Napoli può contare su San Gennaro, la Procura della Figc non è da meno. Anche Palazzi infatti conosce alla perfezione il ritornello, che ogni mattina riempie le aule spoglie del palazzo. E’ ormai diventata l’hit parade del tifoso, sopratutto dopo che ci siamo giocati il classico “Po po po po po” con la Spagna qualche settimana fa. Signori e signore ecco a voi il tormentone del calcioscommesse: “tutto a posto”, “sono credibile”. Due semplici frasi, che se sommate sono composte da cinque parole, semplici, efficaci, che arrivano dritte nel cuore della gente. Al nuovo cd in uscita nelle prossime settimane ci saranno anche le voci di Andrea Ranocchia, Leonardo Bonucci e Mimmo Criscito. Per non farci mancare nulla.
Ascoltati oggi dal procuratore federale Palazzi, i tre calciatori di Inter, Juve e Zenit hanno sbrogliato la matassa “interviste post-colloquio” con il classico “tutto a posto”. Mi chiedo e mi domando, è mai possibile che non riescano a dire altro che “tutto a posto”? Anche Cristiano Doni ai suoi tempi, quando usciva dal medesimo palazzo pronunciava tali “verba”, salvo poi non trascorrere un felice natale. Il tempo però gli ha dato ragione, e ora quel “tutto a posto” si è trasformato in una nuova vita a Tenerife, lontano dal carcere, lontano dai riflettori di Palazzi, immerso nel divertimento e baciato dal sole dell’Atlantico.
Tra Ranocchia, Bonucci e Criscito, quello che “rischiava” di più era il difensore dello Zenit, per i suoi trascorsi a Genova, sponda rossoblu, e alcune foto compromettenti che lo ritraevano insieme a persone poco raccomandabili appartenenti al famigerato gruppo degli zingari e l’allegra famiglia degli ultrà di Marassi. Considerata la durata media di ciascun interrogatorio di oggi (inferiore ai 60′ minuti, neanche il tempo per chiedere la sostituzione), verrebbe anche a noi quasi quasi canticchiare il ritornello che nelle ultime settimane va di moda tra gli ombrelloni, da Trieste in giù: “tutto a posto”.