Formazione con il colpo di scena finale per l’Inter che schiera in campo Ranocchia centrale, con un recupero che sa di miracolo dopo l’infortunio al legamento contro il Bayern, con Chivu che torna a sinistra e Zanetti a centrocampo. Per la Sampdoria modulo rivoluzionato con la scelta di una difesa a 4, con Volta al posto di Zauri e Ziegler esterno. Rimane in panchina Biabiany, lasciando il posto a Mannini.
Fase di gioco iniziale con l’Inter che spinge molto sulle fasce sia con Chivu che con Zanetti supportato da Kharja. La difesa doriana è molto compatta e i nerazzurri fanno girare molto velocemente la palla sfruttando il gioco laterale. Al 15’ punizione dal limite dell’area per Sneijder che calcia sopra la barriera a giro, ma trova la risposta di un reattivo Curci. I nerazzurri continuano la manovra offensiva schiacciando la squadra blucerchiata, ma i doriani chiudendosi con ordine non permettono agli uomini di Leo di finalizzare le azioni. Nella prima parte della partita funziona alla perfezione l’atteggiamento tattico della Sampdoria con il centrocampo robusto che riesce a contenere alla perfezione le offensive interiste.
Al 28’ sugli sviluppi di un calcio d’anglo per la Samp Lucchini colpisce di testa e confeziona una doppia occasione per Dessena e Maccarone che ad un metro dalla porta vengono praticamente murati dalla difesa nerazzurra. L’azione continua e Mannini recuperata palla da fuori area fa partite un gran tiro che impegna Julio Cesar. La samp si chiude e riparte velocemente sulle fasce . La difesa interista soffre queste ripartenze e al 39’ Ziegler viene servito in area e solo un salvataggio miracoloso di Ranocchia tiene la partita sul punteggio di 0 a 0.
Al 42’ ancora fortunata la squadra di Leonardo con un azione confezionata dalla ditta Guberti- Poli, con il secondo servito in area, controlla e calcia a botta sicura colpendo il secondo palo con Julio Cesar che può solo guardare.
Stesso copione nella ripresa dove la Samp copre benissimo tutti gli spazi e non permette mai all’Inter di essere pericolosa. Un’Inter lenta in mezzo al campo con una manovra farraginosa e priva di fantasia, che riesce solo a far un possesso palla sterile. Gli attaccanti nerazzurri praticamente sono isolatissimi.
Al 14’ uno due veloce tra Eto’o e Sneijder che libero dalla marcatura fa partire una conclusione che va vicino al palo alla destra di Curci. Occasionissima per la Sampdoria al 16’ su lancio perfetto di Palombo a servire Maccarone praticamente davanti a Julio Cesar. Il numero 1 nerazzurro esce a valanga e compie un intervento che vale un gol. Al 26’ dopo una fase di gioco senza emozioni Pazzini guadagna un calcio di punizione sul limite dell’area. Sneijder su calcio piazzato prende la mira e fa partire un tiro a giro che va sull’angolo opposto del portiere. Curci non ci arriva e l’olandese può esultare per il gol del vantaggio. Ancora Sneijder al 34’ su punizione fa tremare il pubblico doriano colpendo il palo esterno.
Nel finale l’Inter si limita a mantenere il risultato, difendendosi con ordine con l’occasione d’oro che capita al 44’ ad Eto’o che si vede parare un gran tiro da Curci. Forcing nei minuti di recupero per una Samp a trazione anteriore che ci crede e spinge forte sull’acceleratore. Nel finale Eto’o è spietato e infila Curci tornando al gol dopo 4 partite di astinenza. Inter batte Sampdoria 2 a 0 e lancia un messaggio chiaro al Milan e al Napoli: siamo noi la squadra da battere per vincere il titolo!
SAMPDORIA (4-5-1): Curci; Volta, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Mannini, Dessena (31’s.t. Biabiany), Poli (42’ s.t. Macheda), Palombo, Guberti (39’ s.t. Koman); Maccarone.
A disposizione: Da Costa, Martinez, Zauri, Laczko, Koman, Macheda, Biabiany.
All. Di Carlo
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Ranocchia, Chivu; J.Zanetti, Kharja (17’ s.t. Pandev), Stankovic; Sneijder; Pazzini (42’ Mariga), Eto’o.
A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Mariga, Thiago Motta, Obi, Pandev, Coutinho.
All: Leonardo