Doveva essere la gara della svolta sia da una parte che dall’altra, invece il derby toscano Siena Fiorentina, anticipo pomeridiano della prima giornata di Serie A rinviata lo scorso agosto, finisce in parità e a reti inviolate, un punto a testa che serve per smuovere la classifica ma che non fa bene al morale di nessuna della due squadre.
Erano necessari i 3 punti sia per i viola di Delio Rossi, ancora alla ricerca del bandolo della matassa, contestati dopo il pari interno con l’Atalanta di sabato sera, che per i bianconeri di Sannino, reduce da quattro sconfitte nelle ultime quattro uscite di campionato (parentesi a parte la vittoria ai rigori in Coppa Italia contro il Palermo che ha dato la qualificazione ai quarti di finale ai toscani) per terminare il 2011 con un successo e andare in vacanza con un pizzico di tranquillità in più viste le acque agitate in cui navigano le due squadre conseguenza di una classifica difficile dalla quale uscire al più presto.
LA PARTITA – Delio Rossi si presenta senza Gilardino in avanti con Jovetic schierato al centro dell’attacco affidandosi al maggiore dinamismo di Cerci e Vargas sugli esterni; in mediana c’è il rientro di Montolivo, probabile partente a gennaio, con Behrami e Lazzari. Nel Siena coppia d’attacco Calaiò – Destro con l’ex D’Agostino in cabina di regia e Mannini e Brienza a correre sulle corsie laterali.
Nel primo tempo c’è ben poco da raccontare, prevale il tatticismo e l’agonismo dei 22 in campo; per la prima vera occasione da rete bisogna aspettare le mezz’ora quando l’incornata di testa di Calaiò sbatte sulla traversa con Boruc battuto, per la replica della Fiorentina addirittura lo scadere della prima frazione di gioco con Brkic che si supera sulla girata di Jovetic. In mezzo un calcio di rigore reclamato dai padroni di casa per fallo di Behrami su Destro non concesso dal direttore di gara Banti.
Nella ripresa la gara sale d’intensità e finalmente arrivano le occasioni sia da una parte che dall’altra: parte meglio la Fiorentina che va vicina alla rete per due volte con Gamberini sempre su calci da fermo ma l’intervento dell’estremo difensore senese, prima, e quello di Brienza sulla linea, poi, sono provvidenziali.Delio Rossi intuisce che è il momento buono per provare a portare a casa l’intera posta in palio e si gioca la carta Gilardino, entrato in campo al posto di uno spento Cerci, ma nell’ultimo quarto d’ora è il Siena a creare i pericoli maggiori verso la porta di Boruc che si rende decisivo in un paio di occasioni in sequenza su un calcio di punizione di D’Agostino e su un colpo di testa del solito Calaiò ma il risultato non si sblocca e il derby toscano finisce così come non doveva finire, con uno 0-0 che non soddisfa nessuno.