Il nuovo Novara riesce almeno in parte a stravolgere il copione della batteria dei play-off del campionato cadetto. La formazione piemontese ha archiaviato il decimo risultato utile consecutivo, travolgendo peraltro lontano dalle mura amiche il Cittadella con un tennistico 6-2 e si insedia da protagonista nelle zone importanti della graduatoria. Il tecnico Alfredo Aglietti, arrivato sulla panchina novarese lo scorso 17 novembre in luogo di Giacomo Gattuso, ha letteralmente dato nuova linfa ad una squadra apparsa appassita negli stimoli e nelle idee, dopo la fugace apparizione in Serie A della scorsa stagione.
Il risultato tennistico del Tombolato, comunque, non è l’unico punteggio fragoroso della gestione-Aglietti. La squadra novarese, infatti, ha realizzato ben 58 gol e con 48 punti si arrampica al 6° posto in classifica, nonostante quei 5 punti di penalizzazione, ancora oggetto di discussione peraltro negli ambienti federali. Ex-centravanti tra le altre di Pontedera, Reggina, Napoli e Verona, Aglietti ha chiuso la carriera agonistica nel 2003 nella Villacidrese in Serie D in Sardegna ed ha cominciato il suo percorso di allenatore pochi mesi più tardi alla guida della Rondinella per poi proseguire in nuove esperienze con Sestese, Viareggio, Primavera della Sampdoria ed Empoli. Aglietti è riuscito a cementare un gruppo con giovani di assoluto valore ed oggetto di interesse dei grandi club, perfettamente integrati con gli uomini-simbolo della società piemontese, che avevano partecipato alla precedente cavalcata dalla Serie C alla A.
Francesco Bardi, del resto, difende anche i pali della Nazionale Under 21 di Mangia e si presenta come uno dei migliori giovani numeri 1 del calcio italiano. Ma il vero oggetto del desiderio è rappresentato dal lusitano Bruno Fernandes, un centrocampista offensivo classe ’94 per il quale Udinese e Juventus sono già disposte a fare follie. Senza dimenticare il laterale mancino di scuola romanista Alessandro Crescenzi, le cui quotazioni risultano nettamente in ascesa. Ma non è tutto, perché Buzzegoli, Ludi e Rubino, Pesce, il francese Lepillier, lo svizzero Seferovic e l’argentino Pablo Gonzalez sono la vera anima di una squadra a questo punto del campionato capace di autentiche prodezze.
Anche se la vittoria sul campo del Cittadella è stata avvantaggiata da un clamoroso errore dell’arbitro Abbattista di Molfetta, che ha senza dubbio scompaginato gli equilibri in campo. Sull’1-0 per i padroni di casa, al 30’ infatti Abbattista ha espulso il portiere Cordaz per un fallo inesistente su Lepillier, procurando l’espulsione all’estremo difesnore veneto ed un rigore in favore degli ospiti. Il Novara ha cominciato a quel punto la sua goleada tra il nervosismo strisciante tra le file del Cittadella. Un episodio che ha favorito maggiormente l’ascesa inarrestabile in classifica della squadra di Aglietti.