Una nuova polemica sta imperversando negli ultimi giorni sul web. E riguarda migliaia di tifosi, pronti a sobbarcarsi lunghi viaggi per vedere in campo le proprie squadre del cuore nel corso delle prossime giornate. Destinataria di queste critiche la Lega di Serie A, rea di non aver deciso, a tutt’oggi, le date di anticipi e posticipi a partire dalla ventinovesima giornata in poi, quella, tanto per intenderci, del weekend che comprende il 24 e il 25 marzo. Quella di Juventus-Inter, una delle tante partite per le quali i biglietti per lo stadio sono già stati acquistati, così come quelli di aerei o treni oltre che alberghi. Se la gara dovesse essere anticipata rispetto alla data in programma da calendario, ecco che sorgerebbero numerosi problemi per chi ha già in mano il tagliando e deve sobbarcarsi lunghe trasferte, già organizzate e prenotate: bisognerà soggiornare un ulteriore giorno in più e spendere altri soldi per il viaggio d’andata, sempre se ci saranno posti utili.
Il tutto nasce, secondo indiscrezioni, dall’attesa della Lega di Serie A per i match di Champions League ed Europa League che vedono impegnate le formazioni italiane. Si attende di capire quante squadre andranno avanti, ed eventualmente anche quali saranno gli accoppiamenti del turno successivo dopo i sorteggi che verranno effettuati venerdì mattina. Ma in caso di dubbio, perché non anticipare comunque le gare delle squadre in questione in modo da dare la possibilità ai tifosi che devono fare migliaia di chilometri di avere delle certezze, dei punti di riferimento? Anche perché, se si vuole aspettare il risultato delle italiane in Europa, c’è da considerare che poi i quarti di finale si giocheranno a stretto giro di date, dunque c’è il rischio che anticipi e posticipi siano comunicati per appena tre giornate. A rimetterci cosi sono solo i tifosi che per seguire una partita devono fare grossi sacrifici in termini economici, considerando nuove prenotazioni da effettuare e a prezzi più alti, per non dimenticare i giorni di ferie aggiuntivi da prendere a lavoro. Chi paga, insomma, sono sempre i tifosi. Va bene lo spezzatino insomma, ma sarebbe giusto cuocerlo con largo anticipo e non servirlo quasi a freddo!