Dopo la parentesi felice e fin troppo dorata della Nazionale di Antonio Conte, tocca alla Serie A ritornare a riempire le colonne dei giornali e lasciare il buon gusto azzurro per riassaporare le rivalità e l’astio delle rivalità nella nostra massima serie. Il caso Lotito-De Rossi e Oriali-Juve vanno messi momentaneamente in archivio, ma siamo sicuri che verranno ritirati fuori a puntino al momento giusto, così come l’ombra di Balotelli, che non c’è stato ma ritornerà a far discutere appena realizzerà qualche rete con il Liverpool.
La Serie A riprende dunque con pochi spunti per le grandi, se non dovuti agli infortuni post impegni nazionali o guai interni. Quando una big si ritrova qualcosa come dodici o quindici giocatori in giro per il mondo per fare la kermesse con la nazionale riserrare i ranghi non è mai facile, così come assorbire i postumi di viaggi intercontinentali o le tossine dovute a due gare in quarantotto ore. Insomma, il senso del titolo inerente un fosso da superare o scendere nell’abisso è proprio questo, siamo all’inizio è vero, ma la sensazione è che i punti che eventualmente verranno lasciati per strada adesso diventeranno pesanti come macigni più avanti è reale.
La Juventus e la Roma pagano gli impegni nazionali alla pari, forse la Juve cedendo alla sorte Tevez e Vidal ne esce più danneggiata, tuttavia i big match di questa seconda giornata diventano Sampdoria-Torino, Fiorentina-Genoa e Milan-Parma, tre incontri che possono iniziare a dare indicazioni importanti per quella che sarà la fascia medio-alta della classifica.
L’entusiasmo del Milan di Filippo Inzaghi ancora una volta ha l’occasione di approfittare per dare un altro segnale importante per instradare la sua stagione, m dovrà affrontare la voglia di vendetta parmigiana scaldata dalle recenti schermaglie di mercato inerenti lo scambio Biabiany-Zaccardo.
Firenze è un campo storicamente ostico per il Grifone, che però ha una rosa in grado di dare fastidio a chiunque, non sarà facile per gli uomini di Montella avere ragione di una squadra costruita per stupire e guidata da un tecnico ansioso di togliersi tanti sassolini dalle scarpe facendo delle grandi della nostra Serie A le sue vittime più gettonate.
Sampdoria-Torino è una gara dagli alti contenuti campanilistici, la Sampdoria alla prima in casa del presidente Ferrero vorrà far vedere al suo pubblico che la musica è cambiata, che la ventata di novità di “una vita da cinema” porta anche il ruolo di pallina impazzita della Serie A in grado di far sparire punti che sembrano scontati a chiunque, sinceramente passare da Genova indenni tra tutte e due le compagini sarà un’impresa ardua per tutti.
Senza considerare poi quell’Inter-Sassuolo che sulla carta appare scontato, ma che rimette in Serie A quella coppia Zaza-Berardi che fa sognare le due nazionali di Conte e di Di Biagio, Mazzarri è avvertito.
Il salto di questo fosso alla seconda giornata di campionato sembra una tranquilla giornata di inizio campionato, ma potrebbe essere un importante esame da superare che ci potrà dire chi tra le grandi è in grado di sopperire meglio alle fatiche di stagione, a pochi giorni dall’inizio delle coppe europee.