Metti una serata da Recco, o come titolava lo straordinario evento, da ” Reccord “. Un grande momento di sport quello andato in scena ieri sera nella sala Maestrale dei Magazzini del Cotone al Porto Antico. Uno spettacolo pirotecnico tutto a tinte biancocelesti, se si vuole rimanere in tema con l’8 settembre che a Recco significa sagra del fuoco. Una serata un pò diversa, in grande stile, ma senza che il pubblico presente potesse annoiarsi; musica e immagini ad accompagnare i brevi interventi dei tanti campioni che si sono susseguiti sul palco, pallanuotisti di ieri e di oggi, grandi personalità, dello sport ma non solo, per rendere tutto più speciale e celebrare una squadra che in questi anni ha vinto tutto, la mitica Pro Recco, per la quale non ci sono più aggettivi.
” Beautiful day “, si potrebbe condensare nel titolo della canzone degli U2 tutta la storia biancoceleste, stupendo, come il giorno che la formazione ligure vinse il primo scudetto, nel 1959. Immagini in bianco e nero, che fanno rivivere quei momenti, portano alla luce ricordi che anche Eraldo Pizzo, ” Il Caimano ” per tutti, adesso vicepresidente, ricorda con estremo piacere. Erano i primi anni di vittorie di un gruppo giovane ( l’età media era di vent’anni ) e lo stesso allenatore, Piero, fratello di Eraldo, ne aveva solo venticinque, e diede le prime soddisfazioni iniziando ad iscriversi nella storia, con trofei su trofei vinti in pochi anni. Così iniziò il cammino di una squadra speciale, destinata a vincere e a farlo fino ad oggi, perchè possono cambiare i tempi, ma il DNA di una formazione vincente, quello no, non può andare perso.
Pizzo, Barlocco, Castagnola, Merello, Alberani, Ghibellini, solo per citarne alcuni, rappresentano il passato glorioso biancoceleste. La ” creme “, sembra ieri quando le immagini ci riportano al gol che regalò lo scudetto alla Pro nel 1983, quando Franco Lavoratori, altra istituzione di questo sport, sfruttando una ribattuta del portiere avversario, regalò il tricolore ai suoi. Il passato rappresentato da questi ” giovani terribili “, ora con qualche anno in più, ma pur sempre parte della storia di una formazione vincente dagli albori.
Sul palco non ci sono solo i protagonisti della nuova e della vecchia Pro Recco, la Sala Maestrale condensa anche le principali figure istituzionali, da Giovanni Malagò a Paolo Barelli, uno Presidente del Coni, l’altro della FIN, che ricordano come la Pro Recco rappresenti tanto in Italia. ” D’altronde, chi ha fatto e vinto così tanto a livello italiano negli altri sport? Mi chiesero se si poteva paragonare il triplete delle altre squadre che hanno raggiunto tale record – ha affermato Malagò – ma io risposi di no. In Italia la grandissima squadra di pallanuoto è fuori concorso “. Giovanni Toti, Flavio Briatore, ma non solo, parlano di Pro Recco in questa serata meravigliosa, quanti successi, quante gioie regalate dai campioni che si sono succeduti nel corso degli anni; ci sono ” Ea ” Mangiante “, ” Sandrone “Calcaterra, Arnaldo Deserti e Alberto Angelini, tutti loro hanno scritto da protagonisti un pezzo di storia, sono stati compagni in vasca e amici fuori.
Senza gli investimenti fatti negli ultimi anni non si sarebbe vinto però così tanto, per questo il merito va a Gabriele Volpi, presidente onorario, grazie al quale sono ritornate le vittorie, sono arrivati gli scudetti, le Coppe Campioni, da quel momento la Pro Recco ha deciso di non fermarsi più. Dieci scudetti consecutivi, 29 in totale con quello conquistato quest’anno ma la voglia di continuare a vincere. ” Dopo il triplete la missione è vincere sempre ” ha detto il ” re del petrolio “, sul palco insieme al presidente Angelo Barreca.
Che serata piena di emozioni, ospiti a non finire, addirittura la commozione, quella che non ha saputo nascondere chi fino a ieri era in acqua e ora dovrà recitare la parte di nuovo direttore generale di un team fantastico. Maurizio Felugo si è assunto sempre le responsabilità più pesanti. La calottina numero 6, quella con cui ha vinto qualsiasi cosa, con i colori biancocelesti e con quelli azzurri, ma ora che in acqua non c’è più, tiferà per la sua Pro da fuori, con l’amore e la passione che hanno sempre contraddistinto ogni suo gesto e bracciata. ” Maurizio ha gli attributi – ha affermato Martin Castrogiovanni, presente alla serata e grande amico del campione – e a me i giocatori così piacciono un sacco “. Lui con l’altra tifosa e amica, Cristina Chiabotto, presente per l’occasione. Non è da tutti vincere 6 Coppe dei Campioni, o Champions League che dir si voglia, e soprattutto farlo da protagonisti, prendere in mano la squadra nei momenti più difficili, quando la palla inizia a pesare come un macigno. Le immagini parlano da sole e il pluriscudettato non riesce a trattenere un pò di gioia mista alla consapevolezza di aver scritto con la Pro Recco e il Settebello pagine indelebili.
Il passato, il presente e il futuro, tanti campioni stranieri, dai vincitori dell’ultimo Mondiale, serbi, croati, naturalizzati italiani, i più giovani, tutti formeranno la ” corazzata ” da battere per i prossimi anni, perchè la compagine allenata da Amedeo Pomilio resta sempre la favorita, quella destinata a vincere ancora tanto, a farlo in Italia e in giro per il mondo. Il Ct della Nazionale Alessandro Campagna conferma come quella che avrà inizio sarà una stagione dura e faticosa, molti giocatori del Recco compongono il suo Settebello e serviranno la massima intensità e concentrazione per essere al massimo in tutte le competizioni, dall’europeo alla probabile Olimpiade della prossima estate, perchè il pass in quel caso gli azzurri dovranno conquistarlo con le unghie e con i denti. Quanti campioni in una sola serata, così la serata si conclude con la presentazione della rosa 2015 / 2016.
Il ” triplete ” conquistato nella passata stagione dovrà essere una spinta in più per migliorare, se lo augurano tutti, ed è per questo che gli allenamenti sono iniziati, con il primo storico saluto alla gente di Recco, avvenuto a Punta Sant’Anna, che potrà rappresentare un buon viatico per un’altra annata che si preannuncia essere scoppiettante. La regina della pallanuoto, ma anche un orgoglio per lo sport italiano in generale. Una squadra solida come l’ardesia, una formazione stellare a chiudere una serata indimenticabile. Il tutto condensato semplicemente in un nome: Pro Recco.