Dopo la conquista del campionato da parte del Milan, il nostro Giuseppe Gigli analizzò il fattore Ibra snocciolando il filotto di ben otto scudetti vinti dalla svedese da protagonista. Sin dall’Ajax il giovane Ibra dice Gigli ha dimostrato di aver una sorta di fluido magico consentendo a chi lo ingaggiava una sorta di lascia passare per il titolo finale.
Direte sia cabala, casualità, coincidenza. Be forse è vero ma come sappiamo calcio e scaramanzia viaggiano spesso di pari passo e a tal proposito il Milan e Galliani dovrebbero far due conti e capire cosa vorranno per il futuro. I rossoneri sin dal giorno dopo la matematica certezza del 18° titolo non hanno fatto mistero di voler puntare dritti alla Champions League nella prossima stagione.
La missione è off-limits se si pensa al Barcellona attuale, ma come insegnò l’Inter nella scorsa stagione i miracoli sono sempre possibili. Obiettivamente catalani e nerazzurri non hanno niente in comune se non un piccolo particolare, i nerazzurri arrivarono sulla vetta d’Europa nell’anno in cedettero Ibra al Barcellona e il dream team di Guardiola dopo aver fallito con lo svedese ha avuto la rivincita quest’anno dopo esserne disfatta.