Ci eravamo illusi che le cose potessero essere cambiate, ma dopo solo un GP di tregua, quello di Corea, ecco che sul nuovissimo GP d’India la strana coppia Hamilton-Massa ne combina un’altra delle sue. Come un pò troppe volte sta succedendo quest’anno, i due animano i Gran Premi a suon di “scazzottate” che in questo momento, per varie vicissitudini, non fanno bene nè al morale dell’uno, nè a quello dell’altro. E mentre loro sembrano impegnarsi nel centrarsi in ogni gara, pare quasi lo facciano apposta, i rispettivi compagni di team Button e Alonso compiono il loro lavoro, per quel che vale ormai, lottando per la seconda posizione nel mondiale, alle spalle dell’extraterrestre Vettel, e portando dati utili per lo sviluppo delle monoposto in vista del prossimo anno. Al contrario, i due “bad-boys” portano nel box i resti delle loro vetture segnati dallo scontro (vedi alettoni e sospensioni). L’ultimo incidente che li ha visti protagonisti ha scatenato l’ennesima polemica fra i due, polemica a distanza perchè come risaputo non si parlano da tempo. Nello specifico ieri, prossimi ormai verso metà gara, Lewis e Felipe si sono ritrovati a lottare per la quinta posizione. Un errore del brasiliano alla curva 1 ha consentito all’inglese di avvicinarsi e sfruttare il DRS sul rettilineo successivo. La maggior velocità di Hamilton ha costretto Massa a difendersi e a prendere la traiettoria più interna in staccata, uscendo di conseguenza più lento dalla curva 4, cosicchè Hamilton si è ritrovato ad attaccarlo anche sul rettilineo successivo. La McLaren esce di scia, si con la traiettoria interna ma anche sullo sporco, la Ferrari resiste all’attacco tirando la frenata ed ecco il patatrac. La ruota anteriore di Hamilton colpisce quella posteriore di Massa, gara parzialmente rovinata per entrambi e come se non bastasse drive-through inspiegabile per il brasiliano che completa la sua domenica nera qualche giro più tardi con il ritiro a causa della rottura della sospensione (errore identico a quello commesso in qualifica). Tantissima delusione per il brasiliano che non ci sta e a fine gara dichiara di non essere per nulla d’accordo con la decisione dei commissari: “Non condivido questa decisione perchè io seguivo la mia traiettoria e ho frenato nella parte pulita della pista, lui (Hamilton, ndr) è rimasto all’interno, sulla parte sporca, e mi ha toccato sulla ruota posteriore sinistra. Non potevo fare altro, ma ormai è andata cosi. Quest’anno non è la prima volta che mi viene addosso ma io non so cosa fare, l’unica cosa ora è voltare pagina e concentrarsi sugli ultimi due GP stagionali che per tradizione sono favorevoli alla Ferrari“. Diplomatico invece Hamilton, che al contrario di Massa è riuscito almeno a finire la gara se pur con un deludente settimo posto dietro anche alle due Mercedes di Rosberg e Schumacher: “Ho cercato di superarlo il prima possibile, ma non mi ha lasciato spazio e ci siamo presi in pieno“. Ribadiamo che penalizzazioni di questo tipo sono totalmente assurde e che non dovrebbero essere mai assegnate per incidenti di gara di questo tipo, come d’altronde lo stesso Massa ha affermato (“mi sarebbe andata bene qualsiasi spiegazione a fine gara ma la penalizzazione per un incidente di gara come questo è assurda“), ma detto questo diciamo anche che, se è vero che Hamilton a Suzuka avrebbe dovuto far attenzione al sopraggiungente Massa al suo “esterno”, è anche vero che ieri Felipe avrebbe dovuto fare la stessa cosa con l’inglese che era sì dietro, ma al suo interno, con l’unica differenza che in quel caso i commissari hanno deciso saggiamente e giustamente di non penalizzare nessuno. Le corse sono queste e prendere provvedimenti ogni qualvolta si assiste ad un contatto fra due piloti rischia di svalutare la Formula 1, il cui fascino è sempre stato caratterizzato dai duelli ruota a ruota. Di seguito il video del contatto: [jwplayer config=”15s” mediaid=”102735″]