Claudio Ravetto non è più il Commissario Tecnico della nazionale di sci alpino, lo ha reso noto la Fisi, il cui ufficio di presidenza insieme ai consiglieri referenti, si è incontrato oggi con i vari direttori agonistici di tutte le discipline. Tutti hanno accettato il rinnovo contrattuale, ma non Ravetto a cui era stato proposta la sola guida della squadra maschile.
Sicuramente prima dei mondiali di Garmisch la sorte del C.T. sembrava essere segnata, la nazionale azzurra non aveva vinto neppure una gara e con gli atleti di punta Razzoli, Blardone e Werner Hell, in piena crisi.
Ma il mondiale tedesco aveva cambiato tutto, l’ esplosione di Innerhofer, campione del mondo di Superg e vincitore di altre due medaglie con le ciliegine rappresentate dalla Brignone, Moeggl e Peter Fill e la chiusura, coronato dal ritorno alla vittoria di Giuliano Razzoli, aveva sicuramente ricompensato Ravetto del lavoro svolto per tutto l’ anno all’ interno della squadra.
“Non era questione di settore maschile o femminile ma che qualcosa con la federazione si era rotto. Anche nell’incontro di oggi, mi è stato ribadito che ho parlato troppo con i giornali ed il mio rapporto con la federazione non era stato positivo”: sono le prime parole dell’ex c.t. azzurro Claudio Ravetto
Non risulta comprensibile ai più come sia possibile che la federazione italiana abbia cambiato le carte in tavola, offrendo a Ravetto solo la guida maschile, proprio nell’ anno in cui lo sci azzurro ha comunque ottenuto ottimi risultati e con giovani di prospettiva su cui puntare. Come sempre purtroppo, in Italia quando una cosa inizia a funzionare ecco che lo politica, l’ egoismo personale e soprattutto gli interessi economici prendono il sopravvento.