Può succedere che anche se sei un campione affermato di uno sport, per il quale per anni hai rischiato la vita, nella vita quotidiana, lontano dal tuo habitat ti trovi a dover lottare tra la vita e la morte per un’azione che probabilmente avrai fatto altre cento volte e per la quale non hai avuto la minima preoccupazione.
E’ la sfortuna dei predestinati, quelli che conoscono perfettamente rischi e limiti di quello per cui sono nati varcando la soglia del pericolo e tornando indietro con una facilità estrema, sfondando ogni barriera e diventando leggenda vivente per i fan, ma che possono cadere inesorabilmente di fronte ad una fatalità.
E’ quello che sta accadendo a Michael Schumacher (44) che in una normale discesa sulle piste da sci, in località Meribel sulle Alpi francesi, la mattina del 29 c. m. è caduto sbattendo violentemente il capo contro una roccia. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Grenoble (Francia) le sue condizioni sono apparse da subito critiche.
Il sette volte Campione del Mondo di Formula 1 è giunto presso la clinica medica già in coma e successivamente ha subito d’urgenza un’operazione neurochirugica. Successivamente alle ore 22:00 del 30, come riporta l’ultimo bollettino medico, Schumy è stato sottoposto nuovamente ad un intervento chirurgico per eliminare un ematoma. Il tutto quando il report evidenziava la possibilità di intervenire senza rischi per il pilota. In pratica le condizioni sono in fase di miglioramento. Buon segno.
Attualmente è tenuto in coma farmacologico e si attendono nuovi bollettini medici che possano anche rivelare un ulteriore miglioramento ed eventualmente quali danni celebrali l’ex pilota possa aver subito.
Michael Schumacher il prossimo 3 gennaio compirà 45 anni e tutto il mondo dello sport si è stretto a lui incitandolo a vincere la sua gara più difficile, quella per la vita. Messaggi immediati dai colleghi Vettel, Alonso, dalla Ferrari ma non solo, dal calcio al golf tanti personaggi e società del mondo dello sport hanno manifestato tutta la loro solidarietà e vicinanza ad un’icona mondiale dello sport.