Il Pallonaro

Schiaffo a Di Vaio, tifoso rischia 5 anni di Daspo

Lo Stadio della Juventus, celebrato ed elogiato per le sue splendide fattezze, per l’idea, per il progetto e la rivoluzione culturale che rappresenta per il calcio Italiano, miete la prima “vittima”, ossia il primo tifoso “incriminato” per aver sfruttato la minima distanza che separa gli spalti dal campo e dai giocatori, per provare a colpire mercoledì sera, durante Juventus – Bologna, con uno schiaffo il capitano degli emiliani, nonchè ex dell’incontro, Marco Di Vaio.

© Valerio Pennicino/Getty Images
In particolare, nella rissa finale del match – già nervoso di per sè a causa di alcuni contestati episodi arbitrali – quando il parapiglia in campo si è avvicinato alla tribuna, il tifoso ha cercato di sporgersi per colpire l’attaccante romano, il quale, però, ha dichiarato di non essersi accorto di nulla. Il gesto non è riuscito, ma il tifoso è stato identificato dalle telecamere a circuito chiuso dell’impianto, che vengono adoperate in sinergia fra le forze di polizia ed il servizio di sicurezza dello stadio, in modo che gli agenti possano monitorare direttamente con il supporto video le zone calde dell’impianto e, in caso di incidenti e scontri, individuare con maggiore prontezza e celerità, oltre che con maggior certezza, i responsabili. Il responsabile del gesto, ora, rischia grosso: in vista, per l’uomo, un probabile provvedimento Daspo, con divieto di frequantare gli stadi per cinque anni, con l’obbligo di firma presso i posti di polizia durante la durata delle partite. Un provvedimento duro e severo, il massimo della pena, affinchè “faccia scuola”, ossia divenga un precedente ed un monìto a coloro che volessero emulare il gesto sconsiderato. Perchè, se è vero che nel nostro calcio è importante introdurre un modello nuovo in termini gestionali, è assolutamente prioritario far comprendere l’essenza vera di questo sport, che dev’ essere totalmente estranea a qualsiasi forma di estremismo e di violenza.

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