
Scandalo Scommesse: ufficiale, hanno sospeso l'arbitro - Ilpallonaro.com (Pixabay)
In un periodo in cui si moltiplicano le aggressioni e le intimidazioni nei confronti degli arbitri, dai casi nei dilettanti, fino alle minacce che hanno costretto un fischietto a barricarsi nello spogliatoio in Puglia.
Stavolta è un arbitro a finire sotto i riflettori per motivi ben diversi. Non si parla di violenze subite, ma di un coinvolgimento diretto in un’inchiesta che sta scuotendo le fondamenta del calcio italiano: il nuovo filone del caso scommesse. Nel mirino degli inquirenti sono finiti diversi calciatori di alto profilo. Oltre ai già noti Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, emergono i nomi di Alessandro Florenzi, Nicolò Zaniolo, Mattia Perin, Weston McKennie, Leandro Paredes, Ángel Di María, Raoul Bellanova, Samuele Ricci, Cristian Buonaiuto, Matteo Cancellieri e Junior Firpo.
Secondo quanto riportato da diverse fonti investigative, si tratterebbe di una rete di scommesse illecite che avrebbe coinvolto anche circuiti non calcistici e il mondo del tennis, come il poker online, e utilizzato metodi opachi per coprire i debiti. Ma ora, tra i soggetti indagati, figura anche un arbitro dilettantistico, sospettato di aver fatto da tramite tra alcuni calciatori e i gestori delle piattaforme illegali. Un ribaltamento dei ruoli che segna un’ulteriore crepa nella credibilità del sistema. Di lui parleremo più nel dettaglio nel prossimo approfondimento. Per ora resta un dato inequivocabile: il calcio italiano è sempre più nel caos.
Caso Scommesse, Marinoni sospeso
Il nome finito al centro del ciclone è quello di Pietro Marinoni, arbitro di calcio dilettantistico della sezione AIA di Lodi, ufficialmente sospeso dai vertici arbitrali dopo essere stato citato nelle carte dell’inchiesta sul caso scommesse che sta travolgendo il mondo del calcio italiano. Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura di Milano, Marinoni avrebbe avuto un ruolo attivo nel giro di scommesse illegali, fungendo da vero e proprio intermediario tra alcuni calciatori e i gestori delle piattaforme clandestine. Il nome di Marinoni era già stato fatto da Sandro Tonali durante un interrogatorio del 2023, in cui l’attuale centrocampista del Newcastle lo aveva indicato come la persona che lo avrebbe “iniziato al gioco”.

Ma secondo i magistrati, l’arbitro avrebbe fatto mlto di più: sfruttando i suoi contatti nel calcio professionistico, avrebbe indirizzato altri giocatori verso i siti illegali, e si sarebbe occupato personalmente della raccolta dei contanti per coprire i debiti, consegnandoli poi a Tommaso De Giacomo, uno degli indagati chiave della rete. In una chat con Nicolò Fagioli, risalente al 2022, Marinoni chiede addirittura le quote su un match che avrebbe dovuto arbitrare. Quando nel 2023 l’indagine esplode, il panico si fa evidente: “Colpa tua se c’è sto casino Piè”, gli scrive Fagioli. Intanto, l’avvocato di Marinoni, Vincenzo Scarano, ha parlato di “addebiti infondati”, ricordando che la Procura FIGC aveva già archiviato un’indagine precedente.