La trattativa per Giuseppe Rossi da parte della Juventus è in fase di decollo, o meglio di ripartenza. Una trattativa condotta e poi provvisoriamente abbandonata per testare il terreno con Mirko Vucinic, associato allo scambio paventato nei giorni scorsi, e peraltro molto improbabile con Claudio Marchisio, ed ora nuovamente tornata in auge proprio mentre la Juve si trova a New York, dove affronterà in amichevole i messicani del Club America, a pochi chilometri di distanza dalla casa in cui Pepito Rossi è cresciuto, figlio di emigranti italiani nella terra a stelle e strisce. Il problema principale da affrontare è la resistenza del Villareal, la squadra di Rossi, che vorrebbe almeno 30 milioni di euro, oltre che provare a trattenere la punta fino ai preliminari di Champions League. Le condizioni, dunque, sono tutt’altro che ottimali per portare a termine la trattativa, ma la Juve spera nel lavoro di mediazione di Federico Pastorello, procuratore di Pepito Rossi: ma sul piatto la Juve non è disposta ad offrire più di 15 milioni di euro, ossia la cifra che ha proposto anche alla Roma per Mirko Vucinic, alla luce del fatto che Claudio Marchisio è stato più volte dichiarato incedibile, e che i tifosi si sono già mobilitati per scongiurare quella seppur remotissima eventualità. La distanza fra Juve e Villareal, dunque, è ancora troppo ampia e per portare ad Antonio Conte la punta che desidera per completare il suo attacco sarà necessario un notevole sacrificio economico, anche se potrebbe anche non bastare se il Villareal decidesse di cedere Santiago Cazorla all’Arsenal o al Malaga e, dunque, togliesse dal mercato Giuseppe Rossi per non restare “scoperto” nel reparto d’attacco.