Ormai è una cosa nota: Zeman non ha peli sulla lingua. Quando bisogna parlare di una determinata questione, il boemo non è tipo da girarci intorno ma piuttosto un tipo che bada al sodo. Succedeva così nel passato e accade così ancora oggi con Zeman sulla panchina della Roma. A proposito dei giallorossi. Sabato sera, per l’ultimo turno di campionato prima della sosta natalizia, la Roma ospiterà il Milan per una gara che ha un sapore d’Europa. I rossoneri sono infatti alle calcagna dei capitolini ed una loro vittoria nel posticipo serale sancirebbe il sorpasso degli uomini di Allegri che crede al terzo posto.
CAMPIONATO – Come da tradizione, Zeman ha parlato in un ampio pre-partita proprio del prossimo avversario, in questo caso del Milan. Non sono mancate poi alcune dichiarazioni sugli arbitri. Andiamo per ordine. L’allenatore giallorosso, come riportato da Vocegiallorossa.it, considera i rossoneri “una squadra importante, nonostante abbiano perso alcuni giocatori“. Ovviamente l’uomo da temere sarà soprattutto Stephan El Shaarawy, l’uomo più in forma dei rossoneri che sabato verrà bollato come pericolo numero uno per Totti e compagni. Se si dovesse infine fare un bilancio di questi primi mesi sulla panchina della Roma, Zeman vede il bicchiere mezzo vuoto: tanto è stato fatto ma molto altro ancora si sarebbe potuto fare. Queste le parole del tecnico: “Ero più contento se avessimo avuto quei 10 punti in più che abbiamo buttato. Come espressione di gioco e partecipazione sono contento. Poi il futurò si vedrà, io sono contento di questa rosa di giocatori. Si lavorerà per migliorare“.
ARBITRI – Per Zeman c’è spazio anche di rispondere ad una domanda riguardo gli errori arbitrali e del rammarico che potrebbe esserci dopo alcune decisioni che hanno sfavorito la Roma. Il tecnico tuona secco: “Non ne voglio parlare. Le cose poi si vedono sempre e si vede ciò che è successo. La squadra non ha avuto ciò che doveva avere. Per questi errori, poi ci sono quelli nostri che sono un’altra cosa“. Categorico dunque il boemo. Gli errori degli arbitri ci sono stati, ma ovviamente non sono gli unici: anche i giocatori hanno dato il loro contributo miscelando un cocktail davvero esplosivo.