Il calcio non è più uno sport per bandiere e tifosi. Questa frase seppur breve e per molti versi opinabile racchiude ciò che sta avvenendo nel mondo pallonaro spiegando in qualche modo la fuga di fuoriclasse dai campionati che contavano un tempo verso nuovi lidi misteriosi, privi di contenuti tecnici ma con capitali freschi e corposi da investire. Un ventennio fa, Berlusconi trasformò il calcio regalando ad Arrigo Sacchi l’ormai famosa panchina lunga spiazzando tutti per la qualità dell’intero organico e per la possibilità di aver giocatori interscambiabili con estrema facilità. Il concetto di calcio berlusconiano, acquistare i migliori per render le rivali meno competitive, è stato estremizzato nell’ultimo decennio con l’arrivo nel calcio prima dei russi e poi dei viziosi sceicchi che a suon di offerte faraoniche e di contratti astronomici hanno definitivamente cambiato gli assi importanti del calciomercato europeo.
Russi, sceicchi ma gli americani? In Italia per ovvi motivi non si riesce più a tenere il passo delle big d’Europa. Inter e Milan son costrette a vendere per ripianare i propri bilanci, la Juventus acquista ma il top player tarda ad arrivare ma da chi ci aspettavamo qualcosa in più è sicuramente la Roma americana. Chi sperava ad acquisti folli è rimasto deluso già nella scorsa stagione, chi credeva ad un progetto giovane e di largo respiro si è dovuto ricredere nella stagione attuale. Che cos’è questa Roma? Quando arriveranno i colpi di Sabatini e la programmazione di Baldini? La scelta di Luis Enrique nella scorsa stagione è stata cervellotica quanto il suo addio e quelle di Zeman per la prossima stagione sembra esser quella disperata di chi è alla ricerca di un parafulmine per coprire delle scelte disastrose.
Perché far partire Fabio Borini? Se il progetto è giovane e punta a consolidare il gruppo in ottica futura l’addio di Fabio Borini è davvero inspiegabile. L’ala, convocata da Prandelli per l’Europeo, è sicuramente uno dei giovani più interessanti del nostro campionato e apparentemente perfetto per il gioco di Zeman cederlo per soli 13 milioni vuol dire non avere un disegno tattico e sopratutto non aver progettato il futuro.
Il calciomercato Roma Perso Fabio Borini è giunto oggi in ritiro Michael Bradley, mediano statunitense prelevato dal Chievo per 3.75 milioni di euro più la metà di Stoian andando ad aumentare la fisicità del centrocampo a disposizione di Zeman mentre per l’attacco è sempre Mattia Destro il nome caldo.