La Roma corre verso la nuova proprietà. Ai dettagli la trattativa per arrivare al closing. Per il 18 Agosto è prevista la agognata firma che metterà fine all’epopea societaria della squadra capitolina. Pochi ma rilevanti cambiamenti rispetto all’accordo di Boston del 15 Luglio scorso trovato tra la banca Unicredit e la cordata di imprenditori statunitensi capitanata da Thomas DiBenedetto. Riconfermata l’acquisizione da parte di Di Benedetto &Co. del 67% del capitale sociale, ma nelle ultime riunioni è stato deciso l’aumento di volume della ricapitalizzazione. C’è stato infatti un incremento di 80 milioni di euro. Rispetto alla cifra iniziale di 35 milioni infatti si arriverà a 100 circa. Il denaro in questione sarà spalmato nel corso di un triennio. Entro la fine di quest’anno, infatti, è previsto un aumento di capitale pari a 50 milioni di euro. Il successivo, il 2012, di 20 milioni e nel 2013 di 10 milioni. L’investimento di tali somme potrebbe saltare qualora “lo sviluppo economico finanziario di AS Roma non le rendano più necessarie”, come recita il comunicato ufficiale del club di Trigoria. E’ così ha confermato l’ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, a margine della conferenza stampa successiva al semestrale di Unicredit dicendo che “i cambiamenti principali nell’accordo sulla AS Roma riguardano la ricapitalizzazione da 80 milioni di euro”. E’ previsto dagli accordi, poi, un intervento di ricapitalizzazione direttamente da parte di Unicredit per un massimo di 25 milioni di euro effettuabile fino al 31 Dicembre 2013, sotto forma di linea di credito disponibile per la Roma. Inoltre Di Benedetto unitamente a Unicredit hanno concordato di chiedere a – Roma 2000 – una modifica degli accordi: cioè di trasformare il precedente finanziamento previsto in favore della Roma, da 10 a 20 milioni di euro. Il cda di Roma 2000 si riunirà nei prossimi giorni e potrà decidere se cassare o accettare la nuova richiesta. In ogni caso è sembrato molto soddisfatto il direttore operativo della banca, Paolo Fiorentino, il quale nel sottolineare l’importanza di operare all’interno delle regole del fair play finanziario, in linea con le direttive generali della Uefa, ha voluto ricordare che si sta «lavorando alla stabilità finanziaria» della squadra «che è una condizione per dare anche stabilità tecnica».